lunedì 4 maggio 2009

La Calabria è...



aore12
La Calabria è una terra generosa.
Mare, Monti, Valli; poche pianure.
Moltissimi cuori palpitanti.
Non più facce arse dal sole nei campi
Né saline, carbonai e minatori.
La Calabria si lascia prendere,
dominare.
Concede vizi e virtù agli uomini
Sicura della vittoria degli ultimi.
Certa della sua Vittoria finale

la passione incita a far meglio


Lo stimolo vitale del fare muove il mondo. 
aore12


L’uomo, con le sue azioni, n'è l’artefice principale.


È ormai risaputo che ad ogni azione ne corrisponde una contraria. Non necessariamente uguale!
Il valore della reazione è determinato dalla efficacia dell’evento iniziale, vale a dire dal gesto che ha scaturito il moto.

Mi spiego meglio:
in natura esistono i colori; la materia e la volontà. Se lungo la strada s’incontra un ostacolo, sia esso un tronco, un masso o altro, si può aggirare, scavalcare, spostare o cambiare del tutto strada. Ma, se l’ostacolo è un enorme muro di gomma innalzato da nemici subdoli dalla delazione contagiosa, l’impresa atta a superarlo diventa difficile fino a quando non si ha la possibilità d’interagire con interlocutori moralmente retti.

Un vecchio adagio popolare dice: uccide più la lingua che la spada! E, sembra che la società attuale abbia facilitato e incoraggiato lo status vivendi della delazione!

È ovvio che nessuno obbliga l’altro a infierire sul malcapitato ma le correnti malefiche sono facili da cavalcare. L’opinione pubblica, quella composta dal branco amorfo, ama gozzovigliare nei gossip; dice la sua; impone sentenze e, con un pizzico d’orgoglio, si schiera col più forte.
Di ciò i burattinai, sono consapevoli.

La scelta e l’utilizzazione della materia e del colore dell'oggetto del contendere dipende dalla volontà dell’operatore; così come, il pilota decide il percorso da seguire per raggiungere la meta, se arrivare con il minimo dispendio di energie o optare per un camminamento panoramico non badando a spese, il burattinaio può giocare con al sua preda come il gatto fa col topo. Ma, l’essere superiore, va oltre le misere beghe di bottega.

Il creativo, L’Artista, si avvale dei linguaggi contemporanei per esporre il proprio fare creativo. Propone l’azione catartica allo scopo di innalzare le menti a linguaggi evoluti.

domenica 3 maggio 2009

Silenzio! basta flame


Ho già scritto dell'importanza di avere un nemico ed ora mi ripeto parzialmente:
qualcuno asserisce che nella vita è importante che se ne parli, in bene o in male il narciso ha la necessità assoluta di vedersi al centro del mondo. Deve essere lui l'ombelico del mondo mediatico e chi fa l'imprenditore di se stesso lo sa ancor meglio. Quindi, senza fare nomi, altrimenti faremmo il suo gioco anche noi, invito gli amici blogger a ignorarlo! di re sole ne è bastato uno!

sabato 2 maggio 2009

fonti iconografiche, archivio Iannino

aore12
mario iannino x arte e società, "Realtà"
Le opere e le foto a corredo dei post sono gentilmente concesse dall'archivio Iannino.
Vietata la riproduzione a scopo commerciale. Le trasgressioni saranno perseguite nei termini di legge a tutela dei prodotti intellettuali.
L'archivio, comprende:
opere, fotografie e scritti del maestro Mario Iannino, databili dall' anno 1975 in poi.

veri problemi e false esigenze sui media




Da un po’ di tempo a questa parte giungono solo notizie non buone. I mezzi di comunicazione di massa gareggiano a chi le sbandiera meglio. I temi principali sono:
occupazione, anzi disoccupazione;
debito pubblico;
scandali pubblici e privati;
corrosione di denaro pubblico;
malgoverno ecc. e, quando queste notizie iniziano a stancare l’opinione pubblica, perché la fonte è inesauribile, i giornalisti piluccano nel cilindro mediatico ed estraggono il coniglio delle vessazioni sociali in atto nei pochi posti di lavoro rimasti; nelle periferie; nelle scuole e via dicendo per ritornare nuovamente alle beghe politiche al debito pubblico ecc ecc.

Il circolo vizioso sembra non avere fine! È da quando sento la televisione e leggo i giornali che i problemi si ripetono ciclicamente non per mancanza di fantasia da parte di chi fornisce le notizie ma perché i problemi quotidiani sono ridondanti. Vanno e vengono. Si esaltano e si quietano. Aggrediscono e fanno le fusa in ogni epoca; eccetto che nella forma sociale elementare. Nelle forme sociali elementari, vale a dire nei primati, il cruccio principale è il sostentamento quotidiano; di seguito, la procreazione e il mantenimento. Assolti i tre elementi, tutto il resto è bighellonare. Ma l’uomo, essendo in cima alla scala biologica deve distinguersi. Specie l’uomo contemporaneo. Le sue necessità sono il suv anche se deve fare due km al giorno tra casa e ufficio; le ferie in posti snob; la residenza signorile; la seconda e la terza casa; la barca pardon lo yact!
Beh è chiaro che se i contemporanei guardano troppa tv e vogliono emulare i vips, qualche problemino in più, rispetto a quelli seri e impellenti del vivere quotidiano, si pone.

erano gli anni della passione politica

Ricordo, c’era chi voleva al potere la fantasia…

Sono stati gli anni dei sogni collettivi. Gli anni della giovinezza. Gli anni della solidarietà!
Si discuteva di politica; di come poter cambiare in meglio lo stato sociale. Craxi stesso, allora Presidente del Consiglio, intervenne a tutela dei meccanismi della scala mobile modificata dal suo governo. Erano anni turbolenti. lo stato sociale era in crisi. C’era anche chi dissentiva con azioni incivili degni solo dei regimi totalitari; ma la maggioranza dei lavoratori no! Auspicavamo un mondo più equo per noi, i nostri figli, le generazioni future. Invece ....
Ma non è la precarietà che fa paura: è l’arroganza; la stupidità con la quale, giullari con la testa in affitto, giustificano operazioni coercitive. Forse hanno dimenticato che nelle Repubbliche Democratiche vige lo stato di Diritto. Il Parlamento deve lavorare per il bene comune dei Cittadini, come scritto nella Costituzione della Repubblica.

venerdì 1 maggio 2009

1 maggio 2009, il mondo che vorrei

Non avrei voluto scrivere niente in merito al primo maggio per ovvi motivi:
1) non c’è nulla da festeggiare
2) è tutto un grande bluff
3) è la festa del facciamoci male
4) è la sagra dei sogni infranti
5) è la sepoltura dello statuto dei lavoratori
6) è l’affossamento della dignità dell’uomo
7) è la disfatta degli ideali
8) è l’assenza di idee
9) è la vittoria arrogante dei poteri contrari all’evoluzione della ragione
10) è la morte degli uomini giusti
11) è la consacrazione dei...
E… poi, ho visto Vasco, l’ultimo menestrello di quanti ancora sognano IL MONDO CHE VORREI. Sotto il palco, nella piazza e nelle case una marea di persone sogna ancora un mondo basato sull'amore.

tra Pietragrande e Caminia, alla ricerca del tempo perduto


Il pulmino modello anni 70 è parcheggiato nella radura dietro il residence. Sulla fiancata è ben
aore12
visibile il logo dell’albergo.
Portiere e cofano vano motore aperti. Qualche ammaccatura, sulla fiancata, sotto le tre stelle… tre? All’inizio erano tre, oggi mi sembra sia un cinque stelle! Tre o cinque, è irrilevante. Il dato certo è che da quassù si gode tutta la bellezza del golfo di Squillace.

Anni ’70; musica soft; revival anni 50 e 60. Il pianista di pianobar scende dal trespolo, si aggira tra gli ospiti, prende una ragazza per mano, la conduce alle tastiere e intona alcune note …

giovedì 30 aprile 2009

Calabria: energie e risorse culturali



aore12
reperti in mare
Calabria:
sole, mare, cultura.
Greci, normanni, bizantini, romani, spagnoli… sono popoli che hanno lasciato impronte nel territorio Brutio; lo hanno colonizzato, depredato,  arricchito di manufatti e saperi differenti; hanno importato leggi ed esperienze indesiderate, se si pensa alla violenza che i vincitori operavano sui vinti. Ma oggi, possiamo sfruttare al meglio i tesori nascosti e quelli riesumati.

Dai bronzi di Riace ai resti del tempio di Hera Lacinia a Capocolonna, nei pressi di Crotone, passando per il parco nazionale archeologico della Roccelletta di Borgia, quindi Squillace, Lamezia Terme, la Sibaritide, Castrovillari; insomma tutto il territorio Calabrese.

Su queste peculiarità si devono spendere le energie calabresi e nazionali!

Cultura, mercato affari e etica

In affari non c’è etica!, questo il laconico commento esternato da un signore dopo aver pagato una parcella esosa, naturalmente in nero.

Pur di guadagnare si vende l’anima al diavolo!

Certamente il signore in questione sarà meno avventato in futuro. Senz'altro, quando avrà bisogno di qualsiasi intervento che implichi un rapporto di prestazione d'opera chiederà dei preventivi, magari più di uno, cosi da poterli confrontare e scegliere per non cadere nelle grinfie dei voraci im/prenditori.
sembra, questa, una considerazione giusta per prevenire sgradite sorprese.
Tutto inutile!
Anche con i preventivi sottoscritti e accettati dalle parti si è esposti a brutte sorprese.

Purtroppo, l’attuale recessione fa aguzzare l’ingegno, e, chi può cerca di ottenere il massimo profitto.

Non ci sono soldi! Non c’è lavoro!

Le poche realtà produttive sono incalzate dalla crisi: piccole imprese chiuse o che sono lì lì per farlo. I colossi, quelli cresciuti con i finanziamenti statali accusano i contraccolpi e denunciano esuberi. Le banche non fanno credito. Le attività commerciali, escluse quelle di prima necessità, sono al collasso.
Le famiglie monoreddito stentano ad arrivare a fine mese…
Insomma, siamo alla frutta! Qualcuno dice che la colpa è di quanti potevano e dovevano sorvegliare e non l’hanno fatto. Cosicché, i piccoli e medi risparmiatori hanno perso i risparmi per essersi fidati delle persone sbagliate…
LA BOLLA è SCOPPIATA!, ed ha travolto le moderne popolazioni aderenti al concetto di mercato globale.

Art. 28.
I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.

Ma forse le banche, le fabbriche, I FINANZIERI che hanno drogato la borsa ed il mercato non sono associabili alle categorie dell’art. 28 della Costituzione Italiana.
Senza dubbio sono dei grandi figli di… che continuano a fare affari ed a promettere nuovi mondi

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