venerdì 18 novembre 2022

Dematerializzazione e creatività

 


Digitalizzare un concetto e renderlo visivamente fruibile donandogli corpo e dimensione virtuali equivale a de-materializzare la struttura fisica dell'opera d'arte tradizionale.

In antitesi al gesto plastico-pittorico, il fare arte digitale significa nel lessico corrente, comunque creare qualcosa di inesistente, nuovo, per lo più dare senso e volume ai manufatti corposi “ingombranti” sulle piattaforme informali de-strutturandone i supporti fisici. Inscenare, in sintesi, la grande bugia visionaria in pixel e non coi mezzi pittorici usati fin dall'antichità.

Nessun supporto che abbia corpo specifico, quale carta, legno, tela, rocce o cemento.

giovedì 17 novembre 2022

Catanzaro è la mia città

 


Primo giorno di pioggia.

Traffico intenso nei due sensi di marcia su viale de filippis. 

Il ponte Morandi si lascia accarezzare dalla pioggerellina fitta; il cielo plumbeo esalta la struttura dalle linee essenziali. I lavori di conservazione vanno avanti. I tralicci penduli ancorati alle travi dell'arcata sottolineano la fiera quanto azzardata (per l'epoca in cui fu realizzata la geometria costruttiva) opera dell'ingegno architettonico di Morandi. Si narra che fu proprio l'architetto Morandi a mettersi alla guida del camion per il primo test di tenuta e stabilità del ponte.

martedì 15 novembre 2022

Catanzaro-Corvo, quasi un reportage

Città e periferie mondi agli antipodi


 CATANZARO, CORVO, ore 18,20


Per le vie del quartiere...



In alcuni centri i residenti lamentano e denunciano disagi a causa della movida notturna che non li lascia dormire. Al mattino le strade sono coperte di bottiglie vuote e cartacce. Il campo di battaglia urla forte il disagio esistenziale dei giovani che lì vanno a bivaccare e forse anche a sentirsi accettati. Fanno branco!

In riferimento a quanto accade in alcuni centri storici dovremmo stare sereni. Qui da noi vedere più di due persone per strada è quasi un evento da immortalare.

Sono appena le 18 e venti. Il paesaggio desertico è allucinante. Non un'anima per strada e neppure nel parco giochi. Eppure non c'è un alito di vento e non fa neanche freddo!

No. Non è da imputare alla recessione, alla mancanza di lavoro o altro. Certo la situazione attuale non è delle migliori! La maggior parte della gente non è in vena di fare baldoria o comunella quando manca la serenità. Sommersi dalle notizie della guerra e dalle altre brutture sociali in cui siamo cascati, a differenza dei ragazzi che cercano lo sballo di una notte per sentirsi vivi, noi col cuore e la testa di provinciali preferiamo stare a casa. Ravanarci la mente con niente. Rimuginando sui se e sui ma anche se siamo coscienti che questa situazione non cambia e non e non dipende certo da noi, dai nostri silenzi o dalle baldorie collettive.


I bus cittadini viaggiano semivuoti sempre eccetto al mattino quando alcuni studenti salgono per andare a scuola e qualche pensionato deve andare a spicciare problemi amministrativi negli uffici postali o comunali, assenti da sempre nel quartiere.

Anche il costo della corsa è diventato proibitivo! quindi si è costretti a ponderarne l'uso.

Mi chiedo: visto che la corsa deve comunque essere fatta dai mezzi comunali perché non escogitare una forma solidale per i residenti? Tipo inventare una sorta di gettone politico a costo contenutissimo valido per le 24ore così da offrire la possibilità a chi vuole vivere la città di notte in modo civile?

lunedì 14 novembre 2022

Ciambellone di mele della nonna

 

Una colazione sana e genuina: il ciambellone di mele della nonna.



Migrazioni, fughe di cervelli e altro

 

E se Matteo Piantedosi, Salvini & c. fossero vissuti al tempo di Omero?

Certo che il buon cantastorie avrebbe dovuto costruire le narrazioni in maniera totalmente diversa da come ci sono state tramandate e come noi le abbiamo recepite.

Omero cantò le storie degli eroi greci nell'Odissea e l'Iliade. Favole per omaggiare i potenti che lo ospitavano con tutti gli onori sublimandone gesta forse mai accadute ma giunte fino a noi nell'alone mitico che avviluppa eroi, società e territori contaminati di storia, eventi e tanta fantasia.

Probabilmente quello scavezzacollo di Ulisse non sarebbe partito dalla sua Grecia sapendo cosa sarebbe successo sulle coste calabresi tra veti e imposizioni avrebbe dovuto ingaggiare un'altra guerra, altro che Troia! E Filottete avrebbe potuto fondare le colonie in cui curare le sue ferite; e sarebbe sorto il tempio dedicato alla dea Era Lacinia a Capo colonna.


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