mercoledì 27 febbraio 2013

Italia, la vedo dura! forza Grillo


aore12
"quanto sei choosy"
Dice Grillo:
«Il M5S non darà alcun voto di fiducia al Pd (né ad altri). Voterà in aula le leggi che rispecchiano il suo programma chiunque sia a proporle». «Se Bersani vorrà proporre l’abolizione dei contributi pubblici ai partiti sin dalle ultime elezioni - aggiunge - lo voteremo di slancio (il M5S ha rinunciato ai 100 milioni di euro che gli spettano), se metterà in calendario il reddito di cittadinanza lo voteremo con passione».

Napolitano è preoccupato per l'ondata di populismo che sta invadendo l'Europa.

secondo alcune fonti, avrebbe detto nel corso di un incontro con intellettuali tedeschi di essere “molto preoccupato per il populismo”, “conseguenza degli errori della classe politica”. in merito alle elezioni, ai giornalisti che lo hanno avvicinato al suo arrivo a Monaco dove è iniziata la sua visita di Stato nella Repubblica Federale di Germania ha detto: “Il Presidente della Repubblica può solo attendere con eguale rispetto per tutti che le forze politiche rappresentate in Parlamento facciano le loro riflessioni alla luce del risultato delle elezioni e gliele riferiscano in occasione delle consultazioni al Quirinale”.

Monti sta studiando le contromosse «Non perché il professore voglia per sé una poltrona» , dicono i suoi, «ma per rassicurare i mercati ed evitare una nuova tempesta finanziaria contro l’Italia, non basta di certo un governo del Pd con l’appoggio esterno o interno dei grillini. Ci vuole ben altro».
MA, MASS MEDIA E POLITICI, L'HANNO CAPITO CHE E' IN GIOCO LA VITA DELLE PERSONE? E che se siamo arrivati a questo punto di non ritorno lo dobbiamo ai burattinai della finanza creativa e ingegneristica delle banche e ai politici che li hanno lasciati fare? Abbiamo per caso dimenticato l'Argentina di qualche anno fa? I bond argentini, la parmalat,il banco ambrosiano e lo ior etc etc?

eletti, nel nome del popolo ma per volere di altri

"nel mondo di goldorado"

Politiche 2013, gli eletti in Calabria in nome del Popolo.


Non sappiamo quanto durerà in carica il prossimo governo (ma se Grillo deciderà di farne parte seriamente schierandosi con la sinistra, visti i suoi “ideali” sociali, può darsi che ne esca qualcosa di buono). Al momento ecco chi sono i rappresentanti della Calabria.
Senatori (10)
Tra questi, purtroppo, c’è anche il siciliano Domenico Scilipoti, ex parlamentare del partito di Di Pietro, Idv, passato al Pdl con la targhetta di “responsabile” perché il suo alto senso del dovere gl'imponeva di non far cadere anzitempo il governo di destra guidato da Berlusconi e lega nord.
Vediamo i seggi:
Pdl: sei seggi. Silvio Berlusconi (se opterà per un altro collegio al Senato, cosa certa, prenderà il suo posto Demetrio Arena, ex sindaco di Reggio Calabria), confermato il senatore uscente Antonio Gentile, l’avvocato penalista Nico D’Ascola, new entry gli assessori regionali Piero Aiello e Antonio Caridi, nonché il buon Scilipoti.
Pd: due seggi. Marco Minniti e Doris Lo Moro che smettono di andare alla camera in quanto deputati uscenti e vanno a fare i senatori.
Movimento 5 stelle: due seggi. L’avvocato Francesco Molinari e Nicola Morra, insegnante di filosofia e storia.

Alla Camera il centrosinistra riesce a spuntarla sul centrodestra: con circa 120.000 voti di vantaggio (il 29,54% contro il 29,18% del centrodestra determina il premio di maggioranza che consente di avere 340 deputati contro i 124 del centrodestra, i 108 del Movimento 5 Stelle e i 45 del Polo di Centro guidato da Mario Monti.

In Calabria, quindi, possiamo dire che nonostante l’affermazione del centrodestra, vi è una rappresentanza numerica che veste i simboli del centrosinistra, (disfunzioni assurde del porcellum).
Il Pd elegge il numero più alto di deputati, ben 9:
la teen eger Rosy Bindi, il fine stratega e politologo Alfredo D’Attorre, la evergreen Enza Bruno Bossio, seguiti dai noti Nicola Stumpo, Demetrio Battaglia, Ernesto Magorno, Bruno Censore, Nicodemo Nazzareno Olverio e Stefania Covello.
E, cosa probabile, se Vendola rinuncia, anche Sel ha un esponente calabrese, tal Ferdinando Aiello. E uno di Centro Democratico: Franco Bruno.
Per il centro/destra, eletti: una vecchia gloria:Jole Santelli, e la rampante Rosanna Scopelliti, la crotonese Dorina Bianchi e il lametino Giuseppe Galati, tutti del Pdl. Per il M5S: Dalila Nesci, Sebastiano Barbanti, Federica Dieni e Paolo Parentela.
Infine, per l’Udc: Roberto Occhiuto, dopo la rinuncia del capolista Lorenzo Cesa. Per le quote rosa, le donne elette in Calabria sono 8 su 20, 3 nel Pdl, 3 nel Pd e 2 nel Movimento 5 Stelle. 

martedì 26 febbraio 2013

Italia, fine dei giochi

aore12
cadono le ideologie

QUALCOSA SI E' ROTTO.


Le prime reazioni agli esiti elettorali vedono un Vendola scuro in volto parlare di deriva populista e di vittoria del populismo più becero. E questo stupisce. Spiazza quanti vedevano in lui un attento osservatore dei bisogni umani tradotti in politica. Eppure, a ben pensarci, cos'è in definitiva l'uomo?, l'uomo è una macchina complessa fatta di corpo e cervello che sta in piedi grazie a una cosina piccola e semplice: il pane! E se non c'è il pane si può tradurre ogni cosa ai livelli più alti dello scibile ipoteticamente corretto secondo il pensiero politico espresso da Bersani, suo compagno di viaggio in questa tornata elettorale?
Le urne hanno detto di no! I cittadini hanno detto: ma che cazzo state facendo!, al centro sinistra che ipoteticamente dovrebbe tutelare gli ultimi e farli crescere in tutti i sensi.
Monti ha sbagliato. E le urne lo hanno bocciato. Un brutto colpo per un docente tecnico e politico.
Casini, non ne parliamo nemmeno. Ma lui da vecchia volpe se l'aspettava.
Fini, dopo le tante cazzate fatte da lui e dai parenti, l'epurazione di una donna pulita come Angela Napoli, ha avuto quello che si meritava.
Berlusconi ha saputo ancora una volta, aiutato dalla sinistra conservatrice che ha messo sottonaftalina la Bindi, Minniti & C. in Calabria ma anche altri vecchi fachiri della politica, sconvolgere gli schemi. Ha promesso e inveito contro il governo Monti che ha attuato il programma lasciato dalla sua coalizione di destra. E la lega si è dimezzata!

Gli osservatori attenti hanno capito benissimo che non si tratta di ideologie di destra e sinistra. In gioco c'è il presente e il futuro. E per uscire dallo stallo ci vogliono forze nuove. Nuovi progetti. Nuove idee. Idee per gli ultimi. E Grillo lo ha saputo dire meglio degli altri. Ha parlato nelle piazze e al cuore della gente.
Manterrà la promessa?

Populisti? Scoglionati!

I come Italia e Ingovernabilità?


Beppe Grillo e Dario Fo
Politiche 2013:
Calabria, la regione più disaffezionata. La Puglia di Vendola va a destra e...
E la casta, a livello nazionale, continua a fare melina!
La strategia dei partiti che fin ora hanno assediato le istituzioni ha partorito disgusto e sconcerto nei cittadini. La vittoria del centro sinistra alla Camera è risicata. Di fatto vince la protesta. Vincono i cittadini che hanno votato il movimento 5 stelle alla camera e al senato. Però il pd si sente autorizzato di andare sul Colle e proporre il programma di governo.
Si contano i primi nomi influenti trombati: Fini, Buttiglione, Binetti, Storace e Casini è il miglior perdente ripescato.
Italia ingovernabile?
Dipende!
Dalle urne esce un verdetto chiaro che dice basta ai giochi di potere della casta. Dice no a Monti e alla sua agenda. Dice no a Bersani che l'appoggia e ai sacrifici imposti ai cittadini meno rappresentativi.

I numeri dicono che il primo partito è il M5S di Grillo. Quindi, dovrebbe essere uno di loro a salire al Quirinale e proporre al Presidente della Repubblica una strategia di Governo e la relativa squadra. (Sempre ché i marpioni della politica lo consentano). In caso contrario, salvo inciuci, si tornerà alle urne quanto prima.

lunedì 25 febbraio 2013

Italia, politiche 2013, aspettando il verdetto

aore12
buone letture
Alle 15 chiudono i seggi. Vedremo se il calo, significativo per chi vuole fare un'analisi seria del voto e della disaffezione della gente ai soliti faccioni col marchio dei vari partiti, avrà una ripresa oppure peggiorerà.
Di fatto non è cambiato niente dalle guerre tra bande. Persino i nomi sono uguali a qualche decennio addietro se non consideriamo i morti gli autoesclusi e gli epurati.
In Calabria ci sono nomi che avrebbero dovuto fare la differenza già vent'anni fa! E invece li ritroviamo ancora sparsi nei vari simboli.
A questo punto non sappiamo che cosa uscirà dalle urne.
Il M5S dovrebbe raccogliere quella marea di scoglionati che non si lasciano più abbindolare dalle formule trite e ritrite affini alle ideologie inesistenti.
Persino la destra nazionale e calabrese ha escluso una figura seria, così si è dimostrata Angela Napoli nelle lotte contro la cattiva politica e il malaffare connesso alla 'ndrangheta, che fino all'altro ieri faceva parte della commissione ministeriale antimafia.
E poi ci sono le volpi del GS, che non è una catena di grandi supermercati ma un agglomerato di personaggi furbi che sanno quando e come saltare sui carri per uscire indenni dalle macerie che loro stessi hanno contribuito a produrre. Sono gli stessi uomini che si riempiono la bocca di “Cultura” e che se ne fanno scudo. Gente che rinasce sempre dalle ceneri dei mali che dicono di voler debellare solo a parole.
Pazientiamo fino alle 15,30. non diamo ascolto ai primi canti dei galli. Aspettiamo che le platee mediatiche si riempino di contenuti certi per vedere la guerra dei veri galli da combattimento e conoscere se avrà vinto il buon senso o la commedia che ruota attorno alla grande economia delle multinazionali.

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