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lunedì 5 ottobre 2009
periferia, a sud di Catanzaro
Periferia
Il silenzio è la costante che caratterizza il quartiere Corvo, nella periferia sud di Catanzaro; interrotto sporadicamente da qualche ritardatario che sale in macchina verso il centro cittadino, il silenzio, dicevo, è quieta musica rilassante intervallata dalle voci dei venditori ambulanti, dal cinguettio degli uccelli e dal richiamo dei cani. Di tanto in tanto le badanti accompagnano gli anziani al parco, nel supermercato rionale o in chiesa. Tutto attorno, la campagna è un tripudio di tenero verde rigenerato dalle recenti piogge.
Nelle ore pomeridiane l’atmosfera cambia: i ragazzi prendono possesso dei gazebo del parco giochi e i bambini riempiono l’aria di grida festose attorno ai giochi.
Sì, è decisamente piacevole passeggiare nella quete del quartiere in compagnia di Vasco, a parte gli strattoni che mi provoca quando punta i gatti e li rincorre. In quel momento inizia la gara del tiro alla fune e quando ha la meglio lui corre felice verso la preda; baldanzoso quando il gatto scappa ma prontissimo alla ritirata se il nemico inarca la schiena, raddrizza il pelo e mostra le grinfie.
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In sintesi, il blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo; analizzarne pacatamente le criticità così da poterle migliorare per sfatare quel deleterio luogo comune che nell'immaginario collettivo lega la Calabria alla ‘ndrangheta e al malaffare.
domenica 4 ottobre 2009
la svolta: né destra né sinistra...
Lucia Annunziata, nel programma “in mezz’ora” su rai3 chiede a Rutelli cosa intende per governo del presidente suggerito nel suo libro “La svolta, lettera a un partito mai nato”; immediato flashback: 1980 “Lettera a un bambino mai nato” della Fallaci nel quale la scrittrice affronta il problema della maternità dal punto di vista della donna più che della madre. Una donna sola, che lavora; alle prese con una maternità involontaria e si pone il problema: dare la vita o negarla. Non un dovere, quindi, giacché non da per scontato il diritto alla vita del piccolo che tiene in grembo, ma una scelta operata secondo canoni e criteri soggettivi ancorati alla propria cultura! Pensieri che dilaniano l’essere donna e madre in un contesto sociale acerbo, che demanda al “problema” ovvero al bimbo, la soluzione: vuoi nascere o no?
Volendo continuare nell’assioma letterario, a questo punto si deve parlare della cultura della democrazia cresciuta con le generazioni del dopoguerra, ancorate al concetto di libertà, solidarietà e lavoro sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, nel rispetto delle minoranze etniche, religiose ecc.
La stessa scelta (responsabile) che i cittadini italiani aspettano da sempre dai dirigenti politici, dagli imprenditori: dalle persone perbene! gli stessi che chiedono a gran voce, ma che purtroppo ancora non hanno avuto il piacere di vedere materializzata: l'unione solidale da nord a sud. Tutt’altro! si assiste impotenti allo show di leader politici urlanti che incitano all’odio razziale, che curano interessi di quartiere, territoriali ma mai nazionali. A questo punto, per intenderci meglio, chi vuole clicchi qui così evito inutili ripetizioni.
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giovedì 3 settembre 2009
il bello che hai dentro: lettera a un bambino
Vai, continua per la tua strada. Vai avanti e non ti preoccupare! Coltiva il bello cha hai dentro! La bellezza dei tuoi pensieri! Lo sguardo limpido! La passione per la vita! Questi stati d’animo li devi mantenere con fermezza; coltivali! E, fai in modo che il tuo sorriso sia sempre messaggio di conforto; continua a elargire serenità e amore anche quando sei frainteso, deriso, calunniato. Tu, proprio allora devi essere più forte degli eventi contrari: ignora le negatività degli stolti, continua ad amare! L’amore dà speranza; rinverdisce gli animi induriti dall’avidità… sogna, sogna il mondo che vorresti e nel frattempo agisci; lavora affinché si costruisca una prospettiva degna di essere condivisa in sintonia col bello che hai dentro.
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martedì 16 giugno 2009
le solitudini del web
Le solitudini del web: blog, facebook e social network sono intasati dalle notizie.
Il ventaglio è ampio; s’inizia col post intimista, quello, tanto per intenderci che sciorina i panni sporchi al mondo intero ma (che non confideremmo, noi, tutti navigatori anonimi della rete) mai ad un amico reale.
Poi il post poetico in cui si dà ampio sfogo alle tensioni emotive, in primis: l’amore privato; personale e struggente: passione da imporre in armonia col proprio ego; quindi l’amore per il prossimo, quello che muove il mondo sociale, che abbraccia politica e ambiente fin quando si è giovani idealisti…
Infine, ed è la cosa che più tira: sesso droga e rock&roll, per citare una frase fatta.
Tutto ciò non dispiace!, anzi, la pluralità di pensieri esercita un’azione corroborante; vivacizza la rete ed ognuno torva l’anima gemella, il gruppo virtuale con affinità elettive confacenti al proprio sentire.
Ma c’è anche “il lupo solitario”, quello che disdegna i workshop mascherati di beneficenza o cultura; raduni preconfezionati, laddove, bande di specialisti mettono bei fiocchetti rosa, azzurri e arancione a operazioni prettamente economiche: come si può parlare di “industria culturale intesa come business, rilancio e sviluppo dell’economia nel no profit” mantenendo le stesse leggi che hanno condotto le famiglie e le singole persone alla povertà?
Fintantoché, l’economia mondiale determina le condizioni di vita dell’intero globo terrestre nei termini vissuti dai ceti medi, è pura demagogia!
L’Arte, la Cultura, le Operazioni Culturali servono a far evolvere le Menti!, e, se dalle azioni propositive anzidette scaturisce ricchezza, benessere nell'accezione ampia del termine, per tutti, che ben venga! significa che si è lavorato bene.
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mercoledì 10 giugno 2009
insieme
Storie
Sotto un unico cielo.
Uomini
pensieri, umori, linguaggi differenti
camminano
separatamente.
Ognuno col proprio bagaglio di esperienze: qualche pugno, rare carezze o sorrisi
pigiano a gonfiare il fardello…
Stanze vuote d’affetto i loro occhi
Uragani di vento i loro orecchi
Barricate di cemento trai denti
Pugni serrati…
Basta!
Ascoltiamo
Ascoltiamoci…
Sbricioliamo i muri !
Disintegriamo
Presunzioni
Poteri
Pretestuosità…
Insieme!
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In sintesi, il blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo; analizzarne pacatamente le criticità così da poterle migliorare per sfatare quel deleterio luogo comune che nell'immaginario collettivo lega la Calabria alla ‘ndrangheta e al malaffare.
lunedì 27 aprile 2009
potere alle veline
SOCIETÀ APPARISCENTE
Non so quanto ci sia di vero nelle notizie delle ultime ore (corsi per convertire le veline in parlamentari). Probabilmente è tutto vero!, considerando che siamo (dis)educati a guardare il vestito disattendendo il contenuto e ci lasciamo accalappiare dal gossip. Infatti, nella società dell’apparire sono noti i personaggi presenti nei contenitori mediatici: le veline, il grande fratello, l’isola (non quella di Giorgio Amendola, purtroppo!, lettura che consiglio!). D'altronde non è un caso se abbiamo avuto Cicciolina come parlamentare; un bel po’ di attori, cantanti, calciatori ecc. Per onestà intellettuale, è giusto dire che le persone dello spettacolo, della Cultura hanno tutto il diritto e devono ricoprire tali cariche, specie se mantengono intatta la parte destra del cervello, quella preposta alla creatività! Premesso ciò, sono a favore delle pluralità democratiche e auspico una reale rappresentanza di tutte le categorie creative in parlamento…
La nuova classe politica deve essere creativa! deve garantire la crescita equilibrata delle società multietniche. Deve guardare all'uomo come risorsa.
Non so quanto ci sia di vero nelle notizie delle ultime ore (corsi per convertire le veline in parlamentari). Probabilmente è tutto vero!, considerando che siamo (dis)educati a guardare il vestito disattendendo il contenuto e ci lasciamo accalappiare dal gossip. Infatti, nella società dell’apparire sono noti i personaggi presenti nei contenitori mediatici: le veline, il grande fratello, l’isola (non quella di Giorgio Amendola, purtroppo!, lettura che consiglio!). D'altronde non è un caso se abbiamo avuto Cicciolina come parlamentare; un bel po’ di attori, cantanti, calciatori ecc. Per onestà intellettuale, è giusto dire che le persone dello spettacolo, della Cultura hanno tutto il diritto e devono ricoprire tali cariche, specie se mantengono intatta la parte destra del cervello, quella preposta alla creatività! Premesso ciò, sono a favore delle pluralità democratiche e auspico una reale rappresentanza di tutte le categorie creative in parlamento…
La nuova classe politica deve essere creativa! deve garantire la crescita equilibrata delle società multietniche. Deve guardare all'uomo come risorsa.
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