giovedì 13 ottobre 2022

MODERAZIONE, Sì MA CON DISCERNIMENTO

 Contro il superficiale dominio dell'ovvio:

Episodi shock che vanno oltre la sciatteria, privi, appunto, del comune e banale buon senso inducono a riflettere affinché possa concretizzarsi l'era dei nuovi lumi:

  • Nonnina di 85 anni incarcerata per avere occupato un alloggio.

Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha disposto la scarcerazione sospendendo l'esecuzione della pena per la donna di 85 anni, non autosufficiente, che da circa due settimane si era segregata nella casa circondariale di San Vittore, a Milano, per un ordine di carcerazione emesso dalla Procura per una condanna definitiva a 8 mesi per l'occupazione abusiva di un alloggio. La donna, dunque, a quanto si è saputo, in base al provvedimento preso immediatamente dal Tribunale di Sorveglianza, presieduto da Giovanna Di Rosa, torna libera.

  • Concorso di colpa per chi non abbandona l'alloggio in caso di terremoto.

È una colpa, per le vittime rimaste sotto le macerie del crollo, non essere usciti di casa dopo due scosse di terremoto molto forti. Lo sciame sismico che durava da mesi non prometteva niente di buono! Secondo la sentenza in sede civile del Tribunale dell'Aquila riferita al crollo di uno stabile in centro del capoluogo abruzzese nel sisma del 6 aprile 2009 in cui morirono 24 persone sulle 309 complessive.

  • Sisma L'Aquila: sentenza choc, colpa anche delle vittime

"E' fondata l'eccezione di concorso di colpa delle vittime - si legge a pagina 16 della sentenza firmata dal giudice Monica Croci del Tribunale civile dell'Aquila in composizione monocratica -, costituendo obiettivamente una condotta incauta quella di trattenersi a dormire nonostante il notorio verificarsi di due scosse nella serata del 5 aprile e poco dopo la mezzanotte del 6 aprile.

A prescindere dalle strumentalizzazioni personali o politiche di chi è vittima involontaria del sistema farraginoso con cui ci si scontra, leggi a parte, in taluni casi sarebbe buona prassi attuare un briciolo di buon senso. 

In effetti suona strana la notizia della nonna ottantacinquenne che da sola e di sua sponte va a occupare una casa momentaneamente disabitata. E qui sarebbe interessante capire ...

Poco da comprendere, invece, nella sentenza che decurta le responsabilità e la relativa ammenda agli attori principali che non hanno tutelato appieno la vita delle persone rimaste schiacciate dalle macerie dell'Aquila.

Confessioni a notte inoltrata

È una sensazione difficile da descrivere. Ma anche se sei in braccio a Morfeo e stai facendo sogni bellissimi o sei imprigionato in incubi da cui è impossibile scappare capisci immediatamente che quello che stai subendo è l'effetto ondulatorio del terremoto! E non il dondolio della persona amata.

La sveglia segna le “00:51”.

Secondo l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) il sisma ha avuto ipocentro a 36 km di profondità ed epicentro in mare, davanti Catanzaro Lido.


Mi giro nel letto E, non avvertendo altri movimenti, mi accingo a riprendere il sogno dal punto in cui è stato interrotto cosciente dell'eventuale concorso di colpa per non essermi precipitato fuori casa nel mezzo della notte, confidando nella capacità tecnica dell'edificio costruito in cemento armato modulare antisismico.


mercoledì 12 ottobre 2022

Animalisti o no. Sarebbe bello vivere senza sovrastrutture mentali

 


È davvero il caso di dirlo: più conosco gli uomini e + amo gli animali!

“Và criscia puorci và ca armenu mangi carna!” recita un vecchio adagio popolare che vuole significare: se ti prendi cura degli animali, loro non ti deludono mai e quando tutto sembra volgere al peggio mangi carne, nel caso del maiale. Ma non è detto! Gli animalisti disdegnano mangiare carne.

In alcune culture persino la carne del cane diventa un piatto prelibato. Ma questa è una realtà lontanissima dalla nostra formazione mentale.

In effetti come puoi minimamente immaginare di poterti cibare di un musetto così vispo e amabile come quello di Roy? 


Stamane l'ho rincontrato! E come al solito mi ha fatto le feste. Mi ha atteso. Ha abbaiato. Scodinzolato. Leccato la mano ma subito si è girato verso i suoi amici a 4 zampe. Voleva seguirli. Era irrequieto, forse perché attratto dall'odore della femmina in calore? 



Beh alla natura non si comanda. Anche gli animali hanno le loro esigenze. A prescindere dal pedigree quando la natura chiama l'istinto animale indurrebbe a soddisfare l'esigenza nell'immediatezza, se non ci fossero le rispettive padrone per tenerli a bada e indurli a miti consigli.

O forse sbaglio? Forse era semplice empatia nei confronti di un suo simile col quale non si vedrà per qualche settimana visto che uno dei due andrà via per umane esigenze?



Un biglietto d'auguri per te, mamma

 

Il tempo, così come lo intendiamo e lo viviamo, nonostante le rispettive opinioni e i riti celebrati per esorcizzarlo, è limitato.

Ricorrenze comuni e individuali s'inanellano e noi li sgraniamo metodicamente tutti i giorni come se sgranassimo il s. rosario. Devotamente oppure no seguiamo i rituali.

Possiamo crescere in altezza nel tempo. Accumulare. Acquisire conoscenze. Diventare genitori oppure no. Progredire. Subire iati. E al calar della sera, se si ha la possibilità, meditare.

Meditare su quanto è stato proficuo il tempo. Se è stato consumato nel migliore dei modi, se abbiamo saputo offrire serenità. Sorrisi!

Oggi sarebbe stato un giorno da festeggiare se tu saresti ancora in vita mamma. Cosa impossibile ma non troppo vista la possibilità raggiunta grazie al benessere e ai traguardi scientifici raggiunti.

Avremmo festeggiato i tuoi 108 anni! E ci avresti raccontato della tua esperienza, di come il mondi sia cambiato da quel lontano 1914.

Sì sei stata una guida e un faro per quanti ti hanno conosciuta, apprezzata per la bontà e l'abnegazione che ponevi in ogni tua azione, attenta e prodiga nei rapporti umani.

I tempi sono mutati nei costumi da quando sei andata oltre, ma questo lo sapevi già perché stavano cambiando allora.

Che vuoi che ti dica? Qui, viviamo di riflesso ma non troppo, una guerra assurda. La televisione ci mostra distruzioni e morti. Aridità di cuori. Prepotenze legalizzate da stati di diritto malati. Capi di stato contaminati dal feto putrido delle proprie carni marcescenti. Oligarchi matti. E sudditi zombi. Ma, d'altro canto, non ti dico niente di nuovo. Anche tu hai vissuto situazioni analoghe. Comunque non tutto è perduto! In molti stanno levando scudi. E, specialmente i giovani contestano queste assurdità contro natura. Purtroppo si registrano morti e vittime innocenti tra i contestatori. È il prezzo da pagare? Purtroppo sì. Non c'è altra soluzione! La pace paradisiaca non è prevista in terra. Almeno per il momento.

Ma non voglio angustiarti, mamma oggi avresti compiuto gli anni e mi piace ricordarti con quel tuo sorriso. Auguri mamma. Buon compleanno tra le anime belle dell'amore.




martedì 11 ottobre 2022

Alle nonne e ai nonni, pilastri intramontabili

 


Scrivere parole e frasi dialettali in italiano è quasi impossibile.

Alcune espressioni non trovano corrispondenze tra lo slang della parola parlata nei luoghi d'origine, le lettere dell'alfabeto italiano e la relativa onomatopea. 

Un esempio:

Caffè, in italiano si scrive e si pronuncia tale e quale; ma se facciamo una breve gita panoramica tra gli idiomi d'Italia ci accorgiamo che a Napoli, grosso modo, dicono: 'o ccafhé! Mentre in Calabria diciamo cafhè con “f” e “h” aspirata. E le labbra rimangono aperte. Esattamente pronunciamo questa parola quasi in un soffio che elide la "F": cahè.

Altre consonanti, invece, sembrano essere a metà tra la “N” e la “D” perché la punta della lingua si appoggia al palato ma emette un suono più duro, simile alla "N". come nel casi di:

Beddha. In italiano “bella”, stesso concetto nel lessico dialettale ma, se ascoltiamo bene durante la pronuncia non sembrano esistere nessuna delle due lettere "D e H".

Perché questa breve introduzione al dialetto calabrese?

Perché ho in mente una breve storia di vita vissuta ambientata in un paese montano delle preserre calabre dove rimangono saldamente ancorati i ricordi più belli della mia infanzia: Palermiti

Un po' di pazienza e fate quindi attenzione alla pronuncia delle consonanti usate per le parole che contengono il dittongo “dh” come: gadhuoffi” che tradotto vuol dire : caldarroste. E se imparate a ruotare la lingua sul palato ascolterete la giusta nota onomatopeica e comprendere appieno il significato. Lo so è faticoso. Ma proviamo, dai:

La nuvola avvolge l'anticamera e quasi nasconde alla vista la scala in legno che porta su in cucina. L'odore intenso di orzo appena tostato penetra nelle narici piacevolmente a ricordare i bei tempi dell'infanzia a quando la nonna preparava la bevanda per la prima colazione.

Nonna dove sei?

Ccàh su ccàh sagghia figghju su ccassupa. Tira u saliscindi e vieni. Il saliscendi era una sorta di maniglia situata sopra la toppa della porta d'ingresso alla cui estremità era annodato un filo di spago che penzolava all'esterno da un foro. Non c'era la paura tra gli abitanti del paese che qualche male intenzionato potesse entrare e fare razzia dei beni. No! E non perché qualche legge terrorizzava i ladri e metteva le case e le proprietà al sicuro ma semplicemente perché lì, in quel luogo vigeva una grande armonia e condivisione tra gli abitanti.

La “legge del buon vicinato” mai scritta ma tenuta in grande considerazione sopperiva ai bisogni delle famiglie del circondario. Non che le donne lavorassero fuori casa. Lì le mamme accudivano i figli, anche quelli delle altre momentaneamente impegnate a coltivare i campi o portare "a brodata" ai maiali.


Nanna cchi è stu fhumu?

*Nentha... stava russtiendhu na puocu e uorzu ppè u cahé do matinu. Però u sapìa ca venivi e guarda ti stajiu preparando i bàddhari (pop corn). Và si ndavua e cchjiù pigghia natru paniculu e scuorciulallu... o u vua rrustutu? Pigghja pigghja ca è 'nto panaru mpendutu dhà …



dedicato ai nonni: Antonio e Teresa, Carlo e Angiola.

Nonna cos'è 'sto fumo?

*"Niente, stavo abbrustolendo un po' di orzo per il caffé di domattina. Però sapevo che saresti venuto a trovarmi e ti sto preparando i pop corn. Se ne vuoi di più prendi un'altra pannocchia di granturco, là nel paniere e snocciolalo oppure lo preferisci arrostito?"

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