sabato 26 giugno 2010
il gioco delle parti
Teorie fuorvianti.
Non sempre i detti popolari sono saggi ed educativi.
Nel cosiddetto gioco delle parti, vale a dire, quegli atteggiamenti tenuti dalle persone a seconda dello stato sociale, politico e culturale ricoperto temporaneamente, le azioni e i comportamenti spesso non collimano con il concetto di emancipazione sociale e culturale auspicato dai Maestri di vita.
Spesso si sente dire: mò ammu supporti, sì incudine a ammu stai e sutta, poi, si diventi marteddu mini! Che tradotto suona così: ora devi sopportare le angherie perché non conti nulla, se in seguito riuscirai ad essere qualcuno e contare qualcosa nella società, e quindi a diventare martello, allora picchi duro, ti vendichi!
In sintesi, il blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo; analizzarne pacatamente le criticità così da poterle migliorare per sfatare quel deleterio luogo comune che nell'immaginario collettivo lega la Calabria alla ‘ndrangheta e al malaffare.
venerdì 25 giugno 2010
tremila dollari al secondo in siti porno
Tremila dollari al secondo spesi in siti web sex e hard.
L’industria del porno online tira, pare che vi siano almeno 370 milioni di siti web con contenuti vietati a minori. La parola «sex» è la più cliccata e rappresenta un quarto delle ricerche.
Eros pornografia e sesso è un affare molto remunerativo. Pare che gli internauti spendano più di tremila dollari al secondo in contenuti porno e più di 28 mila utenti, ogni secondo, visitano siti per adulti.
A volte le ricerche sono mirate altre volte casuali. Alcuni siti hanno collegamenti a ritroso e si connettono con blog dalle tematiche totalmente diverse ma presto i siti internet a luci rosse avranno la loro inequivocabile etichetta perché l’organismo responsabile degli indirizzi web per conto del governo Usa ha dato oggi il via libera al suffisso "xxx" che, su base volontaria, identificherà le pagine web con contenuti pornografici.
L’ok arriva oggi da Bruxelles dopo dieci anni dalla prima richiesta per la creazione di un dominio ".xxx" e dai numerosi veti che l’Icann, l’organismo responsabile degli indirizzi web per conto del governo Usa, ha elargito prima della decisione odierna. In fase di dibattito, si è affermato che è stato un errore negare la possibilità del suffisso ai richiedenti.
Da sei anni l’ICM Register, provider di registri internet, porta avanti a nome di numerose aziende la richiesta di contrassegnare i siti hard e oggi dichiara di avere già più di 110 mila prenotazioni per siti web hard col nuovo dominio, numeri destinati a lievitare dopo l’ok all’agognato suffisso ".xxx".
Qualche anno addietro, una canzonetta gradevole, dal ritmo completamente vocale portata al successo dai neri per caso, interpretava così l’attività della procreazione e degli affetti umani più intimi: fare sesso è naturale e va bene a ogni età…
Il testo lasciava intendere, anzi lo esplicitava chiaramente che alla base del concetto sessuale, doveva e deve esserci la passione psichica, prima del contatto umano, invece nei siti vi è solo del voyeurismo passivo privo di scambi mentali reciproci e di pathos. … A buon intenditor…
L’industria del porno online tira, pare che vi siano almeno 370 milioni di siti web con contenuti vietati a minori. La parola «sex» è la più cliccata e rappresenta un quarto delle ricerche.
Eros pornografia e sesso è un affare molto remunerativo. Pare che gli internauti spendano più di tremila dollari al secondo in contenuti porno e più di 28 mila utenti, ogni secondo, visitano siti per adulti.
A volte le ricerche sono mirate altre volte casuali. Alcuni siti hanno collegamenti a ritroso e si connettono con blog dalle tematiche totalmente diverse ma presto i siti internet a luci rosse avranno la loro inequivocabile etichetta perché l’organismo responsabile degli indirizzi web per conto del governo Usa ha dato oggi il via libera al suffisso "xxx" che, su base volontaria, identificherà le pagine web con contenuti pornografici.
L’ok arriva oggi da Bruxelles dopo dieci anni dalla prima richiesta per la creazione di un dominio ".xxx" e dai numerosi veti che l’Icann, l’organismo responsabile degli indirizzi web per conto del governo Usa, ha elargito prima della decisione odierna. In fase di dibattito, si è affermato che è stato un errore negare la possibilità del suffisso ai richiedenti.
Da sei anni l’ICM Register, provider di registri internet, porta avanti a nome di numerose aziende la richiesta di contrassegnare i siti hard e oggi dichiara di avere già più di 110 mila prenotazioni per siti web hard col nuovo dominio, numeri destinati a lievitare dopo l’ok all’agognato suffisso ".xxx".
Qualche anno addietro, una canzonetta gradevole, dal ritmo completamente vocale portata al successo dai neri per caso, interpretava così l’attività della procreazione e degli affetti umani più intimi: fare sesso è naturale e va bene a ogni età…
Il testo lasciava intendere, anzi lo esplicitava chiaramente che alla base del concetto sessuale, doveva e deve esserci la passione psichica, prima del contatto umano, invece nei siti vi è solo del voyeurismo passivo privo di scambi mentali reciproci e di pathos. … A buon intenditor…
In sintesi, il blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo; analizzarne pacatamente le criticità così da poterle migliorare per sfatare quel deleterio luogo comune che nell'immaginario collettivo lega la Calabria alla ‘ndrangheta e al malaffare.
giovedì 24 giugno 2010
l'Italia è fuori dalla recessione, ci hanno detto
Tremila dollari al secondo spesi in siti web sex e hard.
L’industria del porno online tira, pare che vi siano almeno 370 milioni di siti web con contenuti vietati a minori. La parola «sex» è la più cliccata e rappresenta un quarto delle ricerche.
Eros pornografia e sesso è un affaire molto remunerativo. Pare che gli internauti spendano più di tremila dollari al secondo in contenuti porno e più di 28 mila utenti, ogni secondo, visitano siti per adulti.
A volte le ricerche sono mirate altre volte casuali. Alcuni siti hanno collegamenti a ritroso e si connettono con blog dalle tematiche totalmente diverse ma presto i siti internet a luci rosse avranno la loro inequivocabile etichetta perché l’organismo responsabile degli indirizzi web per conto del governo Usa ha dato oggi il via libera al suffisso "xxx" che, su base volontaria, identificherà le pagine web con contenuti pornografici.
L’ok arriva oggi da Bruxelles dopo dieci anni dalla prima richiesta per la creazione di un dominio ".xxx" e dai numerosi veti che l’Icann, l’organismo responsabile degli indirizzi web per conto del governo Usa, ha elargito prima della decisione odierna. In fase di dibattito, si è affermato che è stato un errore negare la possibilità del suffisso ai richiedenti.
Da sei anni l’ICM Register, provider di registri internet, porta avanti a nome di numerose aziende la richiesta di contrassegnare i siti hard e oggi dichiara di avere già più di 110 mila prenotazioni per siti web hard col nuovo dominio, numeri destinati a lievitare dopo l’ok all’agognato suffisso ".xxx".
Qualche anno addietro, una canzonetta gradevole, dal ritmo completamente vocale portata al successo dai neri per caso, interpretava così l’attività della procreazione e degli affetti umani più intimi: fare sesso è naturale e va bene a ogni età…
Il testo lasciava intendere, anzi lo esplicitava chiaramente che alla base del concetto sessuale, doveva e deve esserci la passione psichica, prima del contatto umano, invece nei siti vi è solo del voyeurismo passivo privo di scambi mentali reciproci e di pathos. … A buon intenditor…
enza è reale nell'Italia di oggi e tocca molti moltissimi cittadini: la mancanza di lavoro!
L’industria del porno online tira, pare che vi siano almeno 370 milioni di siti web con contenuti vietati a minori. La parola «sex» è la più cliccata e rappresenta un quarto delle ricerche.
Eros pornografia e sesso è un affaire molto remunerativo. Pare che gli internauti spendano più di tremila dollari al secondo in contenuti porno e più di 28 mila utenti, ogni secondo, visitano siti per adulti.
A volte le ricerche sono mirate altre volte casuali. Alcuni siti hanno collegamenti a ritroso e si connettono con blog dalle tematiche totalmente diverse ma presto i siti internet a luci rosse avranno la loro inequivocabile etichetta perché l’organismo responsabile degli indirizzi web per conto del governo Usa ha dato oggi il via libera al suffisso "xxx" che, su base volontaria, identificherà le pagine web con contenuti pornografici.
L’ok arriva oggi da Bruxelles dopo dieci anni dalla prima richiesta per la creazione di un dominio ".xxx" e dai numerosi veti che l’Icann, l’organismo responsabile degli indirizzi web per conto del governo Usa, ha elargito prima della decisione odierna. In fase di dibattito, si è affermato che è stato un errore negare la possibilità del suffisso ai richiedenti.
Da sei anni l’ICM Register, provider di registri internet, porta avanti a nome di numerose aziende la richiesta di contrassegnare i siti hard e oggi dichiara di avere già più di 110 mila prenotazioni per siti web hard col nuovo dominio, numeri destinati a lievitare dopo l’ok all’agognato suffisso ".xxx".
Qualche anno addietro, una canzonetta gradevole, dal ritmo completamente vocale portata al successo dai neri per caso, interpretava così l’attività della procreazione e degli affetti umani più intimi: fare sesso è naturale e va bene a ogni età…
Il testo lasciava intendere, anzi lo esplicitava chiaramente che alla base del concetto sessuale, doveva e deve esserci la passione psichica, prima del contatto umano, invece nei siti vi è solo del voyeurismo passivo privo di scambi mentali reciproci e di pathos. … A buon intenditor…
enza è reale nell'Italia di oggi e tocca molti moltissimi cittadini: la mancanza di lavoro!
In sintesi, il blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo; analizzarne pacatamente le criticità così da poterle migliorare per sfatare quel deleterio luogo comune che nell'immaginario collettivo lega la Calabria alla ‘ndrangheta e al malaffare.
colture mediterranee: le susine
Racconti di vita in Calabria.
colture mediterranne: le susine, deliziose qualità nostrane.
I rami toccano terra. Forse sarebbe stata necessaria una potatura così da irrobustire il fusto degli alberi e ingrossare i rami stessi. E pensare che sono stati piantati quasi con inerzia in una aiuola piccola. Non sono stati mai oggetto di chissà quali attenzioni o cure eppure, ormai da tre quattro anni, fruttificano abbondantemente.
Il carico di quest’anno, poi, sembra migliore rispetto alle annate precedenti e le prugne, una qualità dolcissima di morettini, piega i rami ad arco e le cime sfiorano il terreno. Molti frutti cadono scrollati dal vento incessante che scuote gli alberi e alza le foglie morte per aria; altri cadono perché la pianta stessa non ha la forza per tenerli e nutrirli; altri cadono perché i gatti giocano a rincorrersi sui rami bassi con agili salti acrobatici.
Sì decisamente a settembre necessita una potatura drastica! Adesso godiamoci i deliziosi prodotti della natura.
(segue: il malocchio)
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In sintesi, il blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo; analizzarne pacatamente le criticità così da poterle migliorare per sfatare quel deleterio luogo comune che nell'immaginario collettivo lega la Calabria alla ‘ndrangheta e al malaffare.
omaggio a Enzo Toraldo, pittore catanzarese
Lui era schivo taciturno con chi non conosceva, ma una volta presa confidenza dimostrava un sarcasmo non indifferente. Era simpatico, nonostante le battutacce sfottenti nei confronti degli altri amici pittori. E la sua simpatia metteva in ombra volgarità e invidie.
Il suo studio era situato dietro il vescovado in una costruzione vecchiotta ma in buono stato. Due stanze un corridoio e bagno si aprivano agli amici e ai visitatori. Lo stereo, perennemente acceso, diffondeva esclusivamente canzoni di Julio Iglesias: cantante pop romantico ed ex calciatore spagnolo, dall’aria triste come Enzo, d'altronde!
Un giorno io e mia moglie capitammo dalle sue parti e, approfittando della opportunità, salimmo a fargli visita. Enzo aprì dopo qualche minuto e lo trovammo intento a sorseggiare un whisky; aveva poco da fare e poiché da qualche tempo le aveva promesso un ritratto, la fece mettere in posa e iniziò a dare pennellate su una tela 50x70.
Bastarono poche pennellate per cogliere la sensazione voluta ma per come aveva combinate le mani e la faccia sembrava che avesse dipinto da giorni: sigaretta, straccio e whisky a portata di mano, e di tanto in tanto si tirava l’orecchio (era un suo modo per esorcizzare il malocchio). Enzo non amava dipingere con persone che gli stavano affianco o dietro il cavalletto. Piccole manie!
All’inizio dell’86, io aprii lo studio ai ragazzi in un quartiere a sud di Catanzaro e lui mi fece gli auguri a modo suo, per telefono mi disse con voce nasale: se professò auguri ma ricordati che a Catanzaro c’è un solo primario e quello sono io!
Detta così, per chi non l’ha conosciuto, può sembrare offensiva ma io mi sono messo a ridere di cuore.
Ci siamo incrociati velocemente anni fa sul corso cittadino, lui, più schivo del solito, mi salutò pacatamente e andò via subito. Aveva perso il solito umorismo, malato da tempo, dopo qualche mese si spense.
mario iannino
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Shakespeare: da Bagnara in Inghilterra
storie di vita in Calabria:
le origini calabresi di Shakespeare
È un giorno come tanti; il sole sta scomparendo dietro i monti e l’uomo, seduto accanto alla barca tesse la rete. È un signore non più giovane ma neanche troppo anziano. Rammenda la sua rete aiutandosi con i piedi.
Buona serata avete pesce da vendere? Chiede un tizio. Il pescatore, senza scomporsi, dopo qualche manciata di secondi continuando nel suo daffare senza alzare lo sguardo e smettere di menar le mani:
poca roba! Guarda là nella barca vedi se nella cassetta c’è qualcosa …
il tizio sceglie alcuni esemplari per una zuppa e: questi! Quanto vengono?
Mah! Fai tu…
Sulla spiaggia di Bagnara un altro giorno va in archivio insieme alle storie degli uomini a prescindere del loro vissuto.
Il tizio porge qualche banconota al pescatore che gli fa cenno di poggiarla sulla barca affianco alla cassetta.
Totò ma lo sai che oltre alla Bertè anche Shakespear era un nostro compaesano?
Ma che dite professò!
Sì è proprio così: William Shakespeare, il grande drammaturgo era originario di Bagnara Calabra! Il suo vero nome era Michelangelo Florio Crollalanza, era figlio di Giovanni Florio (amico di Giordano Bruno, professore di lingue ad Oxford e precettore del principe Enrico) e Guglielma Crollalanza, due coniugi perseguitati dall’Inquisizione e riparati in Inghilterra. Shakespeare avrebbe tratto dalla madre lo pseudonimo con il quale è passato alla storia: William da Guglielma, quindi Shake (scrolla) e Speare (lancia).
Allora è vero! Esclama il tizio. Certo che è vero! Afferma il pescatore. No mi riferivo al fatto che scekkespir era ricchione! S’è preso il nome della madre ah ah… Totò – con tono perentorio, il saggio pescatore gli smorza la risata- è sempre valido il vecchio adagio: a lavarci la testa all’asino ci perdi tempo e sapone! Che c’entra se era o no omosessuale! Sta di fatto che è stato il più grande drammaturgo della storia, anzi ti aggiungo io che forse se non fosse stato per la sua estrema sensibilità, probabilmente dovuta al suo modo di essere, non avrebbe creato i capolavori che ci ha lasciato! Ricordati, Totò, che il valore dell’uomo non si misura in base alla preferenza sentimentale verso il proprio o l’altrui sesso… Ah professò! Già non vi sopportavo quando insegnavate … dù palle!...
bah! sospira il prof. è proprio inutile, che insisto a fare... una testa quadra non può morire tonda!
(segue: colture mediterranee)
courtesy eredi Mamone: tramonto, olio su tela; Aniceto Mamone.
In sintesi, il blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo; analizzarne pacatamente le criticità così da poterle migliorare per sfatare quel deleterio luogo comune che nell'immaginario collettivo lega la Calabria alla ‘ndrangheta e al malaffare.
mercoledì 23 giugno 2010
tra spirito e materia
società: quanto lo spirito è in sintonia con la materia?
Racconti di vita in Calabria.
Tra spirito e materia.
Evoluzione scientifica e tecnologica: quanto lo spirito è in sintonia con la materia?
Un tempo, quando ancora non esistevano le macchine, l’uomo usava l’asino, il mulo, il cavallo e le mucche per trasportare mercanzie e per spostarsi da una parte all’altra del territorio. Ovviamente il tempo che riuscivano a coprire questi mezzi di locomozione era abnorme rispetto a quello impiegato ora. Oggi, in base al mezzo di locomozione usato, si arriva comodamente a coprire una lunga distanza nel giro di poche ore se non minuti. Abbiamo a disposizione aerei e treni superveloci, macchine private e pubbliche. Anche le macchine agricole sono di ultima generazione: trattori, fuoristrada, trebbiatrici, scuotitori escavatori hanno soppiantato buoi e muli.
Viviamo attimi frenetici e mentre viaggiamo, cerchiamo di recuperare ulteriormente tempo portando avanti il lavoro. Ci connettiamo a internet; inviamo mail, pianifichiamo incontri; telefoniamo e quando un’interruzione imprevista ce lo impedisce, andiamo in panico. Basta un black out elettrico, l’attacco di pirati informatici al sito di riferimento aziendale o privato; le pompe di benzina vuote, la mancata erogazione del gas e così via, per mandare in tilt un sistema sociale basato prevalentemente sulle nuove tecnologie e sulle nuove fonti energetiche.
Oggi è impensabile tornare a cucinare sul fuoco a legna, viaggiare in carrozza o a cavallo; scrivere con il pennino intriso nel calamaio o con la vecchia cara stilografica; comporre una pagina con i caratteri mobili in piombo o in legno.
Oggi è tutta un’altra cosa! … e se fossimo obbligati a un ritorno al passato? Quanti sapremmo cogliere il lato positivo del ritorno alla calma, al lento scorrere del tempo? Alla riscoperta e al contatto fisico con l’altro. L’altro inteso come uomo e ambiente, materiale, spirituale e intellettuale.
ebbene! in Calabria esistono luoghi dove è possibile misurarsi, trovare risposte ai quesiti di adattabilità, sopravvivenza e...
(segue: da Bagnara in Inghilterra)
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