giovedì 7 maggio 2009
il risveglio della natura
Il risveglio della natura annuncia la stagione della spensieratezza.
Le scuole stanno per chiudere. I ragazzi dell’ultimo anno si preparano a sostenere gli esami.
Gli altri si cacciano le ultime interrogazioni pregustando le imminenti vacanze.
Se non fosse per gl’impegni, lavoro, studio e altri piccoli impicci, si potrebbe stare nella pineta di Siano nell’imminente periferia di Catanzaro.
O, meglio, fare lunghissime passeggiate nel parco delle biodiversità, luogo caro alla memoria di molti ragazzi/e che, come me, lo ricordano come “la scuola agraria”. Un tempo non si andava nella boscaglia della scuola agraria per passeggiare. Lì, la natura rigogliosa cresceva, creava nicchie di rovi, posti segreti dove rifugiarsi per stare lontani e al riparo da occhi e lingue indiscrete, scambiare intimità e fare l’amore. Oggi è un parco a tutti gli effetti: percorsi, laghetti, giochi, spazi ristoro e espositivi. L’unica nota, a mio avviso, poco civile: le gabbie dei rapaci e dei grandi uccelli. È un vero peccato vedere bestie così maestose costrette all'immobilità senza poter godere degl’immensi, naturali spazi celesti.
In sintesi, il blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo; analizzarne pacatamente le criticità così da poterle migliorare per sfatare quel deleterio luogo comune che nell'immaginario collettivo lega la Calabria alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Saggezza antica nei detti popolari
Folklore e saggezza nel lessico popolare
“su peju do cana do gucceri”.
Era da tanto che non sentivo esclamazioni simili.
Il lessico popolare è ricchissimo di sfumature; l’epistemologia si perde nella notte dei tempi ed è pregna di empirica saggezza. L’osservazione del quotidiano fa sì che poche azzeccate parole riescano a condensare secche significazioni: sono messo peggio del cane randagio che gironzola intorno alla macelleria: sporco di sangue e morto di fame…
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In sintesi, il blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo; analizzarne pacatamente le criticità così da poterle migliorare per sfatare quel deleterio luogo comune che nell'immaginario collettivo lega la Calabria alla ‘ndrangheta e al malaffare.
mercoledì 6 maggio 2009
oltre la realtà: fotografia e pittura
Altre vedute
L’immagine stereotipata immortala e conferisce ai luoghi icone sublimate.
Spesso, la “cartolina” delude se paragonata all’originale; i paesaggi osservati da persone con bagagli culturali differenziati assumono valenze soggettive. Gli interessi degli uni non necessariamente collimano con quelli degli altri.
Viene da sé che la pluralità analitica aggiunge o toglie qualcosa alle immagini stereotipate. La stessa cosa avviene nell’ambito delle arti visive.
Il professore Giulio Carlo Argan, sosteneva l’inutilità del dispendio di energie da parte dei pittori iperrealisti. Con modi bruschi asseriva che l’uomo aveva inventato la macchina fotografica e, quindi, competere con essa è da cretini.
L’artista deve proporre, con gli strumenti che ritiene idonei, il proprio sentire. Il gesto, l’azione può essere racchiusa in un click; una pennellata; uno strappo; un occultamento o un’accumulazione… dipende dai percorsi linguistici.
Spesso, la “cartolina” delude se paragonata all’originale; i paesaggi osservati da persone con bagagli culturali differenziati assumono valenze soggettive. Gli interessi degli uni non necessariamente collimano con quelli degli altri.
Viene da sé che la pluralità analitica aggiunge o toglie qualcosa alle immagini stereotipate. La stessa cosa avviene nell’ambito delle arti visive.
Il professore Giulio Carlo Argan, sosteneva l’inutilità del dispendio di energie da parte dei pittori iperrealisti. Con modi bruschi asseriva che l’uomo aveva inventato la macchina fotografica e, quindi, competere con essa è da cretini.
L’artista deve proporre, con gli strumenti che ritiene idonei, il proprio sentire. Il gesto, l’azione può essere racchiusa in un click; una pennellata; uno strappo; un occultamento o un’accumulazione… dipende dai percorsi linguistici.
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lunedì 4 maggio 2009
La Calabria è...
La Calabria è una terra generosa.
Mare, Monti, Valli; poche pianure.
Moltissimi cuori palpitanti.
Non più facce arse dal sole nei campi
Né saline, carbonai e minatori.
La Calabria si lascia prendere,
dominare.
Concede vizi e virtù agli uomini
Sicura della vittoria degli ultimi.
Certa della sua Vittoria finale
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In sintesi, il blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo; analizzarne pacatamente le criticità così da poterle migliorare per sfatare quel deleterio luogo comune che nell'immaginario collettivo lega la Calabria alla ‘ndrangheta e al malaffare.
la passione incita a far meglio
Lo stimolo vitale del fare muove il mondo.
L’uomo, con le sue azioni, n'è l’artefice principale.
È ormai risaputo che ad ogni azione ne corrisponde una contraria. Non necessariamente uguale!
Il valore della reazione è determinato dalla efficacia dell’evento iniziale, vale a dire dal gesto che ha scaturito il moto.
Mi spiego meglio:
in natura esistono i colori; la materia e la volontà. Se lungo la strada s’incontra un ostacolo, sia esso un tronco, un masso o altro, si può aggirare, scavalcare, spostare o cambiare del tutto strada. Ma, se l’ostacolo è un enorme muro di gomma innalzato da nemici subdoli dalla delazione contagiosa, l’impresa atta a superarlo diventa difficile fino a quando non si ha la possibilità d’interagire con interlocutori moralmente retti.
Un vecchio adagio popolare dice: uccide più la lingua che la spada! E, sembra che la società attuale abbia facilitato e incoraggiato lo status vivendi della delazione!
È ovvio che nessuno obbliga l’altro a infierire sul malcapitato ma le correnti malefiche sono facili da cavalcare. L’opinione pubblica, quella composta dal branco amorfo, ama gozzovigliare nei gossip; dice la sua; impone sentenze e, con un pizzico d’orgoglio, si schiera col più forte.
Di ciò i burattinai, sono consapevoli.
La scelta e l’utilizzazione della materia e del colore dell'oggetto del contendere dipende dalla volontà dell’operatore; così come, il pilota decide il percorso da seguire per raggiungere la meta, se arrivare con il minimo dispendio di energie o optare per un camminamento panoramico non badando a spese, il burattinaio può giocare con al sua preda come il gatto fa col topo. Ma, l’essere superiore, va oltre le misere beghe di bottega.
Il creativo, L’Artista, si avvale dei linguaggi contemporanei per esporre il proprio fare creativo. Propone l’azione catartica allo scopo di innalzare le menti a linguaggi evoluti.
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domenica 3 maggio 2009
Silenzio! basta flame
Ho già scritto dell'importanza di avere un nemico ed ora mi ripeto parzialmente:
qualcuno asserisce che nella vita è importante che se ne parli, in bene o in male il narciso ha la necessità assoluta di vedersi al centro del mondo. Deve essere lui l'ombelico del mondo mediatico e chi fa l'imprenditore di se stesso lo sa ancor meglio. Quindi, senza fare nomi, altrimenti faremmo il suo gioco anche noi, invito gli amici blogger a ignorarlo! di re sole ne è bastato uno!
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sabato 2 maggio 2009
fonti iconografiche, archivio Iannino
mario iannino x arte e società, "Realtà" |
Vietata la riproduzione a scopo commerciale. Le trasgressioni saranno perseguite nei termini di legge a tutela dei prodotti intellettuali.
L'archivio, comprende:
opere, fotografie e scritti del maestro Mario Iannino, databili dall' anno 1975 in poi.
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e-mail: arteesocieta@gmail.com
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