giovedì 27 aprile 2017

Valzer a piedi nudi sul bagnato.


Come un arcobaleno opaco ridondante
E’ pressoché difficile andare in contro a due anime
Così arrabbiate,
Così unite,
Così distanti,
Così incollate,
Così ostinate a graffiarsi
E a non mollare ciò che era ma non è.
Come un’estate la più calda mai vista
Con i  corpi nudi, intersecati,
amanti,amati,consumati,passione,azione,sorrisi.
Si vogliono lì, sull’altare
A dimostrare che ciò che era comunque resta,
È stato solo un momento superabile e superato.
Che tra loro è già passato e  lo hanno consumato.
E io ti voglio lì,sull’altare
A dimostrare che due maledetti possono amarsi
E vivere insieme
Ma senza per sempre che non si sa mai.
E adesso dimmi che ciò che era non è mai passato.
Questo valzer a piedi nudi sul bagnato
Che ci ha fatto i migliori lividi
e noi li abbiamo baciati a vicenda.
Ci siamo rialzati e abbiamo continuato
A ballare. Siamo ancora in piedi.
E adesso dimmi che ciò che era non è mai passato.
Questo valzer a piedi nudi sul bagnato
Che ci ha fatto i migliori lividi
Ma noi ci siamo rialzati e abbiamo continuato.
Che se cadremo a terra
E lo faremo .. sarà solo per unirci.
Con i nostri pensieri,
con i nostri corpi.
Sarà solo per unirci.
Eternamente.

mercoledì 26 aprile 2017

Percorrendo strade.

Ma quante strade, sono tutte ad un bivio
Dello stesso colore con forma angolare
Ma che strano che a guardarle tutte
 mi gira la testa.
Sanno tutte cosa dire e dove portano
Anche se infine non lo sanno dove conducono.
Sono tutte vorticose
e all’orizzonte dritte e buie
E io vorrei allontanarmi, ma senza alcuna via
D’uscita sto davanti a queste strade deserte
Senza segnaletica e personale, senza vigili, senza pedoni, senza
Un niente che sia niente.
Sento solo il tuo eco che mi confonde e non capisco
Da dove venga così mi giro ma senza scorgerti
Guardo avanti
E ti chiedo dove sei,
 Mi dici “sono qui”
ed è la stessa segnaletica che non capisco.
E  “qui” non è un posto,
“qui” è una condizione, è un davanti, è presso, è affianco.
E tu non sei “qui”, io non ti vedo.
Tu non ci sei.

martedì 25 aprile 2017

Alitalia, una storia infinita

Alitalia,
i lavoratori, chiamati ad esprimersi con il referendum, hanno detto NO al preaccordo per il salvataggio.
Il "no" al preaccordo per il salvataggio di Alitalia ha vinto nettamente, affermandosi con 6.816 voti, contro 3.206 sì, vale a dire con il 67%.

E sembra una nota giusta e gistificabilissima se andiamo indietro nel tempo e rivediamo le agevolazioni statali elargite dai governi per favorire il risanamento e il rilancio della compagnia di bandiera.

Per Gentiloni e compagni hanno espresso rammarico e sconcerto per l'esito del referendum. È, secondo i ministri del governo Gentiloni, un risultato che mette a rischio la ricapitalizzazione della compagnia.

Una storia già vista e pagata da noi contribuenti e dai lavoratori ma non dalla dirigenza.
A osservare attentamente il piano bocciato dai lavoratori ma accettato e consigliato da sindacati e governo non c'è menzione alla dirigenza che avrebbe dovuto salvare l'azienda già dai tempi di Berlusconi.

È la sintesi delle politiche attuali, asservite alle lobby di potere, che guardano con occhi attenti agli interessi economici di una certa elite lasciando alla deriva gli anonimi popolani che andranno a gonfiare le fila dei nuovi poveri.

C'è qualcosa che non funziona nella società. La rotta che segna i destini della gente comune è senzaltro sbagliata. I pensierosi timonieri se ne saranno accorti?

lunedì 24 aprile 2017

La risposta irriverente dei writer


Errata corrige col riporto e l'aggiunta. E la libertà d'espressione creativa. Sulle orme sociali e politiche dei tazebau di orientale memoria.

L'irriverente goliardia si anima sui cartelloni pubblicitari della politica lo spray degli sconosciuti lascia segni indelebili che oltrepassano la serietà degli uomini e delle donne immortalati in pose accattivanti. I pensieri iniziali, frutto di operosi rimandi ai classici della letteratura, prestano il fianco alla satira scanzonata dei writer.

Il riso fa buon sangue! I ragazzi sono il sale della terra. Riescono a buttare giù pantagruelici giri e dotte locuzioni con una semplicità disarmante.

Ho deciso! Da oggi posterò gl'interventi più sagaci e le risposte accattivanti che dovessi trovare sui manifesti elettorali. Di sicuro il materiale non mancherà 😅😅

Catanzaro, periferie e emarginazioni

"catanzaro, veduta del
quartiere corvo, ogg"i
A spasso nel quartiere Corvo.


Di come si vive e chi sono gli abitanti del quartiere abbiamo parlato ampiamente. Si è tentato di fare delle analisi mirate per risollevare il quartiere dall'apatia; porlo all'attenzione degli amministratori facendo anche delle considerazioni sulle problematiche che affliggono l'intera area.

Corvo, Pistoia, Aranceto e viale Isonzo. Tutti afflitti da isolamento culturale, consequenziale alla disattenzione civica delle istituzioni preposte all'inserimento sociale delle realtà emarginate, assurgono agli onori della cronaca per fatti inquietanti che certamente nessuno vorrebbe.

Di tanto in tanto i fuochi d'artificio rispondono sornioni alle operazioni di polizia. E i media enfatizzano lo smantellamento momentaneo dei ladruncoli di auto che chiedono il pizzo per ridare le macchine rubate ai rispettivi proprietari. Si dice, dell'intera area, che sia anche una piazza di spaccio. Vi sono stati agguati e morti.
Molte di queste notizie sono ignorate da alcuni residenti. Anziani e casalinghe vengono a conoscenza dei misfatti mentre fanno la spesa o chiacchierano davanti alla chiesa.

Le notizie sono spesso riportate con qualche aggiunta fantasiosa, non per cattiveria ma riempiendo i vuoti con le proprie paure o i sentito dire, tutti gli zingari e la maggior parte dei disoccupati diventano oggetto di nervosismo collettivo.

Anche aprire il portone al postino è un problema! D'altronde i furti negli appartamenti sono avvenuti!

Insomma!, inutile negarlo, i problemi ci sono! E forse è anche difficile risolverli. Ci vorrebbe una bacchetta magica.
Diverso è rendere accettabile il cammino verso i pochi negozi. Andare in chiesa. Passeggiare.

E se si provvedesse a far pulire i marciapiedi nascosti dalle erbacce infestanti con squadre formate da persone che percepiscono i sussidi sociali?

Come dite, è diffcile? non ci sono i fondi? Non c'è una struttura adeguata che possa organizzare il tutto?

Mah... piuttosto che fare saltare in aria, come dice Fiorita, i palazzi svuotati dalle forze dell'ordine, dalla sinistra che fa cultura sarebbe stato bello assistere ad una analisi degna della sinistra che lavora per i deboli e gli emarginati.

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