martedì 11 giugno 2013

Estetica, ridotta a un manichino per vanità

Voleva un bel culo e ha perso le mani e i piedi-


apryl michelle brown
Apryl Michelle Brown è stata a un passo dalla morte a causa della vanità.

Nella società dell'apparire ogni cosa deve essere in sintonia coi cloni ben strutturati visti in tv e negli spazi patinati dei media,.

Uomo o donna che sia non fa differenza e per soddisfare le vanità imposte dalla macchina mediatica e essere in sintonia coi canoni delle bellezze plastificate piuttosto che col proprio io, si è disposti a tutto.

È così che una donna di colore di 46 anni di Los Angeles, madre di due figli!, non contenta del proprio aspetto fisico si affida ad un ciarlatano per farsi modellare il culo col silicone.

Voleva vedersi più bella e assumere forme sinuose e invece si ritrova mutilata per l'avvelenamento del prodotto iniettato, buono solo per scopi industriali e non per la chirurgia estetica umana.

Oggi vuole divulgare l'errore della sua vanità alle altre donne per evitare che commettano gli stessi errori.


lunedì 10 giugno 2013

IMU, appartamenti contigui, conviene la fusione fiscale

Il 16 giugno scade la rata d'acconto IMU. E checché ne dicano, a parte che é la tassa più odiata dagli italiani, molte famiglie la devono pagare.

La devono pagare quanti hanno unito due appartamenti contigui per stare più comodi ma non hanno fatto la variazione al catasto perché per il comune sono due unità immobiliari distinte e separate.
Cosicché, quanti si trovano a dimorare nella “Prima Casa Allargata” risultano esonerati dal pagamento di metà di essa in virtù degli sgravi fiscali sulla prima casa, ma, la supposta la ricevono dalla “seconda casa accorpata” che recupera abbondantemente il balzello da pagare grazie all'aliquota maggiorata e priva di sgravi.

Ma, se il contribuente che possiede due fabbricati contigui, con distinta iscrizione in catasto chiede la fusione al competente Ufficio del Territorio sarà soggetto all'aliquota ridotta di legge del 4 per mille. Se non lo fa l'altro (uno dei due appartamenti accorpati) ricadrà nella più elevata aliquota ordinaria deliberata dal comune di residenza.

Conviene?

A tale scopo può essere sufficiente anche l'accatastamento unitario ai fini fiscali.

Cos'è la fusione fiscale?
Si tratta di una modalità prevista dalla legge quando la fusione delle due unità non è possibile perché intestate una al marito e l'altra alla moglie. quindi con distinta titolarità delle stesse.

Ovviamente la fusione non avrà effetti retroattivi ma li avrà a partire dalla data apposta agli atti dall'Ufficio del Territorio.
Anche due coniugi con residenze separate in comuni diversi per esigenze di lavoro possono richiedere le agevolazioni sulla prima casa con aliquote ridotte e detrazioni di legge.

giovedì 6 giugno 2013

Italia, tornano strategie, eversione e misteri

I giochi sembrano definiti. L'assedio continua:
Copasir a Lega, Vigilanza RAI a M5S mentre la giunta di Palazzo Madama va a SEL.
Se come si legge sul “sole24ore” di oggi questo è il risultato degli accordi raggiunti dai capigruppo PD e PDL nulla è cambiato!

Ma come si può pensare di assegnare la presidenza della commissione del COPASIR, che, non ce lo dimentichiamo, è il Comitato per la Sicurezza Parlamentare, ad un esponente di un partito sfascista che ha bruciato la Bandiera Italiana e disprezzato Roma!

Intanto, SEL rivendica per sé la Presidenza del Copasir e dà indicazione ai suoi di votare per Fava, inviso, però da PD e PdL e dagli stessi Servizi perché quando Fava era europarlamentare si schierò contro le estradizioni illegali di prigionieri da parte della CIA e, quindi, degli americani.
Fava, all'epoca, mise a punto la risoluzione che fu approvata dal Parlamento Europeo.
E i grillini, accetteranno la presidenza di vigilanza RAI?

Che dire? In mezzo a tutto 'sto casino i sentimenti di giustizia dei cittadini non contano.
Con le fatidiche parole “le sentenze non si criticano” passano giudizi che dividono ancora di più gli ultimi dalla classe dirigente.

Prima la sentenza che scagiona tutti tranne i medici che hanno avuto in cura Giuseppe Uva dopo essere stato trattenuto una notte nella caserma dei carabinieri dove, stando alla ricostruzione di Lucia Uva, sorella di Giuseppe, è stato malmenato di brutto.

Poi, una analoga che riguarda Stefano Cucchi, arrestato per droga ma morto per fame, sete e maltrattamenti sei giorni dopo in ospedale.

E che dire degli scontri tra polizia e manifestanti al corteo della Thyssen di Terni?
Secondo alcune testimonianze, pare che un centinaio di poliziotti in tenuta antisommossa abbiano aspettato davanti alla stazione ferroviaria gli operai in corteo e li hanno caricati.

Anche il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, si è procurato alcuni punti di sutura.

Il Viminale sostiene che il sindaco sia stato colpito da un civile con l'ombrello ma il sindaco dice di aver ricevuto alcune manganellate.
Angelino Alfano si dice rammaricato e si è impegnato di chiarire i fatti.

D'Alema chiede la testa dei responsabili.

Insomma, tutto come prima nel Bel Paese!

martedì 4 giugno 2013

Roma, comunali, eletto contemporaneamente in due liste avversarie

Carina 'sta cosa successa a Roma. Una storia che ha del surreale e che supera qualsiasi mente creativa e svela una faccia inedita del meccanismo politico italiano.

Una storia accaduta a Roma nelle comunali ma che potrebbe accadere ovunque per le regole astruse che consentono pasticci analoghi vuoi per controllori disattenti, elettori distratti da cacciatori di voti voti.

Francesco De Salazar, 33 anni, un funambolo che nonostante la giovane età è riuscito già a cambiare quattro partiti: An, La Destra e, adesso, contemporaneamente Fratelli d'Italia e lista Marchini.
Beh, sembrerà assurdo ma è stato eletto in entrambi gli schieramenti.

Lui, sdrammatizza così:
“È stata una leggerezza. Prima ho avuto contatti con la lista di Marchini, poi molti cittadini del II Municipio mi hanno chiesto di candidarmi con Fratelli d'Italia... Ho fatto la campagna solo lì, e solo lì siederò. Ho scoperto della doppia candidatura quand'era troppo tardi. Io ho sbagliato, ma c'è un vuoto normativo evidente.”

Come dire, il più amato de Roma.  

domenica 2 giugno 2013

Enrico, chi la spara più grossa?

le strategie del comandante Enrico

Soldi ai partiti dai cittadini sul 730 e la privacy? 


2xmille ai partiti. Elezione diretta del Capo dello Stato e lavoro tra una cinquantina di anni, se tutto fila liscio e la banda bassotti sta dietro le sbarre.

Certo, a più di qualcuno queste ultime furbate non stanno bene e gli roderà sapere che lo Stato fa il duro con i deboli e il buonista con chi governa.

Letta è come il prete all'altare che predica il bene, l'amore e poi si fotte i soldi della questua.
Senza contare che la geniale idea del 2x1000 lede la segretezza dell'urna, perché apporre una croce sul 730 a favore di un partito significa manifestare apertamente l'intenzione del voto che è segreto!, anche Letta continua a mungere i cittadini senza porsi alcun problema. O forse no? forse è proprio per tutelare la segretezza che "scremano" un tot dalle ritenute di legge e se li spalmano tra i partiti in base ai voti raggiunti nelle elezioni.

Però, come sono furbi questi gestori della Patria!

Per tagliare pensioni e congelare i diritti acquisiti dai lavoratori non c'è voluto granché ma per evitare di tagliare la mazzetta ai partiti le stanno provando tutte.
Ma li capisco. Eccome se li capisco! Come fa un partito che si definisce dei lavoratori e di sinistra a licenziare 180 dipendenti? E i diritti dei lavoratori, dove li mettiamo?

Il Presidente Giorgio Napolitano ha ragione: l'Italia è determinata a superare la crisi. L'Italia, appunto! Ma certo non i suoi rappresentanti che continuano a giocare sulla pelle dei cittadini.

giovedì 30 maggio 2013

La politica non è uno show o una guerra personale

Qualcuno dei 5S ha la libertà e, in mancanza di questa, il coraggio di dirlo a Grillo?

Dopo aver letto un'agenzia che titola così “M5s: Grillo 'permaloso' replica a Rodotà “miracolato dalla rete”” faccio un salto nel blog di Grillo e lì la solita manfrina.

Grillo o chi per lui se la piglia con tutti. È lui a fare la parte del “maestrino dalla penna rossa” che attacca tutti.
Attacca Rodotà e lo apostrofa con frasi irrispettosi mentre fino all'altro ieri lo considerava il “SUO” Presidente.

Lancia coloriti anatemi, si scaglia contro il sistema consolidato dai partiti e forse dalle lobby che però non nomina. Anzi, accenna di striscio agli inceneritori concessi alla Marcegaglia.

E mentre cita gli errori o gli inciuci della vecchia politica popolata da una serie di protagonisti improbabili estrapolati dal mondo fantasioso delle favole e delle battute da osteria con l'aggiunta di etichette e nomignoli che gettano in basso l'analisi politica e inaspriscono i rapporti civili, il testo dello show di Grillo si chiude con un banner che di politico non ha niente.

Un banalissimo banner commerciale messo tra un post e l'altro che propone l'acquisto di lampade led o un computer nuovo facile veloce economico.

Come dire, il nostro eroe unisce l'utile al dilettevole... (sarà per questo che spara rumorose cazzate?) d'altronde il sottotitolo del blog di Beppe Grillo è: il primo magazzino, pardon, magazine on line.  (e per essere il primo ti devi impegnare, aguzzare l'ingegno, accendere f lame e parlare alla pancia con la pancia)

Ah Grillo fatte da parte. La Politica è una cosa seria! e va fatta con umiltà e silente saggezza.
La Politica non è uno show! (anche se chi assedia ancora il Parlamento e le Istituzioni fa di tutto per esibirsi in piroette e strali dando il peggio di sé al Paese)

mercoledì 29 maggio 2013

Lavoro, diritti, astensionismo e sfiducia. Ognuno pensa per sé

courtesy M. Iannino,  2066, "Società, servi e padroni"
Perché scaldarsi tanto, non è stato Grillo a dire chiaro e tondo in faccia agli elettori delusi che gli avevano dato voto e fiducia: “non avete capito un cazzo del M5S, quindi non votatemi più!”?

Detto fatto. Gli elettori lo hanno accontentato rimanendo a casa e quelli che si sono recati alle urne hanno votato PD nella maggior parte dei comuni.

La gente vuole tranquillità. Una piatta e serena tranquillità quotidiana. Un lavoro. Una politica che gestisca seriamente la cosa pubblica senza fare la cresta sui soldi di tutti. E se è giusto, secondo i politici che lo ritengono tale, che il finanziamento ai partiti debba esserci perché serve per pagare le donne e gli uomini che lavorano nelle segreterie, in quanto, appunto lavoratrici e lavoratori, allora è più che giusto che anche al resto delle famiglie italiane venga concesso il diritto al lavoro e al relativo compenso.

Vedi caro Beppe, l'altro ieri ho sentito raccontare una cosa che è successa ad un conoscente. Un fatto che, a prescindere dalle furbizie di qualcuno che sfrutta la situazione a proprio vantaggio, dà il senso dell'attuale situazione.

L'altro ieri, questo signore di cui parlavo prima, si trovava nei pressi della stazione alla ricerca di un parcheggio.
Due ragazze di colore gli fanno cenno di fermarsi. Lui parcheggia e mentre chiude la macchina una delle due ragazze gli si avvicina e gli dice: andiamo? Dove, risponde l'uomo. Là, risponde lei. A fare che? Chiede lui. Bocca figa. È la risposta sbrigativa della ragazza.

L'uomo che già aveva capito tutto fin dall'inizio le dice: perché ti vendi? Cerca un lavoretto qualsiasi e fai sesso per amore della vita e non per i soldi.

Si, avevo tentato ma a fine mese se non hai i soldi non ci arrivi e se ci arrivi non mangi.

Quindi, caro Grillo, non è per apologia o induzione alla prostituzione che cito questo episodio ma per farti capire, qualora tu e chi ti sta affiancando in questo gioco al massacro politico non lo aveste ancora capito ma ne dubito, che la gente reagisce in vari modi. C'è chi fa azioni plateali, chi sfila nei cortei e urla fino a sfinirsi, chi si fida di persone come te perché qualcosa cambi, chi vende un rene e chi la fi...sarmonica.

Qualunquismo? disfattismo? Provocazione?... Sentimenti figli della sfiducia verso chi avrebbe dovuto tutelare il Popolo? Non so, pensateci voi che siete classe dirigente...

martedì 28 maggio 2013

Opere di Nènè Cartaginese nella Teodor Art Gallery in Catanzaro Lido


Nènè Cartaginese alla TeodorArteGallery di Catanzaro Lido 
Guardando all'universo che i media proiettano in quanto a comunicazione visiva, messaggi subliminali, spot pubblicitari e video art ha ancora senso parlare di pittura?

I modelli sovraesposti dalle vetrine di settore sembrano vivere su pianeti altri in cui lo sberleffo o lo scandalo destabilizza il comune senso del sentire elevando ad arte un dissacrante linguaggio ormai accettato, subìto stancamente.

Tra scandali, trasfigurazioni e infinite polemiche a seguito delle provocazioni pseudo dada progettate scientificamente per un mercato d’èlite c’è ancora chi ama esternare il proprio mondo secondo i canoni della pittura.

Nènè è uno di quei pittori che ama sentire l’odore della pittura ad olio. Impasta con la spatola e stende sulla tela velature di colore, crea atmosfere rarefatte. Pezzi di realtà trasfigurata, frammentata e ricostruita in tante tessere.

Nènè, 1980, "Vita spezzata" olio su tela
Il personalissimo mosaico tessuto da Nènè è pregnante di citazioni. Il suo geometrismo lineare, se pur figurativo, potrebbe indurre ad errori grossolani e, per certi aspetti, accostarlo all’astrattismo geometrico di Piet Mondrian o alle vetrate Tiffany, tanto per citare pezzi di storia dell’arte che hanno aperto nuovi linguaggi espressivi nel campo della poetica estetica. Ma non è così.

Le macchie di colore, Nènè, li concepì durante una estemporanea estiva. Stava dipingendo insieme ad un gruppo di amici pittori un meraviglioso paesaggio calabrese e, infastidito dall’eccessivo bagliore del sole fu costretto ad indossare gli occhiali. Fu allora che alzando gli occhi per catturare le nuvole scoprì le “macchie”.

La sua meticolosità lo porta a lavorarci su. Li educa e imposta in una scala cromatica dai toni armonici prevalentemente freddi. Scompone la figura e la fa diventare tutt’uno fino a perdersi, amalgamarsi nello spazio.
Soggetto e spazio circostante vivono un unico eterno amplesso nel mondo pittorico di Nènè Cartaginese.
Gaetano, Nènè nomignolo che si porta dietro fin da piccolo, Cartaginese nasce a Catanzaro nel 1944 e qui vive e lavora.
Attualmente le sue opere sono esposte nella Teodor Arte Gallery in Catanzaro Lido e rimarranno fino al 14 giugno 2013.

domenica 26 maggio 2013

Risolto il mistero dei post fantasmi

Alcuni vecchi post non comparivano più sul blog perché contrassegnati come bozze (!?)
Questa mattina, casualmente mi sono accorto del disguido tecnico(?) e li ho riproposti.
Buona lettura.

questi i link: 


accoglienza d'avanguardia ai migranti in Calabria

"durante la lavorazione del film di Wim Wenders,
il volo (modello Riace)"






In Calabria l’accoglienza ai migranti è all’avanguardia!

Lo sostiene con forza il Presidente della regione Agazio Loiero e il testo che segue, estratto dal sito ufficiale della regione Calabria, conferma la convinzione che per alcuni mezzi d’informazione è più semplice divulgare notizie sensazionali come le navi dei veleni e altre disfunzioni del malaffare tanto per stare sulla notizia e abbandonarla non appena stanca l’opinione pubblica piuttosto che comunicare notizie positive.

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