martedì 8 maggio 2012

Catanzaro, amministrative tra fiducia paure e brogli

Il 76,41% degli aventi diritto al voto, a Catanzaro, pare abbiano dato fiducia al vecchio sindaco Abramo e alla coalizione che lo ha sostenuto. Al momento gli scrutini sono bloccati per presunti brogli. Pare che nella sezione 85 si sia trovata qualche scheda elettorale in eccesso rispetto ai votanti.
allo stato attuale, la commissione elettorale sta vagliando i fatti e si saprà qualcosa di sicuro nella giornata di domani.
Comunque, a Catanzaro, forse, non si deve parlare di destra o sinistra ma di centri di potere in stile vecchia balena bianca.
Chi conosce la geografia della politica che governa da sempre la città, senz'altro non farà fatica a seguire i percorsi degli attuali esponenti politici e converrà con la sommaria analisi incentrata sulla semplice gestione del potere visti i salti mortali e gli allucinanti trasformismi di certi soggetti.

Inutile,quindi, addentrarsi o perdersi in ipotetiche indagini sociologiche. Il dato è uno solo e riguarda la sopravvivenza che, come al solito, esclude i giovani e i senza padroni. E sia ben chiaro: non riguarda la destra o la sinistra. È un malcostume diffuso! Condizionato dal bisogno.
Come spiegare, se no, i numeri che escono dalle urne?



voti per lista e schieramento

Catanzaro, Abramo è di nuovo sindaco

A torto o ragione, in merito al sondaggio elettorale, dalle urne catanzaresi esce una valutazione moderata che da fiducia a Scopelliti e quindi ad Abramo e vede il PDL come primo partito nonostante le schede nulle che raggiungono quota 1.145.

Catanzaro fa una lettura differente rispetto ai dati nazionali e ancor più internazionali.
Gli spogli delle schede, danno dati in controtendenza. E se a Parma e Genova la protesta di Grillo sfonda, a Verona è riconfermato il sindaco leghista Tosi, a Palermo c'è il ritorno di Leoluca Orlando, a Catanzaro tutto rimane stagnate, se non si considera il successo personale del giovane Salvatore Scalzo che ha ottenuto 932 voti personali contro i 640 di Abramo, 112 di Pino Celi; 29 di Carpino e 27 di Mauro.

Complessivamente, le liste, dicono che Abramo vince! Ed è superfluo parlare di chi sarà il prossimo sindaco di Catanzaro alla luce dei dati pervenuti da 85 seggi su 90 che lo vedono al 50,09% anche se quando mancano 3 sezioni alla chiusura dei conteggi la percentuale fluttua:

Abramo 49,97; Scalzo 42,82; Celi 5,78; Mauro 1,06; Carpino 0,38.







lunedì 7 maggio 2012

Catanzaro, Italia come Francia o Grecia?

Francia e Grecia hanno detto no alla dittatura dello SPREAD che dopo il voto ha sfiorato i 400 punti in Europa.
I francesi hanno bocciato la politica di di destra di Sarkozy e dato fiducia al socialista Hollande che ha incassato il 51,7% dei voti contro i 48,3% di Sarkozy.
Hollande è il nuovo Presidente dei francesi e l'Eliseo, dopo 17 anni, torna ed essere abitato dalla sinistra.

La Grecia punisce i partiti dell'austerity e la classe politica che ha gettato la nazione nella peggiore regressione economica e sociale. Ma, i numeri non danno la possibilità di governare e per evitare di far saltare i piani di tagli e riforme concordate con l'Europa, la BCE e l'FMI, saranno costretti a formare un governo di unità nazionale composto da partiti che ricordano le edizioni passate di alcuni Paesi ben noti. Insomma, una brutta copia del governo Monti, tanto per capirci.

E da noi, cosa sta succedendo nelle urne per le amministrative?
Il dato certo è fornito dal calo dei cittadini che si sono recati a votare.
In Sardegna raggiunto il quorum anti casta, dieci referendum per abbattere i costi della politica e gli sprechi della casta e l'abolizione delle province.
Ma gli occhi sono puntati sulle principali città: Genova, Palermo e Parma dove sono in corsa i Grilli 5 stelle.
Anche Catanzaro avverte il calo dell'affluenza alle urne, ieri sera, alle 22,00 era al 52,24%; -4,40% rispetto alle elezioni di un anno fa che raggiunse il 56,54%; pur sempre alta rispetto al resto dei comuni interessati al rinnovo delle amministrazioni municipali.
Oggi, le urne rimangono aperte fino alle ore 15,00.
nel pomeriggio sapremo chi si cimenterà nella gestione di palazzo De Nobili e col tempo capire se ha onorato il giuramento di primo cittadino.

domenica 6 maggio 2012

incontro di culture nella figurazione di Masami Teraoka


Sydney, Australia.
Nasce una nuova galleria per l'arte moderna.

la Galleria New Albion, ha fatto la sua prima apparizione nella biennale veneziana del 2011 ed ora continua il viaggio dentro i meandri dell'arte contemporanea.

Mercoledì 23 maggio dalle ore 18 alle 20:00 Teraoka Doug Hall AM, presenterà i lavori dell'artista Masami Teraoka.

Dalle riproduzioni dei suoi lavori, che Adam Sims ha allegato alla e mail con la quale mi ha reso partecipe dell'evento, si nota immediatamente il gusto narrativo caro all'iconografia dei popoli orientali.

Masami Teraoka è un giapponese che vive in America dal 1960. la sua formazione, ancorata fortemente nella tradizione nipponica, fa da trait d'union con la realtà occidentale.

I suoi acquarelli e xilografie ricordano la scuola giapponese Ukiyo-e forte della tradizionale bellezza e maestria impeccabile, che, contagiate dall'interesse di Masami per la critica sociale e la globalizzazione della cultura, esprimono un lavoro elegantemente arguto e candidamente ironico anche laddove l'eros danza sulle tavole dipinte che riportano la mente alle rivisitazioni giottesche in quanto a costruzione e impostazione spaziale.

Masami Teraoka solo exhibition
23 May - 16 June 2012 at the New Albion Gallery, Australia

Opening reception on Wednesday 23 May from 6 to 8pm. Presentation of Teraoka's work by Doug Hall AM, in the presence of the artist, please RSVP to Adam Sims
or email adam@newalbiongallery.com

Japanese born and classically trained, Masami Teraoka left for America in the 1960s where his deep understanding of Japanese traditions was to combine with Western modernism. His watercolours and woodblock prints invoked the Japanese Ukiyo-e tradition of beauty and faultless craftsmanship, but his interest in social commentary and the globalisation of culture saw him create work which is elegantly witty and candidly ironic.

His recent paintings are consumed with an elegant grandeur in which personal, political and religious conduct is presented like fantastic allegories of the Northern Renaissance. They have all the passion and torment of his European precursors but are unambiguously of our time.

Teraoka has exhibited and been collected internationally, and is the subject of widely published articles. Ascending Chaos: The Art of Masami Teraoka 1966-2006 was published in 2007. His exhibition with New Albion Gallery is rare and important; it is a retrospective and includes work from his formative years to the present.

New Albion Gallery, 55 Oxford Street, Surry Hills NSW 2010, Australia.

Pensioni d'oro, il Senato dice no al maturato

ex alti dirigenti protestano contro i tagli alle pensioni d'oro
davanti al senato
E mentre c'è chi muore per debiti la casta continua a mantenere i benefici maturati nella funzione pubblica, pensioni d'oro comprese per i manager.
per i senatori che hanno votato contro gli emendamenti presentati al senato pare non conti il vecchio detto “quando è guerra lo è per tutti!”.
Ben 97 senatori dei quali 94 del PD hanno votato contro gli emendamenti sulla legge che avrebbe dovuto rivedere alcune clausole inerenti le pensioni d'oro dei grandissimi dirigenti pubblici che negli anni precedenti hanno guidato le nostri sorti economiche.
Passi per i senatori del PdL, tanto, secondo quanto propagandato fino ad oggi dai rappresentanti del popolo oppresso sono di destra quindi capitalisti e perciò devono tutelare gli interessi dei padroni, dei ricchi: il capitale! Ma il PD?, la senatrice Finocchiaro del PD! Il prof. Marino! Perchè insieme ad altri 92 “compagni” hanno votato contro?
Forse perchè troppo buoni, altruisti, preoccupati del futuro di poveri manager costretti alla mensa dei poveri?
Perchè, è ovvio, se la clientela aumenta come si possono sfamare insieme ex ricchi e poveri di lungo corso che hanno maturato la qualifica d'indigenza grazie al lavoro altamente qualificato e non più adeguatamente retribuito dei condottieri della funzione pubblica?



venerdì 4 maggio 2012

gli abusi della grande distribuzione alimentare

A proposito dei ticket pasto aziendali. (che tra le altre cose è stato decurtato dalle manovre di Monti)


È commovente sapere di essere nei pensieri dei capitani delle grandi distribuzioni. Certo, la consapevolezza di essere osservati e catalogati, inorgoglisce!, esalta sapere che loro pensano a noi e studiano notte e giorno per tutelare i diritti dei consumatori. Come ad esempio prevenire il furto della card o del blocchetto dei buoni pasto. E quindi esibire i documenti personali come alla frontiera per la modica cifra di un ticket pasto.
Come spiegare altrimenti il geniale modulo donato dalla cassiera insieme allo scontrino?
Nel modulo si richiedono: generalità complete del titolare e di chi ne fa le veci ed eventuale delega a corredo dei buoni pasto usati per fare la spesa nel supermercato!
Poi c'è, invece, il supermercato che non accetta i buoni a copertura dell'intera spesa ma solo al 50% dell'ammontare totale dello scontrino oppure chi ne incassa uno solamente a prescindere.

Insomma, chi ancora ha la fortuna di lavorare e matura il buono pasto (tassato a tutti gli effetti perché fa reddito) si trova a dover affrontare una giungla di piccoli ma spiacevoli contrattempi imposti dalle varie direzioni dei supermercati (sidis, conad, despar, interspesa).
Ora, è bene specificare che:
Il buono pasto, come accennato, è un diritto contrattuale erogato dall'azienda e serve al prestatore d'opera per consumare il pranzo nella mensa aziendale oppure, a discrezione del lavoratore, nei locali affiliati.
Le affiliazioni sono concesse a ristoratori e negozianti che istruiscono una richiesta specifica alle aziende che utilizzano questa forma contrattuale.

Concludendo, a quale proposito gli uffici amministrativi dei supermercati operano le discriminazioni accennate? E perché si deve compilare e consegnare con faciloneria una “scheda con i dati personali” pena la mancata accettazione dei ticket nelle casse sidis catanzaresi?

giovedì 3 maggio 2012

l'urlo di Munch a New York batte tutti

New York;  Sotheby's asta record: L'URLO di Munch a 119,92mln$
L'ossessione di Munch raggiunge quota 119,92milioni di dollari in soli dodici minuti!, il battitore concede “l'urlo”, uno dei quattro della serie dipinta da Edvard Munch, ad un ignoto collezionista intervenuto telefonicamente all'asta newyorchese, da Sotheby's. Qualcuno pensa si tratti della figlia dello sceicco del Qatar, reginetta internazionale dei collezionisti d'arte.

Starno epilogo per un artista della caratura di Munch con la fama di misogino.
Malgrado il suo fascino, Munch, ebbe un rapporto difficile con le donne e “il Bacio” del 1895, una puntasecca di 119,5x118,5 cm custodita nel Nasjonalgalleriet di Oslo, testimonia la sua visione del rapporto tra maschio e femmina; qui, la donna, sembra assorbire, attraverso il bacio-amplesso, l'energia dell'uomo, attimo pericoloso per l'identità maschile.
Ma non per questo Edvard evitò di formare una famiglia.
All'età di cinque anni vide morire la madre di tubercolosi e da lì a poco perse anche la sorella maggiore nello stesso modo. Suo padre, medico, ossessionato dalla religione, morì quando Munch aveva diciotto anni. Edvard Munch non volle sposarsi per non trasmettere ai figli la tendenza genetica della malattia fisica e mentale. “Malattia e pazzia furono gli angeli custodi della mia culla”, dichiarò a proposito della sua infanzia. Il suo stile di vita, fatto di vagabondaggio e notti insonni, alcool e super lavoro, nel 1908, gli provocò una crisi nervosa che determinò il suo ritorno a Oslo dove visse fino alla sua morte.

Perfezionista, tormentato dalla costante incapacità di optare scelte definitive, ha realizzato diverse variazioni dello stesso tema con tecniche differenti: olio, tempera, xilografia, acquerello. Perciò esistono quattro copie de “l'urlo”; una, eseguita a tempera e pastello su cartone 91x73,5cm, si trova nella Nasjonalgalleriet di Oslo. Pare che il devoluto della vendita serva per la costruzione di un museo in Norvegia dedicato a Munch, anche se esiste dal 1963 il “Munch Museet”, imponente contenitore di migliaia di quadri, grafiche e sculture lasciate alla città di Oslo dall'autore.


mercoledì 2 maggio 2012

balli e canti per esorcizzare le paure del futuro

Feste Sinistre


Dal dito medio in marmo di Cattelan a quello sintetico di Caparezza cambia qualcosa, dal punto di vista allegorico?

Roma, piazza S.Giovanni,festa dei lavoratori. Caparezza e il dito medio di Galileo
A parte i luoghi dell'esposizione, quello di Cattelan, statico, in piazza affari a Milano e quello di Caparezza, ballerino, sul palco della festa del primo maggio nella piazza di San Giovanni a Roma, il significato rimane tutto intero!
La semplice metafora racchiusa nel gesto sembra rafforzarsi in questi giorni di grama per il lavoro e i lavoratori. Eppure, nonostante il lavoro non esista più e con esso i salari le pensioni e la dignità dei lavoratori che hanno perso, o mai trovato, un impiego remunerato ancora si fa festa.
Si balla e si canta. Forse per assecondare la saggezza antica di chi sosteneva che “core allegro Dio l'aiuta!”.

Anche Catanzaro ha la sua piccola festa il 3 maggio nel quartiere Corvo, precisamente nel piazzale del palazzetto dello sport: il candidato sindaco Salvatore Scalzo incontra i cittadini in vero stile “festa dell'unità” con cena sociale e tarantellate.

Il frastuono scialereccio, sinistramente coercitivo per la morte delle conquiste civili, ci sta spegnendo la scintilla dell'intelletto lentamente, mentre sorridiamo contenti, belando fiduciosi.

martedì 1 maggio 2012

Creatività, il gioco dei grandi

come inventare una storia osservando la realtà:

Malafemmina.

courtesy Mario Iannino, "il gioco dei grandi" part.
Coordinato intimo. Body... Totale cinquantamila e ottocento lire.
Se paga la merce possiamo chiudere un occhio, signora. Altrimenti siamo costretti a sporgere formale denuncia!
Il signore dietro la scrivania parla sommessamente. Ancora non ha fatto il callo.
E nonostante la lunga esperienza maturata nel campo della sicurezza aziendale ogni qualvolta becca un ladruncolo cerca di recuperare il giusto dovuto.
Non ho una lira! Che vi pare che mi piace rubare la biancheria intima nei supermercati? La colpa è di quel miserabile di mio marito che non mi dà una lira! -risponde piagnucolando la donna-
vedete, -continua tra le lacrime- non posso fare neanche la ceretta all'inguine!
Che vi posso dare? Sono una mamma disperata che non ha niente se non se stessa... posso offrirvi..
Ma che dice Signora! La smetta! Tiri giù la gonna e si copra!
Però... -sussurra il collega- la roba l'abbiamo recuperata. Poverina. Non vedi come trema. Evitiamole la vergogna... magari... 'na bottarella...
Grazie agente, perdonatemi non accadrà mai più vi prego qualsiasi cosa ma non denunciatemi...
Che dici sei pazzo!- risponde l'anziano vigilante- vada signora vada ed eviti altre fesserie.

Anto' ma hai visto che pezzo di gnocca? E quando ti capita più una come questa? Tu fai quello che vuoi, io... Ma non dire stronzate! Vai a lavorare! Oh Anto' si è offerta lei pare che gliela consumiamo! Ancora? Vai a fare il tuo dovere!
Il giovane esce sbattendo la porta e osserva oltre le vetrine. La donna dai capelli corvini è ancora là. Fa un giro e le si avvicina.
Ancora qua? Sì s' no no è che devo temporeggiare. Aspetto che mio marito esca dal lavoro ma se volete me ne vado! No può stare ma mi raccomando... mi tolga una curiosità: davvero lei prima...
Il vigilantes conclude la frase con una mimica abbastanza eloquente.
Beh, a mali estremi... Ma lei è una bella donna, perchè si butta giù così?
Eh, che ne potete sapere voi! La mia vita è un calvario.
Io mi chiamo Luciano e tu? Rosita.
Senti Rosita che ne dici se ci vediamo fuori, stasera dopo la chiusura? Nooo e che gli dico a mio marito? Che scusa gli caccio?
Allora domani? Alle 10, ti và? Nnn non loso... non è che dopo quello che è successo pensate che io sono una donna facile.
Nooo per carità. È che vorrei conoscerti meglio. Che so, magari diventare amici, aiutarti.
Sì sì lo so come voi uomini volete aiutarmi. Ma se è solo quello che vuoi... comprami quel coordinato e... ci vediamo domani alle dieci!

fine prima parte.


meno parole e più fatti!

Nell'aprire i quotidiani le sorprese non mancano! Ci si accorge che chi ha suggerito ai vari ministri economici le leggi sta lì da oltre 15 anni e che lascia l'incarico di tecnico per coprire quello di sottosegretario del tesoro. Parliamo di Piero Giarda!

“Piero Giarda, secondo alcuni, è il miglior esperto italiano di finanza pubblica: per 15 anni ha presieduto la Commissione tecnica per la spesa pubblica, e l'ha abbandonata solo per fare il sottosegretario al Tesoro, negli anni cruciali della corsa all'euro (dal 1996 al 2001): prima col Governo Dini, poi col primo Governo Prodi, col primo e secondo Governo D'Alema e infine col Governo Amato. Gran sacerdote di tante leggi di bilancio, si è guadagnato il rispetto bipartisan dei parlamentari presso i quali era delegato a difendere e discutere la Finanziaria di turno. Se c'è qualcuno che conosce ogni vite e ogni bullone della spesa pubblica italiana, compresi i barocchi passaggi fra competenza e cassa, le matasse ingarbugliate della Tesoreria e i labirintici sentieri delle finanze comunali, provinciali e regionali (responsabili per più della metà della spesa), è lui. Questa spending review, per quel che riguarda l'analisi, è semplicemente un aggiornamento delle consorelle del passato: studi pregevoli che ci ripetono tante "storie dell'orrore". Il costo annuo per abitante della prefettura è di 40 euro a Isernia e di 3,90 euro a Milano, in Sicilia c'è un carcere con 32 secondini e 24 detenuti, (...)

Cosa si può dire a Giarda e&C? Meglio non commentare!

Nell'universo blasfemo degli uomini altri luoghi comuni ci ricordano quanta materia ricopre la pelle e lo spirito.
Una materia inspessita dalle parole e non dai fatti. Dal dileggio e non dai meriti.
Nel caos mediatico la cosa che lascia maggiormente sbalorditi è la pubblicità. Il mercato delle idee che invoglia a fagocitare qualsiasi prodotto; dalla carta igienica al lassativo,che spiazza quanti legano l'immagine dell'uomo Ratzinger, riprodotta sulla testata giornalistica per pubblicizzare gli studi del teologo, alla figura di guida spirituale della santa romana chiesa.
Joseph Ratzinger come Vito Mancuso?

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