lunedì 13 febbraio 2012

Grecia: cultura e dignità vanno a puttane

Vassilis l'ho conosciuto negli anni '80. Lui, in quegli anni era dedito alla politica e al sindacato. Era venuto dalla Grecia per studiare agraria a Firenze; Vassilis, originario di Salonicco, tornava spesso per trovare la sua vecchia madre. Possedeva anche una casa e qualche ettaro di terra che gli curava un contadino dalle parti di Patrasso. Era un caro amico e spesso parlava della sua terra.
È una terra povera! diceva. Una terra bellissima che amo e la Calabria me la ricorda tantissimo, per questo sto qua, ma non appena mi è possibile fitto una barca e faccio un giro nel Mediterraneo. Voglio visitare le coste e le isole della Grecia, ma non da solo, insieme agli amici.

Penso spesso ai suoi sogni; alla rotta che avevamo tracciato.


Oggi, nel vedere le fiamme lambire alcuni edifici del centro di Atene, le guerriglie scoppiate anche a Salonicco, le molotov lanciate sulle forze dell'ordine in tenuta antisommossa, i lacrimogeni e i manganelli scendere rabbiosi sui corpi isolati ho pensato a lui, al mio amico Vassilis, all'amore che aveva per la sua terra e all'assurda equazione del profitto, alle banche che per sopravvivere ammazzano scientificamente popoli e sogni.

Caravaggio, Courbert e il nulla contemporaneo

DA CARAVAGGIO PASSANDO PER COURBERT FINO A ELISABETH CIBOT


Ne è passato di tempo, da quando Caravaggio prendeva per modella la sua compagna, una popolana scalza per dare fattezza al sacro. Non solo le madonne ma tutta l'opera caravaggesca ha un dato straordinario importante: la realtà! La stessa coltivata da Courbert molto tempo dopo come tema del suo lavoro, la pittura non asservita all'ideale umano ma alla realtà, al tempo e al luogo. Per entrambi, se una mela della composizione è bacata nella realtà lo è anche sulla tela.
Per il Maestro della luce e delle ombre, Caravaggio, uomo dal carattere forte, la piaggeria strumentale del vissuto quotidiano non deve riflettere una visione asservita al gusto comune, nonostante la cultura del tempo improntata sulla tradizione orale e visiva delle tematiche indottrinanti lo imponesse, ma, in pittura, deve rappresentare la realtà in tutta la sua crudezza.
oggi, nell'arte contemporanea, ormai è divenuta prassi non la maestria pittorica e neanche l'ingegno creativo ma lo choc mediatico che una qualsiasi operazione inserita nell'area culturale (arti visive, musica, spettacolo, pubblicità) provoca nella massa.

Infatti , in Francia scatta la polemica per una statua che dovrebbe ricordare le fatiche delle lavoratrici italiane in una fabbrica di piume di struzza. La polemica scatta non per il tema ma per la modella che dovrebbe rappresentare idealmente il lavoro delle donne nelle fabbriche: la premiere dame Carla Bruni, moglie del presidente Nicolas Sarkozy e da pochi mesi mamma della piccola Julia, che come tutti sanno è italiana e per questo, secondo chi ha orchestrato l'operazione potrebbe condensare il tutto.

L'ex modella e cantante per il momento ha risposto di sì alla proposta che dovrebbe vederla prestare le fattezze a una statua di bronzo alta circa 2 metri e mezzo nell’insolita veste di operaia italiana, in omaggio, appunto, alle plumassiere, le operaie, molte delle quali italiane, che lavoravano le piume a Nogent-sur-Marne; anche se ancora non è sicura la realizzazione del progetto (frutto di un’idea di Jacques JP Martin, membro dell’Ump (il partito del presidente Sarkozy e sindaco di Nogent-sur-Marne, un comune francese dell’Ile-de-France) perché l’iniziativa, com'era prevedibile ha scatenato molte polemiche visto che il costo di 80mila euro dovrebbe essere finanziato per metà dai contribuenti locali.
Per ora, la premiere dame avrebbe accettato di posare per la scultrice, Elisabeth Cibot, di cui apprezza le opere, ma «soltanto come modella», non come first lady, torna cioè «al suo vecchio lavoro. Le viene chiesto spesso di posare e lei spesso accetta». Quindi, per l’entourage della premier dame, «si sta sfruttando politicamente qualcosa che non ha nulla a che fare con la politica».

Sarà, ma, non è per irriverenza nei confronti della grande Arte di sempre e dei Maestri del passato ai quali va tutta la mia incondizionata stima per la cultura e la storia che hanno saputo tramandarci con sacrifici e fatica, superando la bagarre politica e mediatica della vicenda, chiedo: è possibile che nel 2012 ancora si debba ricorrere alla nobile arte statuaria figurativa per celebrare eventi contemporanei chiosanti tematiche serie utilizzando cloni di personalità note? È questo che intendiamo per arte?
Eppure, se rivisitiamo l'Arte del passato, i Maestri per significare la devozione religiosa nelle azioni consuete della quotidianità rappresentavano la fine di una giornata lavorativa e trasformavano il lavoro stesso in preghiera nell'ora del tramonto, al rintocco del Vespro con semplice ma estrema densità linguistica, segno di una pittura totalizzante dell'animo umano che fondeva le sue radici nel lavoro e nella socialità del tempo.

domenica 12 febbraio 2012

Whitney Houston, l'immaginario collettivo

È morta nel giorno dei Grammy, alla vigilia degli Oscar della Musica: Whitney Houston, 48 anni, una pioggia di statuette, 170 milioni di dischi venduti e una vita da diva da anni diventata un inferno. Non ce l'ha fatta a sopravvivere alla sua fama in declino? La Regina del Pop, la Voce, come era stata nominata. Ma anche il Corpo della Musica, lo splendido corpo di "The Bodyguard", il film che la consacrò attrice prima che la depressione e la droga strangolassero la sua voce e la sua anima. Questi alcuni dei commenti sulla improvvisa fine della vita della regina del soul dai successi leggendari come
"How Willi I Know" e "I Will Always Love You"; leggendari come le battaglie contro l'alcol e gli stupefacenti che da tempo le tenevano compagnia forse a causa del suo matrimonio con Bobby Brown tempestoso come la sua carriera o più semplicemente l'insoddisfazione esistenziale sopravvenuta dall'aver perso il contatto con la realtà.

All'apice del successo, negli anni 80 e 90, Withney, cugina di un'altra grande cantante, Dionne Warwick, figlioccia di Aretha Franklin, poteva avere tutto e tutto aveva avuto. Poi il declino, la depressione, le droghe appunto, e il ritorno alla fine del 2009, alla ribalta con "I Look To You" che la riporta ai primi posti delle classifiche. Sembra rinata, e confessa in TV, da Oprah Winfrey, che sì, aveva fatto uso di droghe, ma quel periodo era finito. Poi nella primavera scorsa un'altra ricaduta, l'ennesimo centro di riabilitazione, i soliti paparazzi che in vent'anni l'hanno inseguita prima bellissima e poi con quel faccione irriconoscibile.

E la gente si commuove! Piange per una persona che gli ha fatto compagnia pur non conoscendola veramente se non attraverso le sue canzoni; la sua splendida voce, che ha segnato momenti di vita singolari a coppie di amanti, amici ma anche single, è diventata un multiplo unico di tante personalissime colonne sonore legate ad un determinato momento di una miriade di vite.
Accade la stessa cosa con Amy Winehouse, ma prima ancora, Norma Jane Baker conosciuta come Marilyn Monroe, Elvis Presley, Michael Jackson. Artisti tenuti in vita dai fans e da una accurata operazione commerciale tesa a mitizzare l'inverosimile attraverso leggende metropolitane divulgate ad hoc.

Whitney Houston si trovava a Los Angeles per partecipare a un evento collegato alla consegna dei Grammy. Il corpo senza vita è stato trovato nella sua stanza d'albergo al quarto piano del Beverly Hilton hotel, a Beverly Hills. A dare l'allarme sarebbe stato il compagno, il cantante Ray-J.
L'annuncio della morte è stato fatto dalla sua pierre Kristen Forster, senza specificare le cause del decesso.

sabato 11 febbraio 2012

Politeama di Catanzaro, enigma firmato Rai 2

Il cittadino comune può tranquillamente ignorare i legami che ci possono essere tra i vari soggetti che governano gli affari della musica, anzi, li ignora perché non li conosce!, non può ignorarlo, invece, l'amministratore, il politico, il manager che organizza un evento così importante come quello andato in onda su RAI 2 il 29 dicembre 2010 al teatro Politeama di Catanzaro dal titolo “Canzoni e Sfide” condotto da Lorena Bianchetti.

Per la città di Catanzaro significava essere protagonista di un evento mediatico importante per l'immagine del territorio ma, anche stavolta, complice la leggerezza di certi personaggi, si è dimostrato un boomerang.
Non ci sono scuse valide per quanto accaduto!, anche se la maggior parte del pubblico e dei cittadini catanzaresi erano all'oscuro delle vicende inerenti la partecipazione della piccola cantante e il ruolo del padre nei vertici della malavita napoletana.
Se non fosse stato per Roberto Saviano, che dopo un anno abbondante dall'evento scrive sulla sua pagina facebook, come mai “un camorrista è su rai2?” circostanziando i fatti, e di conseguenza il nome dei Marino, che per i catanzaresi sarebbe rimasto legato ad un momento d'intensa commozione, un atto d'amore inscindibile tra padre e figlia testimoniato dalla canzone che Mary, la figlia, canta in pubblico e la dedica a chi le ha donato la vita, assume valenze inaspettatamente grottesche; anche per quel signore seduto al fianco di Gaetano Marino in prima fila nel teatro Politeama di Catanzaro e senz'altro così! Ma che dire della "carrambata" della conduttrice? Lorena Bianchetti, si abbassa e chiede alla piccola: vuoi dare un bacio al tuo papà? signor papà dov'è? e la accompagna dal padre per fortificare l'attimo d'intensa commozione creatasi.
Lei, Lorena, probabilmente ha sfruttato l'attimo, ignara della storia che aleggiava attorno al personaggio in questione. E la produzione dello spettacolo, la Rai?, visto che era un suo programma catapultato nel teatro della fondazione Politeama di Catanzaro?

venerdì 10 febbraio 2012

TGR Calabria, strano modo di fare informazione

Catanzaro è un'isola felice! Un'isola esente dalle paure del maltempo che invece serpeggia nel resto della regione e dell'Italia intera.
Il TG della Calabria si dilunga col sindaco e il presidente della provincia di Cosenza sull'emergenza neve e chiede a quest'ultimo qualche storiella strappa lacrime che Oliverio narra prontamente con voce greve: il dottor tal dei tali, sindaco di un paesino sommerso dalla neve, si carica la bombola dell'ossigeno sulle spalle per soccorrere un asmatico.
Oliverio batte Alemanno 1 a 0!
e il sindaco di Cosenza può rimanere indietro? Certamente no! Tant'è che alla domanda del giornalista “sindaco la neve è arrivata prima del previsto su Cosenza: l'aspettavamo per stasera ed è arrivata in mattinata senza però trovarci impreparati” risponde con un compiaciuto "siamo stati all'erta!".

non c'è che dire! Davvero un'ottima informazione regionale, quella calabrese!

E intanto i lavoratori della Standa, senza stipendio da sette mesi rivendicano nel silenzio dei mass media gli stipendi arretrati, il lavoro e un po' di chiarezza sul futuro per decine di lavoratori davanti alla Prefettura di Catanzaro.

Che sia un'informazione asservita? Genuflessa ai poteri temporali della politica lo si è capito da tempo, da quando Catanzaro non ha patriarchi la città e i suoi cittadini sono diventati socialmente invisibili. Eppure, il canone lo pagano!
Ma forse è una semplice dimenticanza và. D'altronde cosa vuoi che sia la sofferenza causata dalla perdita del lavoro di qualche decina di dipendenti che provoca incertezza per qualche centinaia di familiari se confrontata ai problemi connaturati alle stagioni?
Sui social network c'è una vignetta carina che suona grosso modo così: ciò che altrove si chiama inverno da noi si chiama emergenza!


giovedì 9 febbraio 2012

Alfonso Luigi Marra, scrittore atipico

Nella sua unicità, l'uomo, è foriero di verità assolute. Verità che cerca di divulgare nei modi più consoni alla sua cultura.
In questi giorni ho avuto modo di leggere “Il labirinto femminile” e “La storia di Giovanni e Margherita”; libri scritti da Alfonso Luigi Marra, avvocato di origini calabresi (San Giovanni in Fiore, Cs) residente a Napoli dove esercita l'attività forense.
Di lui si ricorda lo spot con Ruby nel periodo in cui la ragazza fu ai primi posti della ribalta scandalistica collegata all'allora premier Silvio Berlusconi. Ma A.L.M. non è uno che ama il gossip; ha sfruttato il momento mediatico per rendere incisiva l'uscita di un suo libro (i creativi che si occupano di pubblicità sfruttano appieno il filone scandalistico).
Gli scritti di Alfonso Luigi Marra trattano analisi di un vissuto sociale intimo, personalissimo, nel quale l'avvocato scrittore trasfonde pensieri poetici, problematiche quotidiane correlate al mondo dell'alta finanza. Non sono libri di narrativa e neanche di saggistica e tanto meno documenti storici. È la visione di una realtà, tutto sommato fittizia, improntata, per quanto concerne la sfera privata, su convinzioni che, l'autore stesso, chiarisce con estrema lucidità. Quindi, rapporti con l'altro, la compagna, moglie, il diverso da lui, i collaboratori e la società. Società guidata dal potere economico dell'alta finanza; quindi operazioni assurde che affamano la maggioranza dei popoli per arricchire una ristretta lobby.
Il lettore potrà condividere oppure no le analisi sugli argomenti trattati; ma a prescindere dalle considerazioni personali, senz'altro maturerà qualche interrogativo in più sul ruolo di ognuno e sulle istituzioni che condizionano la società.

mercoledì 8 febbraio 2012

cittadini, utenti o vacche da mungere?

Dopo tanto girovagare ho capito che nessuno regala niente per niente.
Anche quando c'è scritto “gratuito” “gratis” “free” “libero” o clicchi su una New on line, ecco che spunta improvviso un banner ballerino che copre l'oggetto dei tuoi desideri. E mentre fremi per leggere "quella" determinata notizia o scaricare "quel" download gratuito 'sto cazzo di banner lampeggia sullo schermo; ti frantuma le palle e t'invita a visitare un prodotto commerciale che proprio non hai cercato mai e che magari ti fa pure cagare.
Qualcuno dice che questa è l'anima del commercio ma a me personalmente sembra un gran rompimento di coglioni! e mi provoca lo stesso sentimento della pubblicità infilata nel bel mezzo di un film o un talk show interessante che mette in stand by i concetti fin lì macinati per lasciare il vuoto mentale a favore di una supposta utilità non richiesta.

L'amara realtà testimonia un dato inconfutabile: non c'è nessun rispetto per cittadini, utenti, abili, disabili, donne bambini, anziani!
Per chi vende parole o mercanzia siamo potenziali clienti da accalappiare, vacche da mungere!

martedì 7 febbraio 2012

Mario Iannino, video Art, dedicato alle donne


pro(g)getto Donna OMAGGIO alla Creatività 
opere di Mario Iannino


La questione femminile è un problema che riguarda tutti ma tocca in prima persona le donne. 
Fin dalla nascita alcune vivono l'essere donna come una sorta di compravendita, un mercanteggiare in cui l'avvenenza esteriore conta parecchio, e l'uomo, spesso, ne è complice. Anche i temi cosiddetti poetici e artistici trattano la materia prima, ossia il corpo delle donne, come una questione puramente estetica che indirizza i pensieri o li rimanda a momenti specifici legati alla sfera del non sacro. D'altronde come può essere definito un momento di sacralità la mercificazione del corpo? 
Donna oggetto per alcuni; donna progetto per altri!
Le due anime, nelle opere del video estrinsecate in maniera cruda o sublimate, racchiudono sentimenti comuni che trattano, appunto, della questione femminile e dell'essere donna oggi. Una "questione" vista con gli occhi e con la mente di un artista uomo: Mario Iannino.

fumetto: i dubbi di Fiocco di Neve

Sgarbi, Alemanno e C.

Sgarbi dopo le sfuriate lanciate contro tutto e tutti per difendere il suo operato di sindaco di Salemi e dopo avere nominato vicesindaco il suo sponsor ufficiale, Pino Giammarinaro (per il quale la commissione d'inchiesta mandata dal Viminale invia agli organi preposti la relazione che determina lo scioglimento per indebita intromissione negli affari comunali senza averne titolo e quindi infiltrazione mafiosa) si dimette da sindaco dopo avere fatto uno dei suoi soliti show mediatici.

Nevica, d'inverno è un fenomeno normalissimo e possibilissimo! È facile che le strade siano coperte da neve e ghiaccio come di acqua piovana. Ed è altrettanto logico che la gente abbia freddo ma nonostante ciò debba lavorare e viaggiare. Tutte cose ovvie! Ma che diventano EMERGENZA! Perché nessuno sa o non ha la possibilità di gestire l'ovvio per la mancanza di piani strategici mirati e fondi.

Cosa fare quindi per tutelarsi dalle avversità strutturali, logistiche e dal malaffare?
Beh, i comuni mortali si alzano le maniche e spalano neve per circolare fin dove è possibile, accendono fuochi per riscaldarsi e i più accorti stanno lontani dalle cattive compagnie.
Al contrario, i signori che si beano di formare e appartenere a quell'intellighenzia culturale e politica che ha generato l'oscurantismo attuale continuano a tenere in piedi il teatrino della disinformazione che genera sottocultura, aizza i seguaci e tenta caparbiamente di schiacciare quanti la pensano diversamente per poter continuare a governare nell'ignoranza il paese.

Logica vorrebbe che prima di prendersela contro il Governo dei tecnici, guidato dal prof. Mario Monti, si facesse un'analisi seria e approfondita sul passato e su chi governa attualmente le frange popolari diseducate alla socialità e al bene comune.

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