martedì 1 novembre 2011

libertà d'espressione e new media

Il linguaggio della strada, quello parlato quotidianamente dalla gente comune senza tanti peli sulla lingua è entrato con naturalezza a far parte del lessico televisivo e giornalistico.

Alcuni lo usano per suscitare curiosità e quindi attrarre l'attenzione del pubblico verso il prodotto così da aumentare la visione o l'ascolto, visto che dallo share si determina il successo del programma, dell'inchiesta e persino di un semplice articolo scritto per la carta stampata o il web. E nonostante la cosa si ripeta da molto tempo ancora riesce a sorprendermi. Passi per i blog e il web in genere vista la velocità del mezzo stesso ma la carta stampata, quella proprio no! Perché? Perché è la forma corretta del lessico nazionale che dà sostanza e aiuta, abitua o disabitua i lettori a interloquire. E una buona elementare scrittura aiuta sempre: licenze poetiche, metafore e ripetizioni rafforzative che solitamente i programmi di scrittura sottolineano come errori, sono importanti nella stesura dei concetti purché non ridondanti.

Ma ormai le nostre menti sono ubriacate dalla pubblicità d'effetto e le attenzioni della maggior parte di noi sono attratte dall'effimero contemporaneo. Quindi, ecco servita una bella parolaccia, una frase che rimanda ad altro con i doppi sensi che si sprecano e vanno a stuzzicare le fantasie. Insomma, vuoi acchiappare i disillusi della politica: prenditela con i politici!, ti sta sulle scatole qualcuno? Gioca sui doppi sensi! T'interessa una platea colta? Usa un linguaggio ricercato, elegante... ma se vuoi acchiappare la massa insoddisfatta che assomma tutte le categorie c'è solo una strada da percorrere e per questa ci sono gli esperti della comunicazione.

OCTOBER ROCK Vasco Rock'nRoll Show tribute band


live Vasco Rock'nRoll Show Tribute Band

GLI SPARI SOPRA

OCTOBER ROCK CATANZARO GAGLIANO

lunedì 31 ottobre 2011

oktober rock live vascorock'nroll show


CATANZARO, GAGLIANO, OKTOBER ROCK

VASCO ROCK'N ROLL SHOW TRIBUTE BAND

la nostra relazione: quando la passione porta lontano

La nostra relazione. Ragionamento semiserio sulle note di una canzonetta rock.

E mentre in Italia si litiga per le leadership qualcosa di veramente nuovo agita come sempre le coscienze dei giovani.
Si dice che siano i giovani ad avere il coraggio di picconare il sistema, non quelli che vestono panni giovanili, frequentano pub e discoteche ma con lo sguardo rivolto al sistema affaristico consolidato da poteri forti e dai nomi camaleontici.
Alcuni sanno mimetizzarsi bene, forti dell'età anagrafica agitano le acque, cavalcano idee suggerite da qualche vecchio regista nascosto e rottamano di qua e di là mentre i dirigenti nazionali distraggono la collettività con false inchieste e programmi mediatici degni delle discariche per i rifiuti speciali.
Sembra che il sistema sociale attuale sia programmato dai furbi per i furbi.
Anche se la sensazione è che alla fine siamo tutti dei grandi furbacchioni impegnati a difendere interessi personali; a zittire giornalisti e voci discordanti scomode, in realtà i giovani si sono scocciati di assistere ai talk show della politica di parte, falsa e inconcludente.
Chi contesta il sistema solitamente lo fa perché vorrebbe che fosse migliore e avesse rispetto per quanti sono tenuti ai margini della povertà materiale e culturale da una élite egoista.

Sembrerà strano, ma questi pensieri aleggiano nell'aria sulle note di una canzone di Vasco. Una canzoncina all'apparenza banale che parla di una relazione sentimentale rabberciata e ambigua. Una storia intima che per osmosi penetra i campi del sociale e della politica.

Qualcuno ha detto che i fumetti e le canzoni popolari sono una forma minore di arte, avallando così quei concetti astrusi che relegano la cultura nell'olimpo inavvicinabile dei mostri sacri dell'arte o dei serissimi dottorati istituzionali, dimenticando la cosa più importante per la crescita interiore di ogni essere, cioè, che forma alla vita la vita stessa! E quando una canzone popolare, un disegno elementare, il gesto spontaneo di un passante riescono a innescare una catena reattiva di emozioni, beh, non c'è dubbio: è arte!

Allora che ben venga Vasco e chi si ispira alla sua musica provocatrice di assiomi, massacratrice di luoghi comuni, ironica, popolare, rock.
Complimenti ai sei giovani che formano la VascoRocknRollShow TributeBand e sanno regalare emozioni vitalità e passione agli ospiti dei loro concerti.
Anche questo è made in Calabria

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