mercoledì 13 luglio 2016

Calabria immobile

Quel San Giovanni in fiore tanto caro a Mario Oliverio, presidente cazzuto della Calabria per avere alzato la voce contro i cattivi dirigenti della pubblica amministrazione che fanno il bello e il cattivo tempo in regione a discapito della legalità, avrà in dote uno strumento legale che darà lavoro a circa 250 persone.

Tra le tante proposte che la giunta ha deliberato e che noi calabresi dovremmo valutare pacatamente per capirne i criteri e valutare se in discontinuità alla teoria enunciata dallo stesso Oliverio nei giorni scorsi circa la nefandezza, appunto, che  il puttanesimo politico genera allorché cede ai favori e alle clientele, e le consequenziali diseducazioni sociali che le clientele politiche attuano, la proposta "Roccisano", per ovvi motivi geografici e anagrafici dell'attuale dirigenza politica, ha il sapore dello sberleffo. Sia ben chiaro: ogni azione che ha come finalità il lavoro è cosa assai gradita in ogni angolo della regione! chiarito ciò andiamo avanti.

lunedì 11 luglio 2016

Politica e depistaggi mentali

“dicci ca sì e futtatinda, tantu non cangia nenta...”. Dì di sì e non ti preoccupare, tanto non cambia niente. (dice un adagio catanzarese).

ma come fai a non dire qualcosina in merito a quello che i media definiscono "l'asse"

“Gratteri-Oliverio-Magorno”.


Questi tre uomini delle istituzioni a vario titolo e sentimento parlano delle “nefandezze” che alcuni dirigenti regionali attuano da tempi immemorabili a danno dei calabresi onesti e, sempre secondo Gratteri, Oliverio e Magorno, pare che tutti i mali della Calabria li abbiano provocati loro. Può darsi che sia così. D'altronde Gratteri è credibile! È un uomo dello Stato che conosce benissimo l'animo e la cultura di una certa frangia umana che risiede in Calabria e anche fuori regione che ha le mani in pasta nei diversi settori economici e finanziari. Gente che fa favori e pretende favori dentro e fuori le istituzioni. La cosiddetta mafia dei colletti bianchi.
Questo fa paura! Ma andiamo per ordine.

lunedì 4 luglio 2016

La Calabria e il turismo, vocazione naturale

Nella scala dei bisogni e dei valori ai primi posti, per la stragrande maggioranza, c'è la valorizzazione estetica del corpo, il benessere fisico, il godimento e, negli ultimi gradini, un po' di cultura e bellezza interiore quando la cultura stessa non è trattata come un fattore snob che eleva dalla massa.


Il cibo, quale mero strumento di sostentamento, lascia il passo allo stuzzichino. È di moda l'apericena: un aperitivo composto da tanti piccoli spiluccamenti che sostituisce la cena. Oppure il frullatone con gelato e poi di corsa a stordirsi in discoteca come atto conclusivo sublime del piacere edonistico.

L'estetica del corpo è in crescente considerazione e le strutture termali, le spa, godono della massima attenzione di un alto numero di persone in continua crescita.

Sanità, quando c'era l'INAM

E funzionava l'assistenza sociale.


La sede centrale dell'inam (l'istituto nazionale assicurazione contro le malattie) è ancora lì, nel centro storico di Catanzaro.
La cassa mutua, come si diceva una volta, erogava servizi sanitari ai cittadini e risolveva i problemi di piccola entità, il più delle volte, nell'immediatezza, subito dopo gli esami di routine fatti nei laboratori annessi e prescritti dai medici.

storica sede INAM, via Acri, Catanzaro


La specialistica in offerta era semplice: otorinolaringoiatria. Quindi orecchio naso e gola. E poi, ostetricia, ginecologia. Andrologia. Oculistica. Ortopedia.
Toglievano anche il gesso e prescrivevano i forni da fare nella stessa struttura di via Acri per accelerare e migliorare la calcificazione delle fratture ossee. Fu lì che m'ingessarono un braccio e feci la prima conoscenza della struttura medica. Ma il dato traumatico non fu questo. Bensì un altro:

Bangladesh davvero l'Isis dietro gli attentatori?

Bangladesh, il dramma di un Paese povero


La causa che genera i mali peggiori si chiama profitto.
È per profitto che si organizzano gli attentati terroristici camuffati da religiosità oltranzista.
È per profitto che si organizzano gli esodi di massa.

I viaggi della speranza che iniziano dall'Africa sono sempre e comunque fruttuosi per chi li organizza e li gestisce. Mediamente un viaggio costa sui 15,20mila euro. E chi non ha i soldi per pagarselo è usato come fonte per pezzi di ricambi umani. Chi non paga per intero il viaggio è ucciso! Gli espianti di organi venduti clandestinamente movimentano giri di affari inimmaginabili.

Cifre da capogiro fanno muovere e aumentano la cupidigia umana. In Africa e nel resto del mondo!

Le drammatiche notizie che giungono dal Bangladesh scaturiscono anch'esse dall'assurda teoria affaristica dei mercanti, e, forse, dalla deprecabile teorizzazione oltranzista opposta. Analoga a quella vissuta in Italia negli anni di piombo.

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