giovedì 26 dicembre 2013

Rinascite, quale futuro?

"rinascite", pittura a olio su tela, 1980, courtesy arch. M. Iannino
Di male in peggio?

Anche quest'anno, nelle ultime ore che precedono l'inizio di una nuova immutabile era temporale, siamo alle solite scaramantiche operazioni augurali:

la politica (la maggior parte dei suoi esponenti) pensa e trama nell'ombra per mantenere quanto più possibile il predominio sulla preda;
la classe dirigente cerca nuovi alleati per non essere spodestata;
le aziende impongono studi mirati di settore per far decollare nuovamente il consumismo.
E noi cittadini, ancora speranzosi, impavidi nonostante tutto, auguriamo per noi e i nostri figli rinascite migliori.

domenica 22 dicembre 2013

Letta, prendi esempio da papa Francesco. Politici, siate sobri

Papa Francesco invita al dialogo ed esorta tutti noi a lasciare da parte le invidie, le gelosie che inducono al pettegolezzo. Lottare per i propri diritti senza cedere alla violenza. Dialogare.

Ma non parlare male degli altri perché è qualcosa di deleterio che imbruttisce. Le maldicenze rovinano i rapporti sociali. Avvelenano le menti e conducono ai primordi della ragione.

Insomma, questi elementi annullano la ragione critica pura e ci proiettano nel nulla assoluto.

Rispecchia, possiamo dire, la logica dei banchieri e delle agenzie di rating che giocano in borsa a senso unico.

Al mondo economico dell'alta finanza non importa se la gente muore di fame.
Le lobby manipolano e ungono le ruote della politica a loro favore. Nel sociale come nella sanità vince la logica del profitto per pochi.

Poco importa, ai sostenitori e agli untori di detto sistema, se i disperati si danno fuoco o s'impiccano. Troveranno una giustificazione che li scagiona. Diranno che le manovre economiche non centrano e che chi si toglie la vita è un debole,,pazzo e che avrebbe potuto trovare lavoro altrove.

Ma, chissà per quale motivo tocca sempre alla povera gente togliere le castagne dal fuoco: fare sacrifici. Tirare la cinghia. Mentre c'è chi, e sono tanti, continuano a vivere come se niente fosse successo.

E se papa Francesco si mettesse alla testa, non in senso figurato, ma davvero, dei tanti che chiedono il cambiamento della politica?


Letta dice di non essere babbo natale. Che lui è uno statista e che deve far quadrare i conti.
Bene! Caro Letta statista. Quando in una famiglia non c'è da mangiare sappi che i genitori non vanno a divertirsi o continuano ad ingozzarsi mentre i figli muoiono.

I genitori degni di questa categoria si tolgono il mangiare dalla propria bocca per sfamare i figli. E voi parlamentari, politici e dirigenti tutti avete fatto l'inverso.
Avete tagliato e tartassato i cittadini mentre avete continuato a godere e tutelare i vostri privilegi.

Prendete esempio da papa Francesco! Siate sobri!

sabato 21 dicembre 2013

Webcam, finestra aperta sulla nostra privacy

Sicurezza e privacy sul web, c'è chi ci spia dalla webcam del nostro pc. 

Lamentarsi per la mancanza di privacy è diventato un ossimoro, per non dire, una barzelletta raccontata a chi non vuole sapere delle possibilità e delle restrizioni di chi naviga in rete e tratta il web come una grande piazza o una passerella dove esporsi.

Visti i numeri, siamo tutti esibizionisti. Altrimenti che staremmo a fare sui social network a postare foto, scrivere cazzate con qualche spunto ludico di empatia mirata?

Ma, forse non tutti sanno che finora, a contrastare le intrusioni massicce nei nostri computer da parte degli spioni informatici hanno pensato i LED. Quelle lucine luminose che si accendono quando qualcuno s'intrufola nel nostro pc per curiosare.

I led dovrebbero lampeggiare non appena l'apparecchio si accende ma in agosto la loro efficacia è stata messa in discussione dalla testimonianza di Cassidy Wolf, la Miss Teen Usa, vittima di un ricattatore che, controllando il suo pc, è riuscito a scattarle delle foto mentre era nuda nella sua stanza.
"Non ero consapevole che qualcuno mi stesse spiando", ha dichiarato Cassidy al The Today Show. "Non ne avevo idea, la luce della webcam non si è mai accesa".

Ora una ricerca dimostra pubblicamente che tutto ciò è possibile !

Per la prima volta due ricercatori della Johns Hopkins University, Stephen Checkoway e Matthew Brocker, hanno dimostrato che si può controllare da remoto la telecamera di un MacBook e accenderla senza attivare la luce che segnala che è in corso una registrazione.

Come? riprogrammando un chip contenuto nel dispositivo, il micro-controller, e sfruttando un software chiamato Remote Administration Tool (RAT) che permette a chiunque di gestire un computer attraverso la Rete.

Come ovviare agli “sguardi indiscreti”?

Basta mettere un bel cerotto sulla webcam del proprio pc. Rimedio empirico ma, per adesso, efficace.

venerdì 20 dicembre 2013

Senato, perché eliminare i controllori

Alla fine ci stanno riuscendo. Chi si è messo in testa di rompere il Sistema Italia e la Carta Costituzionale è a buon punto.
"sovrascritture", gentile concessione M.Iannino

Le lobby, (chiamiamole con un termine italiano e diamo ai faccendieri, che foraggiano da sempre i partiti politici e i politici con le famigerate “mazzette”, volti e nomi) i comitati d'affari si sono sempre nascosti dietro un perbenismo legalizzato ma non sempre eticamente corretto.

I fatti recenti dicono chiaramente chi è che paga le spese delle scelte sbagliate di una classe politica indegna. E sull'onda del malcontento generalizzato montano proteste serie, valide che, però, prestano il fianco a frange di populismi indegni della nostra Costituzione.
Alcuni si nascondono dietro il tricolore. Buttano merda su tutto e tutti. Sfiduciano le camere ma non pongono correttivi condivisibili.

È vero. Ineccepibile. Siamo ad un giro di boa. Questo è il momento di cambiare rotta ma attenzione:

non lasciamoci prendere dal panico! È proprio questa la strategia di chi ha governato fin ora la cattiva politica!

Adesso si vuole cambiare tutto. Eliminare il Senato. Le province. Una certa magistratura. I diritti dei lavoratori e la Sovranità del Popolo; sull'onda emotiva provocata dalla recessione ce la prendiamo anche con l'Europa. E non teniamo in conto le manovre dei lupi travestiti da agnelli che ancora giocano sulle nostre vite.

Non spetta a me dare correttivi. Sono sotto gli occhi e nella testa di quanti hanno un minimo di sale in zucca!

Ricordiamo, però, vista la sfiducia e l'assenza totale di una rotta sicura, che il Senato della Repubblica non è un semplice doppione come spesso si sente dire dai politici semplicisti.

Il senato della Repubblica ha funzione di controllo sulle norme discusse e scritte dalla Camera dei Deputati. Vale a dire: rilegge e se ravvisa incongruenze rimanda il testo indietro e suggerisce le correzioni affinché possa essere trasformata in Legge dello Stato.

Se il Senato sarà eliminato chi farà da controllore? Chi ostacolerà i furbi foraggiati dalle lobby o dalle correnti dei gruppetti del bar di sotto? Un conto è ridimensionarne il numero e un altro è la cancellazione del sistema bicamerale perfetto.

martedì 17 dicembre 2013

Costi della politica, la lingua batte...

Il Presidente Giorgio Napolitano ha esternato le sue preoccupazioni derivanti dalla crisi economica, dalla stagnazione politica delle Istituzioni e dai
rassegna titoli stampa sui costi della politica
conseguenziali risvolti.

La tenuta sociale è al limite. La classe politica e sindacale hanno le loro colpe che dividono equamente con la classe dirigente tutta.

La colpa principale nei confronti del Paese consiste nell'oscurantismo culturale. Disinformazione. Partigianerie. Terrorismi psicologici. In una parola: la cattiva politica ha causato la morte dell'etica della ragione.
C'è ancora, nonostante i disastri creati dalle ideologie pilotate da menti contorte, chi si nasconde dietro a bandiere insane. Simboli di tracotanza e morte.

Che le spese di certi comparti pubblici siano al limite è un dato di fatto inoppugnabile. C'è voluta la grande crisi, però, per fare prendere coscienza dell'esosità richiesta dal carrozzone politico italiano.

Nel carrozzone della politica si trova di tutto: dalle Camere ai comuni; dalle fondazioni alle aziende a partecipazione pubblica. Partiti politici e Sindacati compresi.

Solo adesso, ma si sa, la lingua batte dove il dente duole, solo ora, Angeletti fa fare ai suoi una ricerca completa e dettagliata sui costi della politica.
Peccato che nel gioco del si salvi chi può manchi proprio la partecipazione delle lunghe estenuanti “battaglie” condotte con le doppie maschere delle sigle sindacali.

Per carità, non tutti. Ma chi era contrario a certe linee guida dettate dalle segreterie e dalle correnti sindacali era esautorato con garbo, silenziosamente, magari con una bella promozione.

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