martedì 5 marzo 2013

cosa risponde il "signor" Grillo a Monti e all'UE?

aore12
tutela dei gruppi di potere ad oltranza
o tutela dei cittadini che li hanno fatti
crescere?
Monti è ancora per pochi giorni presidente del Governo italiano e in occasione del prossimo consiglio europeo invita con una lettera gli onorevoli Pierluigi Bersani, Silvio Berlusconi e il “signor” Grillo a palazzo Chigi per discutere e fare il punto
in modo di trovare “elementi di consenso, accanto a possibili divergenze, sulle tematiche all'ordine del giorno del vertice”.

La riunione del Consiglio Europeo è fissata per il prossimo 14 marzo e verterà sulle priorità per la politica economica europea per l'anno 2013.

considerando i malumori provocati dalla politica economica recessiva portata avanti dall'Europa e viste le manifestazioni di dissenso che assediano i paesi membri nonché i “populismi” sbandierati dai partiti di potere arroccati sulle loro posizioni disattendendo il volere dei cittadini, che valore darà a una lettera del genere il “signor” Grillo?

Il 14 marzo prossimo - si legge nella lettera - avrà luogo a Bruxelles la riunione del Consiglio Europeo di primavera, dedicata alla discussione delle priorità per la politica economica dell'Unione Europea e degli Stati membri nel 2013.
Il Consiglio farà inoltre il punto sui progressi compiuti nel percorso di completamento dell'Unione economica e monetaria e affronterà il tema delle relazioni strategiche tra l'Unione e la Russia. Compete al presidente del Consiglio in carica, ancorché limitatamente agli affari correnti, di rappresentare l'Italia a tale riunione. Poiché, data la particolare situazione attuale, non è possibile svolgere il preventivo scambio di opinioni con il Parlamento - prassi introdotta dal governo che ho l'onore di presiedere - riterrei opportuno supplirvi mediante incontri con ciascun leader delle coalizioni o forze politiche che sono rappresentate nel nuovo Parlamento.

SUPPLIRVI!” Supplire per mantenere fede alla sua famigerata agenda? O per farsi carico, finalmente, dei problemi reali dei cittadini messi nella più nera miseria economica e morale dallo spread dei banchieri asserviti al potere economico?

Nel frattempo, però, il professore e il "miglior perdente" Casini si sono incontrati a pranzo.

Mario Monti e Pier Ferdinando Casini si sono incontrati. Tema del pranzo di lavoro: la costituzione dei gruppi parlamentari. E ipotesi di strategie future. Che tradotto significa: nell'eventualità che si vada al voto a giugno o al massimo a ottobre prossimi è importante attrezzarsi e aprire una discussione preventiva sulle alleanze.


lunedì 4 marzo 2013

Caso De Gregorio-Berlusconi: inaudito!

peter griffin, vagamente somigliante a...
(omettiamo il nome per evitare querele da parte di peter)
Che il sistema giudiziario italiano non sia uno dei migliori è cosa risaputa. E come tutte le cose fatte dall'uomo è perfettibile. Quindi, perché farlo diventare il nocciolo delle questioni nazionali? Va a finire che a furia di demonizzare giudici magistrati avvocati cancellieri e netturbini che transitano attorno agli uffici dove si pratica la legge qualcuno ci rimette le penne. È un paradosso! Un po' come nella favola di Esopo del lupo e il pastore.
Se poi a dar manforte a certe supposizioni sbucano pentiti dell'ultima ora, la sceneggiata si trasforma in una raccapricciante tragedia!

Alla luce di quanto divulga la cronaca in queste nelle ultime ore del caso De Gregorio/Berlusconi: come può pensare di pulirsi la coscienza chi si è venduto per tremilioni di euro e ha contribuito al declino morale ed economico di una Nazione denunciando il corruttore? Basta la pur cristiana confessione per rimettere a posto gli affari e le vite andate a rotoli a causa della compravendita dei rappresentanti del popolo?
Se è vero che il Governo Prodi è caduto perché qualcuno ha comprato persone che rivestivano panni istituzionali, allora esiste un problema di fondo da risolvere perché c'è in gioco la cultura della democrazia!
Non si tratta di figurine per completare l'album dei calciatori. Né una campagna acquisti per giocare un campionato di calcio da vincenti e tanto meno formare un gruppo dirigente aziendale competitivo e forte ché schiacci la concorrenza.
Se tutto ciò è vero, cosa che dovranno documentare con estrema precisione gli organi competenti attraverso indagini inconfutabili, allora, c'è moltissimo da lavorare per rieducare la massa a saper vedere; saper discernere, lavorare e costruire il presente giacché non esiste una classe dirigente degna di questa definizione.

Grillo, dopo l'exploit del M5S, si purga in salute e dice che la malattia scilipotidea non si può prevenire o prevedere. E questo la dice lunga!
Dobbiamo essere guardinghi, non abbassare la guardia e lasciare deleghe in bianco a nessuno fino a quando non ci sarà una vera rivoluzione delle coscienze e un più elevato livello culturale anche laddove si pensa che la cultura sia di casa sol perché c'è una fredda e pazzesca accumulazione dei saperi.
Nel frattempo che fare per evitare che anche tra le istituzioni non avvenga più il mercato delle vacche grasse? Semplice: il deputato parlamentare o senatore che ha crisi di coscienze tali da non dormire la notte piuttosto che passare in una formazione diversa da quella in cui è stato eletto deve obbligatoriamente dimettersi così da lasciare il posto a chi è dietro di lui nella sua stessa lista.

sabato 2 marzo 2013

Mattia Preti a 400 anni dalla nascita

1998, "secoli" M. Iannino, coll. priv.

Mattia Preti o del contemporaneo?
Veneriamo e ricordiamo i morti ma obliamo i vivi.


C'è un gran dispiego di energie intellettuali e economiche attorno alla figura del Cavalier calabrese Mattia Preti. Nato a Taverna, paese situato nella presila catanzarese ma morto, dopo aver girovagato per mezza Italia, a La Valletta, Malta,nel 1699 dove il nostro amico buonanima pare abbia restaurato una chiesa a sue spese per ingraziarsi il cavalierato e lasciare testimonianza imperitura della sua maestria pittorica. (ottenne il titolo di Cavaliere di grazia dell'Ordine di S. Giovanni e divenne pittore ufficiale dell'Ordine dopo la decorazione di S. Giovanni a La Valletta,1662-66, ma potrebbe anche essere una coincidenza oppure la “prova” tangibile della sua valenza e quindi una diceria priva di fondamenta e una malignità gratuita di quanti affermano che Mattia sia stato un attento mercante di se stesso).
Nulla da eccepire sulle sue qualità pittoriche. Il suo eclettismo apparente riporta agli effetti decorativi dei Veneti dell'ultimo Cinquecento; mentre l'elemento figurale del suo stile è di chiara visione pittorica Caravaggesca.

Oggi, dalla Calabria partono i festeggiamenti per ricordare il Cavalier Calabrese al mondo intero. Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti e Presidente del Comitato Scientifico Internazionale, il bravo e unico prof. Vittorio Sgarbi, apriranno i lavori alle ore 16 nella Chiesa di San Domenico in Taverna. Sarà presente l'assessore alla cultura della regione calabria mario caligiuri e altri illustri ospiti.

Le manifestazioni dei 400 anni della nascita del pittore, informa una nota dell'ufficio stampa della giunta regionale, partiranno da Taverna, città natale del Maestro e si svilupperanno a Malta, Venaria Reale, Roma e Milano, con il coinvolgimento di tutta la società e i territori regionali. Infatti si stanno organizzando iniziative a Palazzo Arnone di Cosenza, dove c'è una ricchissima collezione di tele di Mattia Preti, così come a Tropea, sede dell'Ordine di Malta, a Crotone, antico porto di approdo dei vascelli dei Cavalieri, e a Reggio Calabria, dove, nella pinacoteca comunale, c'è la bellissima tela ''Il figliol prodigo''. E Washington, dove John T. Spike (autore del catalogo ragionato delle opere di Mattia preti stampato in occasione del terzo centenario della morte del pittore) ha allestito una mostra sul Cavaliere Calabrese, dovrebbe conferire una dimensione internazionale alle celebrazioni.
Ma qualcuno, e tra questi il gongolante assessore che impegna ingenti fonti per le celebrazioni pretiane, si è accorto che sono trascorsi secoli e, nel frattempo, il pensiero, la comunicazione e il fare artistico si sono emancipati dalle forme di indottrinamento collettivo?

venerdì 1 marzo 2013

Casaleggio dice no, Napolitano a Berlino: Europa equa

aore12
Giorgio Napolitano in una storica foto, sul palco
in piazza prefettura
 a Catanzaro insieme a Franco Politano
Più chiaro di così:

Il Movimento 5 Stelle non prenderà parte in alcun modo al processo di formazione di un governo. L'ha detto oggi in un’intervista al quotidiano britannico “The Guardian”, Gianroberto Casaleggio, cofondatore del M5S.
Non appoggerà in modo stabile nessun governo e non darà la fiducia al buio!
“Il presidente della Repubblica deciderà a chi dare il mandato”, ha detto. Lui “deciderà se ci sono le condizioni per formare un governo e se un tale governo abbia ottenuto la fiducia della Camera e del Senato. Noi non vogliamo entrare in quel processo. Se un governo sarà messo insieme, formato da altri partiti, il Movimento 5 Stelle voterà per tutto ciò che formi parte integrale del suo programma”

Il Presidente della Repubblica Napolitano è in Germania, all'università Humboldt, in Berlino, la sua lectio Magistralis sull'Europa ricorda Monnet, Adenauer, De Gasperi, Brandt e tutti i padri della costruzione europea. E rileva che "non c'è da meravigliarsi se sia riaperto il discorso sull'unione politica come sbocco del processo di integrazione avviato nel 1950. La politica è l'agire nella società di moltitudini di uomini e donne secondo regole di solidarietà, è costituire istituzioni e governarle, è coltivare relazioni tra popoli e stati. Perciò la costruzione europea è stata e rimane un processo politico che esige guida e leadership politica!".

Napolitano ha anche denunciato le responsabilità "dell'inaridimento di leadership che ha portato al disincanto delle giovani generazioni verso l'Europa". Non parla esplicitamente di qualcuno ma rileva che la "questione su cui interrogarci è quella delle motivazioni per stare insieme. Quanto hanno prevalso motivazioni nazionali ristrette? Quanto si è perso l'orizzonte più ampio dell'Europa?".
Beh, che dire? Da un Presidente simile, che bacchetta e chiarisce con estrema energia e onestà chiunque si trovi a cavalcare malcostumi, ci si può aspettare solo un ulteriore azione di responsabilità per un incarico mirato del Governo italiano dopo aver consultato i leader delle nuove formazioni politiche, espressione dei cittadini votanti.

Il resto è solo crusca di giornalai.



basta caste, Italia, Repubblica dei cittadini

courtesy archivio M. Iannino "la mia Calabria" 1998
In un post precedente, quando ancora non si era alzato il polverone di chi deve salire al colle, dato l'esito elettorale, avevo suggerito di formulare una proposta e far salire un esponente del m5s dal Presidente Napolitano (perché Grillo, per poter salire dovrebbe essere investito direttamente dal Presidente in quanto non candidato eletto dal popolo ma leader e ispiratore del movimento 5 stelle). Non per amor di primogenitura, ma adesso tutto 'sto casino inizia a fomentare liti e lascia liberi tutti di dire cose intelligenti ma, visto che piuttosto che su queste cose la piazza del villaggio globale ama indugiare sulle cazzate!, ritorno sull'idea del governo a 5 Stelle.
Puntuale, lo schiaffo in faccia a mo' di sberleffo di Grillo, ancora una volta spiazza tutti. E allora tutti giù a ricamar sopra.

Sul web, commenti e polemiche figliano come le cagne dopo essere state fecondate nel periodo del calore ma la base è con Grillo che dice ai vecchi colonizzatori della politica e della società: date la fiducia a noi oppure continua il governo Monti!

Impensabile fare pastelle con PD e PdL! Senza entrare nel merito di entrambi, tanto per ricordare le grandi coalizioni, e neanche in quelle dell'UdC con Casini e Cesa. Questo è il tempo giusto! Basta caste e basta privilegi. Se c'è da lavorare e sudare facciamolo tutti, insieme, ognuno per la propria parte, per quello che gli compete. Senza tirare la coperta da una parteall'altra e lasciare i deboli allo scoperto. Lo abbiamo visto con lalegge sulla riduzione degli stipendi degli alti funzionari dellapubblica amministrazione.

E per ultimo, non che la cosa mi faccia chissà quale dispiacere, la forza del nemico, perché di nemico dobbiamo parlare visti gli esiti dei governi regressi, è enorme. Ne sanno qualcosa i trombati Fini, Bocchino e compagni. Ma ne sappiamo qualcosa tutti noi, destra sinistra centro e aree limitrofe che siamo rappresentati nelle sfere alte della Repubblica da graziati e “premiati” per l'infimo servilismo.

giovedì 28 febbraio 2013

rimborsi elettorali M5S rinuncia a 42,7mln€ e gli altri?

In momenti di crisi e con molte famiglia sul lastrico, con quasi 160 milioni di euro spesi per rimborsare i partiti, si potrebbe pensare di sfamare molte bocche e concorrere a cacciare dai guai un po' di contribuenti con l'acqua alla gola.
C'è da chiarire subito che, in linea coi suoi principi, il movimento cinque stelle pare abbia rinunciato ai suoi 42,7 mln che , secondo la legge in vigore, gli spetterebbero.
Più arduo pensare che anche il PD (45,8 mln€); Monti e liste collegate (15mln), PdL (38 mln€) e gli altri che sono riusciti a far eleggere almeno un rappresentante in lista per la corsa al senato o al parlamento, possano prendere la stessa decisione o destinare i “nostri” involontari contributi per lenire le reali sofferenze dello Stato Sociale.
Dunque, salvo ripensamenti alla Grillo, i partiti si spartiranno proporzionalmente in base ai voti ottenuti alla Camera e al Senato una cifra considerevole.
Senza contare le indennità astronomiche di fine rapporto dei parlamentari e le pensioncine da seimila e passa euro.
Populismo? No disuguaglianza sociale da abbattere! 

M5S sconvolge Parlamento e regole pro casta

Camere, fine dei privilegi, anche i comuni cittadini
possono salire in ascensore.
Ho letto una cosa che mi ha fatto veramente tornare il buon umore: pare che i Grillini stiano terrorizzando letteralmente il Transatlantico e che siano scomparse tutte le etichette che davano le priorità ai parlamentari rispetto agli altri. Sono scomparse le etichette dagli ascensori che intimavano l'altolà a chi non era onorevole perché destinati solo al trasporto degli onorevoli corpi dei parlamentari. Scomparsa la palestra con sauna e cyclette, rimodernata la buvette e resa più sobria, eliminato anche l'avviso all'ufficio postale interno che obbligava, in caso di file, a dare la precedenza agli onorevoli.

Non c'è più religione! Di questo passo vuoi vedere che al Politica sarà una vocazione fatta per passione da comuni cittadini?

Ma la cosa più azzardata che non consente sonni tranquilli a PD e PdL è quella che riguarda la presidenza degli organismi di garanzia che per prassi consolidata da legge, dal 1996 è appannaggio dell'opposizione. Quindi la presidenza delle giunte per le Autorizzazioni e delle Elezioni alla Camera; quella delle Elezioni-Immunità al Senato; la Vigilanza Rai; il Copasir.

Ma quello che mi fa impazzire di più, anzi fa uscire dai gangheri la casta è la nomina del sostituto di Dalema alla presidenza del Copasir, il Comitato di controllo sui Servizi segreti che per legge, dal 2007 è destinata a un rappresentante dell'opposizione.

Ve l'immaginate un rappresentante del M5S al controllo dei “segreti” della Repubblica?
Certo, siamo coscienti che su questioni delicate come sicurezza e politche internazionali non si può scherzare ma, forse, le molte stragi rimaste impunite in nome di un nonsochè o accordi contrari alla salvaguardia della persona, non li vedremo più. Speriamo!

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