venerdì 7 ottobre 2016

Spaghetti alle lumache

spaghetti al sugo di lumache

  Squisitezze da leccarsi i baffi

I francesi li chiamano escargot. Sono dei molluschi comunissimi che spuntano fuori dal terreno dopo le prime piogge. Le lumache, per non affogare, rompono quel leggero strato calcareo che li isola dal resto del mondo. Interrompono così il letargo e riprendono a mangiare l'erba.

Le lumache, quando cucinate bene, sono una prelibatezza per i palati. Ci sono innumerevoli ricette, ma io amo inventare, creare delle varianti. Improvviso con quello che ho a disposizione!

Oggi ho un pugno di lumache, qualche pomodoro e altre spezie. All'opera, dunque!

giovedì 6 ottobre 2016

La difesa di Mario Oliverio

Quando si dice il caso!

A due giorni dal sondaggio ancora non si sa nulla. Qualche notizia dai giornali, sì, ma niente di convincente, anche perché i giornalisti spesso sono propensi alla sintesi e a volte estrapolano la frase ad effetto per rendere accattivante il pezzo.

Però, il silenzio, l'oscuramento mediatico, almeno per me che non sono addentro ai meccanismi delle notizie ufficiali e neppure a quelle di corridoio, pesa.
Pesa, oddio non è che non dormo la notte o me ne faccia un problema esistenziale, però...

comunque penso: Battagliero com'è, possibile che Mario Oliverio non risponda prontamente alle lagnanze che da varie parti arrivano e gettano ombre sul suo operato? Quantomeno per tranquillizzare l'opinione pubblica sulle pesanti vicende che lo vedono coinvolto, credo suo malgrado!

La Costituzione demolita a colpi di spot

Quando, in qualsiasi campo, per vincere una partita ci si rivolge alla pubblicità e si fa leva sulle paure collettive pittosto che dire la verità e spiegare le intenzioni senza nascondere nulla, allora, si è ad un passo dalla dittatura.


Ma Benigni non diceva, in uno show dove vestiva i panni del docente e spiegava calorosamente i principi fondamentali della nostra Costituzione, che la Costituzione della Repubblica italiana è la più bella del mondo? E nel frattempo cosa è successo? Perché si schiera apertamente e caldeggia le modifiche rattoppate da un parlamento discutibile per i modi e i metodi coi quali è lì a governare i cambiamenti e sbeffeggia quanti la pensano in maniera diversa?

Sarà per l'aria di toscanità che regna ai vertici?

La Costituzione non è un vestito da dismettere quando è passato di moda. E sì! Pare che la moda attuale preferisca schierarsi coi più forti. Con gli imprenditori d'assalto che intra/prendono commesse nel mondo globalizzato fottendosene delle persone e delle esigenze primarie dei cittadini.

È una logica che fa prevalere le esigenze del mercato, i soldi di chi investe, il capitale impegnato e quello da incassare coi relativi interessi a discapito degli aspetti umani predicati da papa Francesco.

martedì 4 ottobre 2016

Calabria, bocciato il lavoro di Oliverio

È di questi giorni il sondaggio telefonico fatto da una società editoriale  sul lavoro svolto da Oliverio a due anni dalla sua nomina a governatore della Calabria.

In sintesi, la swg, ha chiesto telefonicamente ad un campione composto da 800 calabresi cosa pensassero dell'operato del governatore Oliverio. E quasi l'80% degli ntervistati ha risposto picche.

Qua due sono le cose. La prima: i sondagisti hanno incocciato persone scontente a prescindere o del centrodestra, oppure, perché, questa è l'amara realtà!

Oliverio dal canto suo ritiene il sondaggio una delle tante pietre messe per ostacolare la sua voglia di cambiamento. La sua politica del rinnovamento, però ancora stenta a farsi vedere ed essere compresa dai calabresi.

I problemi atavici persistono. La burocrazia resiste. E lui che fa?
Secondo la saggia scuola di partito si crea la rete di base negli uffici della regione così da avere sempre sottomano il controllo di quanto succede.
La casa dei calabresi è !spiata?”; controllata dalla gente fedele a Oliverio?.
Lui, nel frattempo ha mescolato tutto. Ma ha mantenuto alcuni dirigenti al loro posto. Posti strateggici per la politica economica e culturale della Calabria. purtroppo il cambiamento ancora non si vede.
Ergo?
Il turismo non decolla. L'agricoltura men che meno. Il lavoro langue. La sfiducia monta!

domenica 2 ottobre 2016

Referendum, sì o no? ecco i punti

No, proprio non ci siamo! Il referendum inerente la modifica della Costituzione sta assumendo, come al solito, i connotati di un derby senza scampo e esclusioni di colpi bassi.

Lo stiletto lo usano in pochi per dimostrare i passaggi da evitare, non per andare contro a Renzi che in un primo momento aveva affidato all'esito positivo del referendum la sua sorte politica. Bensì, per illuminare, o forse sarebbe meglio dire, togliere il prosciutto sugli occhi dei partigiani dell'una e dell'altra sponda.

Sono fermamente convinto che il voto del 4 dicembre di quest'anno è vissuto dalla stragrande maggioranza degli italiani come se fosse una sfida tra Roma e Lazio, Milan Inter o sampadoria genoa. Grazie anche alla tv spazzatura! Ai talck show in cui dura di più la pubblicità degli assorbenti che il dibattito serio tra i sostenitori del sì e del no.

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