lunedì 6 settembre 2021

Verità a stelle e strisce, si fa per dire

È una giornata uggiosa. Una di quelle che non ti fa stare bene da nessuna parte. La smania che hai dentro non ti lascia neppure con un buon libro, una buona lettura e una buonissima compagnia. La mente vaga mentre le parole dei Riccardo Jacona rinnovano la storia di J. Assange divenuto, suo malgrado, un perseguitato politico per avere diffuso documenti top-secret. Eppure questo dovrebbe essere il compito dei giornalisti! Ma quando si toccano certi tasti e si scoprono delle barbarie fatte in nome di un non meglio specificato interesse di Stato i patrioti al vertice sono tenuti a gettare fango per tenere nascosti i delitti contro l'umanità.



Non sta a me dire cosa è giusto e cosa è sbagliato. Particolari interessi che si intendono di Stato non sono resi noti al popolo, in tal caso è la coscienza di chi presiede la più alta carica democratica a dare risposte e chiarire i comportamenti in nome del popolo sovrano.

Pare, comunque, da quanto emerge dalle testimonianze pubblicate dai media, che la parte militare degli USA in istanza nei Paesi ritenuti a alto rischio terrorismo non sia stata di meno; ha calpestato le garanzie elementari dei diritti universali umani maltrattando i prigionieri politici e intimidendo quanti si schieravano e si schierano a difesa della dignità dei popoli oppressi.

Torture e abusi indicibili sono state commesse ai danni dei presunti terroristi. Persone rapite in altri Stati e condotti con estrema arrogante leggerezza in campi di concentramento e prigioni inaccessibili. È bastato un disguido, una presunta affiliazione, la provenienza o la parentela con una certa area geografica e o religiosa per fare scattare l'allerta e la cattura.

Azioni indegne per una grande Nazione che dovrebbe garantire e tutelare le libertà!

L'arroganza del potere dimostrato e la leggerezza con cui sono state condotte le operazioni sono a dir poco assurde e deprimenti!

La democrazia a stelle e strisce deve essere rivista! Spero in Biden. Uomo assennato e propenso alla pace e al rispetto dei popoli. Jon Biden dovrebbe essere l'uomo del dialogo e del superamento manicheo di tutti gli ostacoli eretti dalle fabbriche delle armi e delle guerre fratricida; il Presidente del colloquio con le frange estreme che abitano in America e fuori.

Visite notturne

01:43. uno, due, tre colpi secchi. Anche stanotte il cinghiale ha fatto la consueta visita. Tre colpi ben assestati e il bidone dell'immondizia che contiene l'umido è a terra. Cinghi rovista. Estrae le buste e si ciba. Dieci minuti in tutto. Gli sono bastati 10 minuti per soddisfare il suo bisogno. L'autoconservazione ha delle regole ben precise! E negli esseri viventi il cibo è al primo posto!




domenica 29 agosto 2021

Sal Nistico junior, giovane talento jazz

A 18 anni si è giovani ma con i compagni di serata, uno stupendo trio composto da Claudio Colasazza al pianoforte, suo maestro da sempre, Amedeo Ariano alla batteria e Francesco Puglisi al contrabasso, Sal Nisticò ha dato il meglio di sé e fatto vivere a quanti erano presenti a Soverato e Cardinale un’intensa e suggestiva notte di musica dal vivo nel ricordo del sassofonista Sal Nistico, onorandone memoria e talento italo-americano.

Sal Nisticò jr

ha mostrato capacità ed estro di straordinaria portata. I suoi assoli, tra cui un bellissimo e delicato Lucean le stelle in omaggio a tutte le donne e soprattutto alle vittime della violenza e all’allucinante tragedia che stanno vivendo le donne afghane in questi giorni, hanno incantato e suggestionato una platea di appassionati che hanno avuto modo di assistere ai concerti diSoverato e Cardinale.

Le travolgenti “improvvisazioni” di Amedeo Ariano, alla batteria, costruiscono musicalità eccezionali che solo un grande maestro riesce a produrre.

Amedeo Ariano, premiato a Sanremo nel 2005 con Nike Nicolai e Stefano di Battista, durante una jam session, notato dal grande Chick Corea (originario di Albi, nel Catanzarese) pare gli avrebbe proposto la produzione di un disco.

Ariano ricorda con commozione e rimpianto gli incontri col grande Chick, e proprio a Chick Corea il quartetto ha dedicato la chiusura delle serate con una memorabile esecuzione di Fiesta, una delle ultime composizioni del grande pianista statunitense, leggenda del jazz.

L'omaggio al “gigante” del sax Sal Nistico è alla terza edizione, lo scorso anno, causa covid l’evento era stato annullato. Nel programma un repertorio di grandissimo livello con brani di Thelonious Monk, Miles Davis, Bud Powell, Reshwin, e altri, eseguiti con estrema bravura dal quartetto.

Claudio Colasazza, pianista che ha suonato con tutti i grandi del jazz e del pop, maestro di Sal Nistico junior, Francesco Puglisi e Amedeo Ariano si sono detti onorati di poter celebrare con la loro musica la festa del gigante del sax: Sal Nistico nella sua terra.

Una festa promossa dalla Sal Nistico Jazz Association, presieduta dal prof. Giuseppe Nisticò originario di Cardinale. Anch'egli costretto ad emigrare per proseguire gli studi inseguendo la sua passione scientifica fino ad essere uno dei punti fermi della ricerca ed essere stato affianco alla scienziata nobel Rita Levi-Montalcini.

La storia della Calabria è contrassegnata da nomi di talento costretti, purtroppo, a emigrare. Ma ci sono anche i calabresi di terza generazione che ritornano attratti dal richiamo della terra e dagli affetti d'origine.

Salvatore Nisticò è tra questi!

E oltre al cognome in comune col grande tenor sassofonista jazz internazionale Sal Nistico, celebrato in tutto il mondo, il suo albero genealogico ha radici nelle Serre della Calabria: anche suo nonno Salvatore era nativo di Cardinale.

Nel dna di Sal Nistico senior c’era un innato talento musicale, lo stesso rivelato da Salvatore Nisticò jr 

lunedì 23 agosto 2021

Nel ricordo di mamma Natuzza

Oggi, 23 agosto, Natuzza Evolo avrebbe compiuto gli anni. La sua presenza è annidata nei cuori di quanti l'abbiamo conosciuta e la sua immagine rimane indelebile.

Non so quanti credono nelle doti carismatiche della nostra cara mamma spirituale Natuzza, senza nulla togliere, anzi ha aggiunto, alle rispettive mamme che ci hanno generato e allevato, e neppure ho l'intenzione di fare opera di proselitismo. La mia intenzione consiste nel ricordarla! Semplicemente ricordare il suo sorriso accogliente e la sua dolcezza.

La sua voce tremula. La sua umiltà. I suoi consigli che nei momenti difficili ci hanno supportato.




Qualcuno si è recato a Paravati per curiosità e qualcun altro perché spinto dagli affanni quotidiani. Ci si è recati spinti, anzi oppressi da problemi di salute personali o di qualche familiare. Figli, madri, padri, fratelli.

Si andava lì per necessità! Egoisticamente per necessità!

Necessità di un conforto. carichi d'angoscia e si ritornava a casa più leggeri. Proprio come dopo avere parlato e confessato le proprie pene alla propria madre. E le madri sono Amore infinito: perdonano e risollevano sempre i figli.

Lei era tutto questo!

“E quando non puoi venire mandami l'Angelo...” diceva. E io Le mandavo l'Angelo. Spesso; tutte le sere per lenire l'amarezza del momento e quanto gravava sul mio essere l'andamento del giorno appena trascorso.

Offrilo al Signore. Diceva. Offri a Gesù le calunnie, i torti subiti, le incomprensioni, il peso materiale e psichico, tutto ciò che dà affanno e angustia il tuo cuore.

E io facevo così. Le sofferenze le lasciavo a Lei. Natuzza, per me era come una lavatrice. Mettevo i panni sporchi e lei li rendeva bianchi, lindi e puri. E me li ridava sempre con un sorriso. Fino all'ultimo istante di vita terrena si è data. Ha sofferto in silenzio per il bene e l'amore di tutti.

Mamma Natuzza

So di non averti persa. Ancora oggi, in questo preciso istante dialogo con te. Continuo a dialogare con te e con mia madre naturale e, so, mi piace pensare che siete insieme e pregate per il bene mondo intero. Per quanti muoiono a causa della cattiveria umana. Per gli abusati. E per gli aguzzini, i crudi di cuore che antepongono la ricchezza materiale a quella spirituale. A quanti sono vittime e anche, forse principalmente, per i carnefici affinché rivedano le loro convinzioni...

giovedì 19 agosto 2021

Sanità calabrese un paradosso da salvare

Italiani, Calabresi! E quanti versano in condizioni di disagio.

e.p.c:

Cari: Spirlì, presidente regione Calabria ff, commissario alla sanità e assessori tutti:

Per capire quanto possa bruciare il fuoco lo si deve toccare a mani nude.

La sanità in Calabria è qualcosa di assurdo!

Allucinante! È come entrare nell'inferno delle probabilità dei naufraghi di arrivare in un porto sicuro sotto la pioggia di fuoco della guardia costiera comandata a disperdere gli indesiderati ospiti.

Eppure i migranti ci provano e nonostante i pericoli che sanno di dovere affrontare salgono sulle carrette del mare. Tentano e sfidano la sorte.

Non è un paradosso! È una roulette russa anche per quanti nati in Italia e precisamente in Calabria sono costretti a ricorrere alle cure mediche specialistiche e tra burocrazie e cattiva gestione della sanità pubblica diventa un miracolo se non ci lasciano la pelle!

Gli ostacoli da superare tra uffici e visite specialistiche sono insormontabili per chi vive di pensione!

Una misera pensione da 400€ al mese, e ha, oltre alla necessità di cure mediche salvavita, anche l'esigenza degli ausili pensati e elargiti dalle strutture preposte affinché l'ammalato possa vivere dignitosamente lo stato di degenza post ricovero.

Tra tamponi covid da fare a proprie spese prima di accedere alle cure chemioterapiche, la chemio stessa e ipotetici pannoloni per gli incontinenti, se non si dispone di un conto-corrente ben fornito e qualche conoscente si può tranquillamente morire o, bene che vada, farsi i bisogni addosso vista la burocrazie e le tantissime pastoie del servizio pubblico nazionale che dovrebbe snellire le pratiche.

Un esempio?

Dopo la visita specialistica, designata e imposta dai dirigenti per avere diritto alla fornitura,

Lo specialista prescrive 120 pannoloni al mese e 30 traverse salvaletto? L'ASP dispensa metà pannoloni e zero traverse. Sì proprio così! (l'addetto dice che queste sono le direttive: 2 pannoloni al giorno e 0 traverse).

Chiedo:

Allora perché, tu burocrate preposto al servizio, hai preteso le visite e i certificati specialistici, l'invalidità, l'auto dichiarazione a corredo della richiesta per un trattamento previsto dal servizio sanitario pubblico nazionale istituito per tutelare la dignità dell'ammalato?

Cari assessori alla sanità della regione Calabria e cari politici, burocrati tutti che succede? Non ci sono soldi per i poveri?

A dire il vero anche chi ha qualche risparmio non può permettersi d'ammalarsi:

se per una emergenza qualsiasi le strutture private chiedono 300€ per il professionista e il resto dall'ammontare rimane incognito, così, sulla fiducia perché prima della visita non si conoscono i piani da attuare, serenamente meglio intraprendere il viale del tramonto in piena e consapevole dignità! Non per i soldi! Sia ben chiaro! Semplicemente perché Ippocrate è desueto.

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