domenica 12 maggio 2013

Brescia, che dice il Presidente Napolitano

courtesy Mario Iannino©
courtesy M. Iannino, op.dgt. "ITALIA, violata"
"Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione"

con queste semplici e chiare parole, vergate nella Carta costituzionale che disciplina la formazione del Governo, i ministri, chiamati singolarmente, giurano davanti al Presidente della Repubblica, nell'interesse specifico del Paese.

In ossequio a tale giuramento, è d'obbligo chiedere al Presidente Giorgio Napolitano e a noi stessi, quanto sia corretta la presenza fisica dei ministri della Repubblica nelle manifestazioni di piazza contro le istituzioni dello Stato.

Che sia il caso di smetterla con le ammucchiate incestuose in nome di una fantomatica esigenza nazionale anche per dimostrare rispetto alla Carta Costituzionale scritta dai Padri Fondatori quando ancora aleggiava l'odore acre del sangue fratricida?

Onestamente vista “l'emergenza”, che secondo alcune correnti di pensiero ha portato all'inciucio, ci si aspettava una decisione netta dei nominati in direzione dei problemi caldi quali la revisione immediata del porcellum, una pacata e attenta redistribuzione equa delle tasse in base alle entrate reali dei contribuenti. (non cito per niente l'ovvio del quale si riempiono tutti la bocca ma che rimane utopia).

Due semplici azioni che avrebbero ridato fiducia e slancio ai cittadini.

venerdì 10 maggio 2013

dallo stalking al femminicidio

courtesy Mario Iannino©
courtesy M. Iannino, "innamoramento, stalking, femminicidio" op. dgt.
STALKING.

E poi... l'inferno.

La lotta tra il bene e il male esiste da sempre.

Bene e male non sono fenomeni considerati tali in base a schemi prestabiliti in egual misura ma sono variabili indipendenti che si quantificano e qualificano a vari livelli conseguenzialmente alle culture dei singoli e, per alcuni, alle leggi che gli uomini hanno voluto per disciplinare le società.

Il delitto contro l'umanità non ha bisogno di essere scritto per essere ritenuto obbrobriosamente tale.

La macelleria sociale è nei fatti. La diseguaglianza culturale, economica e quindi di censo, rende schiavi o padroni.

Tutte cose che creano l'inferno il purgatorio o il paradiso in terra.

mercoledì 8 maggio 2013

Letta, tutti in convento ma ognuno paga per sé

Chi gioca a fare spogliatoio e chi è in mutande da tempo.


Di tutto si può dire agli italiani tranne di non essere pazienti. Abbiamo pazientato (?) giorno dopo giorno e soprasseduto alle strategie comunicative di tutti i governi e degli attori che hanno rubato la ribalta alla logica delle cose.

Siamo stati pazienti con i giornalai da quattro soldi, schierati, ma forse è più indicato dire venduti. Però, a ben pensarci, venduti lo siamo un po’ tutti… o, chissà, innamorati? Innamorati di una idea, un ideale op di una qualche icona.

Prima di scrivere della sensazione che dà il nuovo governo Letta ho volutamente lasciato decantare gli effetti immediati del suo agire.

Resettato il cervello e messo in stand by i pensieri, ho aspettato.

Ho aspettato, e come me tanti, per vedere se dopo i proclami e le gitarelle fuori porta per sondare gli umori degli altri leader europei (come se la situazione non fosse abbastanza chiara) alle parole seguissero i fatti. Ma troppo tempo è trascorso per chi ha necessità impellenti e che, di sicuro, non può tentennare oltre all'ultima trovata del ritiro in convento del governo Letta.

Convento! La definizione del luogo del ritrovo, buttata lì dai giornalisti asserviti al falso sistema del libero pensiero e con l’aggiunta che si paga alla romana, ha fatto effetto sul popolino.

Un ex convento trasformato in accogliente albergo a 5 stelle dotato di tutti i comfort per evitare la propagazione degli odori sgradevoli presenti negli spogliatoi di quarta serie. o, peggio, delle fabbriche diventate archeologia del mondo del lavoro.

E mentre loro giocano a fare squadra, cosa improbabilissima!, nella società reale c’è chi continua a fare buchi nella cintola, comunque, costretti a pagare gabelle ma senza qui diritti fondamentali che dovrebbero elevare l’esistenza dei miseri in qualità esistenziale civica come voluto dai partiti presenti in questa “squadra” di governo che hanno legiferato in merito a welfare, cultura e lavoro.

venerdì 3 maggio 2013

gelato al cioccolato? nero modicano di Antonio cosentino al Marrons Glacès in Catanzaro Marina

"nero modicano", il nuovo gusto al cioccolato
del maestro Antonio Cosentino
25 anni sono trascorsi da quando Tonino e Gisella hanno iniziato la loro avventura fatta di passione e coerenza. Tonino è un pasticciere che, dopo la cosiddetta “gavetta”, è riuscito ad aprire una sua attività artigianale affiancato amorevolmente dalla cara consorte Gisella.

È orgoglioso del suo impegno e non disdegna di raccontare di quando si intratteneva oltre il tempo pattuito per l'apprendistato nei laboratori di pasticceria.
Ha lavato utensili e sbirciato le movenze dei maestri pasticcieri per carpirne i segreti fino a quando lui stesso è stato messo a lavorare gli ingredienti e fare le prime paste dolciarie.

Il giovane Tonino è cresciuto. E nel frattempo ha saputo unire passione e volontà. È diventato un piccolo valente imprenditore locale. Con lui lavorano le figlie, la moglie Gisella e alcuni commessi.
Definirlo un'eccellenza nella lavorazione della pasticceria nonché maestro gelataio non è un'esagerazione.

La passione lo spinge a sperimentare continuamente. Nel suo laboratorio le alchimie non cessano mai di stupire e accalappiare i palati più esigenti.

Quest'anno è il “nero modicano” il nome del gelato al cioccolato appena creato appositamente per festeggiare i 25 anni di attività del Marrons Glacès, questo il nome della sua pasticceria, situata sul lungomare di Catanzaro Lido.

È un gelato a base di cioccolato di Modica con aggiunta di granelli di zucchero grezzo e altre spezie che il nostro pasticciere tiene gelosamente segrete. Ma a noi poco importa. Quel che conta è il piacere che il gelato sprigiona a contatto con le papille gustative e i rimandi aromatici dei retrogusti abbinati magistralmente dal maestro Antonio Cosentino.

l'idiota sul web e la spazzatura in tv

50cent. per togliersi pruriti di nera

Cos'è più dannoso dell'idiota sul web e la spazzatura in tv?

Il moralismo di pancia!

Mi sembra strano che una donna coraggiosa e intelligente come la Presidente della Camera Laura Boldrini, che non si lascia intimorire da nessuno tant'è vero che rifiuta la scorta prevista dal regolamento a tutela delle alte cariche dello Stato, apra una bagarre sulla libertà d'espressione in internet.

Le sue parole si prestano bene per riaprire la questione “censura” sul web. Problema che sta a cuore a molti ma con finalità differenti.

Il web, si sa, è uno spazio indefinito, irreale, che qualcuno definisce democrazia liquida per la possibilità effimera di poter esserci e esprimere le proprie opinioni.

È, tutto sommato, lo specchio dell'educazione che i grandi hanno impartito nel mondo reale ai piccoli.
Quindi, perché tanto scandalo? Anche noi cittadini ci siamo scandalizzati davanti alle porcate di certa gente.
Gente che si è insediata indegnamente nelle Istituzioni. Gente sotto inchiesta per fatti resi noti dalla libertà di espressione di giornalisti e blogger seri.

Eppure, nonostante i post incriminati siano stati rimossi e condannati, messaggi e fotomontaggi indirizzati alla Presidente Boldrini.

Nonostante la Procura di Roma abbia aperto un fascicolo d'inchiesta per la spazzatura mediatica lasciata su alcuni siti internet, in riferimento alla signora Boldrini.

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