domenica 31 marzo 2013

che ci riservano i dieci saggi di Napolitano?

In molti ci siamo chiesti chi sono i dieci saggi che formano i due gruppi di lavoro voluti dal Presidente Giorgio Napolitano dopo l'impasse di Bersani quale Presidente designato per formare il Governo. E come al solito siamo andati dietro l'onda emotiva creata ad arte dai mass media e dai vari personaggi che affollano la politica dentro e fuori le istituzioni, distogliendo l'attenzione dal problema reale che assilla ognuno di noi e che può essere riassunto nella cultura della legalità portatrice di istruzione, ricerca, lavoro e stabilità sociale.

Punti, questi appena accennati, stravolti e poi dimenticati dagli stessi che occupano gli spazi della democrazia repubblicana. Per estrema sintesi basta ricordare la legge elettorale, il porcellum, da tutti odiato e da tutti lasciato a legiferare sul porcilaio attuale.

Ma torniamo ai fatti in questione:

I due gruppi di lavoro voluti dal Presidente della Repubblica, che si riuniranno nel corso della prossima settimana per stabilire contatti con i presidenti di tutti i gruppi parlamentari in modo da raccogliere proposte programmatiche in materia istituzionale e in materia economico-sociale ed europea, sono composti da:
Valerio Onida, Mario Mauro, Gaetano Quagliariello e Luciano Violante;
il secondo gruppo è formato da:
Enrico Giovannini, presidente dell'Istat, Giovanni Pitruzzella, presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato; Salvatore Rossi, membro del Direttorio della Banca d'Italia, Giancarlo Giorgietti e Filippo Bubbico, presidenti delle Commissioni speciali operanti alla Camera e al Senato, nonché dal ministro Enzo Moavero Milanesi.

Quindi, nella prossima settimana i dottori della politica economica e sociale dovranno trovare la medicina più appropriata e imporla agli italiani. Noi, sperando che non optino per la via più facile e si risolvano a prescrivere enormi clisteri per i cittadini come avvenuto fin ora, rimaniamo in trepidante attesa.

sabato 30 marzo 2013

la vera foglia di fico è il M5S

Fico, il portavoce del M5S alla Camera, scrive che dal 27 marzo la camera e quindi noi cittadini dobbiamo affrontare un carico in più di 400mila euro per il nuovo gruppo della Meloni e di La Russafratelli d'italia”. E fin qui niente di sconcertante. La cosa che fa rabbrividire consiste nel numero dei parlamentari, 9 in tutto, molto al di sotto, quindi, dei 20 che sono necessari per formare un gruppo.

Come si è addivenuti a questa decisione? Semplice! Hanno votato tutti i presenti, pd e pdl compresi, tranne il m5s. Ma questo non sarebbe stato sufficiente se non ci fosse stato il parere favorevole espresso col voto dell'ufficio di presidenza.

400.mila euro, specie di questi tempi non sono noccioline!

Allora mi scappa da chiedere al M5S e al suo capitano Grillo: perché state ancora lì?
Perché non avete dato dei nomi e consentito a Bersani di fare un governo conforme alle vostre richieste di cambiamento?

No, cari amici. Così non và! Voi del movimento ricordate tanto le grancasse di risonanza che portavano a sfilare nei cortei i lavoratori scoglionati dai vecchi sistemi di potere. Anche voi, come loro, li portate in piazza a scaricare le tensioni senza però esigere il cambiamento culturale che ci si aspettava.

D'altronde, che aspettarsi da uno che ha fatto i soldi sparando puttanate, che, anche se vere, rimangono tali, vista la conclusione. 

Rigor Mortis, come lo chiama il Grillo urlante, il Professor Monti, rimane a dettare le sue convinzioni che guardano da tutt'altra parte rispetto alle esigenze dei cittadini e specialmente dei giovani che, ancora una volta, grazie alle inventive urlate nelle piazze e sul suo blog, rimangono legati al palo dell'ignoranza; catturati dall'elegante eloquenza del paladino dei poveri: Beppe Grillo!
aore12
l'immagine che gira in rete su Casaleggio.

E che dire del suo socio Casaleggio?, che stando a quanto circola in rete, pare sia stato,  candidandosi in una lista civica che appoggiava il sindaco del suo paese in quota pdl, fiancheggiatore di forza italia nelle elezioni del 2004.

ps: ma si sono resi conto Beppe e Gianroberto che grazie alla loro lungimiranza politica siamo stati "commissariati" (nel senso che stiamo appesi ad un filo fino a quando non si troverà una comoda quadratura del cerchio) dai " due gruppi di lavoro"  voluti da re Giorgio?
Gruppi di lavoro che, a leggere i nomi la dicono tutta
(neanche fossimo alle prese con una riforma istituzionale impellente, C'è solo da formare un governo serio. e non inventare formule magiche per giustificare l'assedio dei nominati).

venerdì 29 marzo 2013

Calabria, abbazia Santa Maria di Corazzo, Carlopoli

Tra Carlopoli e Soveria Mannelli.
la mia Calabria: tra i resti dell'abbazia di Corazzo


Nella campagna di Carlopoli, piccolo centro calabrese a due passi da Soveria Mannelli, in località Castagna, nel bel mezzo di prati coltivati a grano, sonnecchiano, dimenticate tra le macchie mediterranee, sobri ruderi della prima architettura romanica.

Sono i resti dell'antica abbazia di Santa Maria del Corazzo.

Un luogo aperto a chiunque e privo di tutele, che stuzzica la curiosità storica e fa riflettere sul tempo dell'uomo, sulla laboriosità e sulla spiritualità che ancora aleggia nell'aria. Basta socchiudere gli occhi dopo aver osservato i resti per vedere nella propria mente il maestoso edificio ormai ridotto a rudere.
Sono proprio i ruderi che permettono di immaginare la maestosità dell’abbazia e la sua centralità sociale nel medio evo tra i boschi silani.

I resti delle camere dei monaci, i magazzini, i locali per la foresteria, la cappella per i visitatori, la farmacia, il refettorio, i magazzini, insomma, tutto quanto serviva alla comunità religiosa dei benedettini, nonché l'intervento sul fiume Corace, deviato per irrigare i campi e per le necessità idriche del convento.

La cronaca monastica testimonia la presenza dell'illustre monaco fra' Giocchino da Fiore, e la stesura delle sue opere più belle e significative ad opera di esperti amanuensi del pensiero gioachimita.

mercoledì 27 marzo 2013

Franco Battiato: la cruda verità

IL VERME E LO SPREAD.

Nell'ascoltare le motivazioni dei rappresentanti di sé stessi, politici e ospiti dei talk show, inerenti le congetture economiche attuali, viene in mente la barzelletta del verme solitario che non voleva lasciare il suo posticino nel corpo ammalato. Dopo aver consigliato tutte le cure conosciute, il dottore, suggerisce al paziente di accompagnare tutte le mattine un biscotto al miele al solito caffè. Dopo qualche tempo, il paziente, spossato dall'insano ospite, torna più stremato che mai dal dottore lamentando di non avere risolto nulla.
Tranquillo! Esclama il dottore. Da domani mattina elimina il biscotto e quando lui tira fuori la testa per chiederti come mai non lo mangi più, tu, zack, un colpo in testa e lo fulmini.

In effetti un'assonanza c'è tra noi, la finanza, i consumi, le abitudini e le strategie dei mercati.

Ieri sera, durante la trasmissione di FlorisBallarò”, gli ospiti recitavano le litanie con convinzione. Il rappresentante del governo tecnico, Martone, accusava quarant'anni di cattiva gestione. La destra parlava di esuberi nella pubblica amministrazione da tagliare e la sinistra di un debito pubblico da sanare e di impegni presi con l'Europa da rispettare. Ma se si continua a tagliare lavoro senza dare sussistenza alle persone, che è la prima preoccupazione della Politica, mi sa tanto che “il verme solitario” uscirà dal corpo dello Stato e non si limiterà a chiedere spiegazioni.

Michel Martone, ha anche detto in faccia a Lupi (pdl) e Zanda (pd) che, sì, è vero che sono stati fiancheggiatori del governo tecnico ma che hanno ostacolato, chi in un modo e chi nell'altro a seconda degli interessi dei partiti, alcune riforme che il governo dei prof avrebbero voluto realizzare.

Dialettiche a parte, assistiamo alla solita immutabile lite che precede tutte le elezioni. La destra che accusa la sinistra e viceversa. E le altre formazioni minori non sono tenute in considerazione dai media preoccupati ad inseguire il fenomeno Grillo.

Nel frattempo giungono voci indignate a seguito delle esternazioni del noto cantautore siciliano Franco Battiato, ora assessore alla cultura della sua regione d'origine, con le quali ha fotografato la fauna che fin ora ha popolato la politica.
aore12
franco battiato


"La gente che ha lavorato tutta la vita e' rimasta in qualche modo genuina, invece in Parlamento ci sono delle troie che farebbero di tutto. E' inaccettabile.
Si dovrebbe aprire un casino e farlo pubblico", ha detto Franco Battiato durante il suo intervento in una conferenza stampa al Parlamento Europeo dedicata al turismo in Sicilia. "Questa Italia fa schifo. Sono servi dei servi dei servi".

Bon ton a parte che impone di esprimere con parole meno colorite e volgari certi stati di fatto, cambia qualcosa nella sostanza tra chi vende il proprio voto o appoggia incondizionatamente progetti ignobili ideati per fini personali che favoriscono pochi a discapito di molti e chi il corpo?

Il nostro limete? ci soffermiamo sulla superficie delle parole ma non penetriamo la sostanza!

domenica 24 marzo 2013

Grillo e i signorno in parlamento

aore12
i signornò del movimento 5 stelle
E no!,caro Beppe. Non puoi continuare a gettare merda sulle scelte degli altri mantenendoti a debita distanza. Criticare gli altri è sempre un gioco facile. Un gioco che porta le tifoserie allo scontro sicuro specialmente se si cavalca il malcontento sociale e in questo momento di scontenti col maldipancia ce ne sono in tutti i settori.

Stai, caro Beppe, iniziando a scadere nel calderone dei cialtroni (nel senso buono del termine) che parlano parlano e non collaborano affinché migliorino i problemi denunciati.

Il movimento cinque stelle ha raggiunto un ottimo risultato elettorale. Lì, delusi e scontenti della politica hanno trovato casa. E anch'io penso che ci voleva uno scossone. Ma ora basta! Lo scossone c'è stato e continua ad essere presente nei meccanismi istituzionali, però datevi una regolata altrimenti iniziate a scivolare lungo la china della vecchia politica extraparlamentare che no porta a niente salvo allo sfascio.

Per tornare alle continue esplosioni tue e di quanti sono all'interno delle camere, ricordate che siete, appunto espressione di gente esasperata e che comunque siete stati chiamati a confrontarvi con gli altri, in questo caso Bersani, quindi, proponete costruttivamente e smettetela di rompere i coglioni.

Cosa mi fa scrivere queste cose? Presto detto, anzi riportato dal tuo blog, caro Grillo:

Laura Boldrini e Piero Grasso sono celebrati dai giornaloni e dai partiti come le effigi del cambiamento, il segno del rinnovamento, l'espressione della società civile (dando così implicitamente per scontato la società civile non sia mai stata rappresentata). In realtà sono la più moderna manifestazione della partitocrazia. Foglie di fico: brave persone accuratamente selezionate per coprire personaggi che sanno benissimo di essere impresentabili, ma che in questo modo continuano a sopravvivere.”

e, per finire, basta con la farsa della democrazia liquida, come in tutte le cose e a maggior ragione quando si tratta dei destini di un Paese intero che convive nella realtà, ormai globalizzata, la guida non può essere affidata a gente inesperta.

Va bene, ci sono stati errori ma sono dell'avviso che si deve lavorare insieme per risolverli e non per disfare quel poco di buono che c'è!

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