martedì 22 settembre 2015

Inside out e i 4 volti emozionali.


Inside out è un vero capolavoro firmato Disney Pixar. Non è “solo” un film per bambini, o meglio, è un film animato per adulti e bambini (non sotto gli 8 anni di età a parer mio). Ben intesi,l’animazione ci sta tutta ma i bambini più piccoli rispetto a tale fascia d’età trascorrono la maggior parte del tempo del film a chiedere ai “grandi” cosa stia succedendo. (come mi successe in sala)

Non a caso la protagonista è una ragazzina di 11 anni, la quale vede nascere pian piano nel corso della sua età varie emozioni #Gioia, #Tristezza, #Rabbia,#Disgusto e #Paura.
Gli esserini che d'altronde albergano e coabitano in ognuno di noi.

Quando la libertà di pensiero nuoce

Erri de Luca
Enrico De Luca, poeta, giornalista e scrittore, conosciuto come Erri, è un fine e attento intellettuale italiano che deve fare i conti con la legge italiana. Per lui il pm ha chiesto otto mesi di galera per avere “istigato” quelli che sono contrari alla costruzione dell'anacronistica linea ferrata tra Lisbona e Kiev a “sabotarla”. “le cesoie servono per tagliare la rete”. Aveva detto...

“Adesso sarà un processo sulle frasi che ho detto - aveva osservato De Luca all'apertura del processo, il 28 gennaio 2015. "io ho usato la parola “sabotaggio”, che è una parola nobile usata anche da Gandhi. Continuo a pensare che il Tav vada sabotato, ma sono convinto che si saboterà da solo perché non ci sono i soldi per costruirlo. Il buco del Tav sarà un 'buco interrotto', un 'bucus interruptus'".

Per sommi capi ricordiamo le motivazioni delle contestazioni: la linea passa e deturpa irrimediabilmente valli e monti nel tratto tra Lione, Torino e Novara fino a Trieste.
A nulla sono valse le proteste e gli studi di settore condotti da esperti per scavalcare le alpi e proseguire la tratta utilizzando un corridoio esistente.
Dagli studi e dalle osservazioni dei “no tav” emergono informazioni inquietanti quali perforazioni rocciose contenenti amianto o altro materiale nocivo, deviazioni fluviali, cose che arrecano danni alle colture senza apportare ricchezze, scambi di merci culturali o migliorare la mobilità e la qualità della vita ai residenti e non solo.

domenica 20 settembre 2015

L'uomo e la natura

catanzaro, periferia,


Sembrava fosse arrivata la fine del mondo. Il vento ha soffiato forte. Nuvoloni neri carichi di poggia si sono addensati sopra gli alti palazzoni della eternamente degradata periferia catanzarese. Gli alberi hanno ceduto alla forza del vento nei punti in cui l’uomo non è intervenuto per tempo con le dovute e necessarie potature.

Ancora una volta laddove non ci ha pensato l’uomo ha provveduto la natura!

Ma l’uomo è scaltro. Se ne è lavato le mani: ha dichiarato lo stato d’allerta.
Che dire? Se piove o c’è il sole l’ unico colpevole dell’incuria provocata dal passaggio barbaro dell’uomo scellerato è da trovarsi altrove e non in chi avrebbe dovuto intervenire in tempo. Un altrove impalpabile ma concreto: il destino.
È questa forza sconosciuta ma potente che decide chi  deve rimanere sotto una slavina scivolata su una strada priva di protezioni o sotto i rami falciati dalla bufera.

Questa volta il destino è stato buono. Non ci sono stati morti o feriti e il vento si è placato dopo avere spazzato via le nuvole nere che si erano accumulate sopra i palazzoni della periferia.

Buona giornata a tutti e che la buona sorte e il bene accompagni quanti hanno necessità di trovare la serenità.

giovedì 17 settembre 2015

Addosso al debole senza pietà

Stamattina c’è molta affluenza alla fontana della Piterà. Per capirci con chi non è della zona è necessario spiegare alcune piccole questioni legate all'abitudine dei catanzaresi e alla qualità dell’acqua distribuita dalla “Sorical” in tutta la città capoluogo di regione con due differenti fonti di approvvigionamento: l'acqua dei fiumi "alli e corace" nelle zone a valle e quella del Passante da nord a centro città.
In ambedue i casi la qualità dell'acqua, specialmente a sud della città, è pessima. L'acqua che arriva nelle case è talmente dura, piena di calcare che, ben che vada, quando è solo la potenza degli additivi chimici ad agire, tinge di bianco i rubinetti e ottura le tubature, pregiudica la vita degli elettrodomestici e la salute dei cittadini.

Catanzaro "fontana di Piterà"

 Qui nel rione “Piterà” staccato da Catanzaro e immediatamente dopo Pontegrande (altro quartiere cittadino a nord)  scorre  l’acqua fresca del “Passante”, un bacino artificiale creato per raccogliere l’acqua della presila catanzarese.
La fontana pubblica, incastonata in un declivio ai piedi di un’enorme quercia secolare, è meta dei cittadini che amano la fresca acqua della sila e da alcuni fedeli devoti alla Madonna di Fatima che qui hanno costruito la grotta che ospita la statua contornata da aiuole infiorate.

domenica 13 settembre 2015

Una sera, tra piazza Roma e c.so Mazzini

Stasera mi trovo qui. Aspetto in macchina per evitare che arrivi il vigile e mi faccia la multa. Mi trovo in piazza Roma e dopo tanti anni guardo disincantato i palazzi e la strada che feci non so quante volte a piedi e l'andamento del traffico rimodulato infilarsi in corso Mazzini.

Catanzaro, piazza Roma
Molte cose sono cambiate. Il senso di marcia delle macchine, appunto. I lampioni. Il lastricato, un tempo ricoperto con l'asfalto, adesso, riposizionato e incorniciato con le cunette alla francese rivestite con sassolini bianchi affogati nel cemento. Ed ai bordi, sui marciapiedi, appannaggio dei pochi commercianti rimasti, i volti invecchiati ma riconoscibili che hanno accompagnato la mia giovinezza.
E poi l'odore! Inconfondibile, di gas e scarichi. Le parole in dialetto catanzarese. I saluti. Il gattaro che apre la scatoletta ai randagi. L'immigrata che spinge una carrozzina con stuolo di pargoli al seguito che raccattano cartoni davanti ai negozi (che ne faranno?).
E ragazzi che pomiciano a ridosso di una utilitaria tra le macchine parcheggiate davanti la farmacia.

Se non fosse per il traffico e le macchine parcheggiate, niente sembra cambiato. Il fruttarolo ha poca roba esposta, proprio come ai miei tempi, ma tutta di stagione. Dal bar, che non è più un bar ma una sala di slot machine, esce un rumore modulato che definire musica mi sembra eccessivo (e pensare che un tempo i flipper erano ritenuti demoniaci). Un'auto si ferma davanti al fruttarolo, scende un uomo, saluta il negoziante e s'infila dal tabaccaio: “cinque secondi! Prendo le sigarette e me ne vado”.

Mi sposto anch'io. Il vigile me lo impone... questa è Catanzaro. Una città come tante.

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