IL PONTE SULLO STRETTO SI FARA'!
Lo assicura Salvini appena nominato ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili nel nascente governo Meloni.
Per Calabria e Sicilia ricomincia l'ennesima telenovela. Ponte sì. Ponte no!
L'infrastruttura, che non sarebbe la prima e neanche l'ultima opera di alta ingegneria civile studiata per unire terre divise da dirupi impervi, in questo caso il ponte dovrebbe rendere più agevole la viabilità tra due regioni contigue divise dal mare servite da traghetti ogni 30 minuti circa, esclusa fila dei periodi critici. Certo, il ponte taglierebbe il grosso della mobilità auto sui traghetti e, probabilmente, anche le attese agli imbarcaderi. Ci sarebbe, come accade nelle transazioni tecnologiche, un taglio deciso della mobilità marinara così come la conosciamo. Guadagneremmo qualche frazione di tempo e le merci viaggerebbero spedite.
Il ponte sullo stretto potrebbe diventare un'attrazione! Se costruito con le dovute accortezze antisismiche nel rispetto dell'ambiente: flora e fauna terrestre e marina.