lunedì 11 ottobre 2021

Una storia, tante storie

 Niente è per sempre.

No lo disse scrollando la testa dapprima lievemente e poi energicamente. No disse la donna davanti alle case aperte sul tavolo sistemate a forma di croce celtica. Per lei i tarocchi non avevano segreti anzi le mostravano spiragli sinceri di vita; flash se pur velocissimi ma inoppugnabili indirizzavano la sua mente e illuminavano percorsi suggerendo persino le probabilità che aveva l'interrogante per superare gli ipotetici ostacoli. 

La decisione finale appartiene, per la legge del libero arbitrio, esclusivamente a chi interroga l'oracolo. Concluse la sensitiva.

Era giunta da poco nel quartiere ma la fama di sensitiva e cartomante impeccabilmente divinatoria la precedette.

In quel momento davanti a lei c'era seduta una mamma e le chiedeva una divinazione uno sguardo oltre il velo del futuro non per lei personalmente ma per l'unico figlio che aveva in casa.

La veggente scosse la testa e con gli occhi sulle carte ripeté: noo non è una buona unione meglio farebbe se lasciasse immediatamente non è una donna adatta a lui... ssofferenze... vedo tanta sofferenza in questa unione. Sarà un estraneo in casa sua. Andrà errando in cerca di amore... Basta basta così. Vede il matto dice questo: cammino inconcludente. Viaggio. Estraneo in casa propria... basta basta così. Conclude raccogliendo le carte.

Ma ma sembra una cara ragazza timida premurosa. Balbetta con un fil di voce l'interrogante. Non può essere che le carte sbaglino?

No signora le carte non mentono e io raccolgo i segnali e vedo chiaramente. Suo figlio avrà un'unione travagliata. Non adesso ma in seguito.


Quindi non si lasceranno?

Questo dipende da lui! Il futuro è la conseguenza delle scelte che ognuno fa.

Dipende tutto dipende dalla cultura e dalla volontà personale, sono questi i fattori principi della svolta che si vuole prendere quando siamo davanti a un bivio importante e comunque niente è per sempre in amore e nella società, niente è per sempre


domenica 10 ottobre 2021

Roma, green pass contromano

 

Fàmosi a capì... cerchiamo di capire qualcosa.



Le notizie che arrivano dai media sono sconvolgenti! E le immagini non sono da meno. Moltissimi si sono ritrovati in piazza a Roma per dissentire sulle norme varate dal governo in merito al passaporto verde, il green pass”, e all'uso dello stesso per ritornare a vivere gli spazi fino ad ora inibiti all'affollamento.

Per scongiurare il propagarsi del virus si è ricorso ad uno stato censorio dei grandi eventi di massa e rivisto le mappe lavorative, l'accesso nei luoghi di lavoro è stato sostituito con il telelavoro ossia il lavoro a distanza svolto da casa e sono stati vietati oltre agli assembramenti scialarecci anche le visite ai musei e agli eventi culturali.

Da quasi 2 anni i settori del turismo e della cultura ( concerti, fiere, mostre, proiezioni di film, palestre, centri di ristoro, bar, ristoranti, alberghi etc.) soffrono l'isolamento programmato dai governi di mezzo mondo. E noi cittadini, dopo i primi auto-convincimenti del ce la faremo, i canti e le strimpellate dai balconi, i giochi da un condominio all'altro, ci siamo trovati spiazzati dalla mancata soluzione dei problemi.

Ci siamo visti imporre e quindi subito una vaccinazione sperimentale e immediatamente dopo il documento del liberi tutti i vaccinati a condizione che …

Comunque, anche se a malincuore, la maggior parte si è adeguata alle decisioni dei ministri e degli scienziati che formano la squadra d'emergenza anti-covid.

Purtroppo ben poco è cambiato. Nonostante le restrizioni i contagi e le varianti virali continuano ad esserci. L'economia, ma questo dato sarebbe il danno peggiore, continua a soffrire e fare soffrire specialmente i liberi professionisti che operano nella distribuzione e a contatto col pubblico.

In mezzo al caos si pongono le facce di mer(en)da.

I viscidi. Tutti quelli che cinicamente fanno affari e commerciano lucrando sulla pelle della società civile.

Non mancano i delinquenti avvezzi, e non è una novità!

Lasciano basiti i commenti di certa carta stampata che fanno eco e amplificano i conati di certa gente che ha fatto pochissimo nonostante il ruolo pubblico ricoperto in questo lasso di tempo pandemico.

Fanno incazzare, la reazione è immediata in quanti hanno un minimo di discernimento, gli atteggiamenti e le parole che alimentano la violenza fine a sé stessa. E fa esplodere la rabbia covata nei giorni claustrofobici dei divieti in tafferugli irrazionali.

Gli infiltrati nella manifestazione contro i green pass a Roma hanno mostrato una bestialità inaudita. Non è rilevante parlare o imputare colpe agli schieramenti politici che hanno preso parte alla manifestazione. Si può dissentire spontaneamente senza essere per forza di destra o di sinistra. Ma chiedere la testa di un ministro per i fatti accaduti in Roma è pura demagogia ricoperta da una montagna di merda che fa presa solo sugli stupidi faziosi. Se poi i capi banda che hanno spinto e incendiato gli animi sono anche portatori di voti di una certa fazione il quadro si commenta da solo.

Piuttosto che chiedere la testa della ministro Lamorgese nascondetevi!

Fate una seria autocritica e ragionate sulla vostra irresistibile ascesa. Meditate sull'odio seminato. Sulle accuse urlate e sparse abbondantemente contro il nemico. E sul clima cospirativo da voi creato in un momento delicato com'è l'attuale momento vissuto quasi stoicamente dai comuni cittadini.

Vergognatevi!

sabato 9 ottobre 2021

Blog accattivante se vestito di nero e dai contenuti seri

 Lieve disquisizione sul “nero”.

A prescindere dalle implicazioni psicologiche di certa pubblicazione, non sempre condivisibili ma di questo ne parleremo semmai in un altro post, adesso voglio soffermarmi e attrarre l'attenzione sulle implicazioni sensoriali visive. Cioè sugli aspetti cromatici del colore nero, delle sue peculiarità dai toni forti, decisi, quindi sull'eleganza e sui molteplici connubi con le nuance della scala cromatica dei colori adoperati nelle cosiddette belle arti, nella moda e nei nuovi media. Vale a dire giocare con i colori complementari nella “costruzione” dei blog.




La pagina nera, tipo lavagna, è una superficie ottimale che suggerisce e invita a giocare con i colori complementari che, accostati in maniera “scientificamente” audace, migliora l'aspetto e coinvolge nell'esplorazione del sito web quanti passano e spulciano nel tentativo di risolvere un determinato quesito o semplicemente sospinti dalla curiosità.





Ovviamente più il blog e la pagina sono accattivanti e più la navigazione è stimolante nella ricerca specifica di un dato tema sia esso sociale, politico, antropologico o di semplice svago.

Il nero della pagina coniuga benissimo un carattere di scrittura bianca, celeste chiaro, verde nelle diverse tonalità a seconda se si intende esaltare, porre in primo o secondo piano un pulsante o un link. Il rosso, che per i milanisti è una fede, nei riferimenti e nelle costruzioni degli spazi, per i blogger è attrazione visiva. È come fare l'occhiolino. È suggerimento.



In sartoria è senz'altro visto come sinonimo di eleganza dalla gente altolocata e colta. Basti pensare allo smoking, ai tailleur, anche se l'alta moda, per questioni di mercato, per fare spettacolo e stupire con creazioni esagerate tende a esaltare il proprio brand e cimentarsi nelle creazioni manifatturiere con tessuti-nontessuti dai colori sgargianti specie nelle ultime produzioni.

L'eleganza intramontabile del nero.




Erroneamente il colore nero è associato a eventi luttuosi e in alcune etnie persino al malocchio.

Il dato certo, incontrovertibile e sociologico, consiste nella praticità dei vestiti confezionati con tessuti scuri:

Il nero assorbe e non esalta le macchie di sporco. Questo i contadini e le classi meno ambienti costretti a umili lavori lo avevano interiorizzato per necessità.

giovedì 7 ottobre 2021

Post muto, o quasi: è solo colpa dei cinghiali?

Quattro passi per le strade della città:

 non ci sono parole.

scene di normale quotidiana inciviltà

cari cittadini e cari amministratori le parole sono inutili! Osservate e meditate. Meditiamo... Interroghiamoci arrivando però ad una conclusione logica senza demandare agli altri la soluzione dei problemi ambientali. La convivenza include civismo e rispetto per l'ambiente. Rispetto per tutti gli esseri viventi che popolano la terra e l'aria. Rispetto per le elementari norme di convivenza.

Civiltà significa rispetto per se e per gli altri.  ovviamente chi non rispetta gli altri non rispetta se stesso.

Pnrr prospettiva e possibilità per la ripresa del sud

 Considerazioni finali sul pnrr.

Tutti, indistintamente, si sono cimentati e hanno tentato promesse forti del programma e dei fondi europei destinati all'Italia

il sud ha una eccezionale possibilità di ripresa! E vista la storia d'Italia, parafrasando Paolo Mieli, il nord ha un debito storico nei confronti del sud. ... potrebbe essere l'occasione buona per pareggiare i conti … viste le linee guida dei piani d'investimento del Pnrr che il governo intende adottare per modernizzare il paese.

Riforme che costituiscono una condizione dalla quale non si può prescindere per ottenere i finanziamenti europei.

Il piano d'intervento strutturale tocca e distingue 4 diverse tipologie di riforme:

  • orizzontali o di contesto: misure d’interesse generale;

  • abilitanti: interventi funzionali a garantire l’attuazione del piano;

  • settoriali: riferite a singole missioni o comunque ad ambiti specifici;

  • concorrenti; e questo è il punto che lascia spazio alla volontà di fare perché chiarisce che le opere possono essere contigue e a supporto, cioè non strettamente collegate con l’attuazione del piano ma comunque necessarie per la modernizzazione del paese (come la riforma del sistema fiscale o quella degli ammortizzatori sociali).

È un piano ambizioso! Che punta i riflettori mediatici sull'Italia e su tutta la classe dirigente.

La politica e l'imprenditoria sana è a un banco di prova non indifferente. Dal lavoro serio di tutti dipende il presente e il futuro.


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