giovedì 19 aprile 2018

Ad Angiolina Oliveti.

Angiolina Oliveti e Manuela Iannino.
Archivio personale.


Nacqui nel 1992 nella terra di tutti
E di nessuno.
Mamma prima di avermi, viaggiava con te
Che avevi il compito di vegliare su entrambe.
Divenisti la mia madrina, la mia guida,
colei che s’interessò sempre a me
e alla mia carriera.
Ai miei sogni, alle mie letture.
Mi regalavi favole e fiabe,
mi regalavi i tuoi romanzi,
mi regalavi le tue storie e il tuo vissuto,
mi parlavi della scrittura come di polvere d’oro,
che solo chi ne conosce prestigio e pregio sa apprezzare.
Mi dicevi e ti  sento  dirlo ancòra
Di non violare i miei sogni, le mie ambizioni,
E di non demordere mai.
Ora come mai avrei voglia di parlarti,
Di farmi consigliare da te
E farti leggere tutto ciò che il mio cervello crea,
vorrei sapere se vai fiera di me,
se ti interessa ciò che scrivo, se  trovi accattivante tutto questo.
Il filo conduttore a legarci evidentemente c’è
E c’è sempre stato.
Io, tu e la creazione;
io, tu e la scrittura.
Sono passati quasi 26 anni dal 1992
E le nostre affinità sono ancora ferme
Con un nodo ben stretto.
Adesso come allora io lo so
Che non smetti di vegliare su di me.
Adesso come allora è evidente
Una sul cuore dell’altra.

mercoledì 18 aprile 2018

Cz: Lamanna e Molè in mostra al S. Giovanni

Il complesso monumentale del S.Giovanni in Catanzaro è una struttura architettonica di origine normanna con influenze bizantine esaracene.
Nel xv sec. Il castello, a causa delle diverse incursioni dei catanzaresi che si ribellavano al conte Centelles, cadde in rovina.

La storia ci dice che alcuni materiali del castello furono utilizzati per edificar la Chiesa dei SS. Giovanni Battista e Evangelista e divenne sede di una delle più importanti confraternite della città; la Congrega dei Bianchi di Santa Croce (1563) con l'Hospitio (1569) e il convento dei Teresiani (1645). Questi ultimi due edifici furono in seguito trasformati in caserme e poi in carceri.
Dal 1998, con una mostra dedicata ad Andrea Cefaly, il Complesso del San Giovanni è trasformato ancora una volta dalla volontà politica e amministrativa cittadina. Diventa un polo attrattivo culturale i cui spazi sono contenitori di arte visiva e convegni.

Nel 1999, con la mostra dedicata al Cavalier calabrese, nato in Taverna, Mattia Preti, il Complesso acquisisce di fatto il titolo prestigioso di polo culturale e espositivo fra i più importanti dell’Italia Meridionale. E’ questo il ruolo che oggi il Complesso detiene e, grazie alla suggestività del luogo e all'ampiezza dei restaurati spazi espositivi, ospita anche opere di pittori locali, quali Andrea Cefaly da Cortale, collezione donata dalla famiglia Lanza.

Lo spazio è gestito da un gruppo di ragazzi. Ma non è di questo che voglio parlare. D'altronde, per saperne di più basta andare sul sito ufficiale del comune di Catanzaro.

Oggi mi trovo qui perché attratto dalla mostra di due storici compagni pittori coi quali ho condiviso alcuni momenti della mia giovinezza: Gioacchino Lamanna e Francesco Molè.

Il piano terra del complesso monumentale è dato in comodato all'università.
Salite alcune rampe di scale si accede alle capienti sale dove sono esposti i dipinti.
È ancora presto er fare un resoconto, ma, secondo le notizie di Franco Molè, la città ha risposto benissimo all'evento. "La sala conferenze era gremita e i visitatori facevano fatica a stare in quei luoghi fisici e apprezzare i lavori pittorici -mi dice Molè-".


Parliamo un po' dei tempi passati, dei percorsi pittorici e degli amici che non ci sono più.

Entrambi, Lamanna e Molè', sono e trattano con metodiche e sensibilità differenti temi figurativi.
Gioacchino ama il paesaggio e le figure. Molti scorci catanzaresi sono esposti. Vedo anche un pezzo del laghetto del parco della biodiversità. Cavalli. Attimi di intimità familiare: le figlie, la moglie, tanti scorci della sila e della vecchia Catanzaro.

Lamanna ha un'ottima mano e un superbo colpo d'occhio. La sua tavolozza e solare, pulita. Riesce a raccontare attimi visivi sospesi tra poesia e realtà.

Molè ha una tavolozza sfumata. Il pennello o lo sfumino e i tamponi lasciano tracce di pitture delicate sui supporti.
Da qualche tempo si dedica allo studio dei ritratti. Volti femminili si affacciano. Fanno capolino. Ammiccano dentro e oltre le cornici.

Non vado oltre. Il mio scritto vuole essere uno stimolo alla partecipazione.
La mostra rimane aperta fino al 10 maggio. Dalle 10 e 30 alle 14,00 e dalle 17,00 alle 20,00.

lunedì 16 aprile 2018

Oro nero.

Foto e testo: Manuela Iannino ©


Sembra oro nero questo caos,
 buio vertiginoso,
mentre si tratta solo di
equilibrio nuovo,
coniato dalla lega di chi non ce l’ha fatta
e di chi ce la farà.
Gambe e braccia pesanti
E testa affollata,
Una folla in tumulto, come una guerra,
tanto dolore.
A fatica ricordi chi sei, chi eri,
ti focalizzi solo su chi sarai.
È ancora buio, ma l’alba tornerà.

venerdì 13 aprile 2018

Italia, governabilità

Il ciclo delle stagioni, così come l'abbiamo concepito e strutturato, ora legale inclusa, arriva puntuale e impone i suoi ritmi.

Meno puntuali sono le aspettative che singolarmente imputiamo alle azioni della politica, al suo governo e all'intelligenza, alla lungimiranza delle donne e degli uomini che hanno visibilità, oratoria e potere decisionale. Cioè quelle persone che si sono ritagliate uno spazio contrattuale e che, perciò, possono gestire eventi sociali.

I fatti sembrano confermare l'impossibilità del cambiamento intellettuale.

Siamo alla seconda consultazione del presidente Mattarella e nulla sembra essere cambiato nelle azioni e nelle teste dei leader chiamati a formulare una ipotesi di governo.

La legge elettorale appena varata e voluta dalle forze politiche uscenti col pd in testa è colpevole di quanto sta accadendo giacché dalle urne non è uscito un vincitore a cui conferire con pienezza l'incarico per formare un nuovo governo.

Il cittadino qualunque, non nel senso deleterio del termine ma inteso come soggetto debole e privo di effettiva proprietà decisionale, è ostaggio dei capi cordata nel bene e nel male. Inutile, quindi, parlare di disaffezione alla politica e tagliare corto contro i populismi.

Cosa uscirà dal cilindro non è facile saperlo a priori. Si possono immaginare un ventaglio di soluzioni possibili, inutili da anticipare. Ciò che invece si evince e in base alle notizie dei media prende forma il tentativo spartitorio che usa e passa dalla disinformazione alla dissimulazione, ai proclami attraverso tv e giornali partigiani di mantenere fette di potere economico e contrattuale anche nel nascente governo dei vecchi volponi.

mercoledì 4 aprile 2018

Governo, 1° giorno di consultazioni

Altro che operai o dipendenti, tanto per dirla con Corona. Questi sono dei dirigenti esperti nell'azione politica e nel mantenere il potere.
Perlomeno questa è la conclusione che mi faccio dopo aver sentito i primi esponenti dei gruppi politici dopo l'incontro col presidente Mattarella.

Gli incontri al Quirinale si dimostrano rituali già visti. Tra propensioni al dialogo e veti, pur dichiarando apertura alle possibilità di un governo aperto alla soluzione dei problemi in campo, i leader sciorinano il loro sale politico.
La Lorenzin si dice preoccupata (adesso è nel gruppo misto, in seno alla sinistra) e come ministro della sanità uscente si dice preoccupata per le finanze dello Stato. È lei che ha tagliato i cordoni consolidati nelle aziende sanitarie nazionali ed è sempre lei che ha imposto il commissario Ed è sempre grazie alle misure sue e quelle di Scura che curarsi in Calabria è diventata un'impresa impossibile.
Scura in Calabria.

Il vecchio ora fa i conti col nuovo, anzi con le nuove intenzioni che i 5 stelle mettono al primo posto nelle loro azioni.

I tagli nella sanità hanno forse messo in pari i bilanci ma hanno decimato lo stato sociale di diritto alla salute dei cittadini poveri e annullato concorsi e assunzioni. Mentre sulle persone che devono per forza decidere se comprare l'aspirina o fare la spesa pende la famigerata spada di Damocle Ma questo non è problema della Lorenzin e neanche dei politici in generale che, con circa 5/6mila euro al mese possono comprare aspirine a quintali.

Difficile fare previsioni anche sui tagli ai costi della politica, tema caro a Di Maio e Salvini.

La lega “noi con salvini” inizia a perdere pezzi: in sicilia il suo rappresentante di spicco è agli arresti domiciliari per voto di scambio. E se ciò dovesse risultare verità come potranno i 5stelle formare un governo con loro?

Questa legge elettorale ha dimostrato in pieno l'inadeguatezza della stessa, difficile governare! Anche chi ha raggiunto consensi importanti non può governare senza alleanze. E Matteo Renzi coi suoi si arrocca e sta in difesa. “Noi stiamo all'opposizione; così hanno voluto gli elettori” , dice.
E Napolitano?

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