giovedì 5 gennaio 2017

Davanti casa di Quirino

Davanti casa di Quirino.



Vi sono altri punti di riferimento chiari come la chiesa, il macellaio e persino il mio vecchio studio eppure la prima cosa che è venuta alla mente è la casa di Quirino. Un appartamento in cooperativa edilizia costruita in economia popolare a tasso agevolato ed a società indivisa.
È uno di quei palazzoni sorti agli inizi degli anni ottanta a sud di Catanzaro in una zona di campagna: un terreno argilloso coltivato a ulivi e ortaggi, destinato, dal piano regolatore cittadino, a zona di edilizia popolare.

Il nuovo quartiere avrebbe dovuto essere la Catanzaro due, nome preso in prestito da qualche politico di allora dalla più conosciuta zona del nord: la Milano due di Berlusconi.

Le cooperative erano costituite per lo più dai vari organismi legati alle realtà consociative sindacali e politiche, nonché da privati cittadini che inseguivano il sogno della casa di proprietà a prezzi accessibili.

Fu qui che scoprì il lato privato del “compagno” Quirino. Prima, un sindacalista conosciuto in cgil, dirigente stimato e in seguito un politico indipendente di sinistra eletto nelle fila del pci per la politica regionale della Calabria.

martedì 3 gennaio 2017

Francesco, faro d'amore

Siamo passati dalla torcia al gas, dalla lampadina a incandescenza all'illuminazione led. Eh sì, il mondo è cambiato grazie all'ingegno umano.

Quanto, l'evoluzione tecnologica ha liberato l'uomo dalla schiavitù della fatica e in che percentuale lo ha reso libero dal lavoro usurante?
La società ha trovato benefici dall'avvento dei robot in fabbrica e il loro utilizzo nelle occasioni pericolose?
Parrebbe di no!

Il poco lavoro rimasto è diventato ricatto sociale, chimera per i più e nuovo schiavismo.

La teoria del lavoro robotizzato non ha portato dignità e benessere, come si pensava. Non ha dato tempo libero da impegnare nella cultura e nella solidarietà. (…)

le migrazioni forzate e rese improrogabili dalla miseria e dalla fame dei popoli marginalizzati dalla povertà tecnologica e dallo sfruttamento dell'uomo sull'uomo rappresentano la negazione intellettuale di quanti la determinano e di quanti girano la testa dall'altra parte anziché indignarsi schierandosi dalla parte dei deboli e degli sfruttati.

sabato 31 dicembre 2016

Progetti di vita

"progetti di vita"
proprietà dell'autore
Il rituale si rinnova sempre allo stesso modo. Altrimenti che rituale sarebbe?

Il vecchio anno è agli sgoccioli.
Poche ore ancora e poi, tra botti di tappi che saltano e scoppiettanti luccichii di giochi pirotecnici che squarciano il buio della notte, si rinnovano vecchi propositi, che ancora non si sono avverati, tenuti in vita caparbiamente e nuovi sogni che vorremmo si realizzassero nell'immediatezza.

Nei nostri pensieri le intenzioni si affollano, disordinatamente spingono per farsi strada e essere i primi a solleticare le volontà.

Ognuno spera di vedere realizzato quello che più gli aggrada. Superfluo o necessario sono fattori relativi.
È un po' come quando le nuove vite si affacciano al mondo.
La procreazione porta in sé i desideri dei genitori, dei nonni e dei congiunti, compresi quelli degli amici più cari. Anche se non sempre si realizzano, davanti al rinnovarsi della vita, la gioia è sempre lì, raggiante, che penzola, nelle molteplici sensazioni umane, davanti alle culle animate.

giovedì 22 dicembre 2016

Globalizzazione Solidale? Perché no!

Un ministro può dire sciocchezze? Può, anche sull'onda emotiva e isterica della situazione generale che si è venuta a creare con la sindrome della globalizzazione, affermare che alcuni cervelli è meglio perderli che tenerseli in Italia?

Può, la globalizzazione, imporre stili di vita totalizzanti?

Certo che no!
mar jonio, golfo di Squillace
 veduta spiaggia di Copanello, Catanzaro, Calabria, Italia

Personalmente amo la mia terra. Sono legato alle mie origini. Non alle tradizioni ma all'affetto dei miei cari e all'aria che si respira in Calabria e al sud dove ancora le sensazioni si manifestano coi gesti oltre che con le parole; allo stato epidermico!, con sincerità e se una persona è buona dentro l'avverti. Lo capisci a pelle. Le vibrazioni che emana. Il sorriso degli occhi. Il tocco lieve o energico delle mani. Tutto il suo essere si fa garante dell'empatia profusa.

Ad alcuni può sembrare pura poesia. Ingenui deliri da sognatore.
Anche se...

lunedì 5 dicembre 2016

Referendum, gli italiani hanno detto NO

Renzi ha perso!


Ha perso l'ultima occasione per dimostrare umiltà nella gestione del governo. Il 70% degli italiani con diritto di voto si è recato alle urne.
Il 60% circa ha deciso di votare No alla riforma rabberciata che avrebbe mortificato la democrazia garantita dalla Costituzione checché ne dicevano i sostenitori del Sì che si sono attestati al 40%.

I motivi sono noti e dibattuti ampiamente anche sulle pagine di questo blog.
Qualcuno sostiene che le clientele politiche abbiano giocato un ruolo importante nel determinare la sconfitta del Sì e di Renzi.
Non è così!
Stando tra la gente viene fuori il vero motivo del NO.
Molti cittadini sono stanchi di essere trattati come merce o numeri che servono ai mercati e agli imprenditori attenti ai guadagni facili.

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