venerdì 11 giugno 2021

Libertà, morale e civiltà contemporanea

Anche se uno su mille muore a causa del vaccino anti covid è un dramma!

La notizia dell'ultima vittima squarcia l'anima! Inammissibile accettare il pensiero che una ragazza vada fiduciosa a farsi iniettare la prima dose e dopo poche ore muore.

I danni non giustificano i risultati strategici strombazzati ai quattro venti dalle parate degli “scienziati virologi” che hanno fatto propaganda a una soluzione imposta e testata su tutta la popolazione ancora in fase sperimentale.

È stato imposto di vaccinarsi! Abbiamo eseguito con fiducia le direttive imposte e ancora non siamo fuori da questo inferno sfuggito di mano.

Stamane, oltre alla morte della ragazzina di Sestri levante, fonti di notizie avvertono del blocco delle merci di alcuni porti cinesi. Importanti snodi sono stati messi in quarantena da Pechino per una nuova variante del covid. Allora? Quando finirà questa farsa!

Dicono, i più istruiti, gli scienziati da tv che fa più morti il fumo. Ma io non fumo!

È una mia scelta! Come sarebbe anche una mia imprescindibile decisione quella di non vaccinarmi. Eppure l'ho fatto. Mi sono sottoposto alle due somministrazioni Pfizer. Mi è andata bene? Può darsi ma rimango sempre con la convinzione che questi non siano qualificabili come vaccini. Sono, semmai, una speranza.

Adesso è l'ora del lavoro silenzioso.

Lasciare lavorare la ricerca scientifica seria quella che non si espone nei salotti buoni delle televisioni è un obbligo morale. Basta coi politici e i generali da bollettini di guerra! Non serve correre. Il traguardo non è il numero di vaccinati. Il traguardo finale è raggiungere il bene comune anche a costo di essere impopolari.



L'attesa

Anch'io ho preso possesso di una panchina nello spiazzo verde. Aspettare notizie oltre il fronte anticovid è una tortura che non auguro a nessuno. Anche se l'affetto a cui sei legato da una vita si trova in una area protetta d'eccellenza le preoccupazioni assalgono anche gli spiriti forti. I dubbi scavano nel profondo, minano le certezze qualora ce ne fossero e fanno riaffiorare la paura di perdere qualcuno a cui tieni tanto. L'altra metà del tuo universo è in isolamento sanitario. Vietato l'accesso!

Non che se fossi vicino allevierei i dolori, non ho doti taumaturgiche altrimenti li metterei a disposizione dei sofferenti, ma quantomeno potrei interagire empaticamente.



  

giovedì 10 giugno 2021

Trattieniti, stringi e aspetta

Bene. Anzi no. Male!

Nonostante l'evoluzione scientifica e intellettuale siamo ancora all'età della pietra in quanto a democrazia e discernimento sociale e individuale inerenti alle libertà civili.

La pandemia ci ha trasformati in peggio. Non so se è stato un progetto di finissima strategia politica oppure la conseguenza dell'approssimazione di come è stato gestito il tutto.

Indubbiamente ci siamo trovati davanti all'ignoto e a un nemico terribile sconosciuto che ha mandato tutti nel pallone. E che ha inculcato terrore.

Il piano vaccinale continua e i giornalisti pompano benzina sul fuoco delle fobie alimentandole. E la politica?

Dopo le chiusure dei luoghi d'afflusso socializzanti, le note imposizioni che non lasciano spazi a deroghe di sorta, manichee a tal punto che costringono anche chi dorme nello stesso letto alle misure di prevenzione imposte per decreto, eccone pronto un altro altrettanto iniquo e doloroso.

Pare che il cruccio maggiore della politica europea e anche nostrana sia quello di tracciare ogni singolo essere che si muove per necessità e piacere.

Non bastano più le somministrazioni imposte e la sottomissione ai vari dpcm, giusti o sbagliati sarà il tempo a decidere, per il momento viviamo malissimo la socialità e gli affetti.

Negare la visita ai congiunti ammalati è pura crudeltà! Mascherata dal contenimento pandemico, quindi necessario x la tutela della salute pubblica.

La tracciabilità, che potrebbe essere testimoniata dalla TESSERA SANITARIA che fa le funzioni anche di codice fiscale, è affidata a un'applicazione. Ennesimo orpello burocratico, utile solo per le aziende che lavoreranno attorno al progetto:

Il green pass, introdotto dal decreto "Riaperture" per consentire gli spostamenti tra Regioni e l'accesso a eventi pubblici e sportivi, previsto nelle zone gialle anche per partecipare alle feste in occasione di cerimonie civili e religiose.

Il Garante per la protezione dei dati personali ha dato parere favorevole sullo schema di decreto attuativo che attiva la Piattaforma nazionale DGC per il rilascio del green pass, prevedendo adeguate garanzie per l'utilizzo delle certificazioni verdi.

In pratica chi rilascia tale certificazione quanto penalizzerà i cittadini in termini di tempo perso, soldi spesi e, peggio, relazioni umani imbarbarite? 


mercoledì 9 giugno 2021

Oltre la porta

La chiave: una tessera con microchip apre la porta della camera e controlla le periferiche connesse e alimentate con l'elettricità.

Salgo al primo piano. Inserisco la chiave elettronica nel lettore affianco alla porta. Un lieve scatto fa intendere che il meccanismo è sbloccato.

Entro. Inserisco la chiave all'interno e ogni cosa si anima.

I rumori tagliano i silenzi. Persino il mio. Il viaggio è stato pesante sotto tutti i punti di vista. Nonostante le pianificazioni c'è sempre la variabile o le variabili cangianti. E, il piano fatto salta. Ma Milano è la città da bere. Dinamica. Piena di opportunità...


la stanza è decisamente spartana! Gli arredi sono datati. Accatastati in pochi metri quadrati. Stretti l'un l'altro il letto la scrivania e l'armadio lasciano pochissimo margine d'azione. E i rumori iniziano ad essere davvero molesti. Stacco la spina del frigo. Spengo la ventola d'areazione del bagno.

Fa caldo. Penso di fare una doccia. Mi metto in libertà. Sistemo alla meglio le mie cose e nel frattempo la temperatura s'abbassa. L'aria condizionata, regolata precedentemente da qualche ospite caliente, rende la stanza invivibile. Spengo anche questa! Apro la finestra dalla zanzariera mal funzionante. Qualche zanzara inizia a bussare e intrepida entra a fare colazione.


Sì Milano è anche questo...


lunedì 7 giugno 2021

Diaspora dei calabresi e del sud

Benvenuta signora! Questa è la sua camera. Venga. La aiuto io, lasci qui i bagagli.


No, non è l'arrivo e la relativa accoglienza in un luogo di villeggiatura. E non è neppure un albergo a 5 stelle. È un luogo di cura. Un ospedale d'eccellenza dove i dialetti si sommano. E le cadenze linguistiche non ti fanno sentire fuori luogo. È un pezzo di sud trapiantato al nord. È un'isola dove si pratica l'accoglienza e il rispetto per le persone sofferenti. È una terra che fa germogliare le eccellenze. Dà loro delle opportunità. E guarda caso molti professori vengono proprio dal profondo sud d'Italia dove ancora, purtroppo, tutto il settore del comparto sanità piange lacrime amare.


Avrei preferito conoscere questa realtà, diventata un vanto per la ricerca scientifica ma anche per gli interventi di routine eseguiti egregiamente, in altro modo. Come pure le strutture che ruotano attorno ad essa mi sarebbe piaciuto conoscerle e ammirarle con altro animo. Purtroppo è andata così. Il fato ha deliberato questo percorso! (o l'uomo?).


E a causa delle famigerate fughe dalla sanità, di certa sanità autoreferenziale, che qualcuno la definisce malapolitica che produce malasanità, che mi trovo a fare la conoscenza di persone preparatissime.

È doloroso ammetterlo! Sono nomi dalle origini semantiche ben radicate in una parte di terra Brutia. Nomi noti.


Cervelli in fuga?




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