giovedì 4 novembre 2010

come parlare ai figli

Suggerimenti di mamma Natuzza ai genitori nel rapporto coi figli:


Con i figli non bisogna essere come i generali nazisti, implacabili, metterli sempre sull’attenti e impartire ordini. Sono sempre di un’altra generazione e non possono comprendere l’atteggiamento dei genitori né tantomeno comportarsi nell’identico modo di quando erano i genitori a essere figli. Poi se quando fanno uno sbaglio, i figli, vedono una reazione spropositata piena di eccessivo dolore o eccessiva collera, s’intimoriscono e non parlano più. Non si confidano con i genitori e non ammettono, anzi, nascondono i loro errori proprio per paura delle reazioni. Perciò, quando si deve rimproverare un figlio, bisogna pesare le parole, altrimenti si ottiene l’effetto contrario; o comunque si spingono al silenzio. Da qui la solitudine e la tristezza dei ragazzi.

mercoledì 3 novembre 2010

futurismo e fascismo

©mario iannino
archivio, olio su tela 70x50, 1978
Contro ogni logica, oggi come nei primi del ‘900, al tempo dei futuristi.

Il 20 febbraio del 1909 Filippo Tommaso Marinetti pubblica su “Le Figaro” il suo manifesto del Futurismo. In sostanza è l’esaltazione della volontà del potere, la sottoscrizione di una mente energica e decisa che vuole dominare gli eventi, esaltare la forza fisica piuttosto che intellettuale della classe dominante.

Marinetti, evince la volontà di annullare, attraverso il possesso, la donna al pari di un oggetto, possederla come una macchina roboante, e nell'esaltare le macchine, la modernità esorta a  cancellare culture e modi ritenuti, da lui, vecchi. In sostanza, al di là delle innovazioni lessicali e visive, a volte visionari, il movimento futurista non esprime il tanto agognato e pubblicizzato movimento di liberazione intellettuale del vecchio ma l’esaltazione del potere totalitario e fascista del tempo.

Un tempo antico ritrovato nelle estemporaneità contemporanee dei ministri che inneggiano alla guerra, ai respingimenti e alla donna oggetto costruita dalla devianza maschilista.
Concetti ben lontani dalle pacate riflessioni dei pacifisti che auspicano un mondo migliore e propendono alla pace universale.

Per comprendere bene quanto accennato per economicità di tempo e sviluppare future analisi ecco di seguito riportato integralmente il manifesto dei futuristi concepito da F.T.M.:

1. Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità.
2. Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.
3. La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità pensosa, l'estasi e il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo e il pugno.
4. Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocità. Un’automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall'alito esplosivo... un’automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Vittoria di Samotracia.
5. Noi vogliamo inneggiare all'uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.
6. Bisogna che il poeta si prodighi con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l'entusiastico fervore degli elementi primordiali.
7. Non v'è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all'uomo.
8. Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli! Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell'impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell'assoluto, poiché abbiamo già creata l'eterna velocità onnipresente.
9. Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna.
10. Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica e utilitaria.
11. Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri, incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole per i contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che fiutano l'orizzonte, e le locomotive dall'ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d'acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta. È dall'Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il FUTURISMO perché vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori, d'archeologi, di ciceroni e d'antiquari. Già per troppo tempo l'Italia è stata un mercato di rigattieri. Noi vogliamo liberarla dagli innumerevoli musei che la coprono tutta di cimiteri.

teoria dei bisogni e casi umani sciorinati al sole

La teoria dei bisogni secondo alcuni

Se davvero per un attimo si mettessero da parte le masturbazioni mentali che alcuni definiscono concetti filosofici basilari per la nascita di ideologie politiche, religiose o atee e si pensasse alla realtà quotidiana fatta di piccole gioie ma anche di contrarietà contingenti, forse si potrebbe davvero trovare una soluzione degna di essere chiamata “operazione politica” mitrata a debellare i mali e le storture prodotti dall’egoismo umano, specie di quanti sono chiamati a governare gli eventi nazionali.

Non servono proclami, promozioni, supereroi con superpoteri. Serve un pochino di buona volontà e onestà intellettuale per debellare faziosità servili e dare agli altri la possibilità di vivere una vita degna di questo nome.

Molti, troppi soffrono per la perdita del lavoro, della dignità connessa all’appartenenza produttiva, per non essere più un’entità concreta di forza lavoro e le menti eccelse italiane a che pensano? Pensano a cose futili come difendere l’indifendibile e chiamare “bisogno” le esigenze individuali antistress di chi non conosce la parola solidarietà se non associata al proprio ego.

Persino l’eminente Sgarbi giustifica certe uscite folkloristiche del premier dicendo che "è come affermare che uno preferisce andare a pesca piuttosto che a caccia". Vero! Se solo si trattasse di una semplice scelta per passare il tempo nel pieno rispetto degli altri, per giunta cittadini rappresentati dal governo in carica. Se poi vogliamo buttarla in cazzate allora possiamo associarci a Sgarbi quando paragona Berlusconi alla grotta azzurra e andare tutti a fargli visita per esprimergli i nostri di bisogni, semprechè qualcuno abbia in agenda il suo numero di telefono.

martedì 2 novembre 2010

preferisco i gay

Preferisco i gay alla stupidità dei seni rifatti e dei nasini all'insù.


Non sono gay e per fare l’amore preferisco le donne intelligenti e belle ma quest’ultima peculiarità può essere tranquillamente elusa specie se diventa merce di scambio o è posta sul piatto della bilancia per valorizzare ochette rifatte a discapito di menti eccelse.
Per me l’eros è una questione mentale. La donna deve suscitare qualcosa d’indefinito e inatteso e quel qualcosa prescinde dall’estetica corporea. Anzi, può essere proprio una piccola imperfezione, il timbro della voce o la meridionalità dei lineamenti a innescare la libido piuttosto che un corpo scolpito e imbottito di silicone o trattato al botulino.
Ovviamente non tutti la pensano come me, tant’è vero che la fabbrica dell’apparire è attivissima e la pratica della chirurgia plastica per seni rifatti, nasini all’insù, labbra gonfie e avvolgenti, zigomi scolpiti e parti intime rivedute e corrette secondo un immaginario boccaccesco, fa affari d’oro.

Problemi, questi, che non centrano con l’agenda politica e quando un alto esponente politico cade in tentazione o è sessuofobo non è più degno di rappresentare una nazione perché la nazione è composta di tantissime anime con innumerevoli storie; e la storia recente, la cronaca, ha documentato come le incompatibilità oggettive debbano essere rimosse dal sistema sociale in maniera democratica in un batter d’occhio. Se poi alle incongruenze di tipo morale si associano esternazioni estranee ai protocolli istituzionali, come le gestioni allegre delle finanze pubbliche, le morti in carcere, la perdita occupazionale di intere generazioni, per intenderci: nessun popolo che goda una discreta salute mentale lascia alla guida di una ferrari lo sfasciacarrozze ubriaco che ammazza i gay, gli operai i pensionati e quanti gli attraversano la strada e interrompono la folle corsa.

Insomma, chi determina le sorti dei popoli non può permettersi certe licenze.
E, per dirla tutta preferisco l’amicizia di un omosessuale alla stupidità, all’arroganza, all’egoismo e alla pochezza di pensiero che uniforma e appiattisce uomini e donne e li riduce a cloni. ma poi, cosa avranno mai di tanto irritante o irriverente gli omosessuali? è forse peccato amare? perché di questo si tratta: di amore verso un'altra persona! e alle guerre intestine preferisco l'amore senza se e senza ma.

il potere logora chi non ce l'ha

È tutto un merdaio! Non voglio più sentire né vedere certa gente. Gente sprezzante che si presenta in tivù con la faccia più tosta del granito dicendo tutto e il contrario di tutto. Gente avvezza alle bugie e che ha portato una nazione intera alla rovina. Gente che ruba il presente e l’avvenire.

Gentaglia! Gentaglia che non vale neanche la pena nominare o ricordare le malefatte che ha combinato e continua a combinare e che si presenta, non so con quale coraggio, in tivù per accusare gli altri.
Lestofanti imbroglioni puttane… e pensare che qualcuno si lamentava di Cicciolina in parlamento. Almeno di lei si sapeva che il suo lavoro era la pornostar che voleva al potere il partito dell’amore e che le piaceva fare sesso.

Auguro a questa gente tutto il male del mondo, anzi no! Mi basta sapere che soffrano per la perdita di quello che hanno di più caro. Tanto ormai siamo col culo per terra e quando la nave affonda le scialuppe di salvataggio non bastano mai per tutti specie dopo avere portato tanta disperazione.

... e se fosse un malinteso? se tutti noi non avessimo capito come vanno le cose?
difronte alla fame e alle necessità c'è poco da capire. anzi ti fa incazzare sapere che qualcuno sguazza nell'oro, continua a fare affari e festini mentre tu muori di stenti e di rabbia impotente.

lunedì 1 novembre 2010

Alda Merini e Natuzza Evolo, donne che hanno insegnato tanto

A qualcuno potrà sembrare blasfemo quanto sto per dire, sarebbe quasi come paragonare il diavolo e l’acqua santa, ma non è così:
Ritengo sia giusto ricordare due donne importanti per la crescita culturale e religiosa di quanti amano il vero senso della vita e ne vogliono penetrare i misteri e le sensibilità intrinseche.
Mi riferisco alla vita e all’opera di due grandi donne che hanno sofferto le angherie inflitte dal potere degli ignoranti: Natuzza Evolo e Alda Merini. Mistica la prima e poetessa la seconda. Morte entrambe lo stesso giorno, l’uno novembre del 2009, giorno di tutti i santi, dopo avere vissuto patimenti e gioie su percorsi paralleli.
Natuzza aveva il dono di parlare col “Mistero”, con l’aldilà, Gesù e Maria.
Alda Merini parlava al cuore della gente con la penna trascrivendo tutta la sensibilità del suo cuore.

Donne che hanno saputo aiutare, con metodiche differenti, quanti si sono avvicinati a loro.
Donne che hanno sofferto le incomprensioni del mondo e che sono state segregate, giovanissime, nei manicomi a causa della “diversità”.
Diversità dettate da sensibilità non comuni e che per questo facevano paura, o quantomeno, destavano allarmismi perché prive di risposte certe, tangibili, secondo quanto lo scibile umano imponeva. E, lo scibile umano, la scienza che tutto vuole spiegare le ha usate come cavie da laboratorio per cedere, infine, le armi a tanta misteriosa energia dettata dall’amore.

Gli insegnamenti del Divino attraverso Mamma Natuzza

È trascorso un anno da quando Natuzza ha cessato di vivere la sua vita terrena e in questo giorno molte sono le iniziative: è ricordata dai media e nelle confraternite, nei gruppi di preghiera sorte attorno alla sua opera. L'esortazione ricorrente di Mamma Natuzza era: Gesù e la Madonna vogliono cenacoli di preghiere. Pregate sempre e guardate ai giovani con benevolenza... Pregate per i preti che sbagliano affinché si ravvedano e compiano le funzioni sacerdotali secondo la volontà di Dio.

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