domenica 19 maggio 2019

chi ha paura del migrante?

Quando il bisogno primario è impellente il resto è irrilevante.
Dove per bisogno primario s'intende la necessità di sopravvivere, la sopravvivenza impone atti estremi che esulano dalle farneticanti teorie sovraniste e spocchiosi nazionalismi urlati nelle piazze e cavalcati per scopi elettorali.

L'unione degli stati europei è, citando le parole del presidente Mattarella, il più bel sogno che abbiamo potuto realizzare negli ultimi anni. È vero, si deve fare meglio questa unione. Si deve valorizzare e attuare il concetto di solidarietà per una società più equa. Una società composta da persone e non metta al primo posto nella scala dei valori i mercati e l'economia in generale.

Una unione d'intenti che, oltre ad abbattere i confini geografici, abbatta con determinazione le disparità sociali tra i popoli e sappia accogliere quanti necessitano di una mano tesa per riuscire a sopravvivere e tirarsi fuori dall'inferno delle guerre e dagli interessi dei grandi signori che affamano i territori occupati dalla loro ingombrante presenza.



Africa. Calabria. Italia. Venezuela. In una parola: World. Dappertutto c'è qualcosa da aggiustare. Vediamo il bicchiere mezzo pieno e collaboriamo insieme a chi soffre. Non diamo ascolto ai rumori elettorali. Lasciamoci trasportare dall'empatia, ragioniamo col sentimento che spinge alla fraternità e accogliamo chi è nelle condizioni peggiori delle nostre.
Enfatizzare sul bicchiere mezzo vuoto non porta a niente se non al terrore di vedere mostri anche laddove non ci sono.
Ascoltiamo e facciamo nostre le parole di Papa Francesco. Lanciamo salvagenti ai migranti e abbracciamoli. Anche noi siamo stati migranti.
Togliamo il cappio dal collo dei bisognosi, siamo tutti esseri umani con le medesime sacrosante necessità.

sabato 18 maggio 2019

In Calabria si dice così

Aforismi.

Dall'antica saggezza popolare contadina si può attingere a piene mani per semplificare e chiarire gli aspetti della quotidianità. Aspetti che con superficialità diamo per scontati.

"i guai da pignata i canuscia a cucchijara chi i manija"

La routine portata a giudicare le persone dall'aspetto esteriore. Cosa che i nostri vecchi non facevano.
E alcuni insegnamenti tramandati dagli anziani rimangono impressi per sempre in chi ha avuto la fortuna di apprenderli e ne hanno tratto tesoro.

Non giudicare oltre che essere un insegnamento della dottrina cristiana è anche una prerogativa di vita delle persone sagge.
Non giudicare se non vuoi essere giudicato! Si dice in gergo.
A dire il vero, auspico, invece, e per questo ammiro chi non si lascia andare a facili giudizi, l'astensione ampia e il silenzio totale fino a quando non si ha la certezza che quanto esce dalla bocca abbia un minimo di fondamenta.

Aprire la bocca e darle fiato per emettere suoni più o meno gradevoli è diventato un esercizio comune nella vita reale e ancora di più nelle piattaforme web. Sui social media è diventato virale. Bullizzare o semplicemente millantare verità assolute è un gioco che può finire male.
Perciò facciamo tesoro dell'antica ma attualissima saggezza dei nostri vecchi e pensiamo che dietro le apparenze esteriori si cela spesso una verità difforme dai nostri pettegolezzi perché solo chi vive le proprie vicissitudini le conosce a fondo e può dire il vero che sta nel proprio animo.
In Calabria si dice: “i guai da pignata i canuscia a cucchiara chi i manija”, tradotto: “le cose che tormentano l'individuo sono esclusive e le può esplicitare solo il soggetto interessato”.

martedì 14 maggio 2019

dal commercio al 'e-commerce

LA SPESA “INTELLIGENTE” nei negozi robotizzati di amazon con tecnologia google.


Addio alle “signorine” dei negozi. Sta prendendo piede l'e-commerce completamente automatizzato. Non solo on line. Anche in negozi fisici c'è la possibilità di entrare e scegliere la merce da portare a casa. Basta un'applicazione sul telefonino e il gioco è fatto.

Addio alla battuta con il salumiere o la cassiera, donna che, nonostante sia sposata o avanti con gli anni, nella quotidiana abitudine degli affezionati clienti dei supermercati rimane sempre e comunque la “signorina”.

Si stanno sperimentando nuove forme di vendita. Punti fisici in cui chi entra è “pedinato” costantemente. La sua faccia è scansionata dagli scanner delle videocamere e, di conseguenza, anche i suoi movimenti.
Il grande impertinente occhio robotico scruta i movimenti. Seleziona la merce presa e la conteggia. Sulla soglia, escludendo i ripensamenti relativi alla merce scartata e riposta sugli scaffali l'app. fa la somma degli articoli presi ed emette scontrino dell'importo pagato.

Addio alla privacy! Alle relazioni umane. Siamo merce x fare affari velocemente.
Gli algoritmi studiano movimenti e acquisti degli avventori. Ma questo avviene normalmente per chiunque acquista e naviga sul web.
Che faranno a questo punto i “vù cumprà?”.


Ricordo un viaggio in medio oriente. Lì i mercanti amano trattare con i turisti e gli avventori. Enfatizzano le qualità della loro mercanzia. Alzano i prezzi in modo inusitato ma poi li abbattono tra mille imprecazioni per sembrare di essere capitolati difronte ad un avversario valido e astuto.

domenica 12 maggio 2019

al Presidente Sergio Mattarella

Sembra che la storia si ripeta. C'è stato un altro trascinatore di popolo che portò l'Italia alla seconda guerra mondiale. Invase l'Etiopia. Promulgò le leggi razziali. Inneggiò all'italianità e mise in ginocchio le classi deboli che lo seguirono ammaliati dalla sua oratoria e dal piglio deciso.

Diceva di proteggere i deboli e le famiglie. Convinceva a fare figli per la patria. Induceva la gente a denunciare i “nemici della patria”. Insomma fece tesoro delle paure dei deboli che non conoscevano pace ed erano soggiogati dalla povertà, costretti al duro lavoro dei campi e delle miniere senza speranza per un futuro migliore.

Seppe, non c'è dubbio alcuno, fare leva sulle esigenze primarie dei singoli e, peggio, sui nuclei familiari che si passavano, quando andava bene, i vestiti dal più grande all'ultimo nato. La giacca del padre si trasformava in cappottini per i piccoli. Il “vancale” delle donne anziane poteva essere riciclato in mantelle per i piccoli.
L'educazione sull'economia domestica era una materia che si insegnava nelle scuole alle femmine.

Oggi, nella repubblica democratica italiana abbiamo un ministro degli interni che sparge bile nei comizi delle piazze e risponde alle contestazioni con insulti verbali a chi dissente.
Prima gli italiani! Dice. Disconoscendo la parità suggerita dalla Carta Costituzionale redatta dai Padri Costituenti nell'immediato dopoguerra.


Può un ministro della Repubblica comportarsi in questo modo?
Può essere di parte?
Eppure fino a poco tempo addietro apostrofava quanti nati al sud “terroni”. Voleva la secessione, costruire un muro per dividere l'Italia in due. Gridava “Roma ladrona” e nel frattempo scomparivano 49milioni di fondi pubblici quale finanziamento alla lega nord dalle casse del suo partito originario.

No! un Ministro della Repubblica deve essere ineccepibile es la piazza lo contesta deve chiedersi perché, non andare allo scontro per nessun motivo al mondo men che meno per fini elettoralistici.

Un personaggio così, che comunque, ha fatto giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica quale servitore dell'Italia, nella sua nuova veste di Ministro deve essere sopra le parti e osservare i dettami della Costituzione più bella del mondo.

Sanità, pubblico o privato?

Con il servizio sanitario nazionale non si può. Se vuole la visita col prof deve prenotarne una in privato.
Chiarisce la segretaria al telefono.
D'accordo!
Quando i malanni attanagliano l'esistenza chiunque è propenso a impegnarsi la casa o i beni che possiede pur di trovare sollievo alle sofferenze.

E se questa è la strada che porta al benessere fisico la scelta non può essere che una sola: quella che si pensa possa risolvere il problema e affidarsi a chi, con efficacia e professionalità indiscusse sostenute dall'opinione pubblica oltre che scientifica, ha dedicato studi e ricerche nel campo specifico.

Ed è proprio qui che casca l'asino! La realtà è sempre portatrice di verità ineccepibili. E le attese, a volte, sono disattese dalla supponenza.
Capita che l'accoglienza del paziente sia demandata all'assistente che pone domande di prammatica dopo essere passati dalla segreteria e avere pagato l'esosa parcella. E fin qui niente di anormale. La delusione arriva lentamente mentre si aspetta in sala d'attesa il prof impegnato non si sa dove.

Dopo un'ora e mezza d'attesa e imbarazzanti scuse dei collaboratori finalmente arriva il divo.
Le aspettative crollano. Niente di quanto pensato avviene. Non spulcia nemmeno la documentazione che potrebbe suggerire alla sua mente altamente formata una qualche terapia diversa da quelle praticate.
No non è come nei film. Il pragmatismo economico impone soluzioni drastiche e sbrigative: necessita l'intervento chirurgico. Ci pensi! E quando decide mandi una mail di conferma, la metteremo in lista.

Post suggerito

Un salto in Calabria

  La scogliera di Cassiodoro è situata tra i comuni di Stalettì e Montauro, nel golfo di Squillace. L’affaccio sul mare è spettacolare! ...

divulghiamo bellezza!

a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto