sabato 18 gennaio 2025

in Calabria diciamo così

 

Detti popolari.

Aforismi più comuni in dialetto calabrese:

 

Locuzioni popolari che indicano gli estremi del pensiero e delle azioni possibili in situazioni eccezionali quali l’appariscenza volgare di chi vuole ricoprire posti non adatti al proprio spessore culturale oppure, perché afflitto dalla sorte avversa, si lascia andare alle pratiche più bieche pur di risalire la china.

 

 

sabato 11 gennaio 2025

Proiezioni

Catanzaro marina, lungomare



 È una bella giornata di sole che, nonostante il freddo pungente che stimola la pelle esposta al vento a reagire e le gambe a camminare veloci, invita a godere della luce solare immensamente generosa in Calabria e fare il pieno di aria iodata. Le guance e le mani assumono un colorito rosato. Due gabbiani, poggiati sul muricciolo che delimita la passeggiata del lungomare dalla spiaggia e quindi del mare, oziano al sole. Non hanno paura della gente che passa vicina. Hanno capito che nessuno è intenzionato a fare loro del male. Anzi, aspettano che qualcuno porga del cibo, biscotti sbriciolati o del pane raffermo. 

giovedì 9 gennaio 2025

Vuoti di memoria

 Non disturbare l’autista! 

Chi è alla guida non dev’essere assolutamente disturbato e distolto dal suo impegno prioritario. 

La massima vale per chiunque. Specialmente per quanti formano la squadra del governo. Meloni, chi non ricorda la sua veemenza nel puntare il dito contro i mali che affliggono gli italiani?

lunedì 6 gennaio 2025

Giuseppe Chiaravalloti, un uomo buono

 


Satriano gioisce per la presenza di don Mimmo e, nel contempo, piange un altro suo illustre figlio: Peppino Chiaravalloti:  Magistrato, politico per caso, Presidente della Giunta Regionale della Calabria e grande uomo dalla simpatia innata.

domenica 5 gennaio 2025

Don Mimmo, la Calabria, l'Italia si rallegra

 Don Mimmo , prete di strada, umile, concreto! Ho sentito parlare di lui appena si è interessato agli emarginati nel centro di solidarietà che ha sede nella periferia di Catanzaro. Erano gli anni ottanta e quel giovane prete faceva rumore, scuoteva le coscienze.  Faceva paura! La sua determinazione nel voler riportare all’ovile le pecorelle smarrite. Che erano tante ! Invisibili agli occhi dei benpensanti "mporteddhati", chiusi, serrati volutamente  dai pregiudizi. Era ed è rimasto un uomo concerto che mette in pratica, nella vita di tutti I giorni, la parola di Gesù. 

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