giovedì 23 gennaio 2014

Legge elettorale No emendamento salva Lega

Contro i pericoli usate la sacra furbizia. Lo ha detto papa Francesco il giorno dell'Epifania. E da quel giorno mi frulla in testa. Cerco di capire cos'è furbizia e cosa tatticismo. Qual'è il mio cammino e quanto può influire in quello degli altri.

Poi guardo agli accadimenti politici globali e vedo molte violenze e poche furbizie sacre.

Ad iniziare dal trattato machiavellico “il Principe”, al quale molti si riferiscono e lo prendono come vangelo per consacrare dubbie politiche se relazionate alle possibilità di sussistenza ed evoluzione culturale connaturate all'evoluzione tecnica e scientifica degli ultimi tempi. In ossequio ai quali tutti indistintamente potremmo convivere volgendo le singole attenzioni al bene comune.

Gianni Cuperlo non credo si sia munito dello scudo della sacra furbizia per superare il populismo del nuovo segretario Matteo Renzi.
La mia sensazione è, in seguito al suo dubbio atteggiamento verbale, che voglia creare i presupposti politici per mettere all'angolo il divo Matteo, incurante delle congetture e dei tempi cui siamo costretti.

Nell'italicum, la legge che dovrebbe superare il porcellum di Calderoli, c'è molto da limare e riscrivere in ossequio alla Carta Costituzionale in vigore, ma dopo la scesa in campo del prof. Monti e della sua squadra di accademici diventa problematico dare fiducia a chiunque si fregi di titoli altisonanti.
Ecco, è in questi casi che “la sacra furbizia” dovrebbe pervadere le coscienze.
Non cedere a ricatti e neanche usare linguaggi dubbi che riportano alla mente il politichese di quei parlamentari che staccandosi dal partito nel quale sono stati eletti vanno a formare ulteriori gruppi parlamentari con aggravio di spesa pubblica.
Chi ha veramente a cuore le sorti dei cittadini chiarisce e sviluppa proposte migliorative in seno alla delegazione politica parlamentare d'appartenenza.

L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro! E tutti dobbiamo contribuire alla sua emancipazione.



mercoledì 22 gennaio 2014

l'afflato dei quarantenni

Italicum il treno per la salvezza di chi?

Italicum. Se è il nome di un nuovo treno a noi del sud non ce ne fotte niente! Dove dovrebbe andare se la tratta jonica è stata smantellata e la tirrena è frantumata come la pazienza?

Chi si sta interessando di rinnovare la politica si è dimostrato attento alle formule ai presenzialismi in tv e alle passerelle in bici per far vedere di essere salutista.
Nel presunto nuovo disegno di legge elettorale non si ravvisa niente che possa dare fiducia agli elettori perché ogni virgola è chiaro, è suggerita dai convincimenti dei segretari più forti. Cioè quelli che pensano di essere alla guida dei maggiori partiti.

Non so, ma posso immaginarlo, come mai il relatore sia uno di forza italia.

E mentre la riunione alla Camera slitta per accattivarsi i voti e far scendere la pillola alla lega nord abbassando la soglia dall'8 al 5% iniziano i contatti coi partiti che sono rimasti fuori dall'incontro dei divi.

Ovviamente non piace ai partiti piccoli. Ma cosa ha previsto l'asse Renzi-Berlusconi per evitare che si scindessero in gruppi e gruppuscoli gli scontenti trombati dei grandi partiti dopo le elezioni?

L'assedio continua!

Intanto nel PD i giovani quarantenni si scagliano contro i “vecchi”.

Più che una rottamazione ha l'aria di una epurazione soffice. La Serracchiani tuona contro il ministro Zanonato per la crisi Electrolux che rischia di chiudere la fabbrica di Porcia. Debora (con o senza lh?) Chiede le dimissioni del ministro pd perché secondo lei non ha saputo gestire la crisi della fabbrica della sua regione.

Anzi, per l'esattezza afferma “Nella gestione della crisi Electrolux il ministro Zanonato ha dimostrato di non avere l’equilibrio necessario per ricoprire il suo delicato incarico: dovrebbe dimettersi”.

Dal canto suo la proprietà Electrolux. ha messo «sotto osservazione» tutti i suoi stabilimenti italiani e su 6000 occupati, dopo un taglio di 1000 unità, vuole lasciarne a casa altri 500.
Da giorni è in corso un martellamento delle due regioni interessate, il Veneto ed il Friuli, che attraverso i rispettivi governatori Zaia e Serracchiani, premono sul ministro Zanonato e su palazzo Chigi perchè il governo scenda in campo.

Niente di nuovo, purtroppo, nelle politiche aziendali attente solo a guadagnare e quindi delocalizzare gli stabilimenti laddove i governi garantiscono meno tasse e controlli e dove i diritti non sono mai nati. Scappa da dire.


mi faccio casa in 24 ore con stampa 3d

Hai un sogno e vuoi vederlo realizzato in circa 24 ore?
Vuoi una casa o una scultura, insomma una di quelle opere che per realizzarle avresti dovuto saperne di attività che impegnano corpo e mente nonché di staticità e impasti cementizi? Ora non più!
Definisci il tuo sogno e una stampante 3D lo realizza come tu lo vuoi.

La notizia arriva della University of Southern California, dove un gruppo di ricercatori coordinati dal professor Behrokh Khoshnevis, avrebbe realizzato una macchina in grado di stampare in 3D una casa delle dimensioni di 230 metri quadri nell'arco di appena 24 ore.

Il dispositivo sarebbe stato creato basandosi sul principio del countour crafting che prevede di effettuare processi di stampa "strato per strato" dedicati alla produzione di oggetti di grandi dimensioni come le abitazioni.
Una comunissima stampante 3D in versione gigante che al posto di resine sintetiche e polimeri per stampare il prodotto utilizza cemento che prende direttamente da una betoniera che funge da serbatoio.

Al momento il progetto realizza solo la struttura che non è roba da poco. Per le rifiniture, gli infissi, gli impianti idrici e elettrici, è il caso di dirlo, ci si sta attrezzando.

Ma tutta questa tecnologia creerà benessere per tutti o andrà ad allargare le sacche di povertà generate dall'ingordigia dei detentori di certi copyright?  

martedì 21 gennaio 2014

Cuperlo lascia Renzi sfascia la destra esulta

Renzi sfascia tutto.

L'infiltrato mina dall'interno i valori fondanti del PD. La sua concezione padronale è un deja vu pericolosissimo che non ha nulla a che fare con la sinistra. Va be' che anche nelle sigle che si sono succedute l'ultima parola era sempre del segretario ma Renzi ha volutamente ignorato quanto la base vorrebbe che fosse e quali sono le differenze con la destra.

Listini piccoli e nominati a parte (di fatto ci sono sempre stati), premio di maggioranza e soglia minima elevata per varcare la soglia di Monte Citorio non sono di certo sinonimo di rappresentanza democratica.

Beghe e litigi personali a parte, salta all'occhio quanto e come i cittadini sono tenuti in considerazione dai nuovi manovratori quarantenni al potere.

Il dramma dei cittadini sudditi ha un nome preciso: LAVORO! E in nome di questo feticcio irraggiungibile si stanno consumando le peggiori porcate.
C'e chi impone tessere di partito e chi donazioni. Imprenditori collusi con la politica faccendiera “suggeriscono” ai propri dipendenti chi votare.

C'è chi si vende un rene e chi la dignità, ovvero la libertà di scegliere i propri rappresentanti politici, pur di portare il pane a casa.

Oltre le strategie per mantenere il potere decisionale, Renzi e compagnia, hanno pensato come rompere, anzi, rottamare definitivamente questo stato di cose?

Intanto le nuove tecnologie, la robotica virtuale sta per fare il suo ingresso nelle abitudini reali dei consumatori. Quanto prima avremo macchine guidate completamente da un sistema sensoriale che permette di evitare ostacoli, parcheggiare e portare a destinazione gli utenti.

Il web ha rivoluzionato usi e costumi, ha persino coniato una moneta virtuale con la quale poter comprare beni reali. Secondo alcuni la bitcoin (la moneta del web) cambierà in meglio le abitudini, forse, ritengo io. Per me è meglio rimanere con i piedi per terra. Contare con mano quanti spiccioli si ha in tasca e guardare in faccia il commerciante.

sabato 18 gennaio 2014

Napolitano, affidi a Costituzionalisti la riforma elettorale!

Le riforme delle leggi dello Stato sono affari di tutti gli italiani.

È con profondo rispetto e con un senso di malessere interiore che butto giù due righe e le affido alle correnti del web con l'auspicio che arrivino nelle mani e nelle menti giuste.

Il dissenso che regna in Italia, specie nei cittadini che si sono visti emarginati dalle furberie politiche degli ultimi anni, ha generato sfiducia nei partiti e nella classe dirigente. Perciò è inammissibile stare zitti e fermi davanti a riunioni tra soggetti privati che si arrogano il diritto di determinare il futuro dell'Italia e dei suoi cittadini.

No! non ci sto! Non posso dare carta bianca a Renzi & C. non sono titolati a riformare la Costituzione e la legge elettorale. Queste sono azioni serie e devono essere riviste, studiate a fondo da saggi costituzionalisti. Persone che mettono al centro la dignità dei cittadini specialmente dei deboli.

Non può essere Berlusconi e neanche Alfano e men che meno la sagra dei Letta, Grillo, Salvini o altre espressioni violente e cieche che cavalcano le paure e i bisogni della gente comune e fomentano i malcontenti.

Serve uno Stato che infonda fiducia!

È inconcepibile tentare la fortuna in uno show televisivo. È vergognosamente deprimente sperare di vincere 500.000 € per far tornare il proprio padre da Dubai e poter continuare gli studi.

È lo Stato, la politica che deve far diventare certezza il diritto di credere nelle proprie possibilità intellettive e lavorative, Non uno show della rai.

venerdì 17 gennaio 2014

Renzi, riforma elettorale. L'assedio continua

Cosa uscirà dal cilindro della politica condominiale? E chi è l'amministratore Letta il vecchio, Berlusconi, Renzi o Napolitano? E chi il segretario? Alfano, Casini, Cesa, Monti...
L'assemblea si terrà? e con quale odg?
Sarà un'altra porcata?

I presupposti ci sono tutti!
Renzi, democraticamente, insiste. Vuole le riforme. Anche gli altri dicono, a parole, che vogliono il bene del Paese. Ma visti i retroscena politici e giudiziari, saranno in grado di sviluppare una legge elettorale che tuteli le minoranze e la democrazia? Insomma cercheranno formule per migliorare le condizioni delle rappresentanze o infileranno cavilli per mantenere in vita i privilegi della casta?

L'assedio delle istituzioni continua. I partiti dettano le regole. Impongono uomini e donne manovrabili nelle istituzioni che, guarda caso, ricadono nel titolo V della Costituzione che dicono di voler riformare per ridurre le spese della politica e snellirne le burocrazie.
Mah...

Scorie tossiche a Gioia Tauro

ACCORDO TRA STATI.

Navi che trasportano armi chimiche, per decisione governativa, trasbordano i container incriminati tra Scilla e Cariddi. Così, all'improvviso.
Emma Bonino sembra aver dimenticato le lotte dei radicali e fa passare sulle teste dei calabresi logiche che in altri tempi, lei stessa e i suoi compagni d'avventura, con Pannella in testa, avrebbe contestato con sit in e scioperi della fame.

In un'intervista sul Corriere della Sera, la responsabile della Farnesina ha spiegato: "La scelta non l'ho fatta io, ma mi pare che, dal punto di vista dei requisiti, l'indicazione del porto di Gioia Tauro sia conseguente. È un porto di eccellenza e le ragioni portate dal ministro Lupi mi sembrano convincenti".

Non fa storia Lupi, di lui si conoscono le idee destroide e le determinazioni prese sempre a senso unico.

Destra, sinistra. Centro.
Comunque la si pensi, di fatto, “la più grande operazione di disarmo chimico degli ultimi dieci anni” è un abuso di potere imposto dai ministri, nel sud del mediterraneo, precisamente nel porto di Gioia Tauro. E non è roba da poco!

"Tutto sarà condotto con la ricerca della massima sicurezza - dice Bonino - Ma per essere chiari va detto che stiamo parlando di materiale tossico, non di armi chimiche. Nei container l'agente chimico e gli inneschi sono ovviamente separati: diventano armi solo se vengono messi assieme, di solito nella testata del razzo. Il trasbordo, che avverrà da banchina a banchina, senza stoccaggio, impiegherà più o meno 48 ore.

La Cape Ray, la nave americana, distruggerà poi i materiali in acque internazionali mediante idrolisi. I residui saranno trasferiti in Germania e Gran Bretagna per essere convertiti in sostanze utilizzabili dall'industria".  

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