Anche
in Calabria si discute del costo della politica e sembra che qui, a
differenza di quanto accade a Roma, qualcosa di concreto si muove. Le
idee sono chiare e i tagli da proporre pure. A noi non resta che
attendere e sperare che alla fine, quando il progetto sarà in
discussione nell'Assise regionale, il politichese non trasformi le
affermazioni di questi giorni in ipotesi, dinieghi o peggio, in quello che fino ad ora la cattiva politica ci ha abiutati.
Le
riduzioni previste nella proposta che Scopelliti e Talarico hanno
portato all'attenzione della conferenza dei capigruppo che a loro
volta si stanno confrontando con le forze sindacali, sono le
seguenti:
Riduzione
del numero dei consiglieri regionali dagli attuali 50 a 40.
Riduzione
dei componenti della Giunta Regionale. Attualmente il numero massimo
è di 12, compresi Vicepresidente e Presidente, a 10.
Non
esiste invece un’indicazione sul numero massimo degli Assessori
esterni, senza la quale ogni riduzione sarebbe vanificata. Anzi,
sarebbe cosa gradita mantenere la squadra di governo tra i
consiglieri eletti per una forma di rispetto nei confronti degli
elettori che hanno dato la fiducia a nomi e volti candidati.
Soppressione
della figura del Sottosegretario del Presidente della Giunta.
Riduzione
del numero delle strutture di diretta collaborazione con i membri
della Giunta.
Per
il Presidente si dovrebbe passare da 6 unità a 5, per il Vice
Presidente da 5 a 4 e per gli Assessori da 4 a 3. Gli addetti alle
strutture devono essere scelti tra il personale di ruolo di Giunta e
Consiglio. Si esclude dunque non solo la possibilità di avvalersi di
collaboratori esterni alla pubblica amministrazione ma anche di
quelli provenienti da uffici esterni alla Regione. L’unica
eccezione rimane per il segretario particolare che può essere, anche
con la nuova proposta, scelto tra gli estranei alla Pubblica
Amministrazione, anche il responsabile amministrativo della struttura
del Presidente della Giunta può essere di nomina esterna.
Tra
i tagli proposti sono menzionati gli addetti alle segreterie
particolari del Presidente del Consiglio, dei Vicepresidenti e dei
Presidenti delle Commissioni e dei Gruppi Consiliari.
Per
il Presidente del Consiglio il numero di collaboratori va dagli
attuali 5 a 4 e per le altre figure consiliari da 3 a 2 unità. Anche
in questo caso gli addetti devono essere scelti esclusivamente tra il
personale di ruolo di Giunta e Consiglio Regionale ad eccezione della
struttura del Presidente del Consiglio presso la quale è possibile
la nomina di 2 esterni. Eliminata inoltre la possibilità per i
consiglieri regionali di avvalersi dei cosiddetti
collaboratori-esperti.
Le
strutture ausiliarie dei dipartimenti sono ridotte da quattro ad una
sola (Segreteria del dipartimento) composta da tre unità, scelte tra
appartenenti ai ruoli della Giunta o del Consiglio Regionale.
Inoltre, le Strutture ausiliarie del segretario generale del
consiglio regionale si riducono da 4 a tre componenti. Riduzione di
personale anche per l’Ufficio di Gabinetto del Consiglio Regionale
(da 5 a 4 unità) e della Giunta Regionale (da 6 a 5 unità).
Altre
novità dovrebbero riguardare il numero minimo di Consiglieri utile
per la costituzione di un Gruppo Regionale (dagli attuali tre
consiglieri si passa a cinque) e la riduzione dell’indennità di
carica attraverso la modifica delle percentuali calcolate
sull’indennità spettante ai membri del Parlamento nazionale.
Stessa cosa si prevede per la diaria mensile. Per i rimborsi si
prevede la riduzione del numero degli accessi mensili (da quindici a
dieci) che dovranno essere calcolati in base alle effettive presenze
e parametrando il rimborso in base alle tabelle Aci riferite ad
un’autovettura di cilindrata non superiore ai 1600 cc contro i
2500cc della normativa in vigore attualmente.
Anche
l’assegno vitalizio è all'esame del nuovo corso storico che
prevede la possibilità di innalzare l'età anagrafica dagli attuali
60 anni a 65 anni.
Con
le nuove modifiche l’assegno sarà calcolato in base al sistema
contributivo. Dalla prossima legislatura è prevista anche la
riduzione del 50% dell’indennità di fine mandato o, in
alternativa, l'abolizione dell’assegno vitalizio.
Per i gruppi
regionali si parla della riduzione delle risorse assegnate attraverso
l’eliminazione della quota fissa e riduzione della quota variabile.
Gli stessi gruppi sono obbligati a presentare la rendicontazione da
pubblicare sul sito istituzionale della Regione.
E
ancora, riduzione dei Consulenti del Presidente e della Giunta
Regionale, del Presidente del Consiglio e dell’Ufficio di
Presidenza. Per il Presidente del Consiglio il numero massimo è 3,
per il Presidente della Giunta il numero massimo è 4 e per gli
Assessori 1.
Non
si prevede la possibilità per la Giunta di avvalersi della
consulenza di esperti.
Riduzione del numero massimo della
commissioni consiliari che dovrebbero passare dalle attuali 9 a 5, di
cui 4 commissioni permanenti e 1 commissione esterna, a partire dalla
seconda metà della IX legislatura. Mentre le commissioni speciali
possono essere istituite con il voto dei 2/3 dei componenti del
Consiglio Regionale.