martedì 13 dicembre 2011

Franco Morelli, arresto inquietante

Partendo dal presupposto che lo Stato ha tra gli altri compiti quello di recuperare le persone che hanno sbagliato, la detenzione cruenta è di per sé una violenza gratuita specie se inflitta a chi non ha mai fatto del male a nessuno e si è prodigato cristianamente per aiutare quanti hanno avuto l'opportunità di conoscerlo anche con una semplice parola di conforto. Come spiegare altrimenti i suoi 14mila voti di preferenza nel cosentino? Franco Morelli è conosciuto per la sua umiltà e benevolenza nei confronti degli ultimi. Detto ciò, mi è difficile credere che Franco Morelli, il consigliere regionale della Calabria arrestato nei giorni scorsi nell'ambito dell'operazione "Infinito" della Dda di Milano, possa far parte di quell'area grigia dedita a caldeggiare i loschi affari della 'ndrangheta. No! È proprio difficile poter credere che si sia macchiato di un peccato simile. Per il momento è stato privato della libertà, cosa di non poco conto che, in una persona sensibile qual'è, ha già creato i primi effetti devastanti.

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, riporta impressioni drammatiche che si condensano nelle sue testuali parole: “È un vero e proprio incubo. Non riesce a darsi una spiegazione di quello che gli è successo. E' visibilmente molto provato. Ha già perso 10 chili. Alla moglie, che ha incontrato pochi giorni dopo il suo arresto, ha detto guardandola negli occhi: "Perché sono qui, perché mi hanno arrestato, come è possibile che io sia qui in carcere. Cosa ho fatto di male, di così grave? Non ho mai commesso alcun illecito. Durante tutta la mia vita ho solo sempre aiutato tanta povera gente..”. Corbelli, dopo aver denunciato la sua forte preoccupazione per lo stato di salute di Franco Morelli che ha perso 10 kg in sette giorni, chiede l'intervento del Ministro di Grazia e Giustizia, Paola Severino, per quella che definisce "una grande ingiustizia e una tragedia che si sta consumando nel silenzio e nell'indifferenza generali, interrotti solo dal massacro mediatico, nei confronti di una persona per bene, da tutti stimata sino al momento dell'arresto". Corbelli, in una nota trasmessa all'Agi, parla di "violazione dei diritti più elementari che impediscono ai familiari di poter finanche portare gli indumenti pesanti necessari per l'inverno, perché è consentito portare ogni mese al detenuto un massimo di 20 kg di roba (alimentari o altri prodotti e vestiti). I familiari - aggiunge - possono vederlo solo 4 ore al mese. Non si possono calpestare in questo modo i diritti, la stessa dignità umana di una persona, cancellare la sua storia vissuta tutta all'insegna della correttezza, onestà e grande umanità. E ancora, aggiunge Corbelli: Si può trattare come un pericoloso criminale una persona perbene, indagata ma non ancora ne' condannata, ne' rinviata a giudizio, ne' processata? Perché - domanda - non vengono concessi subito gli arresti domiciliari a Franco Morelli, considerando che si tratta di un incensurato e di una persona onesta e perbene? Se al processo, come sono certo, sarà dimostrata la sua totale innocenza chi mai potrà ripagare e risarcire della grande sofferenza e dell'immane dolore Morelli e la sua famiglia?

tempi di plastica

Con l'avvento di internet si è amplificato un vecchio virus. Un virus che s'insinua nelle menti ubriacate dai sensazionalismi mediatici e incoraggia gl'impavidi a spararla sempre più grossa. Non importa se la notizia sia vera o si avvicina alle intenzioni dei soggetti menzionati, l'importante è che susciti curiosità, solletichi le morbosità individuali e spinga a sbirciare nelle pagine dei giornali on line, blog, social network.
Il mondo virtuale assume forza e credibilità quanto più riesce a incamerare clic sul bottone dei “mi piace”. Alcuni cliccano con leggerezza, come se fosse un gioco innocente e non si rendono conto che quella semplice pressione può rafforzare ego dannosi che possono sovvertire temi culturalmente sensibili nel privato e quindi nel sociale.
Non c'è bisogno di citare esempi specifici per rendere chiaro il concetto, è sufficiente che ognuno di noi faccia una disamina dei propri e altrui comportamenti; considerare aspetti normalissimi in una società civile: chi compila la fattura, stacca lo scontrino, parcheggia negli spazi appropriati e lascia liberi scivoli, passerelle e posti assegnati ai disabili; chi, per vivere, non è costretto alle moderne schiavitù o prostituzione, come dir si voglia.
L'indignazione postuma non risuscita i morti.

lunedì 12 dicembre 2011

Equità nelle manovre di Monti?

le manovre del generale Monti


Prima dell'unità d'Italia nel regno delle due Sicilie spadroneggiavano i Borboni, nel nord i Savoia. Il sud, era dedito alla terra e alle miniere di ferro, all'industria metallurgica alla fabbrica di armi e degli utensili che, dalla ferdinandea, tra le serre calabre, esportava in tutta Europa ; il nord, volgarmente chic e spendaccione scimmiottava le grandi potenze e tesseva accordi sottobanco con governi forti per continuare a regnare. Quindi, nobiltà del sud ricca e nobiltà del nord in decadenza. E il popolo? Per il popolo non c'era nessuna differenza! Stenti e fame al sud come al nord!
Al sud comandavano i nobili latifondisti e proprietari delle miniere legati ai Borboni. Al nord la classe egemone collegata ai Savoia. a un certo punto qualcuno ebbe una bella idea e pensò di unificare lo stivale. Chiamò un uomo d'armi per mettere sotto un'unica bandiera, quella dei Savoia perché vicini alla gran Bretagna, nord e sud. Il generale per attuare i suoi piani fece accordi con tutti, nobili, nuovi ricchi e popolo.
Quest'anno abbiamo festeggiato i 150 dell'unità d'Italia mentre la lega nord gridava, e continua a farlo, alla secessione e all'istituzione di uno stato padano dopo avere bonificato le paludi delle risaie, migliorato la viabilità e pianificato i debiti con i soldi saccheggiati ai Borboni a unità avvenuta.
Cosa c'entra la storia? C'entra c'entra... qualcuno ha detto (uno di quelli che ha fatto crescere gli italiani non tanto bene visti i risultati) il potere logora chi non ce l'ha! Tant'è vero che mentre il nuovo generale della finanza (adesso le guerre si vincono con l'alta finanza e non più con la spada) chiamato a governare l'emergenza fa piangere persino i suoi ministri, i parlamentari si dicono sopra le parti e non lasciano decidere ad altri la sorte dei loro onorevoli stipendi, a differenza del popolo che rimane in mutande a seguito della manovra economica imposta dal generale Monti.

sabato 10 dicembre 2011

la rivincita dell'Arte: Cattelan, dada a New York

aore12blog
i capricci di Cattelan appesi al Guggenheim

La rivincita del pensiero artistico si manifesta nella New York degli affari alle prese con le provocazioni di Cattelan e i falsi Pollock.


New York è nell'occhio del ciclone. Da una parte il dissacratore per eccellenza che asseconda con le sue provocazioni i mercanti d'arte e dall'altra i falsi della pittura d'azione americana venduti a suon di milioni di dollari.

Maurizio Cattelan, eterno Peter Pan, gioca con la società e ne scardina le regole. Sarcastico, lascia parlare gli altri.
L'ultima provocazione del burlone Cattelan stravolge gli spazi del Guggenheim museum di New York e lo trasforma in una sorta di succursale della biennale veneziana.
Gli spazi studiati per esporre al top le opere d'arte dal genio di Wright sono trasformate da Cattelan in un enorme magazzino stenditoio. Animali imbalsamati, statue di silicone, autoritratti e manichini appesi al lucernaio penzolano nelle trombe delle scale del museo. Lì in mezzo anche le targhe ottonate di notai e dottori strappati dai portoni degli studi dei professionisti da mani ignote durante la notte in una città dell'Italia, Forlì, frequentata, secondo alcuni, da Maurizio Catelan all'epoca delle misteriose sparizioni tra il 1989 e il 1991.
Lasciando da parte l'allestimento e la provocazione stessa che sono un tutt'uno tra i capricci infantili e le fobie di chi cattura e appende le lucertole col cappio fino a soffocarle, la domanda da porre è: può la creatività essere mortificata dalla mercificazione goliardica?
È saggio condividere il pensiero dissacratorio e buttare dal piedistallo l'arte ammiccante istituzionale genuflessa alla censura del potere?
E ancora, l'uomo crea per diletto fine a sé stesso, per guadagnare fama e denaro o per proporre un pensiero alto?
(la risposta sembra scontata: di fatto, senza un apparato economico-organizzativo forte, simili scherzi non potrebbero varcare la soglia di luoghi votati, per definizione, all'espressione artistica alta. Esercizi mentali utili a macinare utili).

In ogni caso, se pensiamo all'action painting, la forma espressiva artistica che ha fatto la storia dell'espressionismo astratto americano, anch'essa dissacratrice e incomprensibile ai più, oggi ritenuta concettualmente superata, torna in auge a causa dell'ingordigia umana al pari della bolla economica che ha affamato il mondo.
I falsari erodono ricchezze materiali ai falsi amanti dell'arte vendendo loro opere contraffatte.

Il New York Times precisa che c'è un'inchiesta in corso per truffa.
Sempre secondo quanto si legge sul giornale newyorchese, negli ultimi anni, importanti nomi dell'espressionismo astratto quali Jackson Pollock e Robert Motherwell sono stati venduti nella galleria Knoedler & C., costretta a chiudere dopo 165 anni di affari nel campo dell'arte a causa della denuncia di un collezionista britannico, Pierre Lagrange, che ha acquistato un Pollock per 17 milioni di dollari risultato falso alle indagini che hanno rivelato tracce di pigmenti sconosciuti all'epoca in cui Pollock lo avrebbe realizzato.
Le sorprese non sono finite, sempre secondo il NYT altre 15 tele vendute negli ultimi anni in altre gallerie di Manhattan sarebbero false.

È la rivincita dell'Arte sulla materia ingorda dell'uomo che sovverte i meccanismi del pensiero creativo; un novello grido dada che asseconda gli andamenti strutturali dell'uomo e i suoi traffici mercantili.

giovedì 8 dicembre 2011

Conservazione e ristrutturazioni per dare senso alla vita

aore12blog

i luoghi della storia: ricordare attraverso le cose

Sfogliare la vita fa bene al presente. Concatenare gli eventi attraverso i ricordi personali spesso aiuta a comprendere, o quantomeno ad accendere una fiammella per rischiarare il buio mentale che opprime la nostra esistenza e il futuro dei ragazzi.

Il momento opportuno per guardare al passato è quando qualcosa di grande ci cade addosso e rimette in gioco abitudini individuali o collettivi.

                                                                         Oggi abbiamo tutti gli ingredienti necessari!
aore12blog
abbandono
Nuovi vocaboli accrescono le paure collettive.

Il nuovo arrivato è un termine inglese, si chiama spread, non è un insetticida spray che insieme alle mosche elimina anche le formiche, è un campanello d'allarme per i mercati e indicano quanto una moneta sia affidabile, naturalmente maggiore è il coefficiente e minore è la solidità della valuta in questione.
Per dirla in due parole: la finanza mondiale si è inventato un termometro semplice che indirizza gli speculatori a investire nel debito pubblico delle nazioni economicamente deboli per realizzare lauti guadagni con pochissimo rischio. Il risultato finale per le nazioni sotto osservazione è sintetizzato in una terminologia antica che mette paura: povertà!
La povertà degli Stati, immancabilmente, accentua le diseguaglianze, riduce gli interventi manutentivi per la buona conservazione dell'esistente e annulla la programmazione di nuove infrastrutture con conseguenziale impoverimento economico e morale dei cittadini. La decadenza fisica, nelle opere pubbliche e private, quando raggiunge stadi avanzati, è recuperabile solo attraverso l'abbattimento e la ricostruzione degli edifici o delle infrastrutture collassate a causa degli agenti atmosferici, ma quando il vecchio è raso al suolo, non è detto che gli urbanisti progettino il nuovo mantenendo architetture povere o sorpassate dai gusti, educati, nel frattempo, da una visione tecnica ed estetica un tantino più colta.


mercoledì 7 dicembre 2011

effetto Monti nelle tasche dei cittadini

aore12blog
effetto Monti
Ho perso la fiducia nella classe dirigente e per evitare rush cutanei evito di guardare i talk show della politica vecchia e nuova. A colmare definitivamente la misura ci ha pensato la squadra tecnica di Monti che pieni delle loro teorie stanno cercando di imbonire i cittadini vessati da sempre. C'è poco da teorizzare quando il piatto piange per gli ultimi. Certo, la pillola dei tagli e degli aumenti sarebbe stata meno amara e più sopportabile se avesse colpito i grandi capitali e gli evasori invece dei lavoratori che sono riusciti a realizzare qualcosa dopo anni di lavoro.
La manovra, così sviluppata, dimostra continuità tra il vecchio e nuovo modo d'intendere il sociale, anzi lascia spazi ai populismi e imbastisce alibi alla cattiva politica da quattro soldi che continua a diseducare il popolo.
Il disegno è chiaro! Questo è un governo che serve a dare respiro a squali, caimani, falchi. Predatori che detengono quel 10% delle ricchezze nazionali e che fanno il bello e cattivo tempo. Inutili quindi le lenzuolate giornalistiche comprate per urlare ADESSO BASTA! ma, ...e se si girano gli
eserciti e spariscono gli eroi se la guerra poi adesso cominciamo a farla noi non sorridete gli spari sopra sono
per voi  

martedì 6 dicembre 2011

Cz lido: Ricky Portera e Vasco RnR Show

Per alcuni il 17 porta bene, per altri, invece, il numero fortunato è 13, ma quando si intraprende seriamente un progetto non c'è cabala e superstizione che tenga, se la passione è il carburante che spinge e sviluppa lavoro artistico il successo è assicurato!
D'altronde, nelle uscite precedenti, i VascoRock'n'RollShow, e lo dico senza forzature emozionali, hanno regalato adrenalina e passione. Quindi, cosa aspettarsi il 17 alla Tonnina's affiancati dal mitico chitarrista rock fondatore degli stadio, amico e partner di artisti del calibro di Vasco Rossi, Lucio Dalla e molti altri (elencarli tutti diventa un'impresa) che hanno fatto la storia della musica pop rock italiana?

Del gruppo musicale catanzarese si è parlato molto in campo locale. Ora è giunto il momento del grande salto! È giunto il momento di misurarsi con le stelle del rock. E come tutti i grandi, quelli veri che nonostante i successi mantengono vive le primordiali emozioni, umiltà compresa, Richy Portera è sul palco per duettare con i sei ragazzi rock vascolizzati.

Richy Portera, il 17 dicembre è uno di noi. Un ragazzo messinese del '54 che suona a Catanzaro Lido con Massimiliano Iannino; Gianluca Rossiello; Davide Andrea Fera; Christian Muccari; Francesco Merante; Raffaele Posca.
Una band solida e professionalmente matura protesa sulla scena della musica che conta.


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