lunedì 15 luglio 2024

Di necessità virtù

 


Diritti. Abuso d’ufficio. Tutele. Proprietà.

Tutti temi di attuale impellente necessità visti da ottiche diverse.

Per certuni il diritto come le altre tematiche accennate sono considerate tali in base alle personali necessità. Quindi il diritto di vivere un’esistenza serena affrancata dai soprusi altrui è un’esigenza condizionata da fattori contingenti. Diritto di lavorare. Diritto di cibarsi, crescere, fare esperienze, studiare, abiurare tutte le forme di violenza, guerra militare in primis e psicologica, diritto di vivere in ambienti sani e in armonia con la natura, così come pensati e incisi nella carta dei diritti e nella nostra carta costituzionale è diventato impensabile. Sarà per questo motivo che molti si rifugiano nelle bolle virtuali delle piattaforme?

venerdì 12 luglio 2024

In assenza di quel comune senso del pudore

 

Anche oggi c’è la notizia scabrosa. Scabrosa e o pruriginosa?

Non voglio accodarmi alla fiumana puritana e gridare allo scandalo per le decisioni dell’attuale classe dirigente che arroccata su posizioni legittime, secondo i loro parametri mentali, violentano il cosiddetto comune senso del pudore.

Dimenticano o forse non lo hanno mai saputo che governare un Paese è una missione basata sul rispetto.

mercoledì 10 luglio 2024

A chi giova la guerra?

 

"ospedale pediatrico, Kiev"

Un altro giorno archiviato.

Il tempo passa e sembra che quanto accade nel mondo non ci riguardi fintantoché gli attori interessati al martirio sono lontani geograficamente e diversi da noi. Neppure le aberranti azioni generate dalle menti malate toccano nel profondo le coscienze e incitano a uno scatto solidale di ribellione. Le guerre mentali sono peggiori di quelle fisiche, a volte. E mentre la distruzione  continua a mietere vittime innocenti in Ucraina e in medio oriente, queste le terre martoriate dai bombardamenti che ancora attraggono l’interesse dei mass media, noi “occidentali” aspettiamo avvolti in una nuvola d’ignavia che qualcosa o qualcuno ponga fine agli eccidi generati dagli stati assassini.

domenica 7 luglio 2024

Peppino Papaleo, personaggio simbolo della cultura catanzarese

 


Sabato 23 marzo 1985. Peppino Papaleo, lo ricordo come se fosse oggi mentre mi porge in silenzio alcuni fogli freschi di tipografia.  Lui non parlava molto. Gli piaceva ascoltare e scrivere sul  “suo giornale” indipendente: un foglio stampato avanti/retro:  L’Opinione”, voce fuori dal coro e, nel modo di condurre certe tematiche, anche “rivoluzionario”.  Con orgoglio e passione scriveva di politica e cultura sempre attento al territorio e agli eventi potenzialmente vocati alla crescita della collettività.

venerdì 5 luglio 2024

Sergio Scicchitano, un poeta da Marina e Catanzaru

 


Le periferie soffrono conflitti d’inferiorità. È questa una costante comune presente in ogni dove. Nel nord come nel sud le periferie sono lasciate ai margini salvo rare eccezioni.

I problemi presenti negli agglomerati abitativi delle zone abbandonate perché dimenticate dalle gestioni comunali li conosciamo per esperienza diretta, per le narrazioni ascoltate da chi li ha vissute prima e, in certi casi, perché  lette sulla stampa locale. Che fare per emanciparsi dalla sottocultura intessuta con garbo dai ceti che vivacchiano  nel limbo clientelare assunto a filosofia di vita dal pressappochismo strutturale diventato scheletro immarcescibile delle società malate?

La risposta è scontata: studiare! Lavorare! Essere indipendenti.

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