venerdì 6 dicembre 2013

Dopo la bocciatura del porcellum

Camere legittime?
courtesy arch. M.Iannino


Non per girare il coltello nella piaga ma per onestà e buon senso è necessario chiarire che in ambiti diversi dalla politica quando si alterano i procedimenti con azioni ritenute illecite, i risultati finali certificati e sanzionati per scorrettezze sono annullati a causa delle illegalità adottate per raggiungere gli obiettivi. 

Avviene nei concorsi pubblici. Agli esami di qualsiasi genere. Nello sport!

Ma, buon senso vuole che un Paese come l'Italia non può essere lasciato in balìa delle onde. Già con una classe dirigente così va come va. Figurarsi senza nessuno al timone.
Indubbiamente ci si chiede, considerati i regressi, quanto questa classe dirigente è idonea per fare i dovuti aggiustamenti.

Brunetta la spara grossa e intima l'azzeramento dei deputati e senatori che occupano le poltrone grazie al premio di maggioranza voluto da Berlusconi con la legge Calderoli.
Sono 148 i seggi che dovrebbero essere ripartiti. Si potrebbe anche fare sempre ché dall'entrata in vigore del “porcellum” i responsabili risarciscano noi cittadini dei danni subiti.

Bando alle fesserie, il momento è critico! Quindi, meno cazzate, più serietà e rispetto verso i cittadini!!!  

giovedì 5 dicembre 2013

Primarie Pd, raccolta fondi e trasparenza.

Civati. Cuperlo. Renzi. Domenica uno dei tre sarà alla guida della segreteria politica del pd. Allora, mi chiedo, perché il più esposto mediaticamente è uno solo: Renzi?

Matteo Renzi lo si dà già per vincitore. Giornalai e giornalisti gli danno spazi e importanza da leader. Eppure, non gode delle stime di buona parte dei “reggenti”del partito. Lui personalizza molto la politica e per certi aspetti sembra che calchi orme lasciate da certi padroni di partiti. (metterà anche lui il nome sul simbolo in caso di vittoria?).

Gianni Cuperlo è l'intellettuale cresciuto dietro le quinte ma nei primi banchi della scuola del partito. Calmo, ponderato, contestualizza e espone concetti a vasto raggio. Gode dell'appoggio di Dalema, Bersani e della maggior parte dei probiviri.

Pippo Civati è più diretto. Naviga nei post dei cibernauti. È sostenuto dai giovani e dalle persone di sinistra che non hanno apprezzato il guazzabuglio delle intese extralarge. E chissà che...

Ma andiamo al conquibus che serve per le primarie. (ormai si parla solo di soldi. Persino per esprimere il voto pare che siano necessarie all'incirca 4 euro a persona).

I numeri sono importanti:

Ottomila gazebo. Una media di 100mila volontari che si prenderanno cura dei seggi, nonché dei permessi comunali per piantare i gazebo, gestire le sezioni. Poi ci sono le spese vive per il materiale propagandistico, manifesti, locandine e altro. E c'è da mettere in conto anche il sostentamento dei 100mila volontari ( un tempo ogni volontario pensava a non pesare sulle risorse del partito, anzi, era il primo/a a procurare fondi specialmente se ricopriva incarichi istituzionali. I parlamentari, lasciavano il 5o% circa della diaria al partito e la prima azione che facevano in via delle botteghe oscure consisteva nel firmare la dichiarazione di donazione, senza tener conto dei fondi segreti sovietici. va beh che oggi ci sono quelli trasparenti degli industriali (Riva & altri)).

Com'è cambiato tutto! Oggi dobbiamo sbirciare nei siti dei candidati per sapere le donazioni che ricevono dai sostenitori.

Al momento Renzi raggiunge circa quota 88mila€. Civati 89, quasi 90,000€. e Cuperlo non pervenuto. In compenso sul sito di Cuperlo ci sono le coordinate bancarie.

Ad occhio e croce se domenica 8 dicembre i votanti versassero una media di 4/5 euro e fossero sopra la soglia del milione e mezzo nelle casse del pd entrerebbe un tesoretto ragguardevole. Moltiplichiamo 4€x1.500.000= seimilioni di € in una giornata. però...

Il naufragio delle Camere


Tutti d'accordo ma nessuno che muove il primo passo. C'è voluto l'intervento della Consulta per porre fine alla porcata del secolo fatta dal governo Berlusconi etichettata col nome dell'allora ministro Calderoli. È stato lo stesso Calderoli a definire “porcata” la sua innovativa legge elettorale che dava la possibilità ai capi dei partiti di fare le liste e di bloccarle per garantire l'eleggibilità dei fedeli. Non contento, mise anche il premio di maggioranza che regalava al vincitore, anche con un voto di differenza, la possibilità di governare.

In questi lunghi anni di porcate ne abbiamo subite tante! Ci auguriamo che questa sentenza d'incostituzionalità espressa dalla Consulta sia l'inizio di una ripartenza dignitosa per l'Italia.

Al momento evidenzia la pochezza culturale della politica che ha saputo solamente ciurlare nel manico di una legge elettorale che nei fatti stava bene per le loro strategie di bassa lega.

Nei fatti esce sconfitta tutta l'attuale classe politica. L'effetto rende nulle le cariche e inficia Parlamento e Senato.

Si concretizza il rischio paventato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che da mesi indica l’intervento della Consulta come il momento in cui si sarebbe potuto manifestare «il naufragio delle Camere».  

mercoledì 4 dicembre 2013

ISEE, nuove regole contro furbi e evasori

 In seguito allo scandalo acclarato inerente le esenzioni ISEE, certificato in base al quale si accede alle    
agevolazioni sanitarie, diritto allo studio, quindi ticket, borse di studio, alloggi etc per i meno abbienti, il Governo Letta ha varato d'urgenza le nuove regole per definire la soglia di “povertà” che dà diritto alle agevolazioni di legge previste per il welfare.

L'autocertificazione prevista fin ora non ha sortito gli effetti sperati vista la furbizia omissiva di alcuni auto-certificanti che, pur possedendo costose macchine e vivere lussuosamente, dichiaravano il falso fregando così chi aveva bisogno davvero delle agevolazioni in campo sanitario e scolastico.

Ben ha fatto Letta e il suo ministro Giovannini insieme al Governo. Male per i cittadini onesti che hanno sempre autecertificato il vero nelle dichiarazioni che, da oggi in poi, al pari di quanti hanno dichiarato il falso, dovranno recarsi negli uffici preposti per ottemperare ai doveri burocratici snelliti, fin ora, dalle auto-certificazioni in questione.

Tra le misure prese, in caso di perdita del lavoro o di cassa integrazione, ma comunque
di una riduzione del reddito superiore al 25%, sarà possibile aggiornare il proprio Isee.

Insomma, il nuovo ISEE, ribattezzato “riccometro, avrà il compito di equilibrare "scientificamente" le “ricchezze:

ci sarà il controllo incrociato dei dati, ci saranno meno autocertificazioni e più controlli con una definizione «più ampia del reddito e un maggior peso della situazione patrimoniale».

Casa e patrimonio conteranno di più: nel nuovo Isee sarà considerato il valore degli immobili rivalutato ai fini Imu (invece che Ici) mentre sarà ridotta la franchigia della componente mobiliare.

E, in riferimento al patrimonio mobiliare, vale adire i soldi, l’80% delle famiglie dichiara di non possedere neanche un conto corrente o un libretto di risparmio, dato non coerente con quelli pubblicati dalla Banca d’Italia.

Sarà sufficiente questo nuovo stato di polizia investigativa per far crescere le coscienze? Chissà, forse stanerà qualche furbetto poco accorto ma gli scaltri sapranno come aggirare l'ostacolo:
siamo italiani.

Lega: il verde non è sempre il colore della speranza

Quando la realtà supera la fantasia.
testuggine "verde padano"

Essere indagati o presi di mira ed esposti al pubblico ludibrio per l'attaccamento ad un colore, in questo caso il “verde padano” con sfumature kiwi, è davvero da manuale.

L'assurdo in questione consiste nella spesa che risulta davvero irrisoria: appena 40 €. e per comprare cosa? Un boxer!
Comprare un boxer verde kiwi non è reato se il politico in questione lo acquista con i soldi propri, d'altronde con quanto guadagna, ma fare la cresta sui rimborsi ai partiti è davvero da... no no è solo distrazione... come definirla sennò? Lo so sembra satira pura ma non mi sto inventando nulla.

Secondo quanto riportato da “Repubblica”:

“Continua a riservare sorprese lo scandalo sui rimborsi pubblici delle spese dei consiglieri regionali piemontesi. L'ultima riguarda il presidente della Regione, Roberto Cota, che nel 2011 ha speso 40 euro per comprare, mentre era in missione a Boston, un paio di boxer in tinta-Lega (accontentandosi però della sfumatura "kiwi", poiché il verde padano non era a scaffale) nello store "Vineyard Vines"”.

La lega, visto quanto è scaturito dalle indagini, ha mostrato la faccia peggiore dei politici furbi arraffoni e scaltri: tesori nascosti all'estero, diamanti, lauree comprate, arredamenti, elargizioni per interventi sanitari, ristrutturazioni edilizie. Ma come abbiamo abbondantemente constatato anche gli altri partiti non sono esenti. Sono tutti sotto indagine dalle forze dell'ordine.

E, non contenti dei lauti “contributi volontari” dei fiancheggiatori oculati, ancora c'è chi giustifica la validità dei finanziamenti pubblici ai partiti.  

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