mercoledì 3 febbraio 2021

Mattarela il saggio, Mario Draghi l'alchimista

MARIO DRAGHI? PERCHE' NO!


Non è una sorpresa. È la dimostrazione lampante della lungimirante azione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che dopo avere ascoltato tutti decide di conferire all'ex presidente della bce Mario Draghi il compito di sondare ulteriormente le sabbie mobili della politica italiana.


Intorno al nome di Draghi non ci dovrebbero essere veti da nessuna parte politica salvo qualche pretesa sottobanco dei mercenari che usano il “nome del popolo” per biechi tornaconti personali.

Il momento storico è delicato! Non si può continuare a giocare sulla pelle degli italiani. E Mario Draghi ha fatto la sintesi delle azioni di governo che dovrebbe guidare tra qualche giorno.

  1. presente e futuro dei giovani.

  2. Pandemia e vaccini.

  3. Recovey plan, lavoro e ripartenza, ripresa e resilienza nazionale.


Il tempo stringe. Entro fine aprile l'Italia deve avere un piano di ripresa e deve essere inviato all'Europa. Per fare ciò ogni veto deve cadere e ogni velleità di parte deve cessare d'esistere.

Ben venga quindi un governo dalle larghe intese che vede confrontarsi europeisti e costruttori di ponti culturali.

Nei giorni appena trascorsi abbiamo assistito alla peggiore delle schermaglie viste sin qui in parlamento e nei programmi dedicati all'informazione. Alcune figure, forse sarebbe meglio definirli “brutti figuri” hanno dato il peggio. Si sono nascosti dietro veti addolciti di buoni propositi e belle parole. Qualcuno ha anche osato chiedere a gran voce le elezioni anticipate come se queste potessero dare dignità e risposte alla nazione che langue economicamente e, peggio ancora, con una sanità sfinita dalla pandemia.

La nausea è salita a dismisura tra la gente comune che non ha saputo cercare e fornire scusanti ai mercenari che affollano le istituzioni come se fossero al mercato del bestiame.

Draghi ha esperienza e carisma. Deve essere lui a indicare le azioni guida del prossimo governo. Senza se e senza ma deve tenere la barra diritta e non lasciarsi intimidire da nessuno. Deve mandare con fermezza al macero le imposizioni ideologiche, visto che di ideologie sane che guardano al bene comune non ce ne sono più in quei luoghi di alto fermento democratico quale dovrebbero essere le camere.

Riuscirà Mario Draghi a compiere il miracolo alchemico col materiale umano che ha a disposizione? Speriamo di sì.

Buon lavoro Mario Draghi!

lunedì 1 febbraio 2021

Luoghi mistici

Luoghi del divino.

"Lourdes, grotta delle apparizioni"


Da sempre, per alcuni, c'è la necessità di porre il proprio essere nello stato di quiete interiore. Volgere la mente al Signore e raccogliersi in preghiera.

Da quando vige il lockdown molte abitudini individuali e sociali sono cambiate. Anche recarsi in chiesa è diventato un problema ché, come ogni luogo fisico frequentato dalla collettività, esige accortezze ormai note. Ma chi sente l'esigenza interiore di volgere il pensiero al Signore ha la possibilità di raccogliersi ovunque si trovi e rivolgere il proprio essere in preghiera.

I cenacoli di preghiera in presenza, come li chiamava mamma Natuzza, non più conformi alle disposizioni anti-covid, i devoti li svolgono nelle rispettive dimore n seno alle proprie famiglie seguendo il canale dedicato alla preghiera comunitaria che trasmette da Lourdes la SS Messa e il SS Rosario.

Tutte le sere sul canale 28 la comunità cristiana si riunisce e prega.

L'inquadratura della grotta è suggestiva. La voce dell'ufficiante guida il ss Rosario. Le poche suore presenti partecipano alla preghiera certe di non essere sole.

Da ogni dove i pensieri convergono là. Ai piedi della Grotta dove apparve ai pastorelli, la Signora di Lourdes è in compagnia delle moltitudini che seguono dalle case il sacro rito.



Lo sguardo dei fedeli accarezza le rocce e scandaglia gli anfratti. Segue le crepe. Il gioco di luci e ombre dell'illuminazione artificiale fa emergere figure familiari. E una mano prende forma nella parte sinistra dello schermo. Sembra sorregga la parete rocciosa proprio sopra la testa del sacerdote. E, in fondo alla grotta dov'è posta la statua Immacolata, la figura di un volto possente prende forma. Si intravede nettamente un occhio, parte del naso, i capelli, lo zigomo. Il volto, quello che sembra suggerire le fattezze di una figura umana, cambia espressione, a volte sembra sorridere altre volte dà la sensazione di tristezza ma guarda sempre benevolmente gli astanti da dietro il mantello della Signora.

Suggestioni? Voglia del Divino? Esigenza di protezione Suprema?

Di fatto la natura gioca coi poeti, gli artisti e con le persone che sanno guardare con sensibilità il Creato.

domenica 31 gennaio 2021

Celebrazioni o Vanità?

Eppur si muore.

Nonostante ciò viviamo combattendo come se la vita non dovesse finire mai. Cosa sfugge di questo semplice e inoppugnabile concetto? 

Eppure, senza esclusione alcuna, sappiamo per certo che le nostre esistenze hanno un tracciato netto e seguono un percorso inevitabilmente programmato e ben definito. Siamo consapevoli che il ciclo vitale di ogni essere presente sulla terra ha un suo sistema: nasce e muore ma non conoscendo la data di scadenza ci sentiamo eterni. 

Volutamente ho evitato “si cresce” perché alcuni nascono e muoiono nell'immediato. Intenzioni e idee abortiscono al pari di quei concetti brillanti, quei sogni che non vedono la luce per mancanza di energie, in controtendenza con tempo o volontà creative indipendentemente dai propri intendimenti.

Maestri di vita e eccelsi pensatori hanno sviscerato e enunciato montagne di pensieri scritti e parlati in merito all'esistenza degli uomini senza mai scollegarla dal contesto terreno e spirituale. Inutile quindi dilungarsi sui temi esistenziali anche perché ognuno se li gira a proprio uso e consumo. I più scaltri usano le paure dei singoli per accumulare ricchezze. Altri meditano e si comportano di conseguenza al proprio grado evolutivo.

Ebbene nella giostra dell'esistenza, anzi nel fantasmagorico luna park c'è chi va sulle montagne russe e chi si fa un giro sull'altalena. Chi predilige l'autoscontro. Il tiro al bersaglio. E c'è chi va dall'indovino. E poi ci sono i bambini che chiedono insistentemente lo zucchero filato. L'innamorato che punta la carabina sui bersagli per regalare l'orsacchiotto alla sua bella. Chi si fa selfie con le star e chi millanta azioni eroiche e vanta di conoscenze importanti. È una realtà parallela. Un mondo fantastico dove la finzione soverchia le realtà dei più. Dove anche il povero ha una manciata di svago dopo avere pagato il biglietto, appena varcata la soglia dell'entrata.

Ovviamente non mancano i fenomeni da baraccone. Quelli che madre natura ha dotato di un di più, che so, un'abilità fuori dal comune o un'anomalia che li rende speciali.

Il circo della vita è immenso e variegato. La meraviglia è dietro l'angolo. Quasi come nelle sedi dei governi ma lì è l'orrore e la cupidigia, l'indolente stupidità che induce all'oblio del potere e movimenta le azioni degli uomini suddivisi in schieramenti e lobby di potere.

Eppure, nonostante le ricchezze accumulate, gli encomi e le strategie per attuare la scalata del successo sulle montagne ambigue delle parvenze, in barba a ogni sforzo arriva inesorabile il momento fatidico del trapasso. La fine del viaggio è una scadenza improvvisa ma non imprevista. 

Lo stuolo di conoscenti che hanno beneficiato dei favori fanno a gara per esprimere al meglio elogi e aneddoti volti a magnificare una strada, un percorro piuttosto che un altro guardandosi bene a denunciare dimenticanze o azioni contrari al bene comune. 

Ogni azione è giustificata (anche la più discutibile) dall'avere perseguito con determinazione le linee guida imposte dal sistema democratico conferitogli dal suo mandato, per il popolo rappresentato e per il conseguimento del bene comune (sic), detto e scritto per la buona pace di quanti la pensano diversamente, vittime e avversari caduti sotto i colpi della cattiveria del fu “mattia”.

Sul palcoscenico gli attori non mancano mai. E i buoni compagni di strada non cessano di vivere nei cuori e nelle menti dei superstiti ...

giovedì 28 gennaio 2021

Gratteri, servo dello Stato o ...

E anche “cuore matto” è stato ridimensionato. E allora c'è da chiedersi: possibile che le indagini del procuratore Gratteri non vadano a buon fine? No, perché se è cosi per negligenza da parte degli organi investigativi allora, la conclusione è che si sono spese inutilmente energie e soldi pubblici magari spendibili per altre azioni più rilevanti e seri per il bene della comunità.

Se invece è il contrario, e cioè che la molteplice interpretazione delle leggi fa sì che quello che per qualcuno è reato per altri non lo è in parte o per niente del tutto.

Ma c'è un'altra possibilità d'interpretazione. E cioè che ci siano interessi e forze contrarie alle intenzioni di legalità e giustizia.

Sia ben chiaro: che i dipendenti del “Sant,Anna hospital” abbiano nuovamente un lavoro da svolgere è cosa assai positiva e gradita per l'intera Calabria! Ciò non toglie che se ci sono state “sviste” nella gestione queste debbano essere corrette secondo le norme vigenti.

Intanto il dott. Gratteri, nell'immaginario collettivo inizia, forse, a perdere credibilità. E questo è un interrogativo che dovremmo porci serenamente. Comprendere se il caso Palamara è servito a fare chiarezza sulla parte politicizzata della magistratura. Valutarne la bontà delle indagini parlamentari e quelle svolte in seno alla magistratura. E se ancora qualche fuocherello vacuo o cespuglio selvaggio continua ad esistere nei meccanismi della “legge uguale per tutti”.

Per intenderci: il dott. Gratteri insegue fantasmi oppure no? E il suo entourage durante le fasi investigative lavora con abnegazione per cercare la verità oppure compie grossolani errori perché indotto da frenesie e spirito di protagonismo?

venerdì 22 gennaio 2021

De Magistris? ce la può fare

Le reazioni dei personaggi che hanno fin ora guidato il maggior partito di sx in Calabria, il pd, dimostrano arrogante terrore mal celato dai proseliti contro l'ormai vituperato “populismo” che sembra abbia preso possesso delle menti e dei cuori, nonché dei malumori comuni.

Madame fifì tuona contro la candidatura di De Magistris. Ritiene che non ci sia bisogno di personaggi “trombati e cacciati” dalla Calabria. E questo sarebbe un punto da chiarire con estrema onestà di pensiero.

Senza però fare dietrologie e le pulci al già detto e fatto ma valutando pacatamente lo stato attuale in cui versa la Calabria si può tranquillamente affermare che chi ha gestito poteri e cosa pubblica ha fallito senza alcuna attenuante a sua discolpa. A destra quanto a sinistra! non c'è differenza.


Orecchio a terra! Suggerisce Bersani.

Ascoltiamo i bisogni, i malumori, i sentimenti della gente. Torniamo, semmai c'è stato questo momento d'attenzione, a confrontarci e ascoltare le istanze che vengono dal basso.


Con l'ultima retata definita “basso profilo” dall'antimafia di Catanzaro i malumori crescono. Non per un senso di vendetta nei confronti di chi guida l'autobus ma per i troppi incidenti di percorso che hanno recato danni ai passeggeri! Ovvio che i passeggeri scendano e cerchino altri conducenti più accorti. Conducenti che non danno in mano altri volanti a persone attenzionate dalla giustizia, amici e parenti.

Gli schieramenti istituzionalizzati assediati dalle correnti di potere personali hanno fallito! È più che naturale che qualcuno o più d uno dica basta! È ora di smetterla con questo teatrino, con questi attori, ciarlatani, nani e ballerini a tanto al chilo.

Questo il senso che muove i ragionamenti della gente comune ed è per queste semplici ragioni che De Magistris ha moltissime probabilità di farcela.

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