lunedì 23 marzo 2020

Musumeci tornare a casa è legittimo

Isteria collettiva.

L'ignoranza dei leader alimenta l'isteria collettiva,

ci sono momenti storici in cui tutti indistintamente devono abbandonare le proprie convinzioni e collaborare affinché il bene comune prevalga sugli egoismi individuali. E quello attuale è uno di quei momenti!

Evito di rispondere e commentare gli azzardi mentali vomitati sulle piattaforme del web perché le ritengo inutili e fuorvianti. A nulla varrebbe contestarle! Anche perché le reputo prive di fondamenta sane dal punto di vista mentale. C'è del livore sversato a piene mani da ipocondriaci e minorati mentali che si sentono vittime sacrificali. Individui che se la prendono con tutti, attenti alla propria salute e al benessere personalissimo.

Capipopolo che fanno il paio alimentandone le paure sono indegni della posizione che detengono!
Loro sono parte attiva del Governo Nazionale! Governatori! O presidenti di regione. Sindaci. Parlamentari. Onorevoli pochissimo onorevoli che giocano a rilanciare espedienti e soluzioni assurde pur di tenere alto il clima guerraiolo e aggiungere consensi con farneticanti teorie d'azioni contro il virus e nel contempo tenere alto il compito dell'economia e della finanza.

Dimenticano, i signori portatori d'acqua putrida, che al momento l'unica soluzione consiste nello stare ain stand-by. Sadd'ha sta' a casa! Lo dimostra la politica adottata dai Paesi che sono riusciti a contenere e bloccare i casi di covid-19. La Cina e il Sud Corea hanno adottato misure drastiche. Pur sapendo di subire un colpo d'arresto importante nell'economia nazionale non hanno esitato a mettere in quarantena le produzioni di fabbriche e altri prodotti non ritenuti di prima necessità.

Ma veniamo a noi. Nel nostro piccolo assistiamo all'isteria del presidente siciliano.

Musumeci urla contro il governo nazionale e calabrese perché i suoi corregionali, tutti siciliani che vogliono tornare in Sicilia per trascorrere il periodo di isolamento nelle vicinanze dei propri affetti, invadono l'invaso di Villa S.Giovanni per imbarcarsi e tornare a casa.

L'assalto all'ultimo traghetto per Messina! Non è problema suo. Musumeci se ne lava le mani. Tenta di urlare più forte e passare la palla a Conte, titolare del governo nazionale e Santelli, governatrice della Calabria.

No! decisamente abbiamo perso i lumi della ragione.

Tornare a casa è un atto d'amore legittimo. Tutelare sé stessi, familiari e conterranei è un obbligo morale da non dimenticare mai. La classe dirigente è tenuta a predisporne le strategie e svilupparne i mezzi affinché ciò avvenga nei modi urbani previsti dalla nostra cultura.

domenica 22 marzo 2020

Pandemia e solidarietà

In trincea.


Ci ha costretti un microbo piccolo piccolo. Un essere vivente microscopico invisibile ad occhio nudo è riuscito a farci riconsiderare il tempo, il suo valore e la necessità reale degli uomini.

Anche i grandi capi e i piccoli portatori d'acqua che hanno gridato, sbraitato sconcezze si sono dovuti ricredere. Finita la chiassosa quanto inutile messa in scena politica anche i più facinorosi hanno dismesso la maschera opportunista, hanno fatto meno selfie e postato meno cazzate sui profili.

Davanti alla necessità di sopravvivere letteralmente alla pandemia esternano allarmanti sensazioni amplificate dall'emergenza quotidiana che tocca chiunque nel mondo.

Trump dall'USA finalmente ha capito. Capitola anche lui e inizia una terapia d'urto. L'America si isola! E adotta misure drastiche lasciando per il momento da parte i problemi connessi alla borsa.
Finalmente anche Trump pensa un po' alla ricchezza che è la VITA. E il rispetto della stessa.

La pandemia è riuscita laddove gli Stati più industrializzati e inquinanti del globo terrestre a porre uno stop seppure strumentale alle emissioni di gas serra.
Il covid-19 ha mietuto vittime. Ha bloccato le attività non prettamente necessarie. Ha imposto un'austerità comportamentale necessaria al mantenimento della VITA.

Nella novella “Arca di Noè” c'è posto per tutti. Viaggiamo insieme verso nuovi orizzonti fisici e nuovi bagagli mentali sfrondati dai personalismi egoistici, almeno si spera!

Questa volta non è un Dio sovrannaturale a farci imbarcare, stare accorti e uniti nell'ambage, e portare con noi il perpetrare della vita. C'è una selezione naturale che determina la vita e la morte dei contagiati a volte pilotata dalle necessità degli uomini. È amaro a dirsi ma è così.

L'immunità di gregge evocata da Johnson non c'entra. E non è attuabile! Sarebbe disumano!
E la scienza, la ricerca scientifica deve essere al servizio della VITA! Sempre.


sabato 21 marzo 2020

La spesa al tempo del coronavirus

Catanzaro ore 14,30.

telefono prima di mettermi in macchina per recarmi al supermercato e comprare alcune derrate alimentari necessarie come la farina, il latte, gli affettati e qualche lisciotteria per rendere l'attesa meno amara.

Dall'altro capo del telefono una voce di uomo risponde: pronto, dica signore... “mi scusi volevo chiederle se c'è molta gente” … no signore, in questo momento c'è poca gente... “grazie. Vengo immediatamente!”.

Nel giro di qualche minuto arrivo nel parcheggio del supermercato. Prendo la borsa della spesa e mi appresto verso l'entrata. !!! una fila interminabile ostruisce il passo!!! il vigilantes ha ordini ben precisi: non più di un cliente alla volta!



Eppure il dipendente aveva detto che c'era poca gente. Forse si riferiva all'interno del locale. Non aveva gettato lo sguardo fuori dove c'è un nutrito serpentone di donne, uomini e relativi carrelli vuoti.

La spesa può attendere! Proverò più tardi. Domani. Forse. Di sicuro mi farò bastare quello che ho già in casa. Dovrà passare prima o poi l'emergenza e la corsa frenetica nella direzione dei supermercati. A dopo...

venerdì 20 marzo 2020

Calabria, Giunta Santelli al completo

In pieno clima di coronavirus la Calabria si dota delle massime cariche istituzionali. La giunta è composta!

Alcuni nomi sono noti altri meno. Faccio un giro sul web. Le notizie sono scritte e dettate dalle condizioni “umane” di parte. C'è scritto di tutto. Io voglio, come sempre, fidarmi e prendere il meglio. Essere positivo e sperare nella buona fede dei nuovi designati.
Lo voglio con forza per il bene della nostra regione. E chissà che non sia la volta buona nonostante certi ossimori. ... che sanno d'incesto politico vecchio stampo ...



Un giudizio complessivo sulla nuova giunta? -chiede il giornalista al neo vice presidente della regione Calabria-

«Jole ha fatto un bel lavoro. Siamo molto diversi gli uni dagli altri, ma vedo grandi competenze ben distribuite. Finalmente ci sono le persone giuste al posto giusto. Adesso tocca a noi aggiungere alla giustezza della prima prova di questo vestito anche la giustezza di saperlo indossare per il futuro».
Ha avuto un mucchio di deleghe. Quali saranno le sue priorità?
«Tutte le mie deleghe sono collegate. Nella cultura e nell'identità rientrano anche lo sviluppo delle arti e dei commerci. La cosa importante è andare a recuperare quello che già abbiamo, cioè un patrimonio artistico, culturale e identitario assolutamente unico nel panorama delle regioni italiane. Ogni goccia del nostro sangue è composita come un arcobaleno. In questo tempo di grande disagio e disordine sociale, unire tutte queste deleghe significa dare alla Calabria la possibilità di rendere ciò che è in potenza in “pane” quotidiano».
Programma ambizioso.
«Lavoro, tranquillità, sicurezza, benessere. Tutto questo può consentire ai giovani di non partire più. Mi permetta di aggiungere una cosa».
«È vero che i nostri ragazzi sono stati mandati dai genitori a studiare fuori, ma appena è arrivata la paura della morte, quegli stessi ragazzi sono scappati di notte per tornare dai nonni, magari mettendoli in pericolo, ma senza riuscire a a stare lontani da casa. Se tutti quelli che sono scappati oggi cominciassero a pensare che è meglio non partire più, forse la Calabria comincerebbe a produrre quella ricchezza che qualcuno ha cercato di estirparle».

Ecco l’identikit della Giunta Regionale Calabrese:

  • Jole Santelli – Forza Italia – 51 anni – Cosenza – Presidente, ha tenuto per sè le deleghe a promozione e immagine della Calabria e dei suoi asset strategici turismo, cultura, agricoltura, ambiente e paesaggio. Politiche giovanili. Spettacolo e grandi eventi, film commission, sport. Programmazione nazionale e comunitaria, agenda digitale, affari generali, zes, sviluppo del porto di Gioia Tauro, formazione professionale, tutela della salute, nonché i rimanenti ambiti non delegati ai singoli assessori
  • Nino Spirlì – Lega – 58 anni – Taurianova – VicePresidente e Assessore a Cultura, ai beni e attività culturali, musei, teatri e biblioteche, associazionismo culturale. Politiche del commercio e dell’artigianato. Legalità e sicurezza.
  • Sergio De Caprio – Tecnico voluto da Jole Santelli – 59 anni – Montevarchi – Assessore all’Ambiente.
  • Sandra Savaglio – Tecnico voluto da Jole Santelli – 53 anni – Cosenza – Assessore a Istruzione e Ricerca Scientifica.

mercoledì 18 marzo 2020

Perché un nickname

Pseudonimo. In italiano si dice pseudonimo mentre nel web dove sono in auge i termini in inglese si dice nickname.

Lo pseudonimo si è sempre utilizzato, si è impiegato in letteratura per nascondersi dalla censura ma anche per modestia oppure, semplicemente, per mantenere una certa riservatezza, o privacy, per restare in tema e al passo coi tempi.

Personalmente lo uso perché mi è stato insegnato che mantenere un profilo basso è indicato per evitare distrazioni in chi legge. Per e negli interlocutori è meglio spronare l'immaginazione durante la lettura specialmente in un momento come quello presente in cui tutti sperano di avere visibilità interstellari, per evitare distrazioni e potersi confrontare sul piano intellettuale senza pregiudizi.

Il chiasso mediatico che spesso si sviluppa sui social, specie il pettegolezzo che si alimenta alle spalle dell'ignaro bersaglio, verte a delegittimare i pseudo avversari. Sì, per le menti meschine non c'è arma migliore che attaccare alle spalle. Per loro è l'unico modo per aprire varchi e farsi strada in qualsiasi campo.

L'onestà intellettuale invocata è uno scudo alla loro meschinità. Alla loro pochezza di uomini e-o donne. Alla loro miserevole esistenza di “persone che si sono fatte da sole”.

Self-made person's.

Quanta cattiveria e quanto male hanno disseminato per raggiungere il posto in cui si trovano?

Certamente le persone che si son fatte da sole non hanno usato pseudonimi. Loro hanno messo in primo piano il proprio cognome e nome e anche il casato, gli amici influenti reali o presunti.

Come? Sono pochi?
Noo! Non sono pochi! Io ne ho incrociati moltissimi sulla mia strada. Nessuno ha avuto “l'onestà intellettuale” di controbattere analisi che, nel mio piccolo, ho azzardato per amore culturale e passione sociale. Tutti hanno sorriso. Ammiccato. Stretto mano e abbracciato. Ho dialogato e scritto senza alcun ritorno personale e economico. L'ho fatto perché attratto dal momento. Ho contestualizzato intime sensazioni suscitatemi da eventi culturali, esposizioni d'arte. Musica e spettacolo, arte, bellezze naturali. Davanti ai quali la commozione mi ha tolto il fiato.

Ho esternato e lo rifarei anche per coloro i quali non hano saputo apprezzare la spontaneità... la vita è una lotta. E questo tipo di lotta la lascio volentieri agli altri.

Buona vita!

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