domenica 7 luglio 2013
estate 2013, c'è poco da ridere
NELL'ATTESA...
A parte le figure di Laura Boldrini e Piero Grasso che pare abbiano rispetto per gli ultimi, niente è cambiato tra gli scranni istituzionali. Stesse scaramucce e stessa volgarità politica al disservizio dei cittadini. Solo la Chiesa ha saputo e voluto predicare il Vangelo di Cristo con parole d'umiltà e l'amore di Papa Francesco che sono diventate la nuova linfa per cristiani e laici che credono nella solidarietà e nell'accoglienza
In sintesi, il blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo; analizzarne pacatamente le criticità così da poterle migliorare per sfatare quel deleterio luogo comune che nell'immaginario collettivo lega la Calabria alla ‘ndrangheta e al malaffare.
domenica 23 giugno 2013
Josefa e l'avvocato
Altro che stasi kgb cia e tutte
le agenzie d'investigazione associate. I cercatori di
“dimenticanze italiane” hanno un fiuto infallibile nel rovistare
tra gli affari privati di chiunque si mette in politica.
josefa e l'avvocato in conferenza a palazzo chigi |
Dopo Berlusconi è, (e come non
poteva esserlo proprio per il ruolo che le hanno affidato: ministro
per le pari opportunità :-0) il turno della pluridecorata
olimpionica Josefa Idem che tra una pagaiata e l'altra si è
dimenticata di ottemperare a qualche legge dello Stato.
Però, lei, si dice onesta. Un po'
tardivamente, ma non possiamo mettere in dubbio i suoi buoni
propositi.
D'altronde dice che pagherà tutto, compreso le multe maturate dal mancato pagamento.
D'altronde dice che pagherà tutto, compreso le multe maturate dal mancato pagamento.
Certo, se i detective della
politica, quelli che sguazzano nelle vite altrui, mettessero
sotto i loro scanner la vita di tutti noi italiani, di sicuro
farebbero meglio del fisco.
E la Josefa lo sa! Josefa è una tosta!
Si è presentata davanti ai giornalisti che ha convocato a Palazzo
Chigi in compagnia del suo avvocato. E dopo aver ribadito che è
una cittadina onesta e che ha regalato all'Italia una marea di ori
bronzi e attestati olimpionici ha lasciato la parola alla difesa del
suo avvocato di fiducia ed è andata via. (però, a voler essere onesti, nel
suo piccolo, per rimanere in tema di pari opportunità, ha ripercorso
una strada già nota e sperimentata in parlamento e tra i primi,
secondi e terzi ministri...).
Ma, se davvero ci si dovesse dimettere
per così poco, chi governerebbe l'Italia? E cosa ancora più
importante: come vivrebbero i comici senza la miglior fonte
d'ispirazione?
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venerdì 21 giugno 2013
JOSEFA? IDEM, COME GLI ALTRI!
Josefa? Idem, come gli altri evasori.
Non amo il giustizialismo a oltranza.
Ma non vedo come mai alla nostra Josefa, campionessa di canoa che
dice di non “sapere dell'ici non pagata perché passa tre settimane
al mese in canoa ad allenarsi e che per lei la palestra in casa è
come una biblioteca per un bibliofilo o un professionista qualsiasi
che ha in casa il suo attrezzo di lavoro”, Letta confermi la
fiducia e quindi come se niente fosse accaduto va avanti nel suo
mandato di Ministro della Repubblica mentre, in altri Paesi i
Ministri si dimettono per ben poco.
Che dovrebbero dire le migliaia di
cittadini che passano non tre settimane ad allenarsi in canoa per
ottenere onorificenze ma stanno 360 giorni l'anno a vedere come
sbarcare il lunario impastando calce o a raccogliere pomodori sempre
che non ci siano gli extracomunitari svegli dalle 4 del mattino in
giro a cercar lavoro.
All'Italia non serve
un ministro ignorante, ma un'ottima atleta che dà lustro alla Nazione e paga le tasse, sì!
Ergo...
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In sintesi, il blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo; analizzarne pacatamente le criticità così da poterle migliorare per sfatare quel deleterio luogo comune che nell'immaginario collettivo lega la Calabria alla ‘ndrangheta e al malaffare.
martedì 18 giugno 2013
dalla parte di Adele Gambaro
adele gambaro (ex 5 stelle?) |
Per contrastare gli effetti devastanti partoriti dalle decisioni dispotiche servono azioni uguali e
contrari supportati da forza intellettuale e determinazione.
Non servono buoni propositi o consigli
lungimiranti ma atti contrastanti. E non si scaldino i vari Erdogan
nostrani che non ammettono i confronti democratici.
I diktat dei despota non sono ammessi
tra i banchi parlamentari dove vige pluralità e dialettica.
Grillo ha toppato ancora! Il suo show
contro la Gambaro si è dimostrato un boomerang. Ancora una volta non
ha saputo cogliere l'attimo e piuttosto che aprire una discussione in
cui uno vale uno (come ama dire lui) ha voluto lo scontro tra gli
eletti cinque stelle e ora passa la palla tra gli iscritti del web.
Questa non è democrazia dal basso. È
un'azione bieca, se si pensa al carisma del padre padrone
pentastellato.
Anch'io ho avuto fiducia in
lui. Ma ora l'infatuazione è passata.
Non si può essere infatuati e rimanere
attratti dagli show di un dittatore che usa la democrazia di internet
e lo streaming a giorni alterni!
eccellente apertura mentale. volo. osservo. medito. rido
domenica 16 giugno 2013
Turchia, Grecia e un po' Italia, morte delle civiltà
A che servono le parole e le immagini
se a queste non seguono azioni mirate alla soluzione dei problemi?
Migranti morti.
Tenaci Difensori dei diritti umani aggrediti dalle forze dell'ordine.
Ecologisti.
Popoli affamati da governanti indegni.
Tenaci Difensori dei diritti umani aggrediti dalle forze dell'ordine.
Ecologisti.
Popoli affamati da governanti indegni.
Questi sono i temi trattati e divulgati dai media.
La storia si ripete. Implacabili, i
flussi e i riflussi sociali, si ripropongono inalterati nel tempo
come se mai i drammi causati dalla stoltezza umana fossero avvenuti.
Davanti allo schermo assistiamo impotenti alle guerriglie
urbane. Al lancio di lacrimogeni. E dopo il primo attimo di sgomento
per i colpi di proiettili di gomma sparati dalle forze dell'ordine
turche sui manifestanti e del violento getto d'acqua frammista con
sostanze urticanti per “ripulire” Gezi Park” e
piazza Taksim dai contestatori, siamo sopraffatti dalle lacrime dei
licenziati che cantano nell'ultimo concerto in tv l'inno nazionale
Greco.
Sì, perchè succede anche questo nella
civilissima Grecia! Lo Stato taglia ulteriormente le spese vive e
licenzia i dipendenti della tv pubblica.
Si eliminano le idee in Turchia a colpi
di proiettili di gomma e liquidi urticanti!
E in Italia? In Italia c'è ancora chi,
col carisma da capopopolo conquistato in internet, elimina i
contestatori con la gogna mediatica via web.
Gli oppressori vincono!
E gli oppressi, che fanno?, vanno
dietro alle scimmie urlatrici...
eccellente apertura mentale. volo. osservo. medito. rido
mercoledì 12 giugno 2013
i fiori di Angela Procopio in mostra alla TeodorArteGallery
Piacere del lavoro e gioco creativo nelle accattivanti decorazioni di Angela Procopio.
La figurazione tout court ha il
sopravvento.
Angela Procopio è stata a
“bottega”. Ha appreso le tecniche della decorazione e le ha fatte
sue.
In chiave iperrealista, il
soggetto, narra esplicitamente un sentire arcano fatto di sensazioni.
Immagini e figurazioni improbabili proiettano visioni di luoghi
incantati. Luoghi altri dove il soggetto floreale diventa attrattore
di sguardi.
Il fiore, idealmente reciso dalla
pittrice, decontestualizzato dal suo habitat naturale, magistralmente
amplificato e inserito in fondali scuri presta la sua essenza
temporale effimera a infinite letture; evoca, per certi aspetti,
mondi paralleli popolati da giganteschi fiori.
La natura umana è sovrastata.
L'assioma con “il sogno” del “Doganiere” Henri Rousseau e
del suo mondo naif è immediato.
Ma, i grandi pannelli di tela decorati
da Angela Procopio hanno ben poco di naif. Angela è attenta nella
costruzione. Dosa e calibra segni e colori secondo i dettami aurei
come si faceva un tempo.
Le decorazioni descrittive supportate da una consapevole manualità arcaica sprigionano profumo
di rispettosa sacralità per il lavoro che da astrazione concettuale
diventa concretizzazione e eleva l'essere a entità sensibile.
L'atto del dipingere potrebbe,
per certi aspetti, essere per Angela e per quanti amano
l'artigianalità in pittura, specie se corroborata da
abbondanza di dettagli e da composizioni complesse, un ritorno al
passato. Un salto a ritroso nel tempo quando la bottega era luogo
d'apprendimento e elargizione di saperi spesso volutamente
distanti dalla cultura istituzionale. Un tempo simile a quello
dei preraffaelliti, allorché si ribellarono alle evoluzioni
formali post-raffaellesche e bandirono dalla loro pittura le
“modernità” accademiche convinti del valore sacrale del
lavoro pittorico descrittivo e realista praticato prima di
Raffaello. Ma questo accadeva nell'800.
Oggi, nell'era effimera per eccellenza
dove ogni gesto o respiro è immediatamente diramato e visualizzato
nei media, fagocitato dalla democrazia liquida del web,
tesaurizzato dalle lobby attenti alla scoperta della novità, del
pugno allo stomaco, della dissacrazione a ogni costo, insomma,
dell'uomo o donna che con il suo fare destabilizza e soppianta
concetti e scibile conosciuti, salvo poi ravvedersi dell'abbaglio
gestito e assistito dalla catena mediatica, ecco una giovane donna
nata in Catanzaro Lido nel 1973:
Angela Procopio, novella e
contemporanea Alice nel mondo delle meraviglie che dopo aver
assaporato l'amaro calice della migrazione, ritorna in Calabria e
qui acquisisce nuove energie.
La sua tavolozza evolve, trasmuta
l'opacità dei colori cupi che l'avevano condizionata inconsciamente
durante la sua permanenza a Zurigo nei colori caldi e
solari della Calabria.
Lei non vuole stupire a tutti i costi.
La sua bravura è tutta lì, ben evidente nelle decorazioni
evocative di un apprendistato artigianale sublime che
sfocia, appunto, nelle atmosfere descrittive figurali amplificate dal
pennello animato dalla fantasia, esposte nella TeodorArteGallery in
Catanzaro Lido dal prossimo 15 giugno.
martedì 11 giugno 2013
18 a tavola, famiglia da record a Catanzaro
Se non fai qualcosa fuori dal normale
nessuno si interessa a te!
Ecco, quindi, la rincorsa al primato,
alla novità, allo smantellamento dei luoghi comuni. Perché solo
così i media si interessano a qualcuno o qualcosa e la divulgano
sotto forma di novità o record.
Si definiscono record tutte quelle
attività che danno numeri esagerati o attività che fuoriescono
dalla routine quotidiana.
È un record mangiare kili di
peperoncino piccante a stomaco vuoto.
È un record fare la traversata della
Manica nuotando con un braccio.
È un record arrivare al matrimonio
illibati.
È un record quasi assoluto per una
coppia di italiani avere 16 figli.
Eppure i nostri eroi non si scompongono affatto. Loro confidano nella divina provvidenza. È la divina provvidenza che fa trovare loro la forza di andare avanti e fare figli (da buoni cristiani osservanti non usano precauzioni naturali e anticoncezionali).
Ma torniamo ai numeri: 3, 4 litri di latte e 3, 4 kg di pane al giorno con gli occhi attenti alle offerte nei supermercati.
Va be' vivono in una casa popolare e pagano 100€ al mese, poi hanno l'esenzione ai ticket della sanità e fanno le cure termali gratis ma riescono anche a fare le ferie in qualche casa in affitto al mare. Poi usano i mezzi pubblici per andare a scuola e hanno un pulmino anziché la macchina.
Insomma niente di trascendentale per chi ha vissuto il dopoguerra e tirato su famiglie con nonni al seguito!
Allora, perché stupirsi se oggi una coppia decide di volere una famiglia numerosa?
Eppure oggi la nascita del 16° figlio porta agli onori delle cronache una famiglia di Catanzaro che, senza questi presupposti, non avrebbe incuriosito nessuno.
eccellente apertura mentale. volo. osservo. medito. rido
Estetica, ridotta a un manichino per vanità
Voleva un bel culo e ha perso le mani e i piedi-
apryl michelle brown |
Apryl Michelle Brown è stata a un
passo dalla morte a causa della vanità.
Nella società dell'apparire ogni cosa
deve essere in sintonia coi cloni ben strutturati visti in tv e negli
spazi patinati dei media,.
Uomo o donna che sia non fa differenza
e per soddisfare le vanità imposte dalla macchina mediatica e essere
in sintonia coi canoni delle bellezze plastificate piuttosto che col
proprio io, si è disposti a tutto.
È così che una donna di colore di 46 anni di Los Angeles, madre di due figli!, non contenta del proprio aspetto fisico si affida ad un ciarlatano per farsi modellare il culo col silicone.
Voleva vedersi più bella e assumere
forme sinuose e invece si ritrova mutilata per l'avvelenamento del prodotto iniettato, buono solo per scopi industriali e non per la chirurgia estetica umana.
Oggi vuole divulgare l'errore della sua
vanità alle altre donne per evitare che commettano gli stessi
errori.
eccellente apertura mentale. volo. osservo. medito. rido
lunedì 10 giugno 2013
IMU, appartamenti contigui, conviene la fusione fiscale
Il 16 giugno scade la rata d'acconto
IMU. E checché ne dicano, a parte che é la tassa più odiata dagli
italiani, molte famiglie la devono pagare.
La devono pagare quanti hanno unito due
appartamenti contigui per stare più comodi ma non hanno fatto la
variazione al catasto perché per il comune sono due unità
immobiliari distinte e separate.
Cosicché, quanti si trovano a dimorare
nella “Prima Casa Allargata” risultano esonerati dal pagamento di
metà di essa in virtù degli sgravi fiscali sulla prima casa, ma, la
supposta la ricevono dalla “seconda casa accorpata” che recupera
abbondantemente il balzello da pagare grazie all'aliquota maggiorata
e priva di sgravi.
Ma, se il contribuente che possiede due
fabbricati contigui, con distinta iscrizione in catasto chiede la
fusione al competente Ufficio del Territorio sarà soggetto
all'aliquota ridotta di legge del 4 per mille. Se non lo fa l'altro (uno dei due appartamenti accorpati) ricadrà nella più elevata aliquota ordinaria deliberata dal comune di residenza.
Conviene?
A tale scopo può essere sufficiente
anche l'accatastamento unitario ai fini fiscali.
Cos'è la fusione fiscale?
Si tratta di una modalità prevista dalla legge quando la fusione delle due unità non è possibile perché intestate una al marito e l'altra alla moglie. quindi con distinta
titolarità delle stesse.
Ovviamente la fusione non avrà effetti
retroattivi ma li avrà a partire dalla data apposta agli atti
dall'Ufficio del Territorio.
Anche due coniugi con residenze
separate in comuni diversi per esigenze di lavoro possono richiedere
le agevolazioni sulla prima casa con aliquote ridotte e detrazioni di
legge.
giovedì 6 giugno 2013
Italia, tornano strategie, eversione e misteri
I giochi sembrano definiti. L'assedio
continua:
Copasir a Lega, Vigilanza RAI a M5S
mentre la giunta di Palazzo Madama va a SEL.
Se come si legge sul “sole24ore” di
oggi questo è il risultato degli accordi raggiunti dai capigruppo PD
e PDL nulla è cambiato!
Ma come si può pensare di assegnare la
presidenza della commissione del COPASIR, che, non ce lo
dimentichiamo, è il Comitato per la Sicurezza Parlamentare,
ad un esponente di un partito sfascista che ha bruciato la Bandiera
Italiana e disprezzato Roma!
Intanto, SEL rivendica per sé
la Presidenza del Copasir e dà indicazione ai suoi di votare
per Fava, inviso, però da PD e PdL e dagli stessi Servizi
perché quando Fava era europarlamentare si schierò contro le
estradizioni illegali di prigionieri da parte della CIA e,
quindi, degli americani.
Fava, all'epoca, mise a punto la
risoluzione che fu approvata dal Parlamento Europeo.
E i grillini, accetteranno la
presidenza di vigilanza RAI?
Che dire? In mezzo
a tutto 'sto casino i sentimenti di giustizia dei cittadini non
contano.
Con le fatidiche
parole “le sentenze non si criticano” passano giudizi che
dividono ancora di più gli ultimi dalla classe dirigente.
Prima la sentenza
che scagiona tutti tranne i medici che hanno avuto in cura Giuseppe
Uva dopo essere stato trattenuto una notte nella caserma dei
carabinieri dove, stando alla ricostruzione di Lucia Uva, sorella di
Giuseppe, è stato malmenato di brutto.
Poi, una analoga
che riguarda Stefano Cucchi, arrestato per droga ma morto per
fame, sete e maltrattamenti sei giorni dopo in ospedale.
E che dire degli
scontri tra polizia e manifestanti al corteo della Thyssen di Terni?
Secondo alcune
testimonianze, pare che un centinaio di poliziotti in tenuta
antisommossa abbiano aspettato davanti alla stazione ferroviaria gli
operai in corteo e li hanno caricati.
Anche il sindaco
di Terni, Leopoldo Di Girolamo, si è procurato alcuni punti di
sutura.
Il Viminale
sostiene che il sindaco sia stato colpito da un civile con l'ombrello
ma il sindaco dice di aver ricevuto alcune manganellate.
Angelino Alfano si
dice rammaricato e si è impegnato di chiarire i fatti.
D'Alema chiede
la testa dei responsabili.
Insomma,
tutto come prima nel Bel Paese!
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