martedì 22 novembre 2011

malaffare lottizzazioni diseducazione

aore12blog
raccolta in differenziata

Loro rubano e sono socialmente pericolosi ... e noi?


Dal carcere gl'inquisiti fanno i nomi dei politici che hanno governato il malaffare in Enav. Secondo le notizie apparse sul Corriere della Sera, Tommaso di Lernia insieme a Pugliesi hanno portato 200mila euro al tesoriere dell'udc Giuseppe Naro che ha chiamato in causa molti altri parlamentari e membri di governo. Sempre sul corriere si legge: “Tutti i partiti partecipavano alla spartizione delle nomine in Enav e Finmeccanica. Anche i Comunisti italiani sono riusciti a ottenere un consigliere. Ma quando si è trattato di distribuire affari e favori, la parte del leone l'avrebbero fatta Udc, An e Forza Italia. Gli imprenditori che volevano ottenere i lavori consegnavano i soldi ai manager e questi li giravano ai politici, talvolta riuscendo a ottenere una robusta «cresta». Ma nei verbali di interrogatorio e negli altri atti processuali dell'inchiesta che ha portato agli arresti l'amministratore delegato Guido Pugliesi e due manager ci sono pure i finanziamenti non dichiarati, le società segnalate dai parlamentari e agevolate per ottenere l'assegnazione delle commesse, i ministri che avrebbero ottenuto il via libera nell'assegnare i posti di dirigenza.”
Niente di nuovo quindi, tutta storia conosciuta come l'affare sui rifiuti urbani dimostratosi uguale in ogni angolo della penisola. Gli ingenti guadagni che ruotavano e continuano a oliare i meccanismi montati intorno alla cremagliera a forma di torta della monnezza hanno contaminato tutti indistintamente. E noi, dal basso cosa abbiamo fatto? Niente, anzi abbiamo accentuato il disagio scaricando elettrodomestici e rifiuti definiti speciali per la pericolosità d'inquinamento ambientale come gomme di auto o pile esauste, televisori e elettrodomestici rotti, salvo poi lamentarci e inveire contro la cattiva politica... ma non è che alla fine noi siamo il prodotto della stessa idea sociale?

lunedì 21 novembre 2011

stipendi da nababbi e pensioni da fame

aore12blog
Sui social network gira una foto inquietante visti i tempi grami che la maggior parte della popolazione italiana e mondiale è costretta a vivere e mentre, appunto la maggioranza delle famiglie è sulla soglia della povertà, questa foto mostra un signore in giacca e cravatta che pare dica “io prendo 456.733,00€ all'anno!

Il signore in questione è l'ad dell'agenzia delle entrate, ovvero Equitalia che senza pensarci su due volte manda cartelle esattoriali da infarto. Ora, per carità, Equitalia fa il suo lavoro in sintonia con le leggi dello Stato, ma dico, cosa giustifica uno stipendio simile? E non mi riferisco solo a lui, ma penso anche agli alti dirigenti della fiat che dopo avere preso soldi a iosa dallo Stato italiano e quindi da noi decide di rompere con i lavoratori che hanno fatto la storia della fabbrica torinese e con il resto d'Italia per andare a curare gli interessi economici e commerciali dell'azienda in America. Penso anche ai dirigenti, senza dubbio onesti, che non vivono i morsi della fame e non sanno cosa significa il freddo... 

coinvolgente medley live dei Vasco rocknroll show

Voglio parlare di emozioni che nascono in determinati momenti che, sorrette da professionalità impeccabili, si trasformano in passioni liberatorie. Sto parlando di musica! La musica dei Vasco Rocknrollshow Tribute band che continua a far innamorare quanti partecipano ai loro concerti. Venerdì sono stati invitati in un noto locale di Girifalco in provincia di Catanzaro e hanno mandato in visibilio i presenti. Lo dimostrano le innumerevoli fotografie e i video postati sulla loro pagina di facebook dai fans.
Impossibile quindi pensare ad un innamoramento temporaneo da parte mia (non nascondo di averlo pensato dopo aver assistito al loro concerto di Gagliano). Come sempre, coinvolgenti nelle loro performance, i sei ragazzi catanzaresi hanno dato il meglio, tra ritmo sudore e fumi si è scritta un'altra serata di ottima musica rock. D'altronde lo avevano promesso! “"Vogliamo tornare in scena per offrire qualcosa in più a tutte le persone che ormai ci seguono di concerto in concerto - hanno spiegato i sei componenti della band - e portare in scena uno spettacolo musicale ancora più coinvolgente".”

domenica 20 novembre 2011

Catanzaro senza acqua ma con tanta spazzatura

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emergenza rifiuti a catanzaro
I primi effetti iniziano a vedersi! Dopo la truffa arriva la beffa per i cittadini catanzaresi distratti ma non troppo perché da un bel po' di tempo le voci correvano di bocca in bocca e qualcuno parlava di rifiuti speciali interrati sotto la spazzatura domestica; camion che arrivavano da fuori per sversare non si sa cosa. Così, dopo il percolato prodotto dall'incuria gestionale delle discariche è arrivato il turno delle strade cittadine a sopportare l'accumulo e il fetore delle buste colme di tutto e di più.

A completare i disagi ci pensa Sorical, l'impresa partecipata che gestisce gli acquedotti calabresi, che per riscuotere dai comuni morosi le quote dovute taglia l'acqua ai cittadini.
ma non si era detto che l'acqua è un bene comune e che nessuno deve lucrarci sopra? non si era fatto anche un referendum contro la privatizzazione dell'acqua?

sabato 19 novembre 2011

a teatro con i Vecchi Giovani

Tra Catanzaro centro e Marina, antico nome del quartiere marinaro della città del quale i “marinoti” andavano fieri, oggi trasformato in Catanzaro Lido, fino agli anni '80 c'era una enorme distesa argillosa coltivata a uliveti ma che dava sostentamento agli abitanti del quartiere Santa Maria perché ricca di verdura selvatica come la cicoria e anche ottimo sito per la riproduzione naturale delle lumache. Un tempo, negli anni 60 quando ancora sulla targa d'accesso al paese c'era la dicitura “Santa Maria di Zarapoti” gli abitanti del quartiere Santa Maria di Catanzaro vendevano per strada i prodotti della terra e da qui il nomignolo di “vermiturari” affibbiato dai catanzaresi per indicare l'usanza territoriale dei raccoglitori di lumache, dette, in vernacolo, “vermituri”.

Negli anni ottanta, appunto, la zona rurale tra Santa Maria e Lido è stravolta dalla cementificazione. Il comune decide col piano regolatore di assegnare alle cooperative edilizie l'intera area. Nascono le cooperative “Calabria, Co.pa.ca, Cassa edile” e molte altre, tutte composte da coppie giovani in cerca della prima casa.
All'epoca il fango rappresentava un problema serio in inverno per le famiglie pioniere costrette a insediarsi. Ma si era ragazzi, e l'entusiasmo giovanile imponeva di trovare la soluzione, se costretti ad avventurarsi con la pioggia per strada s'inforcavano buste di plastica per salvaguardare scarpe e pantaloni e via!...
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Oggi, ovviamente, non è così! le strade sono asfaltate ed è sorto un parco giochi per bambini, anche se alcuni problemi inerenti l'urbanizzazione permangono. Ma non è questo il tema che intendo trattare. Le riminiscenze sono sorte spontanee conseguenzialmente ad un episodio recentissimo, grazie al quale ho ripercorso a ritroso l'esperienza descritta e ciò lo devo ai vecchi giovani! Chi sono i vecchi giovani? Sono “ragazzi della mia età” dalla fisionomia familiare, d'altronde in una piccola città di provincia, bene o male, ci s'incontra. Questi ragazzi abitano a Corvo e hanno la passione per il teatro. Ma andiamo per ordine:
come tutte le sere, il mio amico Vasco mi porta a spasso. Il suo percorso è quasi sempre lo stesso e quando qualcosa di diverso muta fino ad innovare lo spazio, la sua curiosità lo spinge a esplorare ogni angolo per comprendere i cambiamenti e capire se la novità è buona o cattiva, come quando si mise ad abbaiare difronte ad una gigantografia pubblicitaria attaccata oltre gli spazi assegnati alla comunicazione visiva. Questa volta un treppiedi da pittore con su una locandina e una maschera appesa sbarra la strada. Vasco non abbaia, ci gira attorno; annusa e tira verso l'ingresso. Lo seguo. Entriamo e siamo accolti affabilmente da Maurizio Gemelli, direttore artistico dell'associazione culturale “Vecchi Giovani”, il quale mi rende edotto delle finalità associative.
In breve: è un'associazione composta da persone che amano il teatro e si danno da fare nel quartiere da circa vent'anni interessando e invogliando giovani e meno giovani all'arte della recitazione.
I locali sono accoglienti e ben divisi: c'è la sala palco con posti a sedere, il laboratorio per le scenografie e la sala dove nascono le idee da portare in scena.
Ora sono aperte le iscrizioni per i corsi di teatro dirette da appassionati attori catanzaresi per i bambini e, come dice l'intestazione stessa, anche per i Vecchi Giovani che vogliono cimentarsi a calcare le scene.


11 arresti a Reggio Calabria

Avvocati, commercialisti e prestanomi sono, secondo Giuseppe Pignatone, procuratore di Reggio Calabria, gli esponenti della “borghesia mafiosa” che hanno contaminato la gestione comunale della “multiservizi” reggina, adesso agli arresti: il commercialista xxxxxo, sua moglie, l’avvocato xxxxx, sua sorella xxxxxx e suo cognato, il commercialista xxxe i prestanomi della cosca xx i fratelli xxx e i figli di quest’ultimo, i gemelli xxx i fratellixxxx. E ancora i boss xxx. 
Il nome del governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, non appare mai nelle 228 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato agli undici arresti, non in una intercettazione, non in un interrogatorio. È il suo «modello Reggio» a finire sul banco degli imputati e dimostrarsi, perciò, fallimentare perché da sindaco della città non ha vigilato sul passaggio delle quote azionarie dall’Ingest Facility Spa (100% Fiat), mandataria capogruppo dell’Ati che deteneva il 49% del pacchetto azionario di «Multiservizi». Nel 2006, l’Ingest è uscita dalla partecipata e la sua quota è stata rilevata da imprenditori privati che a loro volta hanno ceduto il 33% del 49% ai Rechichi, prestanomi dei Tegano. secondo gli inquirenti.

A questo punto e col senno del poi, c'è da chiedersi se un solo uomo, anche se politicamente illuminato, può governare simili ragnatele in una realtà fortemente contaminata da interessi economico malavitosi oppure c'è la necessità del coinvolgimento democratico dei cittadini a tutela del bene comune.

ps: gli omissis sono stati determinati dalla legge europea sulla privacy

venerdì 18 novembre 2011

un'estate fa



In questa slide immagini trattate e assemblate da Mario Iannino per Arte E Società. Tutti i diritti sono riservati.


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