È una storia già vista.
Quando il regime non ammette critiche mette in atto la
repressione.
Repressione fisica e annichilimento cerebrale. Per attuare il programma è necessario intervenire sulla libertà di pensiero, quindi sul confronto dialettico tra i vari criteri che compongono lo stato di democrazia. Il coinvolgimento sociale e l’impegno politico nella vita pubblica, la dittatura lo vede e lo traduce in nemico e come tale deve essere messo nella possibilità di non nuocere.