"la lampada di aladino e altre storie"
lunedì 16 settembre 2019
mercoledì 31 luglio 2019
malangiani chjini
Melanzane ripiene alla calabrese.
Varianti: fritte, al forno.
procedimento:
Bollire le melanzane.
Tagliuzzare: provola, salsiccia, uovo sodo e impastare con
la polpa delle
Riempire le mezze melanzane col composto appena preparato.
Passarle nell'olio bollente per una leggera frittura.
Adagiarle nella teglia e cospargerle di sugo di pomodoro
fresco e infornare.
Quantità degli ingredienti soggettive, in base al gusto e
alle persone che devono fare il “sacrificio” e patire i peccati di gola.
Bon appetit!
sabato 27 luglio 2019
Aforismi e metafore esplicative che non passano mai di moda
Spesso ci facciamo idee e etichettiamo
secondo le nostre convinzioni tutto ciò che ci sta attorno. Ma, la
verità, come canta il grande Vasco è relativa. La verità … ce
n'è sempre una migliore... .
La verità è soggettiva! Ed è
condizionata da una serie di attori e convincimenti che spesso non
intaccano il velo omertoso delle false verità.
Mio nonno diceva: “i guai della
pignatta li conosce bene il cucchiaio che li mescola” e, ancora,
riferendosi ai giudici sciocchi che si lasciano fuorviare dalle
apparenze, “a lavar la testa agli asini si perde acqua, sapone e,
cosa molto importante, il tempo”.
lunedì 15 luglio 2019
Francis Picabia, poesia dada
Indifferenza.
Vivere ormai nel tuo ultimo mobile
inimmaginabile strano mondo
decotto di stravaganze
piccola curiosità facile da
organizzare
uditorio ben più facile
meschinità e follie
non ho la croce
piccola borghese
dal pensiero svagato
mi sembra di sentire
che cosa uscirà da tutto ciò
meschine barriere della nazionalità
innumerevoli fischi.
(poesie dadà di F. Picabia)
sabato 13 luglio 2019
Editoria tascabile economica
C'era una volta l'editoria economica,
cara a molti lettori e diverse case editrici stampavano classici,
narrativa, saggistica, attualità a prezzi accessibili. Era il tempo
in cui si credeva nella divulgazione della cultura e dei saperi
connessi alla crescita intellettuale della collettività.
I “tascabili” erano esposti anche
nelle edicole. Nelle stazioni ferroviarie, per le strade delle città,
ovunque, chi amava leggere, poteva attingere alla sapienza poetica e
narratoria degli scrittori con estrema facilità.
Le librerie avevano un fascino
particolare e l'odore dei libri esposti accoglieva gli amanti della
lettura fin dall'ingresso.
Brochure, stampe anastatiche, copie di
libri pregiati su carta patinata, in quadricromia o in bianco e nero
promettevano momenti di sublime goduria. Ovviamente non sempre si
poteva spendere molto. E chi aveva a disposizione un budget contenuto
poteva comunque deliziarsi dei piccoli piaceri e nutrirsi attingendo
dagli scaffali delle letture economiche ciò che più gradiva.
Con 10milalire portavi a casa 10 libri!
E l'intellettuale, chi amava documentarsi o chi scriveva, mostrava
una modestia genuina perché il bagaglio culturale che si era formato
nel tempo non gli serviva per glorificare o magnificare la propria
personalità, presenziare e pontificare sulla vita e sulla morte ma
era semplice appagamento interiore. E tanto bastava!
A sentire oggi qualche trombone
sfiatato, l'intellettuale è una sorta di alieno; un personaggio
astratto, lontano dalla realtà e dagli esseri viventi, miseri nella
loro materia. Ma chi dà il titolo altisonante d'intellettuale ad un
membro della società?
“Intellettuale!”. Che
parolona.
Il Treccani definisce così la
figura dell'intellettuale:
“Persona colta, che ha il gusto del
bello e dell’arte o che si dedica attivamente alla produzione
letteraria e artistica, ma anche individuo che svolge attività
lavorativa di tipo culturale o nella quale prevalenti sono la
riflessione e l’elaborazione autonoma. Al plurale, il termine
indica un gruppo o élite formato da individui di diversa classe
sociale, accomunati da una cultura o un’istruzione superiori
(accademici, artisti, giuristi, scrittori, professionisti), i quali
godono della pubblica stima e sono considerati depositari di valori
culturali universali che trascendono gli interessi particolari e i
pregiudizi partigiani.”.
Amen.
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