venerdì 14 agosto 2009

ora di religione: bagarre tutta italiana


Il disappunto della Cei e il ricorso della Gelmini, sull’ora di religione, -ennesima bagarre tutta italiana che prende spunto dalla decisone del Tar di annullare il decreto Fioroni del 2007 sui crediti formativi inerenti l'ora di religione, di fatto attua una discriminante che mette in subbuglio il pianeta scuola.
La sentenza, nel ritenere gli insegnanti di religione non docenti perchè designati in base a graduatorie non ministeriali stravolge i piani formativi e le autonomie scolastiche.
Anche Le nomine dei docenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e dei dipendenti istituti sono subordinate al gradimento, sotto il profilo religioso, della competente autorità ecclesiastica, come recita l'accordo dei patti lateranensi modificati nel 1985.
Sorge una domanda: se gli insegnanti di religione operanti nelle scuole pubbliche reclutati con lo stesso criterio, avvalorato dallo stato repubblicano, sono esclusi dagli scrutini, i docenti universitari della Cattolica possono convalidare esami?-
Bando alle polemiche, c’è da considerare alcuni aspetti più che logici, a prescindere dagli effetti prodotti da quanti preposti alla stesura dei codici comportamentali civili, giuridici, religiosi (parlamentari della Repubblica, ministri, costituzionalisti) e l’ufficio di chi è chiamato a decifrare i codici scritti (in questo caso, giudici dei tribunali dello Stato Italiano) per dare risposte, sedare il contenzioso secondo le leggi scritte dello stato:
in sintesi, senza andare a curiosare nelle altre nazioni, in Italia vige un concordato tra Stato e Chiesa in virtù del quale, tra i vari accordi sottoscritti dallo Stato italiano e dal Vaticano, vi è quello del reclutamento dei professori di religione e, anche se facoltativa da parte degli studenti, è prevista l’ora di religione nei percorsi formativi scolastici.
È vero!, l’Italia è una repubblica laica e nella sua laicità lascia decidere ai singoli se usufruire dell’insegnamento Cristiano oppure no.
È altrettanto ovvio che se uno studente inserisce nei suoi piani di studio un percorso formativo previsto dai programmi ministeriali debba vedersi riconosciuti i profitti dello studio stesso così come avviene per le attività extrascolastiche programmate dal consiglio di classe e d'istituto.
Altra cosa è l’insegnamento comparato delle diverse religioni o culture religiose che, secondo alcune scuole di pensiero, aprono alla libertà e alla tutela delle differenti culture.

giovedì 13 agosto 2009

reggae music alla discoteca Tempio di Atlantide con Shaggy



Shaggy è al tempio di atlantide il 18 agosto ‘09.
Il cantante giamaicano, considerato uno dei più grandi talenti della Reggae music è ospite al Tempio di Atlantide, Montepaone lido, tra Catanzaro e Soverato.
Ancora una volta il management del tempio stupisce. Dopo Davide Rossi, i T.O.K., Molella, è la volta di Shaggy, mr boombastic.
Nonostante siano trascorsi 12 anni dalla famosissima boombastic, Shaggy, ha mantenuto inalterato il suo stile; e martedì 14 agosto, quanti non si lasceranno sfuggire l’evento potranno constatare e apprezzare le novità musicali dell’eclettico Shaggy.
In “Bonafide Girl”, estratto dal suo nuovo album “Intoxication”, Shaggy ripropone il duetto con Rik Rock, risultato decisamente simpatico ed orecchiabile che, a differenza delle precedenti hit, però, enfatizza poco il ritornello e dà più spazio alla melodia della base.

mercoledì 12 agosto 2009

brigantaggio, mafia, ndrangheta, camorra: miniere x il mercato delle parole


©arch.M.Iannino
Il fenomeno del brigantaggio, inteso come autotutela romantica dei diritti fondamentali dell’uomo, scaturito dalla ribellione alle angherie delle autorità preposte, avrebbe dovuto cessare di esistere con l’avvento dello stato democratico, la gestione popolare della cosa pubblica e, dato non secondario, dalle azioni delle associazioni politiche e sindacali. Purtroppo, ciò non è avvenuto!

Il brigantaggio storico si trasforma. Penetra nelle associazioni professionali, politiche, culturali e persino religiose. Non si tratta più di un fenomeno di autotutela per la sopravvivenza ma diventa una holding a tutti gli effetti.

La nuova veste imprenditoriale fa sì che gli schieramenti contrapposti in stato e antistato coabitino.
Il malaffare non è un concetto astratto o un esercito armato da combattere; è lo stile di vita dei soggetti con una forte connotazione egoistica, presenti e attivi nella società, cresciuti in situazioni di bisogni egocentrici impellenti. Pronti all’azione buonista, attenti ai quotidiani bisogni dei conoscenti e delle comunità in cui operano. Oculati nella gestione del potere e del malcontento popolare. Anticipano i tempi.
Mafia, ‘ndrangheta, camorra… allo stato attuale delle cose sono pure invenzioni letterarie. Masturbazioni mentali che alimentano un mercato fatto di parole; montagne di pagine sprecate per dimostrare equazioni inutili, se consideriamo la crescita culturale delle “democrazie” in cui gli attori principali recitano.

martedì 11 agosto 2009

installazioni di Oppenheim nel parco archeologico della Calabria



Dennis Oppenheim (Electric City, USA, 1938) fa parte di quella generazione di artisti americani che ha contribuito in modo determinante a rinnovare l’idea e i linguaggi dell’arte contemporanea.
Nel 1968, in riferimento ai suoi primi “earth-works”, Lucy Lippard conia il termine “dematerializzazione”sottolineando una caratteristica dominante e originale nel lavoro di Oppenheim, vale a dire la trasmigrazione di una forma da un materiale o un oggetto all’altro, divenendo simbolo del fare, comunque segno fisico di un divenire che non ha fine.
Le sue opere, dalla fine degli anni sessanta a quelle più recenti, testimoniano il piacere corporale del fare in cui sono coinvolti il tatto, l’idea epidermica della forma, l’oggetto, il gusto della rivisitazione giocosa, goliardica delle cose. Il trasferimento di una forma da un contesto all’altro (idea non manipolatoria) si intreccia con quella di impronta che richiama pur sempre la mano e il toccare. Nel 2004 struttura l' Oggetto allargato per illuminare tra le dita dei piedi, opera dotata di una forte carica ironica, come è nello stile dell’artista, opera fuori scala, pantagruelica e assolutamente visionaria, nella quale il tatto si concentra sulla sensibilità dei piedi.
Ma la sua goliardia creativa non si esaurisce, è il filo conduttore di tutta la sua produzione artistica. La dimensione tattile viene esperita in diverse situazioni: Oppenheim traccia un segno sulla schiena del figlio che ripete sul muro e viceversa; ricopre di pietre la propria mano o, ancora, affila la propria unghia, dipinge di un unico colore denti e unghie, registra i movimenti trasmessi alla pelle della mano da un getto di aria compressa, varia con le mani il suono emesso da una donna, trasferisce l’impronta del pollice destro a quello sinistro e al palmo della mano. L’aspetto ludico è evidente!, però, in questo caso compone una sorta di teoria applicata che rivela quanto e come la visionarietà dell’artista sia legata a un aspetto “somatico”. E, la sequenza fotografica di "Reading Position for Second Degree Burn" realizzata nel 1970 alla Jones Beach di New York, che testimonia il tempo d'esposizione di Oppenhei steso al sole a torso nudo per cinque ore con un trattato ottocentesco di artiglieria a cavallo aperto sul petto, lo conferma. La somatizzazione del fare si manifesta attraverso l'assurdo calco epidermico (la parte del corpo coperta dal libro) impresso dal tempo di esposizione alla luce.
Nella Body Art il corpo si sottopone alle forze fisiche dell’aria o della natura, come in “Parallel Stress” del 1970, dove Oppenheim si sdraia nel punto di incontro di due dune di terra e prende la forma ad U delle pendenze, riproponendola poi artificialmente appendendosi a due muri in cemento ai quali si sorregge alle due estremità con mani e piedi. Sono opere in cui l’esperienza corporea della forma scultorea è centrale: il contesto storico-artistico post minimalista spinge gli artisti verso la dematerializzazione dell’oggetto, in favore dell’oggettivizzazione del fare arte, dove il concetto e il corpo dell’artista rimangono le uniche armi utilizzate. L’immaginazione di Oppenheim rielabora il mondo fino a darne una visione allucinata e ironica, inaspettata anche per lui stesso, infatti afferma di intravedere a poco a poco gli scenari che sta per rivelare con le sue opere, a priori non avrebbe mai pensato di raggiungerli, ma è il suo concreto fare arte che lo porta verso terre sconosciute, dopo aver percorso quelle reali negli anni della Land Art. La natura di Dennis Oppenheim, di scultore e costruttore di elementi simbolici nello spazio, riaffiora in queste costruzioni bizzarre, dove l’estetica dell’oggetto,alterato nelle proporzioni o capovolto e irriverente, ritorna con prepotenza.
le installazioni sono visibili nel Parco Nazionale Archeologico di Scolacium, a Roccelletta di Borgia, subito alle porte sud di Catanzaro lido, fino al 3 novembre 2009.
mario iannino

lunedì 10 agosto 2009

oppenheim tra i resti archeologici di scolacium








Tutte le opportunità sono da sfruttare, specie se consentono il recupero e la conservazione dei beni archeologici. Anche la commistione tra contemporaneo e antico può essere un ottimo mix e volano divulgativo di luoghi, a condizione che, la parte debole dell'anello culturale, vale a dire reperti recuperati, portati alla luce da mani sapienti, e quelli da recuperare vengano preservati e tutelati in ogni loro aspetto.

Le opere dell'artista statunitense Dennis Oppenheim, sparse nel Parco Archeologico di Scolacium a Roccelletta di Borgia, dovrebbero essere utili allo scopo; attrarre pubblico, fare discutere e divulgare.

Oggi, 10 agosto 2009, munito di macchina fotografica, dopo una lunga attesa causata dall'intasamento della ss 106, finalmente m'inoltro nell'area archeologica.
I resti rossicci della basilica medioevale di S. Maria della Roccella proiettano la mastodontica ombra sull'ingresso. La strada lastricata in pietra funge da percorso e guida i pochissimi visitatori (ne ho incontrato 6) tra gli ulivi, gli scavi e le installazioni di Oppenheim. A destra del percorso, tra gli ulivi, spuntano ipotetiche strutture plastiche che, proprio per le caratteristiche insite dei materiali, mettono in gioco tutto: ambiente, reperti, storia, opere. Sembra il paese dei balocchi: coni stradali giganteschi arredati con finestre; alberi di metallo, che se fruttassero avrebbero già a disposizione i contenitori di plastica per r/accogliere i frutti; capanne trasparenti, corone di re regine e cappelli da giullare; mappamondi, sfere; enormi maschere trasformate in barche a vela e angeli frantumati, decapitati, tarpati, appesi agli ulivi come ad indicarne la caduta e la sporcizia terrena...
Sì! Dennis gioca! Gioca con i materiali, li decontestualizza; conferisce nuove valenze ai prodotti dell'uomo, alla storia.
Unica nota critica: l'installazione dei lavori all'interno del foro e del teatro romano.
A mio avviso, per sottolineare le strutture archeologiche sarebbe bastato posizionare i lavori di Oppenheim lungo il loro perimetro. Ma questa considerazione è marginale considerando che gli anni precedenti alcune opere erano interrate o munite di basamenti in cemento e posti sui resti archeologici. Ma forse sbaglio, visto che il tutto avviene col benestare della soprintendenza archeologica della calabria ed il ministero per i beni e le attività culturali.

14 agosto, dj molella al tempio di atlantide



Molella inizia ad esprimere il suo talento all'età di 14 anni mixando musicassette per gli amici; a 15 anni è al microfono di piccole radio locali e nel 1986, il grande salto su Radio Deejay; qui, Maurizio debutta come regista, dall'altra parte del vetro ci sono prima Gerry Scotti e poi Amadeus. Dopo qualche mese arriva il suo primo “Megamix”. Un anno dopo Molly è sempre in consolle a Radio Deejay ed al microfono c'è Lorenzo Cherubini (Jovanotti) il programma è il mitico “1-2-3 Casino”.
Diversi i remix: Vasco Rossi con "Rewind" e "Ti prendo e ti porto via" con i quali vince l'Italian Dance Awards nella categoria "miglior remix"; Rino Gaetano "Ma il cielo è sempre più blu", hit dell'estate 2003 che spinge la raccolta del mito degli anni ‘70 al numero uno in Italia; Gemelli diversi "Mary" con il quale si aggiudica nuovamente nell'Italian Dance Awards il premio "miglior remix 2003"; Boy George, ATB…
Del 2000 i singoli "Genik" e "Discotek People" inclusi nell'album "Les Jeux Sont Faits" in vendita nell'ottobre 2001. Il nuovo singolo "Love Lasts Forever" si rivela subito un gran successo, forse, per la musicalità del ritornello cantato in italiano.
Nel 2002 realizza "T.V.A.B.", nell'autunno dello stesso anno esce "Magia", brano che contiene il famoso riff utilizzato nella produzione di Gala (sempre firmato da Molella) "Come Into My Life".
Il 2003 si apre con "Baby!", disco dalle sonorità anni '60 e continua con "Desert of love" un disco epico in stile "Originale Radicale Musicale"…
Grazie a questa produzione, Molella, vince il premio FIMI "Italian Music Awards" nella categoria "Miglior Produttore Dance" nell'anno 2002 e 2003.
Nel 2004 con Gigi D'Agostino, dal progetto Gigi & Molly: il primo singolo, "Con Il Nastro Rosa" (rivisitazione del brano interpretato originariamente da Lucio Battisti), è la conferma del successo di questo binomio.
Con il suo nuovo brano"Tell Me", si rimette ancora una volta in gioco e prosegue nella sperimentazione musicale.
Per la terza volta, Vasco Rossi gli affida il remix del suo singolo "Buoni O Cattivi".
A tre anni di distanza da "Les Juex Sont Faits", arriva "Made In Italy", album da ascoltare, leggere e scoprire!
Attualmente Molella è in onda su Radio Deejay ma il 14 agosto è nel tempio di atlantide a proporre invenzioni sonore e ritmi accattivanti

domenica 9 agosto 2009

Shaggy, mr boombastic, al tempio di atlantide


Quanti conoscono Orville Richard Burrel? Ricordate? quello di Boombastic. Shaggy.
Il cantante giamaicano, considerato uno dei piu' grandi talenti della Reggae music è il nuovo ospite del Tempio di Atlantide
Shaggy (il nome prende spunto dal cartoon Scoobie Do) e' diventato famoso in Italia con la sua 'Mr. Boombastic' (colonna sonora per una pubblicità di jeans) che vinse il 'platino' nel 1995.
Nonostante sia trascorso del tempo dalla famosissima boombastic, ben 12 anni, ha mantenuto inalterato il suo stile; e martedì prossimo, 18 agosto, avremo la conferma; anche se, ascoltando il nuovo singolo, “Bonafide Girl” estratto dal suo nuovo album “Intoxication”, uscito il 5 dicembre, Shaggy ripropone il duetto con Rik Rock, il cui risultato è decisamente simpatico ed orecchiabile.
A differenza delle precedenti hit, però, “Bonafide Girl” sembra possedere una minore enfatizzazione sul ritornello e da più spazio alla melodia della base.

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