mercoledì 13 novembre 2013

Morte e povertà in nome della globalizzazione

Ma davvero qualcuno pensa che a Roma sono tutti incapaci? Io penso proprio di no! Lo dimostrano i non
La presidente della Camera dei deputati 
Laura Boldrini
 in visita istituzionale in Grecia incontra
il principale leader dell'opposizione
e il Presidente di Syriza Alexis Tsipras.
politici, i cittadini comuni che s'interessano d'altro quando rispondono alle domande dei giornalisti.
Chi sta in mezzo ai problemi della gente comune e li vive inizia a guardare ai battibecchi dei talk show con diffidenza. Capisce che è tutto organizzato. Capisce che i politici vanno in televisione facendo i finti tonti. Politicanti arrivati a Roma perché voluti dalle lobby e da chi avrebbe da perdere i diritti acquisiti. Cani da guardia messi lì per tutelare gli egoismi di Gentaglia col pelo sullo stomaco!

Non è uno sfogo ma l'amara considerazione di quanto sta accadendo in Italia e in Europa. Quell'Europa che non ha saputo neanche scimmiottare le Nazioni Unite d'America. Quella “Merica” solidale per statuto che è andata a salvare un suo Stato dalla bancarotta causata dagli errori noti e diffusi anche da noi che si chiamano corruzione, ingordigia, disoccupazione, egoismo.

Mi ha fatto molto male sentire la Boldrini a “Ballarò”! Assurdo quanto sta succedendo in Grecia per colpa di una classe dirigente che si è venduta anche la madre pur di ingozzarsi. Gentaglia che ha imposto ai più deboli ogni sorta di degrado. Assassini! Torturatori! Non ci sono altri modi per definire chi ha tolto la possibilità ai poveri di curarsi. Pagare mille euro per partorire in ospedale e avere il certificato medico, impedire ai diabetici di avere le medicine necessarie, lasciarli penare fino all'estremo stadio e ricoverarsi in extremis per avere amputati gli arti è disumano!

Tutto questo grazie alle politiche assurde fatte in nome di una fantomatica Europa Unita guidata dalle logiche della Germania e dagli Stati membri forti. E l'Italia, Grecia, Portogallo, Cipro ecc. non sono tra questi.

Occorre rivedere il tutto!

martedì 12 novembre 2013

Energia alternativa dall'urina, muovere le macchine e accendere la luce ora è possibile

Altro che nucleare, eolico e pannelli solari.

(Sarà per questo che incontra tanti ostacoli in Italia l'Energia rinnovabile e decisamente ambientalista prodotta dalla pipì?)

Che le feci fossero un ottimo fertilizzante è cosa risaputa. Ma che l'urina sia il carburante del futuro lascia meravigliati. Ed è con meraviglia e curiosità che ho letto dell'innovazione del ricercatore sardo Franco Lisci. Come dire. È l'uovo di Colombo che ci cambia la vita!

Franco Lisci ha creato una variante che permette concretamente di ridurre e non di poco l'uso dei costosissimi e inquinanti idrocarburi sfruttando l'urina.
Attraverso il processo dell'elettrolisi è riuscito a trasformare da scarto in risorsa l'urina, sostanza fondamentale per attivare il processo di elettrolisi e produrre energia.

In Sardegna c'è già chi la usa e ne decanta le qualità ecosostenibili.

I risultati, a detta di Lisci, sono più che incoraggianti:
«Su un'auto a benzina c'è un risparmio del 35%, su un'auto a gasolio del 60%, su auto a gas dell'80%.
Un'imbarcazione o un peschereccio possono così risparmiare fino al 65% di gasolio», chiarisce l'ideatore.
E questo ciclo produttivo sostenibile non produce scarti. «Alla fine del processo l'urina si trasforma in acqua di pozzo, acqua ricca di sostanze utili a nutrire la terra», sottolinea Daniela Ducato, coordinatrice di Casa Verde C02.0. E si può utilizzare anche l'urina animale. «Uso l'urina di capre e pecore per alimentare il motore in fase di predisposizione - conferma Monica Saba, allevatrice di Arbus - e produrre con energia pulita i miei formaggi e cioccolatini al latte di capra, azzerando così la CO2».
A suo favore giocano anche le dimensioni hardware:
Gli apparecchi di energia elettrica a urina hanno dimensioni limitate. In un impianto per la produzione di 1Kw, il motore occupa appena 40-50 cm e sta e si può portare ovunque. Per la produzione di 3Kw, l’impianto occupa uno spazio di circa 1,20 metri, con annesso il serbatoio di urina. In termini di consumi, per produrre 1kw per 6 ore di energia continua occorrono all’incirca due litri di urina e per tenere accese per 6 ore consecutive 40 lampadine a risparmio energetico, più una piastra elettrica per cottura del cibo o un forno a microonde, il consumo è di un litro e mezzo del “prezioso” liquido auto prodotto.

Sapranno, i nostri illuminati politici, farne tesoro? (non dell'urina ma del progetto:-)

domenica 10 novembre 2013

risotto alla pescatora

OTTIMO RISOTTO AI FRUTTI DI MARE.



Difficoltà: nessuna.

Ingredienti x 6 persone:

1kg di cozze
500g di vongole
1kg di gamberetti
500gr di seppioline
una carota
un ciuffo di sedano
e un ciuffo di prezzemolo da tagliuzzare alla fine. 

Certo, andare al ristorante e trovarsi davanti un bel piatto già pronto è cosa gradita. Ma vuoi mettere la soddisfazione di preparare con le tue mani una prelibatezza simile?

Il procedimento è semplice:
Tagliuzza le seppioline.

Soffriggi in una teglia uno spicchio d'aglio e mezza cipolla in olio d'oliva.

insaporisci in una padella capiente le cozze e le vongole in un po' d'olio e mezza testa d'aglio e prezzemolo, lascia cuocere con qualche bicchiere dell'acqua filtrata; sfuma con un bicchiere di vino bianco;

a metà cottura aggiungi i gamberetti e successivamente le seppioline tagliuzzate.

Ovviamente dopo aver lasciato aprire le cozze e le vongole nel bollitore coperto a temperatura moderata.
Filtra l'acqua. ( serve per la cottura e l'amalgama delle cozze e vongole in padella). E pulito i gamberetti, prepara un fumetto.

Come si prepara il fumetto: non buttare le teste dei gamberetti ma mettili nel bollitore insieme ad una carota e del sedano e porta a ebollizione.
Il fumetto, così ottenuto, lo usi al posto del brodo per la cottura del riso, insaporisce ulteriormente la pietanza e sai cosa mangi!
Gl'ingredienti principali sono pronti!
Non resta che mettere su il riso.

Metti una noce di burro nella pentola e appassisci una cipolla. Aggiungi il riso e mescola aggiungendo col mestolo il fumetto e godi ... anche dei complimenti dei tuoi commensali!


venerdì 8 novembre 2013

Impegnarsi in politica? Meglio andar per prati a raccoglier cicoria

La cicoria delle larghe intese 


C'è un'espressione popolana da dire a chi sta perdendo del tempo senza cavare il fatidico ragno dal buco e mai come adesso sta tornando sulla bocca dei calabresi: “và cogghjia cicori!” che vuol dire: vai a raccogliere cicoria.
cicoria fresca

È il caso di dirlo a quelli del pd che stanno consumando l'ennesima beffa nei confronti di quanti ancora credevano nei valori della sinistra. Caso emblematico: il tesseramento!

La politica è una cosa sporca! Fatta in questi termini è la prova lampante che un'accozzaglia di senzascrupoli muove le pedine per arrivare al potere. Ma la guerra delle tessere non è un fatto esclusivo del PD. Si combatte in tutti i partiti politici. E, miracolo, rivivono anche i defunti!

Allora, non è meglio se questi signori si facessero delle lunghe passeggiate tra i prati per raccogliere verdura selvatica che si presta a disparate ricette?

Le qualità della cicoria sono note nella civiltà contadina.

Le sue foglie mangiate crude ad insalata o appena sbollentate sono ottime come stimolante dell'intestino, del fegato e dei reni quindi è depurativa, disintossicante, diuretica, ipoglicemizzante e blando lassativo.
Il decotto della pianta intera è ottimo nel caso d'inappetenza e costipazione dovuta a problemi di fegato svolgendo quindi un'azione di protezione nei confronti del fegato.
Le radici sono usate nei casi di anoressia, insufficienza biliare ed iperglicemia. Ha inoltre una spiccata azione contro il diabetica in quanto diminuisce il tasso di glicemia. È accertato che bere un infuso di cicoria placa la sete dei diabetici e ne regolarizza la funzione urinaria.
Ma le buone massaie conoscono ben altre ricette per migliorare la gradevolezza:

Soffritta con aglio olio e peperoncino lega benissimo con i fagioli o la salsiccia.  

Meglio delle le larghe intese

mercoledì 6 novembre 2013

Russia, dalle Pussy Riot a Greenpeace, la mano dura del potere

Toh, guarda un po'? Ci accorgiamo adesso che in Russia esiste la censura e che i dissidenti sono trattati come dei criminali!

Negli ultimi anni pare si sia voluto giocare partite in linguaggio idiotese; ingenuamente(?) irresponsabile, comunque “calcolato” per catalizzare l'attenzione dei media. Il resto rimane stagnante, immobile. Vuoi per gli accordi politici e economici tra Stati sovrani che per l'indolenza dell'opinione pubblica attenta a ben altri problemi che toccano da vicino la routine familiare e sociale.
Mosca, pussy riot

È successo alle Pussy riot, condannate a due anni per aver inscenato una protesta contro Putin in una davanti ai fedeli in preghiera e in questi giorni si replica:

Nadezhda Tolokonnikova, una delle Pussy Riot condannate sarebbe stata destinata ad un campo di lavoro in Siberia, nella regione di Krasnoiarsk a 4.400 chilometri da Mosca. A renderlo noto il marito Piotr Verzilov, su twitter, che ha citato fonti attendibili e ha scritto che il trasferimento è in corso.
Nadia,leader delle Pussy Riot ha trascorso 14 mesi nel penitenziario della Mordovia. Lì, ha iniziato lo sciopero della fame per aver ricevuto minacce. Dopo le dimissioni dall'ospedale, dove i medici hanno dato rassicurazioni per la sua salute, ha chiesto di essere trasferita perché aveva paura di ritornare nel penitenziario mordavo, ed è stata soddisfatta.
Secondo le prassi sovietiche, quando un detenuto è trasferito, durante il viaggio, ogni notizia ai familiari è sospesa.
Mosca, greenpeace
Altra notizia che dà l'idea della democrazia e di quanto si tiene in conto il dissenso interno o esterno alle faccende sovietiche (giusto o sbagliato che sia) riguarda gli attivisti pacifici di Greenpeace:

La polizia fluviale ha fermato quattro attivisti di Greenpeace che oggi, a bordo di gommoni lungo il fiume Moscova, nella capitale russa, hanno manifestato per la liberazione dell'equipaggio dell'Arctic Sunrise: la rompighiaccio battente bandiera olandese che il 18 settembre scorso aveva portato nei pressi della piattaforma petrolifera di Gazprom, nel mare di Pechora, 30 tra attivisti e giornalisti e hanno inscenato una protesta contro le trivellazioni nell'Artico. Tutto l'equipaggio, tra cui anche l'italiano Crisitian D'Alessandro, sono tutt'oggi in custodia cautelare, accusati di teppismo e pirateria.

Non è che forse si dovrebbero trovare altre forme di dissenso? Magari un po' meno plateali ma più incisivi?

martedì 5 novembre 2013

Grandi imPrenditori crescono

QuELKan d'unKann.

Quando si dice la riconoscenza:

FIAT: ELKANN, L'ITALIA HA BENEFICIATO DEL NOSTRO SVILUPPO NEL MONDO




(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 05 nov - "L'Italia ha beneficiato del nostro sviluppo nel mondo". Lo ha detto John Elkann, presidente di Fiat. Parlando a margine della conferenza stampa legata all'edizione 2013 della cena di gala organizzata alla Morgan Library di New York da "La FondazioneNY", Elkann - uno dei premiati all'evento - ha spiegato come "lo sviluppo globale di Fiat e' stato un fatto positivo e vitale" anche perche' nella Penisola "le vendite rappresentano meno del 10%" del totale.

Non so che dire, ma chi conosce la storia della FIAT e della famiglia Agnelli... l'avvocato stesso sarebbe stato più accorto e misurato nel gongolarsi del marchio e della sua "crescita"

domenica 3 novembre 2013

foto ricetta Sfornato rustico

SFORNATO RUSTICO by ANNUCCIA



procedimento:

lessare 500 gr di spinaci; strizzarli; porli nel frullatore con:

250 gr. Di ricotta;
una noce di burro;
un pugno di pecorino grattugiato;
un cucchiaio di parmigiano grattugiato;
100 gr di prosciutto cotto;
un uovo;
un po' d'olio d'oliva.

Porre in una teglia un primo strato di pasta sfoglia e versare il composto.
Coprire il tutto con un altro strato di pasta sfoglia. Bucare la pasta con una forchetta, spennellare con dell'uovo battuto e infornare a 180°.

E BUON APPETITO!

Ho sbirciato nel forno

Serata lunga e noiosa. Gli amici hanno deciso per l'ultimo film di Checco Zalone. Non sono dell'umore giusto! Me ne torno a casina mia.

Apro la porta. Il silenzio magico sprigiona sensazioni di stabilità. In cucina c'è luce e tanto profumo di leccornia al forno. Sbircio dentro. La nuvola profumata mi annebbia gli occhiali. La crosta della cosa in forno è dorata al punto giusto.

Cosa sarà? L'aspetto è molto invitante. Provo a toglierla dal forno con le presine e una voce perentoria mi fulmina: FERMO! Stai fermo non toccare. Questa è per domani. Tu non hai mangiato? Sì ma un assaggino non guasta...

...che cos'è? È uno sfornato rustico!
Humm dall'odore si presenta bene. Che c'hai messo?
Ho messo spinaci sbollentati e sgocciolati ben bene, una noce di burro, un po' di parmigiano, del pecorino una ricotta e del prosciutto cotto. Il tutto ridotto in poltiglia nel frullatore.

Se vuoi provarci la ricetta completa è quì

sabato 2 novembre 2013

Apri gli occhi e la mente, tutto è Arte

©sottotraccia, Mario Iannino 2013
Nonostante le avanguardie abbiano aperto strade inimmaginabili in quanto a espressività gestuale c'è ancora chi ritiene la pittura veicolo espressivo figurale del bello assoluto.

Una bella pittura,per alcuni, deve essere descrittiva, per altri tecnicamente ineccepibile dal punto di vista cromatico. Non necessariamente figurale ma portatrice sana di un lirismo museale condensato da innumerevoli stratificazioni citazioniste.

La preoccupazione di certi pittori, quindi, non consiste nello studiare, forti dei lasciti dei Maestri del passato, sperimentare nuovi linguaggi adatti alla contemporaneità e alle problematiche coeve, anzi, le disdegnano perché convinti che il pittore, l'artista, debba preoccuparsi del mestiere pittorico in
quanto unico strumento di sublime manualità espressiva

Chissà se sapessero che anche Vermeer fece uso della macchina ottica per realizzare i suoi mini capolavori.

Intanto le leziosità si perdono! Ed esse, nel continuum gioco delle visioni sublimate, diseducano le masse.

Altri ancora portano all'estremo la creatività, giocando e dissacrando con medium e location.

Siamo tutti nella terra dei fuochi

©archivio Iannino

Siamo tutti a rischio tumore dal momento che la storia degli interramenti di fanghi nucleari e rifiuti tossici inizia negli anni novanta.

È un affare di oltre 700milioni di lire al mese (ancora si trattava in lire) che gestivano i clan dei casalesi associati con mafia, 'ndrangheta e sacra corona unita.

L'associazione delle bande malavitose presuppone una dislocazione nelle aree di loro competenza. Quindi Calabria, Puglia, Sicilia, Campania.

La concentrazione maggiore, secondo le testimonianze del pentito Carmine Schiavone, sono nella terra dei fuochi. Così ribattezzata per il perenne fumo causato dall'autocombustione dei rifiuti tossici interrati.

Nel 1997, l'ex boss dei casalesi, pronosticò la morte per cancro agli abitanti del casertano e nello specifico Casapesenna, Casal di Principe, Castel Volturno e altri.

Rifiuti radiottivi coltivati o destinati a pascolo per le bufale.

Carmine Schiavone nel '97 rivela alla commissione ecomafie segreti allucinanti, che avrebbero causato allarmismi isterici se resi di dominio pubblico. Forse per questo la politica di allora decise di tenerle nascoste.

L'assurdità maggiore, quella che fa venire la pelle d'oca e rende inconcepibile l'azione della politica e dei giudici che hanno indagato, consiste nel silenzio, colpevole a prescindere, e peggio nell'immobilismo totale.
Dal 1997 nessuna azione concreta è stata fatta per bonificare e mettere in sicurezza i siti denunciati dal pentito.

Oggi, per la prima volta nella storia politica italiana, la presidenza della Camera decide, senza pressione alcuna, almeno sembra, di rendere pubblico un documento della Commissione che in passato aveva classificato segreto.
Bene! Adesso urge individuare con certezza i siti inquinati e metterli in sicurezza. Vietare pascoli. Coltivazioni e balneazioni nelle regioni interessate, deflorate dalla malavita organizzata.


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