martedì 17 ottobre 2017

Donne e uomini tra abusi di potere e stragi

Non ne farei una questione di genere maschile o femminile ma una questione di cultura e pulizia mentale che governa la libido e il fare umano in ogni aspetto.

Le notizie corrono. Si accavallano ma rimangono nei pensieri solo le più scottanti. Ovviamente, secondo i costumi e la cultura corrente le situazioni morbose acchiappano maggiormente e catalizzano le attenzioni della quasi totalità degli utenti anche inconsapevolmente.

E mentre si riaccendono i riflettori sugli “abusi sessuali” del produttore americano, che pare abbia fatto incette e goduto delle grazie delle più belle e attraenti giovani attrici che gli sono capitate a tiro e che pare, sempre secondo quanto si narra in questi giorni sui media, abbiano ceduto alle voglie dell'orco, una donna impegnata sul fronte morale è stata fatta fuori alla maniera dei boss di 'ndrangheta e malaffare: uccisa! Saltata in aria con la propria macchina dopo pochi metri.
L'esplosione ha fatto volare l'auto e l'ha scaraventata fuori strada in una campagna dell'isola di Malta.

Daphne Caruana Galizia, questo il nome della giornalista e blogger assassinata, da qualche tempo conduceva un'inchiesta investigativa che ha imbarazzato il governo maltese. Ha puntato il dito sul governo Muscat e sui legami col regime azero.

daphnecaruana galizia

L'ultimo post scritto sul suo blog conclude così: “ci sono criminali ovunque si guardi, la situazione è disperata”.
Poi, alle tre, il boato. Gli agenti di polizia hanno riferito che il cadavere è irriconoscibile.

Abbiamo diverse finestre d'osservazione:
Da un lato, donne che esasperano la loro femminilità e forse la mettono in conto pur di fare carriera, dall'altro, Donne che pensano. Pensano a come mettere in campo la conoscenza per migliorare l'esistente e la vita alle nuove generazioni. Donne che denunciano, consapevoli di esporsi alla diabolica cattiveria umana. Donne come Ilaria Alpi, uccisa per le sue inchieste in medio oriente insieme all'operatore Miran Hrovatin.
Sono passati 23 anni dall'omicidio di Ilaria e Miran e le indagini sono ad un punto morto, ancora non ci sono colpevoli! Ma è forse trovando i colpevoli che si migliora la società?
Mi spiego meglio. Anzi pongo un quesito:
se ci fossimo preoccupati più del pensiero filosofico, cioè sull'essere e nello stare insieme nel momento storico attuale, piuttosto che sulle lusinghe estetiche del corpo e sulla voluttà che questo dona; sulle insidie del potere maschile e femminile esercitato nelle forme più varie da entrambi i sessi, (perché, è indiscutibile, una bella donna esercita poteri irrefrenabili quando vuole e domina l'uomo in qualsiasi momento) sarebbe comunque successo tutto ciò?

Mi piace concludere e ricordare tutte le donne e gli uomini che hanno lavorato e continuano a farlo in silenzio. In sintesi, le persone sane che hanno dato conforto alla società coi loro studi e l'impegno adeguato per una corretta causa nelle istituzioni e nelle famiglie. Donne e uomini che si sono realizzati nell'anonimato.
Gente che non vedremo mai in tv o sui giornali ma non per questo meno importanti e incisivi per la formazione dei cervelli.

domenica 15 ottobre 2017

Tra gli acrobati (come Silvestri).




Mi ero sempre sentita un’acrobata.
Una di quelle non certe e dai passi falsi, dai mille dubbi e dalle gambe tremanti.
Un’acrobata che guarda sotto, quando sa che non si dovrebbe;  un’acrobata che si fa venire le vertigini, poi chiude gli occhi e torna stabile.
Sempre lì sul filo, in punta di piedi, evitando movimenti troppo bruschi sennò si cade.
Capitava di perdere l’equilibrio e cadere, ma sotto non avevo materassi, nè reti, mai.
L’altezza per fortuna non era tanta e me la cavavo sempre con qualche graffio e sbucciatura di ginocchia.
La noia più dura, intrisa di fastidio era quella di avere perso l’equilibrio; era quella di averci creduto troppo nell'equilibrio.
Che no, non è eterno.
Ce n’è uno per ogni periodo e ogni stagione; e lui cambia insieme a te.
Motivo per cui, adesso ogni volta che sto per cadere mi concedo morbida, nella dolce convinzione che un nuovo equilibrio mi accarezzerà e mi terrà per mano per un po’.
Ascolto “Acrobati” di Daniele Silvestri e ringrazio il cielo di far parte di un mondo di circensi, che più entusiasta non si può.

sabato 14 ottobre 2017

Il 7 novembre ore 14 torna Altrove sulle frequenze di UMG Web Radio.


A CURA DI:  Amodio Valentina, Cortone Salvatore, Iannino Manuela,  Iannino Valentina,  Massimilla Fabrizio.




Il 7 novembre dalle 14 alle 16 ritornano l’intrattenimento radiofonico,dibattito,interazione e musica,firmati UMG Web Radio di Altrove.

L’idea di “Altrove” nasce dalla volontà di intrattenere gli studenti e diventare per loro appuntamento fisso. In effetti, nel corso degli scorsi anni, il programma, piuttosto leggero e dai temi quanto più vicini al mondo giovanile,  ha raggiunto questo obiettivo, riscuotendo un buon risultato tra le mura universitarie e non.   Nello scorso anno abbiamo avuto la fortuna di condividere i nostri microfoni con artisti che appartengono al mondo dell’arte in ogni sua forma. Tutto ciò ha consentito uno scambio di utilità, per l’ospite la promozione dell’ attività, per il programma, un evidente riconoscimento di impegno culturale, da parte dei radioascoltatori e degli ospiti stessi che si sono proposti, volontariamente, sempre più spesso. E’ perciò invariata la presenza di un ospite con annessa intervista.

OBIETTIVO DEL PROGRAMMA: La circolazione delle idee. Vorremmo accompagnare il radioascoltatore alla riflessione di temi di varia natura e notizie del giorno selezionate dai conduttori, così da consentire una interazione dinamica. Sono previsti, all’occorrenza, ospiti in studio.

Rubriche:

·        CORREVA L’ANNO: rubrica che tende a suscitare nella nostra memoria ed in quella dei nostri radioascoltatori ricordi, cenni storici, musica, grandi eventi, scoperte, curiosità legate al mondo universitario e tanto altro ancora andando semplicemente a citare la formula segreta ‘’Correva l’anno… Es.1982: L’Italia di Tardelli si laurea campione del mondo; nasce il principe William; mentre impazza la mania per la musica straniera, viene fondata Radio Italia; La mafia uccide il Generale Dalla Chiesa; per voi questa data cosa significa? Cosa vi ricorda? ‘’. Naturalmente la rubrica implica un contatto diretto con i nostri ascoltatori che interagiranno con noi mediante i vari strumenti ‘’social’’.
·      
“ GIRA VOCE CHE.. 3.0: In 3 minuti ricapitoleremo le notizie e gli avvenimenti più rilevanti della settimana che poi commenteremo con i nostri radioascoltatori, stimolando il dibattito tramite interrogativi e all’occorrenza provocazioni per mezzo di imitazioni di personaggi noti.



  • TeatriAmo: nasce dall'idea di Manuela Iannino di unire due passioni, per l'appunto, radio e teatro.
Si promette il coinvolgimento delle scuole teatrali di Catanzaro e dintorni, e un'aperta discussione sul teatro in generale, sul modo di intendere l'apprendimento e le risorse che questo offre.
Si riserva il fine ultimo di pubblicizzare gli eventi cercando di arricchire la mole di spettatori e invogliare, coinvolgere sempre più giovani.
E' importante, poichè io stessa mi sono resa conto solo recandomi a teatro della vastità di ciò che da tempo mi precludevo e non vedevo.
Dei nuovi modi di pensare la vita o semplicemente vedere sotto una luce diversa, diversi aspetti del mondo.
In tutto ciò mi aiuterà la mia prof Mariarita Albanese del #TdC .
"Il teatro è un diritto e un dovere per tutti. La città ha bisogno del teatro. Il teatro ha bisogno dei cittadini".
Come seguirci? Ecco il link della nostra pagina Facebook, dove potrete inviarci messaggi privati e non, prendere i contatti con noi e seguire le dirette web tramite il link che noi stessi scriveremo a momento debito sulla pagina: 

A breve si inizia.

RESTATE SINTONIZZATI!

venerdì 13 ottobre 2017

Riace oggi da un'idea di Mimmo Lucano

Si fa presto a cadere.


Prima, portato agli onori dai mass-media, inserito tra i 50 uomini più potenti del mondo, Mimmo Lucano, sindaco di Riace, noto per avere ideato un modo semplice d'integrazione per i profughi, ispiratore di scritti a volte romanzati e analisi sociologiche, quindi, della fiction prodotta dalla Rai con Beppe Fiorello che gli fa da controfigura è indagato di truffa, concussione e abuso d'ufficio.

Non lo conosco di persona Mimmo Lucano. Conosco però il suo impegno e quanto ha fatto per i primi profughi curdi che si sono avvicinati alla costa jonica e al paese di Riace.

Riace, il paese dove sono stati trovati i bronzi, sotto la spinta di Mimmo, l'allora sindaco, ha accolto e dato un riparo a gente che veniva d'oltre mare. E questi, donne e uomini, si sono integrati. Hanno ripopolato il paese. Hanno creato famiglie e allevato bambini.
In pochi anni l'idea del neo sindaco di Riace è diventata una promessa d'integrazione europea.

"viaggio in calabria" courtesy m. iannino

Contrariamente a quanto sosteneva un certo governo e i relativi ministri fautori dei respingimenti in mare sulle coste calabresi avveniva il contrario. Non chiusura ma accoglienza!
Che fece dire al regista Wim Wenderse: “La vera utopia non e’ la caduta del muro, ma quello che è stato realizzato in alcun paesi della Calabria, Riace in testa’.
Wim Wenders parla davanti ai Nobel per la Pace a Berlino e il presidente della Regione Agazio Loiero, si emoziona: ‘Sentire Wenders, le sue parole sulla Calabria e sui paesi dell’accoglienza, Riace, Caulonia, Stignano e Badolato, e’ stata la cosa emotivamente piu’ bella che mi sia capitata da quando sono presidente’.

Nel caso di Riace e quindi di Domenico Lucano, l'Accoglienza non fu solo un dare ma anche un avere perché diede nuova vita ad un paesino destinato allo spopolamento.
Riace ritornò a vivere. Gli antichi mestieri ritornarono ad essere praticati.

Lucano è al suo terzo mandato di sindaco e non può essere rieletto. A votarlo sono stati i suoi compaesani non i migranti che hanno trovato casa lì, loro, non possono votare.

Ed ora il triste epilogo.

Stando alle notizie di dominio pubblico, questo sognatore dallo sguardo buono e dal sorriso mite, è circondato dalla stima e dall'affetto di quanti lo conoscono.
Nelle strade del paese gli si stringono attorno. Lo proteggono dalla cattiveria dei detrattori e lo supportano, elevandolo oltre la materiale ossessione dei fondi e dei progetti scritti dai e per i burocrati, dagli ipotetici o probabili errori.

Ha fatto e presentato progetti e attinto ai fondi comunitari europei per sostenere un idea d'integrazione razziale priva di fronzoli ideologici. Un'idea, credo, dettata dall'amore e fratellanza verso i deboli forse perché ancora vivida nei ricordi che ancora bruciano sulla pelle dei calabresi. Una storia che accomuna, analoga a quella dei migranti, fatta di fame. Fame e miseria che spingono a partire verso terre meno ostili. Rischiare. Affrontare il mare. L'ignoto e le sevizie dei mercanti di anime per tenere in vita e soddisfare un'esigenza inderogabile ché conservazione.
In una parola:
la sopravvivenza, in maniera estremamente cruda, condita quotidianamente dalla fame e dalle angherie dei despoti oltre che dalle avversità climatiche e territoriali, è peggio di una pandemia che spinge a sfidare il mondo intero pur di trovare un porto sicuro dove crescere i propri figli e invecchiare serenamente.


mercoledì 11 ottobre 2017

Diffidenza

Incomprensioni.

Da oltre dieci minuti a cadenza regolare un miagolio inconsueto mi spinge ad aprire la porta d'ingresso.

Un gatto, appollaiato in equilibrio precario sulla finestra delle scale, guarda giù. Quattro piani lo separano dal terreno e pochi passi da me. Potrebbe saltare verso l'interno, fare le scale e tornarsene in giardino ma non lo fa. È spaesato. Sembra che abbia perso l'orientamento.

Non si fa avvicinare.
Guarda me e il vuoto che sta dalla parte opposta e sembra preferirlo. È visibilmente nel panico.

Tento di tranquillizzarlo. Con voce calma, mentre tendo la mano come a porgergli un bocconcino, gli sussurro “Tieni muzt muzt”. Ma lui si agita. È troppo impaurito per fidarsi. Continua a miagolare terrorizzato.
Ogni mio tentativo risulta vano.
Muovo qualche passo.
Mi avvicino ancora. Lui si agita. Si gira verso l'esterno e vola giù dal quarto piano.
Nooo. Grido. Un brivido mi scorre lungo la schiena. Già me lo immagino fracassato sui gradini del portone.
Mi affaccio e, miracolo!, allora è vero che i gatti hanno nove vite, penso tra me, mentre lo vedo correre tra i cespugli dell'aiuola.
Gliene rimangono otto.

lunedì 9 ottobre 2017

Natuzza i carismi e l'aldilà

Natuzza, secondo me, è stata un gran mistero per quanti non credono nel sovrumano.
Nel trascendente!
Le persone razionali preferiscono avere a che fare con episodi tangibili e fatti concreti riscontrabili realmente e motivati scientificamente.
Ma i poteri della mente non sembrano essere appannaggio totale della scienza.
La creatività, ad esempio, si manifesta allorché la parte destra del cervello è libera; affrancata dalla logica e dal potere raziocinante, che risiede nella parte sinistra del cervello, trova soluzioni inaspettati a problemi difficili da districare seguendo filologie e teoremi scientifici.

La scienza stessa afferma che le potenzialità della mente umana non è completamente sfruttata e che le arti, la creatività, sfugge ai canoni comuni.

Si deve possedere una visione incontaminata, ingenua e pronta all'entusiasmo, essere aperti all'imprevisto e accettarlo per potere viaggiare nelle correnti mistiche che scorrono dentro e fuori di noi.
Natuzza questo lo sapeva! Li esercitava. E sorrideva. Lasciava che il tempo facesse il suo corso.
Probabilmente, nonostante dicesse sempre che il futuro è nelle mani del Signore, lei, era a conoscenza di moltissime cose a noi ignote. Aveva previsto la lite attuale? È irrilevante, lo so.
Ma
La natura umana è paradossalmente incongrua. E davanti ad avvenimenti destabilizzanti che riguardano la comunità in questione, indiscutibilmente dai nobili fini ma che ne minano i concetti prestabiliti dallo statuto, diventa legittima qualche riflessione. Quantomeno per capire se qualcuno ha abusato della buonafede dei devoti, se è uscito dal solco scavato dalle intenzioni cristiane che hanno edificato il tutto. È lecito conoscere la verità.

Non è, quindi, pura curiosità terrena e neanche un'effimera dannosa intromissione voyeuristica ma un'intima esigenza di chiarezza indagare quanto accaduto per comprendere e eventualmente tutelare in futuro da eventuali pecche la fondazione “Cuore Immacolato di Maria rifugio delle anime”.
Comprendere, anche, perché quello che stava bene prima (mi riferisco alla fondazione, alla stipula che ne regolamenta i fini associativi dell'enorme missione d'amore e alla firma apposta in segno d'approvazione dal vescovo di allora mons. Cortese) non va bene oggi.

Prendo atto delle esigenze della curia e della nota diramata dal rappresentante della fondazione. Saggio smussare gli angoli e dialogare per trovare un'intesa ma così facendo si pone qualche dubbio sulla lungimiranza mistica di Natuzza che, guidata dalla Madre Celeste, benedisse il tutto. Statuto compreso.

Mamma Natuzza, secondo me

Tra non molto si celebrerà la ricorrenza della morte di Natuzza Evolo di Paravati.

La signora Fortunata, conosciuta come Natuzza che è il diminutivo nell'idioma locale, era una donna dalle umili origini. Non andò a scuola e non sapeva leggere e scrivere. La madre la mandò a servizio nella casa dei Colloca fin dalla giovane età. Era lei che si prendeva cura dei fratelli e quando mendicava il pane faceva finta di mangiarlo ma in verità lo portava intero a casa per dividerlo coi fratellini. Fin da piccola ebbe gli angeli dei defunti affianco. Parlava con loro come se fossero persone in carne e ossa. Per questa sua stramberia fu attenzionata dai medici e fu persino internata in manicomio.
In seguito formò famiglia con un giovane del luogo. Ebbe figli e nipoti ma fu mamma per una folla oceanica.
Non fu lei a cercare la notorietà. Furono le parole dettate dalle entità, invisibili a noi comuni mortali, a portare al suo cospetto la fiumana inarrestabile che ancora oggi si reca a Paravati per pregare.
La fondazione voluta dalla Madonna, di cui Natuzza è stata il mezzo, è simile ad un faro per i cuori in tempesta che giungono da tutto il mondo e i cenacoli di preghiera sono positività che ne alimentano la fiamma.

Una storia di amore e dedizione verso il prossimo e a chi soffre, questa è, tutto sommato, la vita di Mamma Natuzza.

Certo quanto sta accadendo non ha niente di mistico e di sicuro non rientra nei programmi e nella volontà altruista dell'ispiratrice.
Fa male dentro l'anima!, la cronaca di questi giorni.

A me piace ricordare il suo sorriso sul volto sofferente degli ultimi giorni terreni. La fatica che faceva nel parlare e le scuse che biascicava a fatica congedandosi per dovere assumere l'ossigeno.
Umilmente stoica, mamma Natuzza.
non può, il suo essere, la sua vita che è stata d'esempio, essere ridotta ad una questione legale, o, peggio, sfociare in lite. La sua memoria appartiene a tutti e l'amore che ha sprigionato prescinde dalle regole terrene.

Lei veglia su di noi e sul mondo. Prega affinché i cuori e le teste divergenti diventino campi di gioco d'accoglienza, si liberino del male che giunge dall'ego, dalla presunzione d'onnipotenza e dal potere economico e politico fuorvianti.
Noi che siamo ancora qui a lottare, intenzionati a fare emergere dalla materia lo spirito e volare sulle ali del bene assoluto, assistiamo sbigottiti quanto inermi alla disputa.

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