sabato 14 novembre 2009

veleni in Calabria


Nel blog di Angela Napoli ci sono delle notizie a dir poco raccapriccianti, ecco uno stralcio:

Angela Napoli, membro Pdl della commissione parlamentare Antimafia, lo dice apertamente:"Il governo sta cercando di nascondere la verità sulle navi dei veleni, e su quella di Cetraro in particolare. Si vogliono coprire segreti di Stato, e la strada scelta è quella del silenzio. O peggio ancora, di dichiarazioni che non stanno in piedi". Parole che arrivano dopo giornate intense. La settimana scorsa Pippo Arena, il pilota del congegno sottomarino che il 12 settembre aveva filmato la nave sui fondali calabresi, ha dichiarato a "L'espresso" che "due stive erano completamente piene". Poi è stato il turno del ministero dell'Ambiente, che ha pubblicato on line le immagini girate a fine ottobre su quello che ha presentato come il piroscafo Catania. Infine è spuntata, tra politici e ambientalisti, l'ipotesi che nel mare di Cetraro ci siano non uno, ma più relitti. "Il che potrebbe giustificare la fretta di voltare pagina del ministro dell'Ambiente", dice l'onorevole Napoli.

E ancora, ecco come risponde alla domanda del giornalista:

Rilancerà questo elemento in commissione Antimafia?
«Certo. Ma è difficile che un governo smascheri ciò che un altro governo ha occultato. C’è l’interesse bipartisan ad andare oltre, a dimenticare che il pentito Fonti parla di legami con ex democristiani e socialisti ancora attivi. Ricordiamo che il sottosegretario agli Esteri, in questo governo, fa di nome Stefania e di cognome Craxi».

Quindi?
«Basta con i segreti. Il governo vuole chiudere il caso Cetraro? Renda pubbliche le immagini satellitari dei traffici avvenuti nei mari italiani tra gli anni Ottanta e Novanta. La verità c'è già: basta avere voglia di vederla».

La notizia mette in moto considerazioni semplicissime:
1) Come mai l’attuale governo tutela i faccendieri degli anni ottanta e novanta?
2) Chi sono gli ex ancora attivi?
3) Che faceva l’opposizione in quegli anni e cosa fa nel 2009?
4) I governi regionali che si sono succeduti negli anni interessati dormivano? Eppure esisteva la figura del sub commissario all’ambiente, persona attiva e operativa (perlomeno così sembrava a noi cittadini)!

venerdì 13 novembre 2009

a Papa Benedetto XVI e Karol Wojtyla


Post per Benedetto XVI e Karol Wojtyla

Pare che Papa Benedetto XVI navighi in internet e risponda personalmente alle e-mail dei fedeli. Vado sul motore di ricerca e digito “Papa Benedetto XVI”. L’elenco è lungo.
Su di Lui, associazioni e privati cittadini hanno aperto blog e siti che affiancano quelli ufficiali del Vaticano, ma, da una veloce e forse poco attenta visione, nonostante la chilometrica sequela d’indirizzi non è risultato nessun contatto diretto con il Santo Padre.
Peccato!, sarei voluto entrare nel blog, vedere con i suoi occhi la società attuale e magari, perché no, leggere qualche notizia confidenziale scambiata con Papa Wojtyla.
Karol Wojtyla, l’uragano di passione, amore e fede che trasformò il mondo. Le Sue toccanti parole, il gesto di dissenso contro quel male che lo costrinse a ridimensionare viaggi e udienze negli ultimi anni della sua vita sono ancora vivi in ognuno di noi e di tutti quelli che lo hanno seguito. Molti uomini, laici e religiosi, hanno visto in Lui la figura carismatica dell’Uomo Sensibile attento alle esigenze dell’altro: un vero Pastore di anime. Il mondo intero, laico, cristiano e le altre confessioni religiose guardavano a Lui con rispetto, infatti, è stato il primo Papa, nella storia della Chiesa Cristiana, che sia riuscito a riunificare tutti i rappresentati religiosi del mondo per innalzare una preghiera corale a quell’Entità Superiore dai molti Nomi: Dio, Buddha, Allah, Krishna…
Ecco, se fosse ancora tra noi e potessi parlare con Lui come a un Padre, visto lo stato in cui versa la maggior parte degli uomini, gli chiederei d’intervenire ancora una volta a favore della gente sofferente nel corpo e nell’anima per la perdita dei valori morali, la crisi economica, politica e sociale; effetti prodotti dai processi di bassa politica operata nel mondo.

Roberto Saviano, da Gomorra in poi, il successo della denuncia


Visibilità mediatica, divulgazione e propaganda sono elementi fondamentali per quanti vogliono esporre prodotti di uso comune, popolari o d’elite, merce culturale o effimera.
Il prodotto esposto deve suscitare interesse e curiosità; sfiorare, penetrare e smontare problematiche che abbiano eco popolare. Quando il pubblico risponde alle sollecitazioni vuol dire che l’operatore ha centrato appieno il problema e nel caso di Roberto Saviano pare che una città intera e non solo abbia risposto per sollevare Napoli dal grido d’aiuto soffocato dalla paura.
Impotenza e paura dettate dalla violenza territoriale esercitata da personaggi malavitosi e arroganti, che non si pongono problemi a eliminare gli ostacoli dei loro sporchi affari siano essi uomini, donne o bambini. Amici e fiancheggiatori sono tutelati e protetti; i soldi non mancano. Alcuni sono inseriti nelle imprese compiacenti e altri, se posseggono carisma, in politica. La rete dei contatti abbraccia organizzazioni di categorie sociali insospettabili.
Bene! Denuncia fatta! Amplificata! E ora? Si chiede la gente interessata.

Nell’attesa che qualcosa cambi, alcuni soggetti, per commercializzare nelle bancarelle popolari dei mercati mediatici fatti e notizie, e avere audience, cavalcano l’onda del momento; realizzano reportage nei territori descritti da altri e picconano i derelitti; quelli che dovrebbero essere tutelati dalla società sana, finalmente informata dei fatti, sono violentati dai riflettori: il giornalista li incalza, spinge la porta; la telecamera sbircia dentro casa per rubare attimi di terrore, quasi a colpevolizzare il sentimento di paura provocato dall’isolamento istituzionale o dalla collusione di alcuni loschi personaggi che hanno permesso lo status quo. Per rendere la trasmissione accattivante qualcuno ha pensato di sceneggiare alcuni momenti clou: finzione e realtà si mischiano in un lasso di tempo frammezzato da pubblicità e scontri verbali faziosi. Certi ospiti difendono l’indifendibile, rasentano la collusione col potere palesemente, infischiandosene o eludendo la verità oggettiva dei fatti documentati e analizzati da differenti punti di vista.
Conclusione: nulla di nuovo sotto il cielo! Lo Stato è assente perché impossibilitato all’azione educativa da carenze strutturali o legislativi. Nel versante opposto l’antistato persegue concreti obiettivi: pizzo, traffico di armi droga rifiuti tossici e umani.
I forti continuano a irrobustirsi, allacciano rapporti e intessono alleanze; all’occasione, forti coi deboli e mappine (canovacci) coi più forti; indegni anche di quella romanzata onorata società dei tempi passati.

giovedì 12 novembre 2009

seconda guerra mondiale, muro di Berlino e facce di bronzo


Il clima di precarietà che si vive in Italia determina sfiducia nelle istituzioni e nei concittadini delle periferie deturpate dalla cultura dell’arrangiarsi.

La caduta del muro di Berlino avrebbe dovuto essere l’avvio per la riunificazione di una città, Berlino, appunto e una nazione, la Germania, che ha provocato e perso una guerra progettata da menti malate alla guida della nazione, i quali, inneggiavano manie di grandezza e supremazia razziale del popolo tedesco. Una guerra che ha coinvolto il mondo intero; scaturita e incentrata su ideologie demenziali basate sulla nascita, quindi dna selezionato geograficamente che dava, secondo il delirio d’onnipotenza di una fantomatica razza ariana, come risultato il super eroe, bello alto biondo e macho non circonciso; ma, ironia della sorte, il capo carismatico, quello che teorizzava l'antisemitismo era ebreo da parte materna e non possedeva i requisiti da lui stesso sanciti, però i più non lo sapevano o hanno voluto ignorarlo. Lui, il capo, mediocre pittore, usava divise imbottite e rialzi nelle calzature per mascherare difetti fisici. In compenso è stato un grandissimo oratore e trascinatore di popolo; ha saputo tessere alleanze con gli Stati europei geograficamente strategici per il suo piano d’azione proteso al domino del mondo; e il seguito della storia è di domino pubblico: dopo indicibili sofferenze la guerra fu vinta dall’intelligenza solidale di tutti i popoli coinvolti. Ma come spesso accade, i due grandi vincitori Russia e America, hanno riscritto storia e confini geografici e Berlino fu divisa. Iniziava la guerra fredda. Non più bombe ma bombardamenti psicologici da una parte e dall'altra del globo terrestre. Le due superpotenze e i rispettivi alleati adoperavano mezzi di comunicazione di massa, cospicui fondi in denaro, approviggionamenti e ogni mezzo possibile per recuperare consensi.
L’abbattimento del muro avrebbe dovuto servire a riappacificare Europa e Stati Uniti d’America; due grandi fronti ideologici mondiali condizionati da filosofie di pensiero opposte: il socialismo reale Sovietico e la democrazia capitalista americana.
Gli avvenimenti storici, allo stato attuale, sembra non facciano riflettere più nessuno se non nelle occasioni calendarizzate da premi di varia natura e meeting di superpotenze economiche.
Allo stato attuale, il cittadino in Italia si sente solo in balìa di forze oscure; tradito dalla brutta politica se ne allontana; preferisce occuparsi d’altro magari anche di attività effimere che per un attimo lasciano l’illusione di esistere, essere entità fisica. E se lo stato mentale che induce le persone alla superficialità epidermica del vivere quotidiano malauguratamente incontra il gatto e la volpe di collodiana memoria e lascia che siano loro a gestire l’esistenza niente di più facile che si perdano per strada le ricchezze di una o più vite umane come già accaduto.
Demonizzare qualcuno o qualcosa, sia esso uomo o territorio, serve solo a innescare reazioni soggettive imprevedibili consequenziali al terrore psicologico scaturito dalla notizia diffusa e recepita. Nello specifico:
Il caos mediatico di questi giorni inerente ai temi della giustizia, immunità parlamentare, disagi sociali, disastri ambientali, caccia al rom e all’extracomunitario, chiusura di grandi fabbriche e aziende, perdita del lavoro, scudo fiscale, morti in carcere... insomma, la gestione partigiana di certa politica non lascia i cittadini tranquilli. Grazie a Dio, nel marasma generale sembra che qualcuno mantenga fede al giuramento fatto alla Bandiera della Repubblica Italiana. Un ringraziamento sentito a quanti, parlamentari, imprenditori, intellettuali ecc., lavorano seriamente per il bene comune della società intera.

mercoledì 11 novembre 2009

Regione Calabria: aiuti agli ultracinquantenni, bando e domanda di ammissione


Regione Calabria

REGIONE CALABRIA
DIPARTIMENTO N.10 LAVORO, POLITICHE DELLA FAMIGLIA, FORMAZIONE
PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E VOLONTARIATO


AVVISO PUBBLICO

Manifestazione di interesse per l’individuazione di lavoratori ultracinquantenni
per la concessione di contributi per la prosecuzione volontaria della
contribuzione. (Delibera Giunta regionale n. 510 del 28 luglio 2008).

PREMESSE

La crisi occupazionale in Calabria è una priorità che la Giunta Regionale intende affrontare con
interventi adeguati e in coerenza con le linee di orientamento per l’occupazione definite dall’Unione
Europea, oltre che con la strategia di Lisbona.

Le problematiche del precariato possono trovare soluzione attraverso un collegamento con le
politiche per l’occupazione e con le politiche economiche, nonché allorquando vengano attivate
azioni orientate alla eliminazione dei fenomeni di marginalizzazione di carattere sociale ed
economico.

La Giunta Regionale con proprio atto n. 350 del 6 giugno 2009 ed ai sensi dell’art. 2 della Legge
regionale 13 giugno 2008, n. 15, con il parere positivo della competente Commissione Consiliare
che ne ha rimodulato l’articolazione finanziaria, ha approvato il Piano di reinserimento
occupazionale 2009 che prevede, tra l’altro, azioni in favore di lavoratori ultracinquantenni che non
si trovino più nelle condizioni di utilizzare gli ammortizzatori sociali – o che non vi abbiano mai
potuto usufruire -al fine di agevolare il raggiungimento dei requisiti pensionistici.

ARTICOLO 1

Disposizioni generali

La Regione Calabria (di seguito la Regione) intende procedere, al fine di agevolare il
raggiungimento dei requisiti pensionistici, alla selezione di lavoratori dipendenti disoccupati
calabresi ultra cinquantenni ai quali occorrano meno cinque anni di contribuzione. Sono interessati
dal presente avviso:


coloro i quali abbiano cessato di usufruire del trattamento degli ammortizzatori sociali;

coloro per i quali non si siano verificate le condizioni per usufruire degli ammortizzatori
sociali pur avendo prestato un’attività di lavoro subordinato;


coloro i quali abbiano versato almeno un anno di contribuzione negli ultimi due anni oppure
almeno 3 negli ultimi cinque anni e che siano in possesso, alla data del 1° gennaio 2009,
dei requisiti di ammissione alla contribuzione volontaria, secondo la normativa contributiva
vigente.
E’ riconosciuta una indennità mensile pari alla quota necessaria per coprire il costo della
contribuzione occorrente per il raggiungimento del diritto alla pensione.

L’Amministrazione erogherà direttamente le somme alla sede regionale dell’Inps, previa stipula di
apposita Convenzione.

ARTICOLO 2

Requisiti per la partecipazione

Possono partecipare alla selezione esclusivamente i lavoratori disoccupati che si trovino in una delle
condizioni indicate all’art. 1 e che possiedono i seguenti requisiti:


cittadinanza italiana;

godimento dei diritti civili e politici;

disoccupato ex lavoratore dipendente;

non aver percepito indennità o sussidi legati allo stato di disoccupazione e/o altri trattamenti
previdenziali o assistenziali aventi natura similari, nei limiti fissati dal contratto di servizio
che il beneficiario dovrà sottoscrivere con la Regione.
ARTICOLO 3

Modalità e termini di presentazione della domanda

1. Al fine di partecipare alla presente procedura, i soggetti interessati devono presentare domanda
redatta in carta semplice secondo il facsimile allegato debitamente sottoscritto.
2. La domanda di partecipazione e la documentazione richiesta devono pervenire in busta chiusa al
seguente indirizzo: “Direzione generale Dipartimento n.10 Lavoro, Politiche della Famiglia,
Formazione professionale, cooperazione e Volontariato -Via Lucrezia della Valle -88100
Catanzaro” entro e non oltre il termine di 45 giorni a decorrere da quello successivo alla
pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria (BURC). Nel caso
in cui detto termine scada in giorno festivo, si intende prorogato al primo giorno feriale
immediatamente successivo. E’ ammessa la consegna a mano (a seguito della quale sarà rilasciata
apposita ricevuta), oppure l’invio per raccomandata con ricevuta di ritorno (fa fede il timbro postale
di accettazione).
3. Nella domanda devono essere dichiarati:
a) i dati anagrafici;

b) l’appartenenza ad una delle categorie di cui all’art. 1;

I soggetti interessati dovranno produrre, unitamente alla domanda ed a pena di irricevibilità della
stessa:

1) una copia fronte-retro del documento di identità, in corso di validità, debitamente
sottoscritto dall’interessato;


2) scheda anagrafica rilasciata dal Centro per l’Impiego competente.

E’ fatta salva la facoltà della Regione di verificare quanto dichiarato dal lavoratore, con
l’avvertenza che, in caso di esito negativo dell’accertamento, la Regione procederà d’ufficio
all’esclusione.

ARTICOLO 4

Istruttoria delle domande

La Regione procederà alla verifica della regolarità delle domande e della relativa documentazione,
nonché dei requisiti di ammissione dei partecipanti. La valutazione delle domande ritenute
ammissibili avverrà sulla base dei criteri sotto elencati

Lavoratori che costituiscono il 10% dell’abbattimento previsto per la concessione e/o il rinnovo
dei trattamenti in deroga delle CIGS e delle Mobilità, che risultano dagli accordi istituzionali
territoriali e che non godono di altre d’indennità o sussidi legati allo stato di disoccupazione e/o
altri trattamenti previdenziali o assistenziali aventi natura similari, nei limiti fissati dal contratto
di servizio che il beneficiario dovrà sottoscrivere con la Regione1
Punti 10
Lavoratori che hanno cessato di usufruire di qualsiasi forma di ammortizzatori sociali sia
ordinaria sia in deroga
Punti 8
Lavoratori che non hanno potuto usufruire di nessuna forma di ammortizzatori sociali, in
quando non ne esistevano le condizioni
Punti 7

Vengono, inoltre, assegnati i seguenti punteggi in base agli anni che occorrono per il
raggiungimento del requisito della pensione:

Lavoratori cui occorrono cinque anni Punti 1
Lavoratori cui occorrono quattro anni Punti 2
Lavoratori cui occorrono tre anni Punti 3
Lavoratori cui occorrono due anni Punti 4
Lavoratori cui occorre un anno Punti 5

Gli esiti della verifica e la graduatoria dei destinatari redatta sulla base dei punteggi conseguiti nella
fase di valutazione, vengono sottoposti all’approvazione con appositi decreti del Dirigente del
Settore competente e pubblicati sul BURC della Regione Calabria.

Avverso le graduatorie e i provvedimenti di esclusione è ammessa la tutela in sede amministrativa e
in sede giurisdizionale nel rispetto delle forme e dei termini previsti dalla normativa vigente.

La pubblicazione delle graduatorie sul BURC Calabria è da considerarsi a tutti gli effetti notifica ai
soggetti interessati.

La Regione garantisce il finanziamento dei soggetti ritenuti idonei nei limiti delle risorse finanziarie
disponibili o di quelle rinvenienti con successivi atti di impegno .

Le risorse da destinare per il finanziamento degli interventi previsti nel presente avviso ammontano
ad € 3.703.140.

Le modalità di erogazione delle agevolazioni previste saranno specificate nel contratto di servizio
che il beneficiario dovrà sottoscrivere con la Regione.

1 La legge 22 dicembre 2008, n. 203 ( Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – Finanziaria 2009 ) Art. 2,
comma 36, prevede la concessione, anche senza soluzione di continuità dei trattamenti di cassa integrazione guadagni straordinaria, di mobilità e di
disoccupazione speciale, a condizione che ci sia stata una riduzione nella misura del 10% del numero dei destinatari dei trattamenti scaduti al
31/12/08


ARTICOLO 5


Ai sensi dell’art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, si informano i candidati che il
trattamento dei dati personali da essi forniti in sede di partecipazione alla selezione o comunque
acquisiti a tal fine dalla Regione Calabria è finalizzato unicamente all’espletamento delle attività
concorsuali ed avverrà a cura delle persone preposte al procedimento concorsuale, anche da parte di
eventuali commissioni di valutazione, con l’utilizzo di procedure anche informatizzate, nei modi e
nei limiti necessari per perseguire le predette finalità, anche in caso di eventuale comunicazione a
terzi. Il conferimento di tali dati è necessario per valutare i requisiti di partecipazione e il possesso
di titoli e la loro mancata indicazione può precludere tale valutazione.
Ai candidati sono riconosciuti i diritti di cui all’art. 7 del citato decreto legislativo n. 196/2003, e in
particolare, il diritto di accedere ai propri dati personali, di chiederne la rettifica, l’aggiornamento e
la cancellazione, se incompleti, erronei o raccolti in violazione della legge, nonché di opporsi al loro
trattamento per motivi legittimi rivolgendo le richieste alla “Regione Calabria – Dipartimento n.10
Lavoro, Politiche della Famiglia, Formazione professionale, cooperazione e Volontariato – Via
Lucrezia della Valle – 88100 Catanzaro.

ARTICOLO 6

Responsabile del procedimento

1. Il responsabile del presente procedimento, ai sensi e per gli effetti di cui alla L. 241/90 e
successive modificazioni ed integrazioni, è il Dott. Giuseppe Campisi.
2. Per informazioni relative alla presente procedura è possibile utilizzare il seguente indirizzo mail:
autorità.gestione.FSE@regcal.it.
ARTICOLO 7

Pubblicazione dell’avviso

Il presente avviso è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria (BURC), sul sito
internet www.regione.calabria.it e sarà data notizia della sua pubblicazione a mezzo stampa.

Il Dirigente generale

Dott.ssa Marinella Marino


ALLEGATO -FACSIMILE DI DOMANDA

REGIONE CALABRIA
DIPARTIMENTO N.10 LAVORO, POLITICHE DELLA FAMIGLIA, FORMAZIONE
PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E VOLONTARIATO


Via Lucrezia della Valle
88100 CATANZARO

Domanda di partecipazione relativa alla manifestazione di interesse per
l’individuazione di lavoratori ultracinquantenni per la concessione di contributi
per la prosecuzione volontaria della contribuzione. (Delibera Giunta regionale n.
510 del 28 luglio 2008)

Il/La sottoscritto/a______________________________ nato/a a ________________________( )
il_______________, residente a __________________________________________________( )
CAP_________________in Via/Piazza________________________________________________
(C.F.__________________________________________),

CHIEDE

di essere ammesso/a a partecipare all’avviso relativo all’individuazione di lavoratori
ultracinquantenni per la concessione di contributi per la prosecuzione volontaria della
contribuzione. (Delibera Giunta regionale n. 510 del 28 luglio 2008).

A tal fine, ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 Dicembre 2000 n. 445 e consapevole delle
sanzioni penali previste in caso di dichiarazioni mendaci, sotto la propria responsabilità,

DICHIARA

di aver cessato di usufruire del trattamento degli ammortizzatori sociali, o che non era nelle
condizioni di usufruirne pur avendo prestato un’attività di lavoro subordinato;

Dichiara, altresì:

-di ben conoscere l’avviso pubblico pubblicato sul BURC e sul sito internet della Regione
Calabria www.regione.calabria.it e di accettarlo espressamente ed incondizionatamente.

Allega:

-la dichiarazione in autocertificazione della veridicità delle informazioni rese, ai sensi e per gli
effetti degli artt. 46 e 47 D.P.R. n. 445/2000;
-scheda anagrafica rilasciata dal Centro per l’impiego competente;


-copia fronte-retro del documento di identità in corso di validità, debitamente sottoscritta.

Dichiara, infine:

di voler ricevere le comunicazioni relative alla presente procedura al seguente indirizzo di posta
elettronica (e-mail)_________________________________________________o al seguente
numero di fax ___________________ e di eleggere il seguente domicilio presso il quale potrà
essere effettuata ogni comunicazione relativa alla presente domanda:
Via ________________________________________________ n.______ C.A.P.______________

Città ____________________________________(_______) Tel. ___________________________

Distinti saluti.

(Luogo e Data)

(firma non autenticata)

come usare i segni d'interpunzione (:,;.)


Aldo Gabrielli, lessicografo, glottologo e letterato, nel suo trattato “si dice o non si dice?”, analizza aspetti e schemi costruttivi della lingua italiana e chiarisce quanto le grammatiche non dicono; e per me, ragazzo scapestrato, contrario a ogni forma d’imposizione e alle figure dispotiche, tra le quali collocavo i prof, è stato di grande aiuto. Ha chiarito, finalmente, e convalidato quanto da me, mediocre studente, supposto e sostenuto in contrapposizione ai concetti inculcati dai prof privi di creatività che pretendevano concetti brevi e (cir)concisi.
L’argomento che mi sollevò dalle preoccupazioni formali e dai profondi dubbi accentuati negli anni scolastici da un’avvenente prof, è quello riguardante i segni d’interpunzione laddove assicura, autorevolmente, l’assenza di una regola fissa che stabilisca tassativamente come o quando debbano essere usati i segni della punteggiatura.

“…Poiché questi segnetti, piccoli ma importanti, che collochiamo qua e là nei nostri scritti hanno,
come tutti sappiamo, la funzione di pause tra l’uno e l’atro concetto – e di pause lunghe più o meno secondo la nostra precisa ed esclusiva intenzione- essi non possono, ovviamente, essere legati a un sistema fisso di collocazione. Essi fanno parte, piuttosto, dello stile stesso di chi scrive. Perciò c’è chi punteggia con abbondanza e chi con parsimonia, chi dà, poniamo, alla virgola un certo valore di pausa e chi un altro; chi ama fare i periodi brevi, e ricorre quindi a frequenti punti fermi, e chi preferisce invece i periodi lunghi, e di punti fermi ha perciò raro bisogno. Certo è che punteggiare con logica e misura fa parte strettissima dello scrivere bene.
Dirò, come consiglio generale, che non bisogna mai fare un uso esagerato della punteggiatura; l’eccesso di virgole, di punti e virgola, di due punti eccetera può dare, anziché colore ed efficacia, un andamento affannoso e zoppicante.”

Perché mi è capitato nel 1981 questo libro tra le mani e non negli anni in cui la prof d’italiano mi scombussolava le virgole?

lunedì 9 novembre 2009

cittadinanza attiva


Cittadinanza attiva

Negli stati democratici, tutti i cittadini, indistintamente, devono dare, secondo le proprie energie, l’apporto necessario per migliorare lo stato di benessere collettivo attraverso il lavoro, lo studio, la ricerca, l’arte, la cultura, lo sport, la politica e perché no, anche il cazzeggio, a completamento dei molteplici microcosmi che compongono la società.
Considerando, quindi, le azioni dell’uomo positive, è da apprezzare chiunque voglia dedicare il proprio tempo per servire il prossimo e migliorare il benessere della collettività.
Paladini, uomini e donne eticamente irreprensibili, che lottano, quindi, per debellare i mali oscuri che insozzano, mortificano e depredano la società.
Campioni ognuno nel proprio campo d’azione che lavorano per migliorare se stessi e l’altro:
L’artista suggerisce poetiche creative, il docente forma e guida le giovani menti, lo sportivo tonifica il corpo, l’attore, il fantasista, il cabarettista sprigiona ilarità e invita a riflettere…

È auspicabile, in virtù di quanto accennato, che una schiera di paladini senza macchia e senza paura scenda in campo a difesa e tutela dei deboli; di quanti non hanno tranquillità economica e sociale, certezze presenti e future; insomma, di quanti sono privati della dignità di vivere in uno Stato di Diritto, non cambiando mestiere o casacca ma impegnandosi ulteriormente laddove è più indicato il loro agire.
A ognuno il suo! Guidare il destino degli uomini è un’azione combinata di cultura, strategie, riflessione, determinazione, consapevolezza: conoscenza!
L’esperienza di tipografi, palazzinari, impresari, scienziati, calciatori, giornalisti, pornostar ecc. prestati alla politica serve a migliorarla? E nello specifico, una persona che conosce i segreti della lavorazione, conservazione, commercializzazione del pesce, è sprecata tra gli scranni della politica? Quanto è accaduto fino ad oggi, non lascia spazio a dubbi!
Allora? Meglio una scuola di pensiero che rilanci la politica attraverso saggi maestri e degni adepti che, pur nella diversità ideologica, sappiano gestire solidalmente interessi comuni e cittadini, fino a quando questi ultimi non avranno maturato una coscienza pura di cittadinanza attiva.

domenica 8 novembre 2009

Pop art e Nouveau Réalisme: America vs Europa


1960, Pop Art e Nouveau Réalisme, America vs Europa.
La mercificazione dell’arte, asservita al potere economico e politico delle lobby dominanti, pilota concetti e gusti visivi, sovverte i valori delle operazioni genuinamente Culturali e, nel caso della cosiddetta pop art americana tesaurizza nel tempo il prodotto kitsch di largo consumo.
L’esempio storico è testimoniato da artisti, studiosi e cronisti che hanno vissuto l’episodio dello “sbarco” americano alla biennale di Venezia del 1964.
Enrico Baj, artista italiano, così ricorda l’episodio nel suo libro “L’ecologia dell’arte”: La giuria internazionale supinamente accettò di dare il gran premio della Biennale a Rauschenberg perché così si aveva da fare. Ma quando il verbale era già steso e il premio deliberato, ci si accorse che entro il recinto della Biennale non era esposta neanche un’opera di Rauschenberg, che si dovette di corsa e in gran segreto recuperare e mettere in mostra nel padiglione americano.
Mentre alcuni cronisti del tempo così descrivono la scena dello sbarco:
Le opere arrivate da oltreoceano appartengono ad artisti della scuola newyorkese della Pop Art, promossa e sostenuta in America dal gallerista italo-americano Leo Castelli.
I lavori sono scortati dalla Sesta Flotta della Marina Militare Americana, schierata in formazione di combattimento per mettere il territorio in sicurezza, presidia tutti gli spazi disponibili, dai giardini della Biennale, al consolato Usa fino al teatro della Fenice.
Non v’è dubbio che l’operazione commerciale attuata dagli organismi americani, riuscì appieno; in maniera scientifica coinvolsero artisti e canali intellettuali europei.
Gli americani, negli anni sessanta, furono sovrastimati a danno dei maestri dell’avanguardia storica e della grande arte classica e rinascimentale europea e oggi vivono di rendita sulla falsa riga di un’arte popolare nata a New York.
Rauschenberg non si limita solo alla pittura, nelle sue composizioni introduce elementi materici, oggetti, addirittura animali impagliati, operando una fusione fra questi e la pittura alla quale non rinuncia mai. Il nome che l'artista dà ai suoi assemblaggi alchemici, composti di pitture e oggetti è combine-paintings, ossia pitture combinate. Niente di nuovo, comunque: già i dadaisti avevano adoperato un linguaggio simile in tono dissacratorio nel dopoguerra per contestare un modello culturale bacato. Ma lui, Rauschenberg, non si limita alla semplice, commerciale stampa serigrafica!, gioca con il materiale che accumula nello studio, utilizza tutto ciò che gli capita sottomano per creare armonie creative e per il modo di usare gli oggetti di uso comune è accostato alla pop art. Forse, per questo gli fu assegnato il premio internazionale alla biennale di Venezia del 1964.
Jhons, Dine, Oldenburg, Lichtenstein, Andy Warhol e altri, rappresentano in senso maestoso il sistema visivo, pubblicitario e consumistico della merce/icona della pop art americana e del mondo moderno.
Mimmo Rotella, artista catanzarese (7 ottobre 1918), nel 1958 ebbe, come amava dire, un’illuminazione zen davanti ai manifesti lacerati, che pubblicizzavano film sui muri della città. Intuì la forza evocatrice dello strappo; la poesia proposta dalle porzioni di messaggi antecedenti, dai colori sbiaditi, dal segno tipografico differente in quanto a grandezza, colore e forma del carattere. Con estrema sensibilità, Mimmo Rotella, evidenziava o scopriva; graffiava la carta del manifesto, interveniva con la pittura; incollava e accumulava in teche di plexiglas i manifesti pubblicitari. Declamò poesie fonetiche suggerite dai versi dei pastori calabresi; lavorò sui retro d’affiches. Questa, in estrema sintesi la sua azione creativa più conosciuta grazie all’incontro del 1960 con il critico d’arte francese Pierre Restany teorico del Nouveau Réalisme, che trasformò un gruppo variegato di autori francesi e italiani in movimento culturale in contrapposizione al new dada e alla pop art americana. Nel 1961, a Nizza, Restany organizza il primo festival del nouveau réalisme che registra un notevole successo, personale e di pubblico.
Mimmo Rotella, viaggia molto, visita il Nepal e l’India; lavora in Francia, Italia e America. Nel 1980 si stabilisce a Milano dove muore il 9 gennaio 2006.

mario iannino

sabato 7 novembre 2009

Giunta Loiero: fondi di solidarietà per i lavoratori espulsi dalle azinde in Calabria



La giunta Loiero per il sociale: fondi per i lavoratori in difficoltà espulsi dalla aziende.
Nei bandi per il reinserimento occupazionale delle persone svantaggiate, il Presidente della giunta regionale della Calabria Agazio Loiero e l’assessore al lavoro Maiolo, sono parte attiva, visti i problemi occupazionali contingenti, nell’aiutare le persone a vivere con dignità e serenità gli anni della vecchiaia.
Infatti, per quanti sono fuori dal mercato del lavoro e non hanno maturato i requisiti per raggiungere la pensione sociale, la giunta ha deliberato “il Piano di Reinserimento Occupazionale 2009”.

Di seguito la nota divulgata dall’ufficio di presidenza della giunta in merito ai problemi occupazionali dei cinquantenni calabresi.

Salvaguardare i lavoratori in gravi difficoltà economiche e con scarse possibilità di reinserimento nel mondo del lavoro. Questo l'obiettivo di due bandi (stanziamento complessivo 8 milioni di euro) per favorire il ricollocamento dei disoccupati che non possono usufruire degli ammortizzatori sociali e incontrano difficoltà nel trovare un nuovo impiego in ragione dell'età o di una professionalità poco definita.
I bandi fanno parte del Piano di reinserimento occupazionale 2009, approvato dalla Giunta nel giugno scorso e rimodulato nell'articolazione finanziaria proprio per far fronte alle difficoltà dei soggetti più “deboli” e meno tutelati.
Il primo bando prevede lo stanziamento di 4 milioni di euro in favore dei lavoratori espulsi da aziende con meno di 15 dipendenti e che non possono dunque accedere agli ammortizzatori sociali o di quelli che hanno cessato di usufruirne o, ancora, sono rimasti esclusi dagli accordi perché non in possesso dei requisiti necessari. Con le risorse stanziate, saranno dunque concessi sussidi ai lavoratori che non godono di alcuna forma di sostegno attraverso la loro utilizzazione in attività socialmente utili e di pubblica utilità all'interno di amministrazioni o enti pubblici, società a partecipazione pubblica, cooperative sociali o loro consorzi.
Il secondo bando persegue l'obiettivo di consentire il raggiungimento dei requisiti pensionistici ai disoccupati calabresi ultra-cinquantenni ai quali occorrano meno cinque anni di contribuzione. Grazie allo stanziamento previsto (3 milioni e 700 mila euro) la Regione potrà riconoscere, ai lavoratori selezionati attraverso un'apposita graduatoria, un'indennità mensile pari alla quota necessaria per coprire il costo della contribuzione occorrente per il raggiungimento del diritto alla pensione.
Queste categorie di lavoratori, secondo la Giunta regionale che ha approvato il Piano e la Commissione consiliare competente, costituiscono il target più a rischio di esclusione sociale e necessitano dunque di interventi mirati che ne favoriscano il ricollocamento nel mondo del lavoro.
La Regione intende così rispondere alle urgenze poste dall'attuale crisi occupazionale e ridurne l'impatto sulle condizioni di vita dei lavoratori.
Soddisfatto l'assessore alle Politiche sociali e al Lavoro, Mario Maiolo: “Fra il 2008 e il 2009 abbiamo avuto una crescita degli ammortizzatori sociali sugli over 50 del 360 per cento. Si tratta di disoccupati che difficilmente potranno essere ricollocati. Queste evidenze – ha detto l'assessore Maiolo – ci hanno spinti a intervenire su queste categorie in maniera razionale ed efficace. E noi pensiamo che favorire il reinserimento di lavoratori poco qualificati attraverso i sussidi, 'accompagnare' un ultra-cinquantenne al pensionamento sia un buon modo per aiutare queste persone a vivere con dignità e un po' più di serenità un momento economico davvero difficile”.

venerdì 6 novembre 2009

citazioni in arte




I vernissage si susseguono, inviti di conoscenti, amici e sconosciuti riempiono la buca delle lettere, fanno squillare il telefono e poiché amo conoscere i molteplici volti della creatività umana, con profondo interesse organizzo visite e incontri.
Ogni volta che vado a visitare una mostra d’arte, davanti all’opera, mi sorge spontanea una domanda:
Quale meccanismo mette in movimento la creatività in questa persona e la spinge a esternarla?
Ovviamente, non sempre ciò accade, specie se mi trovo davanti a lavoretti artigianali o “stanchi” nel senso che ripetono una filastrocca già sentita fino alla noia; ma nel momento in cui queste domande si affacciano, significa che sono al cospetto di Opere degne di essere conosciute. A quel punto inizia il terzo grado all’artista; un interrogatorio soffice ma incalzante che mira a conoscere la personalità vera, quella fatta d’incertezze, slanci, riflessioni e visioni del mondo. Ma prima di dialogare con lui ho scandagliato i lavori; ho valutato la corposità del messaggio artistico, l’esecuzione e anche la tecnica che, immancabilmente spinge a cercare una relazione coi linguaggi noti della storia dell’arte. Eventuali evoluzioni linguistiche rivoluzionarie, suffragate dall’artigianalità dell’operatore, spesso invitano a volare alto, ripercorrere correnti artistiche sviluppate da personaggi singolari così da poter legare filologicamente presente e passato.
È quasi come incontrare una giovane coppia con la prole. Si cerca sempre una somiglianza coi genitori.
Non esiste il primato creativo nell’arte! L’arte è osservazione e rivisitazione del già Creato!
La genialità consiste nel sapere osservare e visualizzare il concetto con originalità. Ciò vale per le arti visive come per le altre attività umane.

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