giovedì 4 marzo 2021

Draghi, SanRemo, AstraZeneca, vaccino che non c'è e covid

Si vieta l'esportazione del vaccino oltre l'Europa e qualcuno grida VITTORIA!


È evidente che si è persa la bussola. La guerra tra poveri è iniziata da un pezzo. Vige il vecchio ma sempre attuale “mors tua vita mea”. E speriamo che io me la cavi. Dopodiché può anche venire il diluvio!

La paura della sopravvivenza offusca ogni benché minima ipotesi di raziocinio. I valori umani vanno a puttane! E chi ha più soldi e ricchezze si sceglie la più attraente. Ma stiamo scherzando?

Piuttosto che unire le forze per impegnare in un lavoro corale gli istituti di ricerca scientifici, ricercatori e virologi di ogni Paese, così da debellare davvero il virus covid-sars19 e iniettarlo gratuitamente si esulta e si grida con enfasi per avere bloccato una spedizione di fiale destinate altrove piuttosto che rifornire i centri anticovid europei.

Complimenti alla politica e alle strategie di Draghi! Bravi. Bravi tutti.

Vogliamo dirla tutta?

Non sembra che i risultati raggiunti siano davvero soddisfacenti. Si continua a morire! E il virus continua nella sua inarrestabile azione infettando specialmente le fasce più deboli e esposte all'indigenza.

Intanto è partita la giostra dello zoo mediatico di Sanremo. 

Questo evento, che pare abbia toccato il fondo distoglie i più irremovibili fans della kermesse sanremese e anche chi, almeno per quei pochi minuti che saltando da un canale all'altro riesce a sopportare le cagate pazzesche di chi ha deciso di continuare, nonostante tutto, a vivere

mercoledì 3 marzo 2021

Affinità elettive

Le buone intenzioni non cambiano gli eventi fintantoché …

I sognatori, e sono tantissimi, nell'immaginario collettivo, catalogati e suddivisi in categorie- uomini e donne che si interessano di cultura, politica e religione- sovente soccombono alla furia delle cattive abitudinarie volontà del potere temporale terreno.

Le azioni illuminanti che hanno apportato luce nelle oscurità mentali, da sempre, nonostante la veemente passione che muove gli animi e induce padri e madri a mera concretezza spesso sono perdenti. Soccombono sotto il peso illusorio degli agi e delle ambizioni.

Quanti cadono nella trappola sono costretti a superare fatiche immani e compromessi d'ogni genere prima che queste facciano scuola e possano indicare le illusorie positività dei percorsi intrapresi.

Condurre un'esistenza parsimoniosa è quasi un'azione eroica:

Stare a casa per necessità per alcuni sembra essere un sacrificio enorme. Eppure se vogliamo arginare la pandemia dalle variabili inaspettate è necessario adottare qualche strategia:

il più semplice e naturale per evitare che si propaghi ulteriormente, quantomeno ci proviamo, evitiamo gli ambienti estranei e affollati, insieme all'utilizzo delle mascherine e all'igiene personale … Lo so, è un anno abbondante che stiamo dietro a restrizioni e vademecum di politici e tecnici, scienziati, virologi, opinionisti e tuttologi di ogni risma e nulla sembra essere cambiato. Non appena cambiano i colori delle regioni immediatamente arriva il grido d'allarme di una qualche variante che decima aree geografiche e colpisce persone di ogni età.

È normale che il nervosismo salga. Non è per niente normale che qualche sciacallo usi lo stato di terrore per propri scopi. E per non lasciarsi catturare dal panico e dagli sciacalli l'unica arma in nostro possesso è la conoscenza!

Quale momento migliore per salutari immersioni culturali?

Buone letture. Visioni di film d'autore. Documentari, biografie possibilmente non sublimate dalla narrazione partigiana di chi scrive e cuce addosso le proprie intenzioni ideali all'eroina o all'eroe del libro.

Leggere un libro, entrare in un buon libro è come osservare un'opera d'arte pittorica o plastica e dialogare con l'autore.

Leggere un quadro è conoscenza che mette in sintonia; percezione di mondi connessi mediante affinità elettive cresciute nel tempo e curate pervicacemente con amore per la conoscenza.

Qualcuno ha scritto che l'idealità per crescere e prosperare non deve essere costretta dalle esigenze materiali. Per questo do ai soldi il giusto valore.

La libertà ha un prezzo! Che, in totale libertà, decide il singolo. E Più aumentano le esigenze e più il prezzo, quindi il costo delle libertà riconducibili agli sfizi quotidiani, lievita.

E fin quando si è costretti a sottomettersi al giogo del ricatto economico ci si consegna docili al nemico.

Non c'è bisogno di essere eroi ma persone parche per godere e disporre della libertà. 


sabato 27 febbraio 2021

Io sono Vita

Ogni cosa è illuminata. Luci e ombre svelano il carattere della superficie ma per sondarne le profondità serve una attenta analisi e la dovuta attenzione per ogni singola situazione esperienziale.

(ogni volta che scrivo “cosa” riemergono le sollecitazioni scolastiche e l'esortazione specifica dei docenti a definire in maniera appropriata e non generica i soggetti. Ma, per economia, specie in questa era che brucia e invita a bruciare tempi e tappe, capita spesso di doverla usare ricorrendo e sperando anche nella libertà poetica e deduttiva dei lettori).

La "cosa" che più turba e che ha caratterizzato questo ultimo periodo ha una definizione scientifica che è entrata nel lessico quotidiano di ognuno e si identifica con la terminologia “sars-covid-19” e successive varianti.

I nuovi infettati sembrano essere una enormità e i numeri trasbordando dai media contaminano e amplificano le paure di chiunque.

Cinese; inglese; brasiliana; scozzese... ad ogni nuova scoperta di varianti è associata la nazione in cui si sono manifestati e scoperti i nuovi ceppi. Sembra che non se ne esca più tanta è l'enfasi statistica dei casi.

Intanto i soliti predatori ingrassano sulla salute pubblica. (faccendieri compresi)

Le case farmaceutiche e i laboratori che hanno studiato e trattato gli antidoti /che pare non abbiano nessuna certezza di garanzia, tant'è che pretendono la sottoscrizione di una liberatoria/, dettano leggi e priorità in quanto a prezzi, somministrazione e distribuzione delle dosi. 

Lontani dal pensiero di Albert Sabin il medico che scoprì e  donò il vaccino per combattere la poliomielite all'umanità senza imprimere nessun marchio per esclusivi arricchimenti.

Lasciamo per il momento alla enorme squadra di tecnici la gestione di questa “cosa” che riguarda tutti.

Ragioniamo un attimo sulla sorte e sulle modifiche che questa situazione è riuscita ad imporre e determinare i comportamenti individuali e sociali e che, volenti o no, siamo costretti a subirla.

Subiamo la possibilità dell'esposizione al virus. E subiamo le determinazioni che i politici e i tecnici chiamati al capezzale della pandemia per gestirne effetti e salute pubblica.  e noi, nel nostro piccolo privato dobbiamo proteggerci dall'eventuale contagio.

Già si era impossessato di noi un altro virus, subdolo, misto di apatia ed egoismo che non abbiamo saputo riconoscere e arginare. Persino gli abbracci erano mirati alla soddisfazione del proprio ego. E i baci alla soddisfazione della libido che non è mai in difficoltà.

In sintesi le esperienze e i rapporti interpersonali erano già in bilico da un pezzo e questo momento così drammatico li ha amplificati. Si ha paura di abbracciare gli affetti in carne e ossa e non si possono celebrare come consuetudine i sacramenti.

Tanto altro ancora potremmo elencare ma risulterebbe una inutile quanto effimera esercitazione di scrittura creativa.

Da pittore affido il mio sentire poetico alla simbologia conosciuta e scarabocchiata anche sui muri e alle cromie che illuminano i miei pensieri trasformandoli in lavoro creativo.

"io sono vita" abbraccio essenziale-


giovedì 25 febbraio 2021

Errori alimentari e conseguenze

La scienza e la tecnica hanno fatto passi da gigante negli ultimi anni.

Misurare lo zucchero nel sangue, la glicemia, è un'azione semplice da potere eseguire rimanendo a casa. 


Gli aggeggini di ultima generazione non tralasciano neppure le buone maniere, sono impostati persino al saluto di benvenuto oltre che essere programmati per lo scopo scientifico, cioè a misurare la glicemica. Ma non si fermano lì!

Suggeriscono anche possibili stili di vita.

Ma quando questi stili e abitudini alimentari sono osservati come farglielo sapere? Nel programma non c'è la possibilità di interagire. Di conseguenza, non resta che intraprendere la vecchia inossidabile e snervante trafila.

Prenotare il consulto col diabetologo.

Accantonata la possibilità di prenotare in remoto attraverso il call center delle a.s.p. perché non è, nei fatti, attiva questa opzione.

Bene che vada, poiché quasi sempre le liste di prenotazione nelle strutture pubbliche sono chilometriche, armati di santa pazienza, confidare in una breve, accettabile attesa dopo la prescrizione del medico di base.

Dopo l'impegnativa del medico curante, dicevo, ci si deve recare tassativamente negli uffici delle asp e attendere il proprio turno.

Purtroppo è come fare un terno al lotto. Il diabete si è dimostrato essere la malattia del secolo: la maggior parte della popolazione mondiale (occidentale ed opulenta) soffre di questa disfunzione. È il male del secolo! La fiumana di im-pazienti affolla i capienti spazi messi a disposizione per i tiket e le relative visite ambulatoriali specialistiche. Tutti col naso all'insù a scrutare i display e attenti ai suoni dei diffusori acustici fino al momento in cui appare ed è chiamato il proprio numero d'accesso agli sportelli e al servizio.

Nell'era delle merendine e delle lisciotterie (anche se non è il mio caso, personalmente preferisco il salato al dolce, altra nota dolente che altera i valori del colesterolo nel sangue) la pubblicità invita in ogni momento ad appagare la libido luculliana.

Siamo invasi dalla pubblicità. In tv, telefonini, pc, tablet sempre connessi e persino per strada c'è qualche merendina che strizza l'occhio. E tra ammiccamenti fatti di presunta qualità e prezzo, anche inconsciamente, invadono materialmente gli spazi fisici e mentali.

Ma il business è business! Sa come insinuarsi nelle menti e nelle abitudini. Sa come modificare gli stili, le abitudini e le esigenze. Dimenticando volutamente o minimizzando gli effetti devastanti che certi prodotti hanno sulla salute collettiva.

È importante tenere abitudini sani di vita quotidiana. Nutrirsi saggiamente. Fare moto, anche lente passeggiate, senza eccedere in sport che avrebbero effetti collaterali dannosi. Stare all'aria aperta e, sorridere alla vita!

Il buonumore è la più potente, efficace e impagabile delle medicine.

mercoledì 24 febbraio 2021

Periferie mortificate

Documentare la quotidianità, vivere in un quartiere di periferia, essere presenti perché costretti a viverci o perché si ama non fa nessuna differenza! La realtà rimane immutata. E chi ci vive, forse, si è abituato al degrado o al pressapochismo di chi è delegato alla manutenzione pubblica delle aree cittadine.

Certamente, se proprio si deve indicare un colpevole e più, non si può imputare nessuna colpa a chi è comandato per rasare l'erba. Lui, l'addetto alla pulizia, è l'ultima ruota del carro.

Vi è un esame a monte. Precisamente nelle stanze tecniche che dovrebbero manutenere il decoro e l'agibilità delle strade e dei marciapiedi cittadini.

Dopo tanti anni ancora non si è voluto comprendere che la sola rasatura dell'erba non basta, anzi è dannosa per la circolazione dei cittadini. Basta osservare i cumuli di terra ai bordi dei marciapiedi. Le voragini e i monconi delle radici lasciate tra le crepe e gli interstizi del manto pubblico.

Altro che pietre d'inciampo! Qua è un tutt'uno! Da troppi anni ormai. E la corsa agli ostacoli diventa, al cospetto, una sciocchezza. Forse perché mancano i fondi necessari alla manutenzione e al decoro della cosa pubblica?

Costituiamo, allora, un comitato di volontari. Paghiamo le imposte comunali locali con l'impegno civico e il lavoro di manutenzione di strade e marciapiedi così da rendere sicuri i nostri passi quando decidiamo di sgranchire le gambe e svegliare le membra intorpidite.

ps. e per gli alberi divenuti pericolosamente giganteschi? (suggerisce qualcuno). Sì e vero non può essere risolto alla buona. La buona volontà rimane tale. È pura intenzione di intenti che rimane tale per mancanza di mezzi adeguati e forze. Quindi,

A ognuno il suo: la gestione amministrativa del territorio, come sancito dalle leggi in vigore, è compito degli organismi preposti: Sindaco, assessore e uffici competenti! Che la politica si dia da fare, allora.

Faccia in modo che non vi siano più fatiscenti cumuli di reale degrado nelle periferie e faccia di queste zone linde e accoglienti come se fosse il centro.




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