domenica 14 febbraio 2021

Anche stavolta Trump l'ha scampata

57 a favore e 43 contrari. Democrazia mortificata!

Sette repubblicani hanno votato contro il presidente: il numero più alto di defezioni nel partito dell'imputato nella storia dell'impeachment. Ma un numero comunque insufficiente: per la condanna sarebbe stato necessario che almeno 17 senatori repubblicani gli votassero contro per raggiungere la maggioranza qualificata richiesta. A favore ci sono stati invece 57 voti, di cui appunto sette repubblicani. I no sono stati 43. Per la condanna erano necessari 67 voti, ossia i due terzi dei 100 senatori.

Miracoli della politica! Difficili da accettare.

Chi ha seguito le vicende di quei giorni oscuri in cui i fedelissimi di Trump hanno violentato il Campidoglio USA non si sarebbe certo aspettato un verdetto simile.

Gli illusionisti della politica hanno manipolato gli eventi e per ultimo qualche senatore repubblicano pur condannando l'atteggiamento e le parole di Trump ha votato a suo favore in virtù della libertà di espressione e qualcun altro perché ormai non più presidente.

Quindi non si è voluto punire e men che meno eliminare quella parte di elettorato violento che ha visto e vede in trump il condottiero senza paura che necessita alla frangia estremista americana.

È decisamente una decisione politica!

I repubblicani hanno soppesato bene i rischi. E non se la sono sentita di troncare di netto con quella parte di elettorato.

La democrazia americana è stata sbeffeggiata. La cultura e la dignità di quanti guardano al sogno americano rischia di prendere pieghe inaspettate. E quanti credono nella libertà e nella democrazia continueranno a comportarsi da persone civili perché sono convinti delle idee d'altruismo che questi cullano ma senz'altro saranno più guardinghi e meno propensi a concedere il proprio consenso e la propria fiducia a gente calcolatrice e opportunista. Ciò vale in tutti i Paesi.

sabato 13 febbraio 2021

Draghi, 1° governo gold

Brunetta: chi si rivede

e che dire della Gelmini...  e della Carfagna 

e degli altri politici estratti come da buon vecchio manuale Cencelli? Persone che bene o male abbiamo avuto modo di conoscere.

Personaggi pubblici, data la loro passione per la politica e l'esposizione mediatica guadagnata, anche noi ne abbiamo parlato negli anni. Gente che, secondo un modesto parere comune, non ha brillato in quanto a impegno disinteressato in politica per il sociale.

"Gold" assemblage; courtesy archivio M. Iannino

La prima impressione, dopo la lettura dei ministri, è stata questa:

il buon Draghi non si è voluto scontrare con nessuno. Ha tenuto in piedi vecchi testimonial della scena politica. Ha riconfermato molti personaggi del governo Conte e (forse questo sta a significare che non tutto il lavoro fatto è da buttare ai pesci) nominato tecnici esperti nel loro campo d'azione.

Professionisti e ricercatori sconosciuti ai non addetti ai lavori. I rispettivi curricula sono di tutto rispetto! E prevalgono nel numero sugli esponenti che la politica ha indicato per affiancare il neo presidente del consiglio Mario Draghi.

Le aspettative degli italiani e dell'Europa, e, si può aggiungere con certezza, del mondo industrializzato intero, sono di grande attenzione. Fiduciosi i primi nel guardare al futuro anche grazie al nuovo ministero “verde” per il rilancio ecosostenibile delle energie e delle tecnologie green di cui rivendicano la paternità i m5s, che non è altro se non la rivisitazione, sfumature a parte, in chiave linguistica del vecchio ministero dell'ambiente, e pronti, anzi prontissimi a fare lievitare l'economia i secondi a condizione che... il capitale investito produca profitti...

in sintesi è un governo “gold”. Un governo composto da persone blasonate dal successo e dai mass-media e dagli schieramenti politici.

È un governo che, come ha detto qualcuno, saggiamente: faccio il pane con la farina che ho a disposizione. A chi la crusca?


venerdì 12 febbraio 2021

Rifiuti solidi urbani e ecosostenibilità

E chi avrebbe mai potuto immaginare che i rifiuti domestici sarebbero diventati un problema collettivo!

Nei supermercati qualsiasi prodotto destinato alle quotidiane attività familiari ha una tara che crea fastidiosi problemi di smaltimenti individuali. Chiunque va a fare la spesa, una volta arrivato a casa e separato il prodotto commestibile dagli involucri, è tenuto a diversificare i rifiuti negli appositi contenitori: marroncino per l'umido; giallo per la plastica, la stagnola e le lattine metalliche, grigio per l'indifferenziabile, quindi barattoli con residui di pittura e materiali sporchi di vernici, scontrini, carte termiche etc; contenitore blu per la carta e verde per il vetro. Mentre i medicinali scaduti, le pile esauste le lampadine e i piccoli elettrodomestici, dovrebbero essere conferiti negli appositi contenitori posizionati nei pressi delle attività commerciali preposti alla vendita dei rispettivi prodotti: farmacie, parafarmacie e negozi di elettronica.


C'è da dire, che, per vari e disparati motivi, non sempre la differenziata è conferita in maniera corretta nei cassonetti. Vuoi per analfabetismo funzionale, demenza, ignoranza... anzianità e demenza senile. Ma queste sono scuse non accettate e contemplate dall'organizzazione raccolta e stoccaggio rsu.


E gli operatori ecologici lasciano sul posto la spazzatura con l'etichetta “non conferibile”. Perché? Perché gli addetti non la raccolgono ugualmente e poi la dividono in base agli stoccaggi indicati dal sistema? Senza contare le regole per il conferimento degli “ingombranti” e le chiamate al numero verde.

Eppure, si diceva che il metodo della raccolta “porta a porta” avrebbe migliorato la qualità della vita e avrebbe fatto guadagnare i contribuenti attraverso il ciclo produttivo e la rigenerazione dei materiali di scarto. Ma i cumuli stanno lì a testimonianza del malessere dei cittadini contribuenti.

Le società titolate alla raccolta dei rsu e le amministrazioni comunali che li incaricano del servizio dimenticano le norme sulla “tutela della salute pubblica”, l'igiene del territorio, la sanificazione dei siti adibiti alla raccolta, anzi, la demandano agli utenti, ai singoli cittadini e ai condomini. Atteggiamenti e ruoli che cozzano tra le metodiche manichei dei dipendenti delle società preposte alla raccolta dei rifiuti solidi urbani e la tutela della salute pubblica.

I disagi vissuti dai residenti si ripercuotono nella gestione amministrativa dei comuni.

Il conferimento dei rsu, continuando nel giro vizioso, producono falle e dispendi collettivi laddove non esiste il riciclo virtuoso e sostenibile che fa diventare, appunto, i rifiuti una risorsa e quindi nuova fonte di ricchezza.


Il disagio, associato agli atti vandalici e alle scorribande degli animali randagi, è tangibile specialmente nelle periferie.


giovedì 11 febbraio 2021

USA, il sogno infinito

TRUMP, IL VOLTO VIOLENTO AMERICANO.

A prescindere dall'educazione e dai convincimenti personali la storia insegna che il potere dei violenti non ha futuro e neppure presente. Le parentesi territoriali dei despota sono estremamente stressanti quanto effimeri.

In questi giorni si ricordano le barbarie dei nazifascisti e la ferocia delle eliminazioni dei nemici mascherate dalle ideologie definite razziali.

Da sempre, da quando esiste il mondo, l'uomo ha tentato d'imporre la supremazia dei forti.

Bellicosi e sicuri, inclini alle rappresaglie, i violenti, arrivano alla gestione del potere e da lì non vorrebbero schiodarsi mai. Succede sempre così.

È successo anche nella democraticissima America, terra dei sogni che si avverano; Eldorado di quanti agognano vite migliori. Paradiso promesso. E, a volte, poche volte, a dire il vero!, precluso agli estranei nuovi e vecchi poveri del mondo che vorrebbero sbarcare lì da qualche nuovo profeta della violenza.

È successo con l'ultimo presidente uscente Donald Trump. Le sue esternazioni sono documentate. È sotto gli occhi del mondo il suo modo di fare e nella memoria collettiva quanto le sue parole abbiano condizionato i suoi sostenitori. Come il suo ultimo appello abbia scatenato la violenta reazione di una buona parte di cittadini americani e l'attacco a Capitol Hill, Campidoglio degli Stati Uniti d'America.

Le cronache riportano una società, quella americana, divisa e piena di contraddizioni. Persone schierate nettamente tra democratici e repubblicani i cui rappresentanti sono chiamati in queste ore a esprimersi sulla messa in atto dell'impeachment per Donald Trump.

I fatti parlano chiaro e altrettanto chiare sono le istigazioni al sovvertimento della democrazia in America. Sarebbe un fatto gravissimo se venissero annullate le responsabilità del comandante in capo che ha istigato la sommossa e anche dei sovversivi che hanno distrutto l'idea di democrazia in quei tristi giorni di devastazione a Capitol Hill.

mercoledì 10 febbraio 2021

Grillo, la piattaforma Rousseau e lo stand by dall'alto

Quando sarai grande e diventerai anche tu un genitore allora capirai!

Chi non si è mai sentito dire questa frase? Beh, da giovincelli si cavalca la cavallina e si è inclini alla ribellione contro l'ordine precostituito. E i vaffa si sommano a due a due fino a diventare dispari. Anche per il nostro Beppe è giunta l'ora della responsabilità. E, di conseguenza, rivede vecchie teorie. Ora ch'è giunto nelle sale del governo, ora che tocca con mano quanto sia difficile dare risposte serie alla gente, alle famiglie che non hanno internet e neppure la possibilità di apprenderne le regole, ritiene, giustamente?, di non praticare la democrazia dal basso e mette in pausa la famigerata piattaforma rousseau e tutto il cucuzzaro del blog delle stelle.

Saggiamente aspetta di conoscere le intenzioni del presidente incaricato Mario Draghi prima di aprire le danze allo zoccolo duro del m5s.

I duri e puri che rumoreggiano nel vedersi imposte scelte calate dall'alto e di dovere fare parte del governo camaleontico e gattopardesco che sta per formarsi alla corte di Draghi, quelli che credono ancora nella democrazia dal basso e nel colabrodo rousseau, per intenderci, non intendono sporcarsi coi sovranisti e gli affaristi che, secondo loro, hanno trovato buona biada e alimentato muli piuttosto che cavalli di razza.

Non è un talk! E non servono effetti fantasmagorici. È importante stare uniti e sorvegliare chi e quanti saranno chiamanti per lavorare nella formazione del nascente governo. Osservare attentamente e leggere anche le virgole e persino i punti sospensivi del piano che dovrebbe portare l'Italia nel posto dei Paesi Democratici industrializzati con vocazione ambientalista. Non servono più gli spot pubblicitari ma serve una nuova concezione, una nuova visione del bene comune. Essere guardinghi e isolare immediatamente i furbi che sparano il colpo e nascondono l'arma.

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