sabato 13 agosto 2022

Tv di Stato, pochi casi di buon giornalismo e intrattenimento culturale nei palinsesti rai

 

Insieme ai consumi elettrici c'è anche la quota coatta che impone, appunto, agli utenti che usufruiscono dell'elettricità, di pagare anche il canone della tv di Stato in bolletta ENEL e società affini.

Pagare il canone RAI è giusto!

Renzi s'inventò questo metodo di pagamento per evitare che ci fossero molti furbetti e evasori. Molti non pagavano il canone rai per svariati motivi.

Mettendo da parte le motivazioni “ideologiche” moltissimi utenti non pagavano l'obolo per protesta!

Protestavano contro gli sprechi e le lottizzazioni. Le notizie far locche delle parti politiche che governavano e, ahinoi, governano le tre reti della rai.

Per dirla in breve: il servizio che la rai offriva e offre tutt'ora non è un servizio in linea con le aspettative degli utenti. Il salto di qualità non c'è:

I notiziari enfatizzano fatti e notizie pruriginose. Accrescono timori e fantasie malsane. Lasciano spazio a supposizioni fantasiose e anche l'intervento degli esperti chiamati e pagati coi soldi pubblici risultano prive di dati scientificamente ineccepibili.

La notizia deve sconvolgere per attrarre le attenzioni dei videoti.

I talk show proliferano attorno ai fatti cruenti, ai drammi sociali, e, se poi gli eventi in esame sono conditi di tabù contro la comune morale s'innescano interminabili appuntamenti intervallati da costosissimi spot pubblicitari.

Insomma l'intrattenimento o la notizia sono come gli slogan dei politici: devono stupire lo spettatore, dargli una scossa, incuriosirlo e attrarlo, anche se, passato il momento, alla luce di nuove prove si sgonfiano e cadono senza fare rumore nel dimenticatoio.

Nelle redazioni territoriali, nei tg regionali, il servizio è ancora più deprimente!

La caccia alle negatività sembra essere l'unica e la più quotata azione in cui spendere le migliori energie intellettive locali.

Nessun approfondimento!, sui fatti di cronaca e sui problemi sociali.

Non un approfondimento minuzioso che faccia perdere molto tempo agli operatori del servizio pubblico. No! Non si pretende questo. Ma almeno che questi signori, lavoratori del servizio pubblico, approfondissero e incrociassero i dati, così da cercare motivazioni plausibili e offrire agli abbonati un servizio dignitoso e, fare i nomi, solo quando si ha la certezza assoluta del coinvolgimento di quanti siedono sulla sedia degli accusati per evitare di mettere alla gogna persone innocenti.


giovedì 11 agosto 2022

Nella povertà tra le fatiche imposte dai bisogni terreni uno spiraglio di Luce squarcia le tenebra

 

IL DIVINO E IL TERRENO.

Nella preistoria della mia infanzia la televisione e men che meno il cinema erano strumenti di evasione appannaggio di pochi.

Il primo film in bianco e nero ebbi modo di vederlo e apprezzarlo in piazza. Non ricordo in quale circostanza avvenne la proiezione pubblica ma ricordo bene il coro sdegnato di “NON è VERO!!!” urlato contro l'attore che interpretava un ruolo da viscido. Parve persino che l'attore si girasse stupito verso di noi.

Eravamo presi dalla storia. Emotivamente coinvolti, in piazza non si sentiva volare una mosca.

Mentre la televisione faceva mostra di sé nei bar e in qualche casa di benestanti.

In compenso, noi ragazzi, vivevamo in una collettività fatta di valori solidali tramandati nelle famiglie. Famiglie che lavoravano i campi per trarne sostentamento e praticare lo scambio.

Un altro bel ricordo è la voce del banditore. Antesignano della pubblicità, urlava per le strade e i vicoli del paese e invitava a recarsi in piazza o nei pressi della chiesa perché era arrivata la contadina di Cardinale col carico di lupini o nocciole, a seconda della stagione. E c'era anche il “capellaro” che raccoglieva i capelli e dava in cambio un pettine stretto contro i pidocchi o qualche forcina. Le donne non tagliavano i capelli. Li tenevano lunghi e l'intrecciavano formando magnifiche trecce nere.

La vita scorreva semplice.

E, per le giovani donne, il sogno più bello che chiedevano alla Madonna in segno di grazie consisteva in un marito dal cuore buono e che fosse un grande lavoratore.

Ma questa, appunto, è preistoria!

Da qualche tempo abbiamo perso di mira la sacralità della vita. Vogliamo essere decisamente vincitori di un qualche cosa. Non si sa di cosa! Ma di un qualcosa che ci faccia guadagnare consensi e soldi. Qualcosa che ci dia la possibilità di vivere nelle agiatezze e Fare baldoria. Una botta di culo! Insomma. Che ci dia la possibilità di chiudere fuori dalla nostra visione i problemi degli altri; le guerre militari, industriali ed economiche imposte dai potenti dittatori alle popolazioni inermi.

Sogniamo, in sintesi, uno spazio franco personale; il nostro esclusivissimo paradiso terrestre. Per quello celeste, sempreché esista, c'è tempo.

Anche Natuzza Evolo ha vissuto l'infanzia in povertà, anzi in estrema povertà. Tant'è che quando riusciva a procurarsi qualche pezzo di pane lo metteva in tasca per portarlo a casa e dividerlo coi fratelli. E quando qualche anima buona le diceva di mangiarlo, lei, lo pizzicava appena, faceva finta di portarlo in bocca e lasciava sulle labbra qualche briciola.

Sì, a quei tempi non c'era ancora tik tok facebook watsapp ma c'era tanta povertà e la necessità primaria induceva alla solidarietà.

Non tutti però abbiamo avuto il dono e la grazia di essere sollevati dagli affanni terreni dalla visita degli Angeli.

Natuzza iniziò aparlare con le anime dei defunti fin dalla prima infanzia. Era sempre circondata da anime vestite di corpo e per lei erano persone vere in carne e ossa. Solo in un secondo momento comprese. Quando la rinchiusero in un ospedale psichiatrico.

Ecco che il terreno si fa Spirituale in un eterno presente:

Il divino si materializza ad alleviare le sofferenze.

Tra le visite subite dalla giovane Natuzza, mediche per quanto attiene alla salute fisica e mentale e, quelle religiose dei confessori e dei prelati della chiesa, Maria la mamma celeste di tutti sopperisce all'assenza della madre terrena preoccupata e protesa, quest'ultima, a risolvere i problemi imposti dalla società malata che mette nell'inferno della vita i deboli colpevoli solo di vivere in uno stato di estrema indigenza:

è facile erigersi a cattivi giudici quando a “sbagliare sono gli altri”.

Ecco! L'abbraccio di Maria che accoglie l'intera umanità...

"La statua di Maria plasmata secondo le indicazioni di Mamma Natuzza e ai lati mons. Attilio Nostro vescovo di Mileto insieme a don Michele Cordiano, confessore della mistica e rettore dell chiesa dedicata a Maria rifugio delle anime"


martedì 9 agosto 2022

Natuzza e Fratel Cosimo. Carismatici di Calabria

 


Quando Natuzza tentò di descrivere la Madonnina disse che era una giovinetta dai capelli neri e dallo sguardo dolcissimo con un incarnato olivastro. Insomma descrisse una ragazza dai tratti mediterranei che si presentava a lei con le braccia aperte come se volesse abbracciare non solo Natuzza ma il mondo intero.

Natuzza fece l'identikit e venne fuori la statua esposta nella chiesa del Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime in Paravati di Mileto.

Nell'intenzione dell'umile donna non c'era la volontà di donare al mondo una ennesima statua da idolatrare ma regalare una visione realistica a quanti non avevano i suoi stessi carismi. E cioè, non avevano il dono di essere portavoce dei misteri che da sempre governano la vita dell'universo materialista e che alleviano le pene dell'anima messa a dura prova dalle difficoltà e che possono parlare con la Mamma Celeste. E farli sentire più vicini e amati dello stesso amore che solo le mamme sanno dare-

Spesso ci si reca nei luoghi dove vivono i mistici ché sono carichi della loro energia perché affranti o ossessionati da tematiche connesse alla vita. Si va lì, quindi, perché ossessionati da malattie, angosce, esasperazioni quotidiane ai quali è difficile dare risposte o soluzioni. E allora ecco che si pensa al viaggio. Andare a trovare la persona con poteri carismatici nella speranza che “l'oracolo” parli e dia risposte esaurienti per tacitare il dolore e quanto ci affligge e rende insopportabile la vita.

Natuzza, come Fratel Cosimo, due figure mistiche della terra di Calabria, entrambe di umili origini con in comune le “visite mariane” :

Si presenta a Loro una giovinetta dai tratti mediterranei comuni. Una ragazza sobria dai modi lontani da quelli adottati dalle bambole di plastica ritoccate chirurgicamente apposta per raccogliere like sui social media.

È una realtà lontana dai riflettori. 

Questi luoghi Sono realtà in cui la sofferenza si trasforma in forza attraverso la preghiera rivolta alla Madonna non per sé ma per il mondo intero. Per la pace e l'amore universale.

Concludendo:

Si va in questi luoghi carichi di frustrazioni, sospinti dalle angosce personali scaturite da stati di salute precarie, malattie terminali e spesso da altri problemi futili che riguardano la sfera del terreno quali: un amore finito, un percorso professionale... Per rientrare nelle proprie abitazioni con una speranza e una visione diversa. e, nella peggiore delle ipotesi, con una miriade di perché che affollano la mente dopo avere ascoltato i "suggerimenti dell'Angelo". (Perché nel caso di Natuzza, era l'Angelo che le suggeriva i consigli). Si ritorna con la mente a quei brevi minuti di colloquio e magari si tenta di dare una propria interpretazione 

lunedì 8 agosto 2022

Incendi, smottamenti e disastri. Colpevoli: stupidità e incuria

 


È chiaro! Secondo gli esperti non esiste, o per lo meno è estremamente difficile che si propaghi velocemente, un incendio per autocombustione. Ci deve essere per forza la mano dell'uomo in un incendio di vaste proporzioni. I piromani sfruttano gli effetti atmosferici e le condizioni climatiche favorevoli per dare sfogo alla loro malattia spesso lubrificata dai soldi dei committenti interessati all'area da deforestare.

Col favore delle temperature torride diverse aree sono state distrutte. 

Non indaghiamo per cercare i colpevoli materiali degli incendi bensì per analizzare i danni provocati all'intera collettività e, in primo luogo, alla flora e fauna che ha impiegato decenni per diventare rigogliosa e svanita nel giro di qualche ora .

Anche nel territorio catanzarese si è verificato il fenomeno incendiario ben noto in tutte le latitudini geografiche terrestri e divulgate con dovizie di particolari dai mezzi di comunicazione di massa.

Intere aree carbonizzate. Incolte e prive di ogni elementare manutenzione sono state oggetto di attenzioni particolari dei malviventi, probabilmente, a causa della popolazione faunistica annidata nel sottobosco.

E, le volpi che a differenza dei cinghiali e dei topi, o, peggio, dei serpenti, forse perché custodite nell'immaginario collettivo infantile, a volte viste come infide, furbe e scaltre, altre volte coccolate simpaticamente e amorevolmente, le volpi, tutto sommato trasmettono tenerezza nella maggior parte di quanti ne parlano, le osservano e se ne prendono cura.

Da qualche tempo anche noi, che abitiamo nella periferia catanzarese, abbiamo dimestichezza con questo splendido felino. 

Quasi tutte le mattine facciamo incontri ravvicinati.

Alcuni se ne prendono cura al pari del proprio gatto o cane domestico: lo accudiscono come se fosse un animale da compagnia e lo nutrono con dei bocconcini preparati appositamente tant'è che, abbandonata la proverbiale diffidenza, mamma volpe e prole si lasciano avvicinare, allungano il musetto affusolato e prendono i bocconi dalle mani del provvidenziale animalista. 


Purtroppo la favola non sempre finisce bene.

Specialmente quando le avversità ambientali poste dal fato e la stupidità degli uomini remano contro.

Due piccoli pincher avvertono la sua presenza. Abbiano contro; la inseguono- Lei terrorizzata scappa. Cerca di sottrassi al latrare degli inseguitori. Spicca un salto. Esce dalla vegetazione e...

Stamane per una giovane volpe è finito il suo tempo:

riversa in mezzo alla strada, in piena curva. esala l'ultimo respiro. Non è riuscita a schivare il mezzo.

L'impatto violento l'ha scaraventata per qualche metro. La macchia di sangue lascia intendere il punto esatto dello scontro con l'automezzo. E la carne viva privata dal pelo, coperta da uno sciame di vespe che se ne cibano, suggerisce la dinamica del trascinamento sull'asfalto della povera bestiola incastrata sotto la scocca dell'automezzo.

Intanto, nel versante opposto, i fumi rilasciati dai cumuli di legna carbonizzati testimoniano la violenza gratuita dell'uomo sulla natura, nel ricordare alla collettività che la stupidità umana è in agguato, trasformano l'ambiente. L'indolente, sia esso attore principale o spettatore, non pensa al danno ambientale conseguente alla non-azione adottata in quel preciso istante ma, di certo, l'atteggiamento provoca una serie di azioni e reazioni, una sorta di causa e effetto karmico.

domenica 7 agosto 2022

Miracolo o suggestione?

 


Nostro. Di nome fa Attilio ed è il vescovo di Mileto ma avremmo voluto che fosse il vescovo di tutti per l'affabilità che ha dimostrato nel presentarsi alla comunità.

Fin da subito ha tagliato le distanze, quelle solite che sembrano separare i cattolici, il gregge, dal pastore. E se è vero che gli occhi sono lo specchio dell'anima Lui ha uno spirito trasparente, solare come lo è il suo sorriso quando parla. È un uomo umile. Atteggiamento e stato d'animo poco comuni specie tra i prelati impegnati a predicare di “punizioni divine” anziché d'amore e possibilità lontane dalle minacce di perdizione e dannazione che rasentano ricatti e condizionamenti psicologici.

Eppure, ieri, durante la consacrazione e l'elevazione a rettorato della “Casa Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” voluta da Natuzza per Maria, ancora una volta, il suo fare e le sue parole mi hanno commosso. Ho seguito dal letto buona parte della cerimonia religiosa e a un certo momento ho sentito dei brividi. “Sarà il caldo...”. Ho pensato. Strano! Però, a ben pensarci, nonostante il caldo asfissiante non era mai successo prima. Anzi, la gamba sinistra e il ginocchio hanno fatto talmente i capricci da costringermi a stare a riposo.

Sensazione strana. Mai provata in queste giornate di caldo asfissiante neppure coi 30° all'ombra. Ed ecco, improvvisamente che, mentre elencano le reliquie dei Santi inserite nell’altare maggiore, sento una corrente indefinita avvolgermi dalla vita in giù.

Ma no! Che vado a pensare! Non può essere. È pura suggestione.

Suggestione o no la gamba va meglio!, per il momento... Grazie!

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