domenica 8 dicembre 2013

Il cemento della 'ndrangheta

UN GIORNO MI FARAI UNA GRANDE CHIESA 

Così disse la Madonna, durante una visione, a mamma Natuzza.



Costruire una chiesa o una casa religiosa, una visione di Natuzza Evolo suggeritale dalla Madonna e impiegare persone del luogo che secondo alcune indiscrezioni sono stati indicati da qualcuno in odore di 'ndrangheta è una cosa brutta? È peccato?
Oppure è una semplice notizia giornalistica da prendere così, senza tante preoccupazioni e lasciare che la costruzione dell'opera faccia il suo corso?

La notizia ha fatto clamore. Ha avuto il suo bell'effetto. Ma se si valuta benevolmente nel suo insieme si arriva a concludere che non c'è lo zampino del diavolo.

La sintesi dei fatti, (a disposizione in ogni momento nel web, sugli organi di stampa e altre fonti istituzionali giacché l'indagine non ha più i vincoli della segretezza) è questa:

Dopo che la Regione Calabria diede il via libera ai cantieri di ampliamento della struttura e assicurando un finanziamento erogato in base al progressivo avanzamento dei lavori ci fu una regolare gara d’appalto a cui parteciparono cinque imprese. Si aggiudicò l’appalto, per un importo di 780mila euro, l’impresa Mirarchi Antonio e fratelli di Davoli, un paese nella provincia di Catanzaro.
I lavori iniziarono in agosto e nel mese di giugno il direttore della “fondazione cuore immacolato di maria rifugio delle anime”, sacerdote Michele Cordiano, ebbe la visita di un signore che gli suggerì di concedere un appalto, qualora ci fosse stata necessità di calcestruzzo, ad una ditta di Limbadi.

“Effettivamente la ditta Mirarchi Antonio e fratelli una volta vinto l’appalto, su mia indicazione – affermò il sacerdote – si è rivolta alla ditta indicata da Pantaleone Mancuso la quale ha fornito tutto il calcestruzzo impiegato nella costruzione dell’opera. Dopo il primo incontro con Mancuso non ho ricevuto più sue visite. Nella scelta di assecondare il suggerimento di Pantaleone Mancuso ho inteso anche garantire quella che io consideravo una ‘tutela ambientale’ al fine del raggiungimento dello scopo finale nella realizzazione dell’opera. Pertanto appariva superfluo un confronto con altre proposte di fornitura di calcestruzzo”.

E qui casca l'asino, caro don Michele!

Quando i mass media parlano di cosche mafiose, di malaffare, di 'ndrangheta, nella mente s'innesca automaticamente il dualismo tra cos'è bene e cos'è male.

Certo, se ci fosse stato un riscontro con altri fornitori ed eventualmente giustificare con preventivi alla mano che la ditta di Limbadi ha fatto l'offerta migliore i fedeli che inviano le offerte per realizzare il sogno di Mamma Natuzza avrebbero appreso la notizia con un altro stato d'animo.
Magari avrebbero messo tra i “peccati veniali” questa sua decisione, presa,  senz'altro, a fin di bene.

sabato 7 dicembre 2013

Mandela è morto, W Mandela!

Apartheid, contro gli opportunismi 

Come si fa a rimanere indifferenti davanti a una valanga di lacrime?
"Apartheid" gentile concessione M. Iannino


I due mondi, reale e virtuale, fanno a gara a chi esprime meglio concetti strappalacrime.

Nei social network, dolore e rimpianto per la scomparsa di Nelson Mandela hanno sfumature cromatiche che rasentano la poesia; semplici commenti e fine prosa inondano pagine di post nelle forme più disparate.

C'è chi se la prende con la classe politica che non manda nessuno ai funerali dell'avvocato che si scontrò contro il potere economico dei bianchi in sudafrica e per questo assaggiò il carcere ma gli valse anche il nobel.

C'è chi ricorda che le sue gesta hanno ispirato e ispirarono artisti della musica e delle arti visive; registi, cantanti, pittori. Ma anche associazioni e fondazioni.

Inevitabilmente, come accade nelle società retta dal capitalismo, la sua immagine è veicolo per racimolare consensi e, i suoi pensieri, fondi che non guastano mai, anzi aiutano a tenere alta la tensione e la possibilità di fare opere di beneficenza. A proposito dei fondi, secondo quanto pubblicato dai media, pare che siano iniziate le lotte tra gli eredi per chi deve guidare e gestire il ricco patrimoni lasciato dall'eroe dell'apartheid. Non sono mancate le denunce degli eredi ai giornali che hanno pubblicato la notizia.

E domani? Passata la sbornia emotiva quanti docenti che oggi postano commoventi frasi ricorderanno ai loro allievi la figura e il pensiero di Nelson Mandela?

Ricordiamoci che è morto in tarda età e che le sue azioni le sue parole contro la tirannia egoistica dei bianchi, e non solo dei bianchi, sono risuonate anche da noi negli anni settanta e hanno rubato la scena alla politica asservita al malcostume almeno tra i giovani.

In estrema sintesi, il fiume di esternazioni lacrimevoli che ci stanno inondando somigliano alle dichiarazioni d'intenti dei politici che giurano di voler cambiare il mondo e che si mettono in campo non per curare i propri interessi ma per ingaggiare battaglie e guerre contro i cattivi e a favore del popolo.

Purtroppo, la vita continua. E come dice il saggio: un papa muore e un altro arriva. Ma la maggior parte degli uomini sono ben invischiati nella materia e ci sguazzano benissimo...


venerdì 6 dicembre 2013

Mandela, esempio da seguire

R.I.P. Madiba, ora tocca a noi agire sulle idee. 


Il mondo piange Madiba, io no! Io sono grata al mondo per aver donato a noi Nelson Mandela.

Il suo pensiero vive e migliora le menti, nonostante le ingiustizie dei forti sui deboli che continuano a governare la terra.

Mandela, come Gandhi ha tracciato la strada della libertà per i diseredati, gli oppressi, gli ultimi.

Oggi, dopo una lunga agonia, il suo corpo ha cessato di respirare. Si è arreso all'inevitabile. Ma mai si è arreso alla tirannia degli uomini.

A divulgare la sua lotta contro l'apartheid, la sua stoica determinazione, se pur in carcere e farlo conoscere ai giovani, alcune firme del rock che presero parte al “Free Nelson Mandela” e al mitico festival “artist united against apartheid” organizzato da Steve Van Zandt, fido amico del Boss a Sun City nel cuore del potere bianco sudafricano.

Bono. Lou Reed. Springsteen. Bob Dylan. Alcuni dei menestrelli rock che hanno cantato “Mandela” in quanto icona di “fratello e o sorella soggiogati” per la libertà del il pensiero di Mandiba.

Ma, anche una canzone per nulla pensata con le stesse intenzioni, “I Want to Break Free”dei Queen (contestati, perché andarono a suonare in Sudafrica in quegli anni e non con gli stessi intenti di Van Zandt e soci) è stata adottata e divenne l'inno dell'Anc, il partito di Mandela.

Ecco, sì, mi pace pensare che le sue sofferenze siano servite a qualcosa. E che il suo pensiero continui a vivere e che arrivi a governare la terra.

Ciao Madiba. Un bacio.
R.I.P. Nonno Nelson, ORA TOCCA A NOI TENTARE DI CAMBIARE LE MENTI.

Quando dai rubinetti di casa esce acqua sporca

Cosa succede quando l’acquedotto subisce manutenzioni e l’acqua si sporca?


Nelle case avviene di tutto e di più!
Panico per il color ruggine e eventuali pizzette esalate dall'acqua sporca che scorre tra le mani o peggio cade dalla doccia mentre ti stai lavando.

Danni a elettrodomestici, lavabiancheria, boiler e o caldaia. Filtri intasati e tubature infettate. E ancor prima, chi possiede cisterne, deve provvedere alla pulitura e alla disinfestazione delle autoclave nonché dei filtri dei motori di sollevamento.

Ecco. Se i tecnici del comune che sono impiegati e preposti alla manutenzione delle condutture del bene acqua fossero un tantino più attenti eviteremmo inutili dispendi di soldi e di energie.

VascoRock Show, Golinelli, Rocchetti, Innesto a Marcellinara, imperdibili



Vasco è Vasco! Vasco è difficile da cantare... lui graffia le parole. Poche parole che entrano nel cuore. Chi lo canta? Chi riesce a cantare Vasco? Chi canta “Alba chiara”? Solo lui!

Questo risponde Fiorella Mannoia ad Andrea Scanzi durante un'intervista. E subito mi viene alla mente la VascoRockShow, la tribute band che porta in giro per le piazze la buona musica di Vasco.

Che fossero bravi musicisti è ormai acclarato. Lo dimostrano i concerti e le collaborazioni dei musicisti che affiancano il Kom e riempiono gli stadi.

All'appuntamento del prossimo 14 dicembre presso lo zoom di Marcellinanra la band aggiunge un'altra perla. Insieme a Claudio Golinelli e Alberto Rocchetti, ecco sul palco Andrea Innesto coi suoi fiati.

La band al completo, ricordiamolo, è composto da Gianlica Rossiello, Raffaele Posca, Francesco Merante,Christian Muccari, Andrea Guastella, Alfredo Paonessa e Massimiliano Iannino, suonerà e canterà una medley iniziale tenuta segreta che farà scoppiare il cuore alla maniera di Vasco. Segue una scaletta di tutto rispetto intervallata dalle esibizioni di Rocchetti, alla tastiera; Golinelli al basso e il sax di Innesto insieme alla voce di Massimiliano Iannino, il Vasco del gruppo catanzarese.

Uno spettacolo imperdibile!

Dopo la bocciatura del porcellum

Camere legittime?
courtesy arch. M.Iannino


Non per girare il coltello nella piaga ma per onestà e buon senso è necessario chiarire che in ambiti diversi dalla politica quando si alterano i procedimenti con azioni ritenute illecite, i risultati finali certificati e sanzionati per scorrettezze sono annullati a causa delle illegalità adottate per raggiungere gli obiettivi. 

Avviene nei concorsi pubblici. Agli esami di qualsiasi genere. Nello sport!

Ma, buon senso vuole che un Paese come l'Italia non può essere lasciato in balìa delle onde. Già con una classe dirigente così va come va. Figurarsi senza nessuno al timone.
Indubbiamente ci si chiede, considerati i regressi, quanto questa classe dirigente è idonea per fare i dovuti aggiustamenti.

Brunetta la spara grossa e intima l'azzeramento dei deputati e senatori che occupano le poltrone grazie al premio di maggioranza voluto da Berlusconi con la legge Calderoli.
Sono 148 i seggi che dovrebbero essere ripartiti. Si potrebbe anche fare sempre ché dall'entrata in vigore del “porcellum” i responsabili risarciscano noi cittadini dei danni subiti.

Bando alle fesserie, il momento è critico! Quindi, meno cazzate, più serietà e rispetto verso i cittadini!!!  

giovedì 5 dicembre 2013

Primarie Pd, raccolta fondi e trasparenza.

Civati. Cuperlo. Renzi. Domenica uno dei tre sarà alla guida della segreteria politica del pd. Allora, mi chiedo, perché il più esposto mediaticamente è uno solo: Renzi?

Matteo Renzi lo si dà già per vincitore. Giornalai e giornalisti gli danno spazi e importanza da leader. Eppure, non gode delle stime di buona parte dei “reggenti”del partito. Lui personalizza molto la politica e per certi aspetti sembra che calchi orme lasciate da certi padroni di partiti. (metterà anche lui il nome sul simbolo in caso di vittoria?).

Gianni Cuperlo è l'intellettuale cresciuto dietro le quinte ma nei primi banchi della scuola del partito. Calmo, ponderato, contestualizza e espone concetti a vasto raggio. Gode dell'appoggio di Dalema, Bersani e della maggior parte dei probiviri.

Pippo Civati è più diretto. Naviga nei post dei cibernauti. È sostenuto dai giovani e dalle persone di sinistra che non hanno apprezzato il guazzabuglio delle intese extralarge. E chissà che...

Ma andiamo al conquibus che serve per le primarie. (ormai si parla solo di soldi. Persino per esprimere il voto pare che siano necessarie all'incirca 4 euro a persona).

I numeri sono importanti:

Ottomila gazebo. Una media di 100mila volontari che si prenderanno cura dei seggi, nonché dei permessi comunali per piantare i gazebo, gestire le sezioni. Poi ci sono le spese vive per il materiale propagandistico, manifesti, locandine e altro. E c'è da mettere in conto anche il sostentamento dei 100mila volontari ( un tempo ogni volontario pensava a non pesare sulle risorse del partito, anzi, era il primo/a a procurare fondi specialmente se ricopriva incarichi istituzionali. I parlamentari, lasciavano il 5o% circa della diaria al partito e la prima azione che facevano in via delle botteghe oscure consisteva nel firmare la dichiarazione di donazione, senza tener conto dei fondi segreti sovietici. va beh che oggi ci sono quelli trasparenti degli industriali (Riva & altri)).

Com'è cambiato tutto! Oggi dobbiamo sbirciare nei siti dei candidati per sapere le donazioni che ricevono dai sostenitori.

Al momento Renzi raggiunge circa quota 88mila€. Civati 89, quasi 90,000€. e Cuperlo non pervenuto. In compenso sul sito di Cuperlo ci sono le coordinate bancarie.

Ad occhio e croce se domenica 8 dicembre i votanti versassero una media di 4/5 euro e fossero sopra la soglia del milione e mezzo nelle casse del pd entrerebbe un tesoretto ragguardevole. Moltiplichiamo 4€x1.500.000= seimilioni di € in una giornata. però...

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