mercoledì 21 luglio 2021

Calabria, anche la destra si frantuma

COSA NON SI FA PER UNA POLTRONA:

La discesa in campo di Wanda.

Anche il centro destra che si presentava compatto ha le sue beghe da gestire. 

Occhiuto deve vedersela con Wanda Ferro nelle prossime elezioni regionali calabresi.

Dalle notizie diramate si comprende ( per lo meno io capisco) che la decisione della leader di fratelli d'italia Georgia Meloni nasce dal malcontento sulla spartizione delle cosiddette poltrone di potere che vanno dalle nomine rai quindi nazionali fino ad arrivare alle locali regionali. 

E se Berlusconi non rispetta una spartizione equa che dia potere agli alleati perché attenersi al patto politico di candidare uniti un uomo che è espressione del cavaliere? Questo dice in sintesi Georgia che tira dalle scuderie la cavalla Wanda e la mette in pista.

È solo una gara di muscoli lubrificati da ideologie o c'è ben altro?

Sembrerebbe di sì!

E le frasi che vertono sull'amore per la politica sull'attaccamento alla propria terra e alle opportunità perse per i corregionali in attesa della persona tutta d'un pezzo che li tiri fuori dai bisogni viste le ricchezze della Calabria e il rilancio dell'impresa turistica nonché la cultura ela valorizzazione dei siti storici l'agricoltura le potenzialità e la figa pardon la fuga dei giovani e di quanti ancora possono permettersi di andare via?

Parole. Parole vuote che i signorotti della gestione pubblica riempiono di significati nel momento che più aggrada a loro.

Non è quindi una questione politica alta la scelta della Meloni di posizionare ai nastri di partenza Wanda Ferro ma un ricatto che fa traballare la candidatura di Roberto Occhiuto.

domenica 18 luglio 2021

lettera aperta dalla periferia al sindaco Abramo e alla sieco

Il caldo opprime. Ma le lezioni gratuite degli “illuminati” dotati di pochissima lungimiranza opprimono, anzi annichiliscono di più delle congetture ambientali personalizzate da pochezza di pensiero e conoscenza.

“...lassalu accussì u vidanu tutti!”. Lascialo così lo vedono tutti! Grida l'addetto della SIECO al collega preposto alla raccolta dei rifiuti solidi urbani porta a porta.

Senz'altro si è perso un passaggio!

Meno male che non siamo sommersi dai rifiuti e che il problema dei cassonetti rovesciati a terra sono dovuti alla fame dei cinghiali e che il conferimento nei carrellati, anche se di diverso colore per indicarne lo smaltimento è minimo, imputabile per lo più all'incapacità di intendere di una piccola parte dei residenti affetti da demenza senile o altro, ma sentire lezioni di civiltà da chi è comandato alla raccolta dei rifiuti è davvero deprimente!

Sbaglierò. Ma secondo una semplice disamina dei fatti credo che gli addetti alla raccolta debbano astenersi dall'agire secondo una propria visione. Il loro compito consiste ne caricare la spazzatura con diligenza facendo attenzione a non scassare i fustoni durante l'operazione e comunicare all'ufficio preposto del comune le carenze evidenziandone le possibili soluzioni.

Noi, per quanto ci concerne, contribuiamo al decoro dell'area di pertinenza accollandoci le spese extra per mantenere quanto più possibile salubre il sito di raccolta. Ciò non è sufficiente! Se l'immondizia forma barriere e i cumuli di scarto rimangono a perenne testimonianza di una sparuta minoranza vuol dire che qualcosa si è persa tra chi deve conferire i rifiuti e chi li deve raccogliere.

Sia chiaro! Non si dà la caccia ai colpevoli o al colpevole!

Caro e attento Sindaco Abramo, cari e stimati dirigenti della SIECO qualcosa di deve pur fare per evitare di rivivere a Catanzaro, quartiere Corvo, le nauseabonde scene che si vivono in altre città. Ne va dell'immagine della città e del tanto pubblicizzato piano ecologico che vede Catanzaro tra il 60-70% nella raccolta della differenziata, e, non per ultimo ma in primissima battuta, della salute pubblica della ormai anziana vita dei cittadini residenti nei quartieri periferici della città capoluogo.

Chissà, forse ripristinare la storica figura dello spazzino di quartiere potrebbe essere una soluzione al problema.

Grazie Sindaco, Assessore all'igiene, all'urbanistica e ai rifiuti, all'ufficio di riscossione TARI e alla SIECO, ditta appaltatrice della raccolta dei rifiuti.

giovedì 15 luglio 2021

Green pass? no grazie!

Se dopo un anno e mezzo, quasi due, i cervelloni della politica europea e italiana non sono ancora riusciti a arginare la pandemia dovrebbero dimettersi oppure andare a Lourdes e pregare piuttosto che imporre veti e chiusure delegittimando così la libertà dei singoli imponendo il pass verde o come caxxo lo vogliono definire: di fatto è una limitazione della libertà degna delle peggiori dittature. Orwel aveva visto giusto! Ha solo sbagliato l'anno ma d'altronde lui aveva semplicemente post-posto il secolo a lui contemporaneo. Ma, a parte questo piccolissimo dettaglio, il resto della lungimirante narrazione si sta avverando!

Altro punto dolente della beffarda analisi imposta dalla classe dirigente è che mi trova d'accordo con Salvini e con la Meloni per la prima volta! Assurdo! Due personaggi della destra che si mettono a tutela della libertà dei cittadini e che dicono NO!, alla coartante mossa del passaporto sanitario.


È il caso di fare della disobbedienza civile un atto di alta democrazia

Fare, anzi imporre, azioni civili a tutela della democrazia e della libertà diventa un imperativo. Fare in modo che gli incapaci vadano a guidare al massimo un gregge sulle alture dell'Argentario è azione sacrosanta prevista anche nella Carta Costituzionale.

BASTA! Abbiate la decenza di smetterla e di non dire e imporre diktat come se fosse vangelo calato dalla Bontà Celeste. Non è disseminando terrore che le cose si aggiustano.

Lavorate in silenzio seriamente! Dotatevi di scienziati e ricercatori seri che stanno chini sui microscopi nei laboratori e non mostrano le loro lacune nei palinsesti televisivi. Abbiate un po' di pudore e lasciate vivere o morire a proprio piacimento le persone.

Anche il fumo uccide però il monopolio è appannaggio dello Stato e chi vuole fumare è libero di farlo. Ecco, signori, fate come sui pacchetti delle sigarette: scrivete un bell'annuncio che forse sarà meno dannoso del terrore e delle disinformazioni terroristiche sciorinate in tutto questo tempo di pandemia.

È vero il virus c'è e miete vittime ma la vostra disinformazione non è da meno.

mercoledì 14 luglio 2021

sinistra allo sbando in Calabria

Dopo vari tentativi, veti incrociati e litigi, le grandi menti della sinistra decidono di affidare l'incarico della disfatta a una donna, una ricercatrice che ha impiegato il suo tempo ad approfondire gli studi scientifici inerenti la degenerazione neurovegetativa che affligge l'umana transumanza.


Una signora calabrese che si è vista fare lo sgambetto e fatto chiudere il centro di ricerche lametino a causa del taglio dei fondi regionali operato dalla !politica calabrese e nazionale”.

Può essere questo un buon biglietto da visita che accomuna e mette insieme il variegato mondo della sinistra?

Prestare e prestarsi alla politica dopo essere stati trombati dalla politica stessa ed essere stati esautorati dalla gioia del proprio lavoro impone qualche riflessione.

Anzitutto la passione delle proprie idee e l'abnegazione, gli studi, le notti e i giorni che si susseguono dietro il fuoco e alla ricerca della conoscenza scientifica per squarciare gli enigmi strutturali dei genoma possono essere messi in soffitta? Imballati e stivati, lasciati a fare le ragnatele a causa di un nascente improvviso nuovo amore?

Domande più o meno maliziose, comunque legittimate da una miriade di interrogativi altrettanto maliziosi suggeriti dai fatti inducono a pronostici nefasti.

L'ennesimo “Callipo”?

La Politica non si improvvisa! La Politica è passione. Abnegazione. Servizio!

lunedì 12 luglio 2021

Regionali in Calabria tra inutili storie personalistiche e bisogni sociali

Regionali calabresi 2021.

Tra disinformazione e vecchi cliché si consumano strategie politiche prive di pathos.

C'è molta confusione da quando sono definitivamente crollate le idee strettamente collegate alle ideologie partigiane dei partiti. Persino il pensiero individuale è venuto a mancare nell'agone dell'impegno sociale che un tempo attraeva i nomi noti della cultura. Adesso ci si imbatte facilmente in scambi personalistici trasversali igienizzati dalle sovrastrutture di pensiero tanto temuti e combattuti nella vecchia e un po' stimata politica che ha fatto crescere ma in modo calmierato i territori.

La superficialità ha preso possesso degli ambiti mentali della quasi totalità di uomini e donne incollate ai device, ultimo traguardo dell'edonismo spicciolo che regala attimi di vanità. E tra una notizia e l'altra si mescolano nomi di probabili candidature che non corrispondono alle immagini trasmesse sullo schermo della tv.

La svista è lampante per chi conosce i personaggi e le loro storie.

Ci sono due cugini omonimi in Calabria che hanno militato nello stesso partito ma in anni diversi. Il primo è stato “allevato” nella scuola del pci fin da studente. E l'altro ha invece militato e si è visto attore principale della politica calabrese da stimato cardiologo.

I due cugini Enzo Ciconte sono stati confusi! Nel notiziario di una emittente locale la narrazione orale non corrispondeva alle immagini.

Una svista che la dice lunga. Anche se entrambi, nei diversi ruoli, hanno “governato” attimi di tempo regionale e quindi determinato scelte e alimentato entusiasmi sociali o individuali, la svista mediatica lascia intravedere pressapochismo storico e pochezza.

In sintesi, sembra voler dire che il lavoro svolto dai singoli e dalle organizzazioni, dagli apparati che hanno imposto strategie politiche e sociali sui territori, non hanno dato frutti.

Oggi siamo difronte a uno schieramento netto: Occhiuto vs De Magistris. E chi ha ancora nel proprio intimo un rigurgito demagogico guarda a loro col retrogusto politico di una destra e una presunta sinistra rafforzata dalle simpatie dei sostenitori che nel frattempo si sono distinti nelle azioni locali.

Per Mimmo Lucano De Magistris è convincente! Mentre per una certa classe dirigente locale Occhiuto rappresenta la continuità al progetto Jole Santelli, scomparsa prematuramente.

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