Renzi, la leopolda e l'Italia contemporanea
(sintesi analitica del tempo presente)
Capita di scarabocchiare qualcosa sul foglio di carta che si
ha sottomano mentre si è intenti a sentire qualcuno o mentre ci si approccia a
fare qualcosa di intimamente importante e attraente.
Per quanto mi riguarda, la mia azione non scaturisce dall'inconscio,
quindi, non può definirsi scrittura automatica e, di conseguenza, neanche collegabile all'esegesi surrealista legata alla psicoanalisi amata da Dalì o all'enunciazione
di Breton per la stesura del manifesto surrealista.
I miei lavori prendono forma gradatamente.
Pensieri e accadimenti si cristallizzano sottotraccia. Prima il bozzetto. Il disegno. Poi i simboli.
Accade, però, che a volte, la casualità mi dia una spinta
per visualizzare appieno, in chiave poetica, il mio essere testimone del tempo. E, nel
tempo dei mercanti d’armi alludere efficacemente all'orrore che questi
producono, le occasioni e i simboli non mancano.
La violenza indotta da una arma è niente se paragonata alla
schiavitù psicologica dei potenti privi di scrupoli. E, se nelle zone di guerra si
muore una volta raggiunti dai proiettili, i sopravvissuti muoiono ogni
momento come le persone rese schiave dai sistemi economici
rigidi.