venerdì 20 maggio 2011

il flop ben remunerato del professor Sgarbi

Lo spot del programma "culturale" cancellato dal palinsesto rai fa vedere uno Sgarbi legato e imbavagliato in uno scantinato della sede televisiva ma nonostante il bavaglio, il nostro eroe dell’anti cultura, riesce a urlare improperi nei confronti di chissà chi… “grrhh capra grrhh vulva capra grrhh” e poi, quando zittisce e china la testa spossato, appare una scritta che sembra una minaccia “lo liberiamo stasera alle 21”.
Dico subito che non ho visto il programma, e di ciò me ne dispiaccio perché sono uno dei tantissimi abbonati rai che ha decretato l’insuccesso di una trasmissione pedagogicamente educata e corretta.
Peccato; e comunque chi ci va di sotto sono i telespettatori perchè, secondo i giornali di oggi, il raffinato critico d’arte che tanto fa per tenere alto il nome dell’Italia nonché della biennale veneziana di quest’anno percepisce ugualmente un milione di euro mentre gli abbonati pagano il canone senza poter godere delle perle di saggezza copiosamente elargite dal dottor sgarbi.
Peccato!
Parafrasando lo spot: "Ci sarebbe toccato anche Sgarbi".
Menomale che l’hanno riacciuffato legato e imbavagliato dopo il flop della prima puntata. Le vie del Signore e della misericordia Divina sono infinite

giovedì 19 maggio 2011

sindaci pdl calabresi per sostenere Letizia Moratti

per alcuni uomini ancora è medioevo culturale!

Autotutela sociale!?
Così definisce la spedizione dei sindaci PdL calabresi in partenza da Cosenza e diretti a Milano per sostenere la Moratti contro Pisapia l’autista Mimmo Barile ex forza italia e il portavoce regionale pdl Campanella che non ha nulla a che fare con la lungimiranza educativa sociale e politica del Filosofo Calabrese Tommaso Campanella.

In effetti, sono agli antipodi i concetti di vita e la socialità di fra’ Tommaso e dei conquistadores nostri contemporanei.
Da una parte abbiamo un illustre conterraneo che per predicare una filosofia di vita ben condensata nell’ipotetica città del sole ha pagato con torture e carcere durissimo il suo amore per il prossimo e quindi per la cultura evolutiva del pensiero, e dall’altra un manipolo di individui che pensano a ipotetici affari orbitanti attorno alla cementificazione selvaggia dell’expò milanese.

“Stringersi intorno alla Moratti – dice il giornalista Campanella- ha un significato di autotutela sociale, atteso che una dispersione di Expo 2015 significherebbe la cancellazione di quella filiera virtuosa costruita insieme al governo Berlusconi e capace di essere puntello di osmosi economica e sociologica per tutte le Regioni italiane.”

Ormai non si pensa di vincere le elezioni su fatti concreti per il benessere di tutti i cittadini ma solo per una parte di loro. Siamo, anzi questi signori sono per dividere gli italiani in guelfi e ghibellini così da fomentare odio e rancore razziale. Inculcare terrorismi psicologici tra la gente, le razze e le culture delle varie etnie che per vivere sonostati costretti ad approdare a Milano come a New York.

No, non è questo il modello sociale auspicato dal frate di Stilo e neanche da buona parte degli italiani contemporanei anzi, tutt’altro! Ma inutile parlare con loro e anche se questi signori sono lontani dal possedere una sensibilità profondamente sociale li lascio con alcuni versi di Fra’ Tomaso Campanella, chissà che non rimangano illuminati sulla via di Damasco:

« Io nacqui a debellar tre mali estremi;
tirannide, sofismi, ipocrisia [...]
Carestie, guerre, pesti, invidia, inganno,
ingiustizia, lussuria, accidia, segno,
tutti a que' tre gran mali sottostanno
che nel cieco amor proprio, figlio degno
d'ignoranza, radice e fomento hanno. »

mercoledì 18 maggio 2011

Traversa: ki lìgnata!

aore12
Catanzaro, piazza Matteotti, il cavatore

Traversa, goal… chi lignàata!
Mentre nel resto d’Italia la destra barcolla perché ha dimostrato di non sapere governare e di promettere senza mantenere, ma solo per il popolo le promesse sono state vane, a Catanzaro i cittadini hanno dato fiducia a Michele Traversa e alla sua coalizione composta per lo più da vecchi militanti della destra locale come Tallini & C. ai quali si sono aggiunti i nuovi ballerini della politica affaristica.
Serve un’analisi? Ma veramente? Non krijiu, i Katanzàrisi u sannu ku su! E sannu puru ku su l’omini e sinistra chi s’inda jiru a la kasa… katanzaru è akkussì. Pe’ mmò ti votu, poi vidimu ki fai. Si non mi cunti fisserjj ti stimu e t’appoggiu sinnò a la casa. Intanto aspettamu… no ma vidimu i seggi occupati sulu e l’amici toi ma aspettamu ma vidimu cosi serii daveru e no i tri parchi novi ka servunu sulu ai prenditori vicini a certi genti, e mancu effetti speciali volimu. Volimu pocu cosi serii ki servunu daveru pe katanzaru e i katanzarìsi.

Auguri Mickè. Ah m’avìa scordatu: u manuala Cencelli, daveru voi ma l’appliki? O crijiu ka ti cumbena. Perdi a cacìa e a rina ku i marpijiunu ki nci su! Comunqa tu si u sindacu, vida tu…

martedì 17 maggio 2011

elezioni 2011: il PdL si sgretola, Calabria a destra


La strategia di Berlusconi non ha funzionato! La Milano colta dice no al goffo tentativo di Lassini, della Moratti e più che mai della pasionaria Santanchè.
Dopo il castigo degli elettori Berlusconi tace, anzi parla di calcio con Galliani; pensa a rafforzare il Milan con lo scopo di riprendere quota e popolarità ma ormai è fatta! Gli italiani pare abbiano le tasche piene delle sue smargiassate e delle tantissime promesse non mantenute. La destra perde Torino in maniera clamorosa mentre va al ballottaggio a Milano dove Berlusconi pensava di vincere “il referendum sulla magistratura” e sulle sue deliranti opinioni inerenti lo Stato di diritto democratico. Bologna, come Torino ha il sindaco pd al primo turno, a Milano Pisapia sorpassa la Moratti, a Napoli De Magistris sfiderà Lettieri al prossimo ballottaggio e anche la provincia di Reggio Calabria va al ballottaggio. Ma la Calabria è controtendenza perché rispetto al resto d’Italia la destra cresce specie a Catanzaro grazie alla netta vittoria di Michele Traversa (62%).
Le liste di destra ottengono il 77,86% dei voti e il prossimo Consiglio comunale vedrà la presenza, secondo i dati del ministero dell'Interno, di 26 consiglieri di centrodestra e quattro di centrosinistra, ai quali vanno aggiunti i candidati a sindaco sconfitti: Salvatore Scalzo e Antonio Argirò, oltre allo stesso Traversa. Due le donne presenti nella nuova assemblea. Secondo i dati ricavati dal sito del Viminale per la ripartizione dei seggi e da quello del Comune per le preferenze, il futuro consiglio comunale di Catanzaro dovrebbe essere composto così:
Maggioranza, liste:
Traversa Sindaco – 5 consiglieri: Gianpaolo Mungo, Alfonso Ciacci, Antonio Corsi, Eugenio Riccio, Vincenzo Nicoletti.
Catanzaro da Vivere - 5consiglieri: Franco Nania, Francesco Galante, Federico Bonacci, Stefania Lo Giudice, Francesco Lobello.
Pdl - 4 consiglieri: Mimmo Tallini, Sergio Costanzo, Ivan Cardamone, Tommaso Brutto.
Scopelliti Presidente - 3 consiglieri: Francesco Chiarella, Giulio Elia, Mario Camerino.
Per Catanzaro - 3 consiglieri: Franco Leone, Luigi Levato, Rolando Ciciarello.
Udc – 2 consiglieri: Giuliano Renda, Rosario Mancuso.
Alleanza di Centro - 2 consiglieri: Filippo Mancuso, Roberto Rizza.
Democrazia e centralità - un consigliere: Giovanni Merante.
Socialisti-Popolari Udeur - un consigliere: Roberto Guerriero.
Opposizione:
Svolta Democratica-Lista Ciconte - due consiglieri: Umberto Aracri, Amelia Rizzuto.
Pd - un consigliere: Lorenzo Costa.
Sinistra per Scalzo - un consigliere: Eugenio Occhini

venerdì 13 maggio 2011

politica: mai così in basso!

Mai lo scontro politico è sceso così in basso!

Gente indegna governa l’Italia e usa toni violenti per imbrogliare la gente indecisa o distratta seppellendo gli avversari sotto tonnellate di bugie.

Da comunisti radical shick in cachemir a lordoni che non si lavano! E quando si lavano, li sporcano nell’immediatezza, li ricoprono con fango mediatico, appoggiati dai giornalai che venderebbero l’anima al diavolo pur di imporre il proprio modello sociale. Un modello sociale che non accetta i deboli, gli operai, i poveri! Anzi, sfrutta le paure dei cittadini per farsi eleggere, promettendo posti di lavoro, meno tasse e gioie terrene, ma solo per gli affiliati, quasi fossimo nel paese di bengodi, fuori da crisi economiche.

Questo è il metodo del pdl. Il metodo di fare una politica contro, a prescindere, contro i nemici che non la pensano allo stesso modo e pur di mantenere il potere e gestirlo a proprio piacimento, spulciano nelle vite altrui per trovare punti oscuri. Accusano gli altri e nascondono le proprie colpe! Denigrano la magistratura e le alte cariche dello Stato.

I dirigenti del pdl, Berlusconi in primis, hanno deturpato le menti dei cittadini, li hanno illusi e imbrogliati e continuano a farlo!

Non è questo il modo di fare politica! La Politica è servizio non vantaggio per la casta o parte di essa!

Auspico che gli italiani diano una dimostrazione di maturità e mandino un segnale definitivo e chiaro alla Santanchè, Moratti Letizia, Gasparri, La russa, Brunetta, insomma a questo manipolo di gente che sta al governo e pur di restare mercanteggia parlamentari come se fossero al mercato delle vacche!

… quanta ingenuità e passione dal basso! Anche se il pdl perderà le amministrative, i suoi dirigenti avranno la faccia tosta di trovare non una ma mille scuse e girare l’esito a loro favore, come la spazzatura a Napoli, le grandi opere, il terremoto, il referendum sul nucleare, la disoccupazione, il malgoverno, le tasse, la sanità…

mercoledì 11 maggio 2011

i veleni del dopo Craxi, la Moratti infanga Pisapia

Dispiace dirlo, ma oggi la politica è corrosa da vecchi dissapori. Lotte intestine che hanno fatto vittime eccellenti durante la prima repubblica. Nei primi anni novanta vi fu un cataclisma che scoperchiò affari loschi: tangenti ai segretari di partiti, nessuno escluso, da parte degli imprenditori che avevano le mani in pasta negli appalti pubblici o che speravano di entrarci. Il tutto partì dalla vicenda del Pio Albergo Trivulzio, un pensionato nel cuore di Milano per anziani bisognosi, e dal suo direttore che denunciò interferenze pesanti da parte di alcuni esponenti politici nazionali.

Da una banalissima inchiesta venne fuori una storiaccia di finanziamenti illeciti tutta italiana. I partiti, anzi le vecchie sigle scomparvero da lì a poco insieme ai vecchi segretari e presidenti coinvolti nel malaffare. Chi pagò più di tutti fu Bettino Craxi che ammise, in sostanza, che il sistema era condiviso da tutti i partiti dell’arco costituzionale. E lo dichiarò alla camera dei deputati. I più scaltri riuscirono a farla franca ma lui dovette scappare a Hammamet, riparare lì fino alla sua morte.

Nell'agosto del '93, davanti ad un Parlamento ammutolito, fa lo storico discorso che suona come una sfida a tutta la classe politica italiana e determinerà il suo epilogo politico: "Si alzi in piedi chi di voi non ha preso finanziamenti illeciti in questo Paese". Poi ricorda i soldi versati dai sovietici al Pci e l'apparato paramilitare del KGB in Italia, (da ciò l'esigenza di costituire GLADIO?, servizi segreti paralleli, talmente segreti che nessuno ne era a conoscenza e che rispondeva a chissà chi, e che ancora oggi nasconde misteri inquietanti? si parla di sevizi segreti deviati che s'infiltravano dappertutto).

Tuttavia, Craxi, travolto dagli scandali giudiziari e inseguito dai mandati di cattura del pool Mani Pulite di Milano, decide di non affrontare i processi e nel 1994 fugge nella sua villa di Hammamet, in Tunisia, un tempo meta di capi di Stato e politici di tutto il mondo desiderosi di farsi ospitare. Per sei anni l'Italia sembra scordarsi di lui; pochi politici gli fanno visita, come altrettanti pochi sono gli amici rimasti al suo fianco. Bettino Craxi muore in Tunisia il 20 gennaio 2000, lasciando aperta una diaspora insanabile nel partito socialista e nella politica italiana che ancora avvelena i rapporti tra le istituzioni.


Fa senso assistere a scene come quelle di Berlusconi e altri esponenti del PdL che buttano fango sugli avversari, per ultimo, in ordine di tempo, la Moratti che, da furbetta, a fine trasmissione lancia accuse pesanti al suo avversario Pisapia, impossibilitato dai tempi televisivi assegnati a rispondere nell'immediatezza. Fa senso immaginare una mamma di famiglia, moderata, a suo dire, che va a spulciare negli archivi giudiziari la vita del suo avversario più temibile e vederla infierire con estrema calma, paga di una prima vittoria mediatica che però le procura una denuncia per diffamazione.

Per il bene dell'Italia è opportuno mettere una pietra sopra al passato e lavorare insieme per il bene comune nel rispetto delle regole e della persona, perché se si continua ad alimentare la macchina del fango non se ne uscirà più e saremo sommersi tutti.

martedì 10 maggio 2011

omicidio Melania secondo Rossella

L’omicidio di Melania secondo Carlo Rossella

Stamattina per radio Carlo Rossella, giornalista di lungo corso, ha commentato “il giallo della giovane Melania in 100 secondi” uccisa in un boschetto. E siccome il boschetto è per antonomasia il luogo selvaggio e misterioso che lascia aperte mille possibilità, il noto giornalista ha sviluppato un intreccio giallo appassionante che sconfina nella letteratura dimenticando, purtroppo, che non si tratta della trama di un libro giallo ma della violenta conclusione di una vita umana reale.
Rossella, col suo modo di spiegare i fatti, si è rivolto a una platea, immagino, d’estimatori, novelli Sherlock Holmes sulla pista dell’assassino, e per questa gente appassionata di rebus e misteri, ha enfatizzato interrogativi, ponendo il dramma umano, nella classifica dei tragici eventi noire che da qualche tempo occupano enormi spazi nei palinsesti, prima dell’omicidio di Avetrana.
Non ho parole! Tutto questo accade mentre i congiunti piangono la drammatica prematura scomparsa di una giovane donna, moglie e mamma.

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